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fireblade.
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Ottobre 9, 2006 alle 3:20 am #1244570
afasviludra
PartecipanteCiao a tutti, sono alla prime armi e mi sto documentando sulle bassi della fotografia digitale e ho un po’ di confuzione in testa. Mi spiegate cos’è e a cosa serve il bilanciamento del bianco? I concetti di tempo di scatto, diaframma, lunghezza focale ecc. mi sembrano chiari (almeno in teoria), ma quello del bilanciamento del bianco proprio no. Mi pare di aver capito che serve per gestire la sottoesposzione e la sovraesposizione, ma per queste problemtiche non si deve agire sul diaframma? Inolte, che libro mi consigliate per imparare le basi della fotografia e avere anche delle nozioni avanzate? Girando nei vari topic del forum ho trovato questi… – Fotogria digitale di Ben Long – Fotografia Reflex di Giulio Forti – Il Nuovo Manuale del Fotografo, edito da Mondadori Grazie, ciao Raniero
Ottobre 9, 2006 alle 4:45 am #1244575GArts
PartecipanteIl Il Nuovo Manuale del Fotografo senz’altro; niente di approfondito, ma parte dall’ABC, è chiaro e piuttosto completo. Ben Long non c’è male, è più vasto nel settore digitale/scansione, ma lo trovo un po’ scarno di “rudimenti”. Fotografia Reflex non lo conosco. Il bilanciamento del bianco non c’entra niente con l’esposizone. Per farla breve, la luce bianca è formata dalla somma dei tre colori primari. Il sole non ha la stessa “miscela” di colori che ha un neon o una lampadina per cui sussistono delle differenze cromatiche. Per definire lo spettro d’emissione luminosa con una scala fissa si fa riferimento al colore che assume un “corpo nero” (es. un metallo) sottoposto a riscaldamento. A 2800° Kelvin sarà rosso/giallo, a 5000° bianco e a 10000° virato sul blu. In una stanza non percepiamo la differenza di colore se illuminata con una lampada al tungsteno piuttosto che al neon poiché il cervello compensa automaticamente le differenze, dando per bianca la sorgente luminosa (difatti è solo accostando sorgenti diverse che ci rendiamo conto delle differenze). La macchina fotografica, invece, non compensa un bel niente. Ecco perché se impostiamo “luce diurna” facendo una foto con luce di tungsteno esce un’immagine giallastra (viceversa, impostando “tungsteno” e scattando in una giornata nuvolosa la scena sarà fortemente blu). Impostando (o lasciando impostare all’elettronica) la temperatura colore della fonte di luce della scena si ha la garanzia di una corretta esposizione e riproduzione dei colori. PS: discorso a parte per le lampade ai vapori di sodio (quelle gialle delle strade, per intenderci). Poiché non hanno uno spettro di emissione constante e sono del tutto prive del rosso la percezione dei colori sarà sballata poiché il colore mancante risulterà praticamente nero. [lo]
Ottobre 12, 2006 alle 3:16 am #1244813aldo1971
PartecipanteSalve a tutti, premetto che sono passato al digitale dopo anni di fotografia “Tradizionale”. Uno dei modi migliori che ho trovato per bilanciare il bianco è quello di lasciare l’impostazione in automatico ed al limite, soprattutto quando la luce naturale è un po’ fioca, di dare una piccola correzione al bianco verso il colore dominante della scena. Ad esempio, fotografando un prato verde verso il pomriggio tardo e con il cielo un po’ grigio, non avremo una riproduzione del verde come lo percepiamo dal vivo. Dare quindi una correzione può risultare utile. Per chi ama lavorare in postproduzione esiste la possibilità di cambiare il bilanciamento del bianco dei file raw e riassettare quindi i colori. Si tratta in somma di giocare come una volta con le pellicole e le loro tendenze al verde (le Fuji) al rosso (Kodak) o neutre (Agfa). Essendo comunque un neofita del digitale, se qualcuno vuole correggermi lo ringrazio in anticipo. Ciao, Aldo
Ottobre 12, 2006 alle 12:48 pm #1244822longdream
PartecipanteLa certezza assoluta di un buon bilanciamento, in ogni occasione, è fare il bilanciamento del bianco personalizzato: si scatta una foto ad un foglio bianco (ben esposto alla luce), selezionare da menù WB Personalizzato, selezionare l’immagine scattata del foglio bianco e confermare col tasto set. La fotocamera, con questa operazione, personalizza il bianco in base alla temperatura colore rilevata sul foglio bianco; cambiando ambiente o esposizione è ovviamente necessario ripersonalizzare il bilanciamento. Certo è una operazione in più e bisogna avere un foglio bianco sempre nella borsa ma se ci piace essere precisi in certe situazioni è un’ottima soluzione. P.S.: questo lo faccio sulla 350D, sulle altre non conosco i menù esatti per la procedura di personalizzazione del bianco. 8)
Ottobre 12, 2006 alle 3:37 pm #1244836GArts
Partecipantex longdream: è tutto uguale… 😀
Ottobre 12, 2006 alle 3:53 pm #1244838goldcat
Partecipantea proposito di bilanciamento del bianco, navigando ho trovato un sistema alternativo al foglio bianco. Consiste in una specie di filtro di plastica bianco da montare o appoggiare davanti all’obbiettivo. Si setta la macchina su bilanciamento personalizzato, si mette la lunghezza focale su “telephoto” (penso sia la focale massima dell’obbiettivo in uso), si scatta e si ottiene il bilanciamento. Visto così sembrerebbe comodo, si prende il più largo (77mm), così va bene per tutti, non si stropiccia e non si ha il problema di dove infilare il cartoncino. Costo mi pare 9,90 circa. Ovviamente se funziona. Qualcuno lo conosce? è già stato provato?
Ottobre 12, 2006 alle 5:36 pm #1244843longdream
PartecipanteOriginariamente inviato da GArts: x longdream: è tutto uguale… 😀
In realtà ho fatto delle prove “sul campo” perchè anche io ritenevo che il bilanciamento personalizzato fosse poco differente da quello impostato dalla fotocamera. Ho riscontrato che in ambienti con scarsa luminosità e/o luci miste (neon e luce solare per esempio) il sistema di fotografare il foglio e poi far personalizzare la temperatura colore ha degli effetti migliori rispetto ai vari bilanciamenti proposti in menu. Ovvio che non sempre la cosa è differente, se fotografiamo in una splendida giornata di sole il WB sarà quello e basta. Per chi è interessato posso postare delle foto di prova. (o)
Ottobre 12, 2006 alle 6:02 pm #1244844GArts
Partecipantesempre x longdream: Sono stato poco chiaro nel posto precedente 😉 Il metodo che hai descritto è perfetto e funzionale, con il “è tutto uguale” mi riferivo alla funzione del WB delle fotocamere: le canon sono tutte uguali per le impostazioni. [lo]
Ottobre 12, 2006 alle 6:17 pm #1244846longdream
PartecipanteOriginariamente inviato da GArts: sempre x longdream: Sono stato poco chiaro nel posto precedente 😉 Il metodo che hai descritto è perfetto e funzionale, con il “è tutto uguale” mi riferivo alla funzione del WB delle fotocamere: le canon sono tutte uguali per le impostazioni. [lo]
Scusa GArts non avevo capito e non vorrei avere dato l’impressione di essere rimasto contrariato: sono un moderatore “moderato” e mi piace il dialogo, il confronto, il libero dibattito come avviene spesso con persone a modo e sopratutto preparate come te. Grazie per la tua precisazione. 😉
Ottobre 19, 2006 alle 1:00 am #1245125afasviludra
PartecipanteIn libreria mi hanno detto che Il Nuovo Manuale del Fotografo non lo fanno più. Cercando in altre librerie minori ne ho trovata una vecchia copia del 1997 (in offerta a 15, contro 35 del prezzo di copertina), che però non parla di fotografia digitale, nè tanto meno di software per postproduzione. Dite che per iniziare può andarmi bene anche questa vecchia copia o è meglio buttarsi su qualcosa che parla di digitale?
Ottobre 19, 2006 alle 1:18 am #1245126giangius
Amministratore del forumt’hanno detto una cavolata, la nuova edizione è uscita nel 2004. Se vai su Acquisti,stampa,libri qui dal menu a lato, cerca sotto “Manuale del fotografo”, vedrai che bol.com lo ha ma anche tante librerie!
Ottobre 19, 2006 alle 12:56 pm #1245147longdream
PartecipanteOriginariamente inviato da afasviludra: In libreria mi hanno detto che Il Nuovo Manuale del Fotografo non lo fanno più. Cercando in altre librerie minori ne ho trovata una vecchia copia del 1997 (in offerta a 15, contro 35 del prezzo di copertina), che però non parla di fotografia digitale, nè tanto meno di software per postproduzione. Dite che per iniziare può andarmi bene anche questa vecchia copia o è meglio buttarsi su qualcosa che parla di digitale?
Per avere cognizioni di base su aperture, tempi, diaframmi, tecniche di ripresa un manuale qualsiasi va bene ma la fotografia digitale apre così tante nuove prospettive che ritengo indispensabile documentarsi anche su una pubblicazione specifica. Un saluto.
Ottobre 22, 2006 alle 5:10 pm #1245315afasviludra
PartecipanteCiao ragazzi, ho ancora bisogno di voi!!! Finalmente mi arrivata la macchina fotografica nuova: le mie finanze non mi permettevano una reflex con tutto quello che ci va dietro e alla fine ho preso una Power Shot A710 IS. Il bilanciamento del bianco credo di averlo capito (almeno in teoria), ma leggendo il manuale mi sono imbattuto sulla “compensazione dell’esposizone”. Che roba è? Cosa me ne faccio? Poi mi è venuto un altro dubbio: tra le varie modalità di scatto (auto, paesaggio, ritratto, notturno, ecc.) c’è un programma “P”. Sul manuale c’è scritto “La fotocamera imposta automaticamente la velocità dell’otturatore e il valore di apertura del diaframma in funzione della luminosità del soggetto” A questo punto la mia domanda è: che differenza c’è tra il programma “P” e “AUTO”? Grazie 1000 per l’aiuto. Ciao
Ottobre 28, 2006 alle 1:30 pm #1245807afasviludra
PartecipanteQualcuno mi può aiutare per favore?
Ottobre 28, 2006 alle 1:52 pm #1245810giangius
Amministratore del forumcerto, ti posso consigliare di leggere degli articoli nella sezione “Articoli”, troverai di tutto, ti consiglio di partire da questo articles.asp?id=7
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