Francocon un softbox grande, anche situato sopra la testa del soggetto si sarebbe perso l’effetto a “farfalla” poichè in questo caso la luce sarebbe arrivata su piu’ fronti, anche di lato, per rendere l’effetto meno duro sarebbe stato sufficiente utilizzare un pannello riflettente basso di fronte al viso del soggetto, o meglio due pannelli laterali posizionati in basso (alla giusta distanza) davanti al soggetto. Rispetto la fotografia in esterno dove troviamo degli elementi di disturbo nello sfondo, in studio lo sfondo è omogeneo e solitamente nella fotografia di ritratto si utilizza un diaframma medio . Detto questo, apprezzo la scelta creativa dello sfocato che tende a rendere i ritratti, eterei, eccetto la foto 5, dove la modella guarda in camera e in questo caso la PdC molto ristretta, è veramente eccessiva . Questo genere di fotografia consente uno studio e un’approfondimento estetico del soggetto che in altre situazioni non sarebbe possibile, è però necessario valutare con cura la composizione e le luci. Nella 2, ma soprattutto nella 4 si nota una discreta cura e un buon equilibrio nella composizione, le altre, a mio parere sono da rivedere. In alcuni casi la luce è piuttosto dura e rende i ritratti molto drammatici (come del resto dovrebbe essere con questo schema di illuminazione), questo è in netto contrasto con lo stile adottato, etereo, trovo le luci della foto 4 piuttosto adatte al soggetto ..
