ciao e grazie per i consigli, ribatto unicamente ricordando che entrambe le foto sono solo prove, per mia fortuna se mi impegno ottengo qualcosa di meglio e ho imparato leggendo in web e su un paio di libri e la rivista photo professional/canon edition l’importanza del cavalletto ( c’è scritto mediamente 2 volte per pagina ) . il problema che attualmente ho è duplice : da un lato mi trovo in effetti in difficoltà con certe condizioni di scatto, il secondo è il rapporto con la macchina fotogr. , ossia proprio con i comandi. poco fa avevo 2 secondi di tempo e ho scoperto che , a differenza del blocco della messa a fuoco che ottieni premendo a metà il tasto di scatto, l’esposizione non si blocca. ci vuole una procedura diversa che consiste nel schiacciare a metà il tasto , poi col tasto a metà si utilizza la ghiera girevole e si ottiene l’asterisco che significa esposizione bloccata , anche se rilasci il tasto di scatto. quindi a questo punto si punta il soggetto, mette a fuoco , schiacciando a metà il tastino, ricompongo e scatto, ottenendo la foto con l’esposizione precedentemente bloccata. Non vorrei dire, ma mi sembra un pochettino macchinoso ! non so se sei daccordo, ma è molto più comodo la rotazione della ghiera con il comando di copensazione dell’esposizione, quello con la graudazione divisa in vari stop + e – rispetto all’esposizone che propone la macchina. però mi dico : allora l’altro modo che spiegavo prima a cosa serve? forse avrei bisogno di chiacchierare in un forum di proprietari di una digitale uguale alla mia….