AngorOriginariamente inviato da valeriobry: Verrebbe da dire allora, e a prescindere da altre considerazioni tecniche che non mi hanno mai convinto a fondo, che una buona lente dell’analogico dovrebbe dare risultati anche migliori, dovendo risolvere su pellicola (es. una Velvia 50) ben altro che i 20 Mpx circa di una digitale, APS-C o FF che sia.
SE lo scopo dei costruttori dell’epoca fosse effettivamente di risolvere il singolo granello di emulsione, si….ma quanti guardano o guardavano le foto stampate con la lente o il negativo con il microscopio? Ho guardato giusto qualche giorno fa alcune foto scattate quasi 20 anni fa con la Ricoh e Vivitar 35-70: viste da vicini, non sono morbide…di più ancora! Idem per le foto del servizio fotografico del mio matrimonio: ottime foto in termini di luce, composizione…ma se vado a ingrandire con una lente, addio nitidezza… Il problema col digitale è la famigerata visione 100% a monitor. Personalmente, da quando ho iniziato ad usare gli obiettivi manuali ho anche smesso di ingrandire le foto al 100% solo per valutare la nitidezza: guardo sempre e solo la foto intera, e questo mi ha fatto decadere molte esigenze e pretese in fatto di nitidezza. Mi basta che sia nitida la foto vista nell’insieme. Ridurre la definizione aiuta perchè, di fatto, è come ridurre il livello di ingrandimento a monitor che si vuole usare.
