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EOS 700D – Valutazione soggettiva e oggettiva delle immagini prodotte

#1859819
Stefano Olivieri
Partecipante

Inizio rispondendo a Lookaloopy
Intanto grazie per il contributo, non c’è niente da perdonare.
1) Non sono io a legare il concetto di esposizione con quello di messa a fuoco. E’ quanto mi è stato detto al Camera service di Roma (Canon) per motivare la evidente sovraesposizione del primo scatto da me postato. A loro giudizio, ciò era dovuto al fatto che, con la macchina impostata per mettere a fuoco su tutti e 9 in punti disponibili per questa funzione, la esposizione veniva conseguentemente “misurata” su nove aree diverse. Concetto anche a me difficile da accettare, ma così è, e così è anche detto sul manuale di istruzioni (pag 117). Del resto l’esposizione è in effetti migliorata quando la macchina è stata impostata con un unico punto di messa afuoco, quello centrale.
2) A questo punto, sempre seguendo quanto consigliatomi da Camera Service, ho impostato la “modalità di misurazione” su “misurazione valutativa”, come del resto indicato anche nel manuale. Questo NON dovrebbe tener conto della messa a fuoco.
3) Purtroppo non mi è più possibile mettere a confronto scatti fatti in contemporanea con la EOS 700D e con la Powershot Pro1, per il semplice fatto che, come dicevo nel primo post, la Pro1 ha smesso di funzionare: è per questo che sono passato alla reflex in questione.
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Detto questo, e promesso che farò le prove suggerite da Filippo, credo che stia sfuggendo il punto fondamentale dell’argomento, che è: Come valutare, in modo soggettivo e – soprattutto – oggettivo la qualità di un’immagine fotografica e quindi della fotocamera con cui è stata scattata?
Io credo che sarebbe meglio seguire dei criteri oggettivi, fotografando ad esempio una “mira ottica” in condizioni illuminazione standard, a diversi valori di diaframma e a distanze prestabilite.
Al di lè di questo, troverete sotto postate due nuove immagini, scattata a distanza di 15 secondi, dallo stesso punto, una con la EOS 700D (“P”, Stile foto “L” = panorama, 100 ASA, misurazione valutativa), l’altra con una Pentax K-x (“P”, modalità Standard, misurazione a tutta inquadratura, 200 ASA (che in quella fotocamera è il valore minimo).
Credo si possa OGGETTIVAMENTE stabilire che
a) l’immagine prodotta dalla Pentax ha colori più reali (dovete fidarvi di me: è i palazzo in cui abito) e cielo saturo al punto giusto;
b) l’immagine prodotta dalla Pentax ha più “rumore” 8del resto, è a 200 ASA contro 100)
c) il fuoco è dello stesso ordine di grandezza, anzi quello della Canon appare migliore, ad esempio, se si ingrandisce l’antenna TV alla sommità del palazzo;
d) la Pentax è in grado di mostrare le stecche delle tapparelle (sono di color grigio chiarissimo) mentre la canon mostra appena qualche pezzo di stecca nell’angolino in ombra. Per poter vedere le stecche con nitidezza pari a quella mostrata in quel particolare dalla Pentax occorre abbassare la gamma da 100 a 40, facendo quasi annerire il marroncino della facciata del palazzo
e) la definizione (si guardino le foglie degli alberi) è un po’ meglio nell’immagine canon, che del resto è di 5184×3456 pxl contro i 4288×2848 della Pentax.
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Bene. Ora la mia domanda è questa:
A vostro giudizio, queste differenze sono da ricondurre più all’obiettivo (mi hanno detto in tanti che il 18-55 standard della 700D è un po’ scarso), o possono dipendere anche dal corpo macchina (processore, software Logic, ecc) ?
Tenete comunque presente che la Pentax K-x è un progetto del 2010, la 700D del 2014, e che la Pentax K-x costa meno della700D.

Aspetto con viva trepidazione i vostri commenti, pregandovi (per aiutarmi) di stare ai punti come li ho elencati.
Grazie infinite a tutti per la pazienza e la passione.;)
(o)

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