- Questo topic ha 36 risposte, 23 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 16 anni, 9 mesi fa da fireblade.
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Febbraio 15, 2008 alle 1:14 pm #1326150frabruniPartecipante
Quoto e straquoto, una cosa sono le opinioni che ciascuno di noi si forma dalle letture di riviste patinate, pagine internet o per sentito dire, altra cosa sono le esperienze vissute in prima persona. Quando ci si esprime su questioni che involvono la tecnica o l’uso delle attrezzature, sarebbe auspicabile dare esclusivamente pareri frutto di personali esperienze, insomma come si legge a volte negli annunci: …astenersi perditempo.
Originariamente inviato da fireblade: Non è vero. In caccia fotografica si usa tenere i supertele su teste basculanti, tipo la winberley, o su teste a sfera, come facciamo sia io che reynolds. E’ logico quindi che muovendo il complesso macchina+obiettivo sul cavalletto durante l’inseguimento, le vibrazioni ci sono eccome. Inoltre la lunghissima focale con un angolo di campo di un solo grado fa ballare l’immagine nell’oculare, cosa che lo stabilizzatore elimina, rendendo il puntamento più agevole. Sarebbe opportuno dare pareri agli utenti sulla base della propria esperienza e non basati su idee più o meno esatte. [lo]
Febbraio 15, 2008 alle 4:38 pm #1326177gorycPartecipanteFinalmente riesco a dire anche la mia su di una foto che porta la firma di uno dei miei maestri. Ho avuto modo, solo ora, di godere di un’immagine che da sempre affascina il mondo della natura, l’aquila, e quel giallino della parte superiore del becco, che la contraddistingue, inequivocabilmente, contribuisce ad infonderti quel senso di maestà, che la sola parola, Aquila è capace di fare. Per quanto riguarda la foto, dal punto di vista tecnico, direi, che dovremmo tutti carpire le sfumature e le acrobazie compiute da Te Ennio, che hai avuto la maestria non solo di fotografarla, ma, soprattutto, di scovarla. Sei un mito! [ado] [lo]
Febbraio 15, 2008 alle 5:08 pm #1326182gloster1974PartecipanteOriginariamente inviato da rpolonio: Certamente non sanno come è fatto e come funziona. C’è una parte elettrica e una meccanica, il problema non è sulla parte elettrica ma sulla parte meccanica, dove c’è bisogno di un tempo per riposizionarsi, se questo tempo è superiore al tempo di scatto il dispositivo è inservibile. Io la vedo sotto questo punto di vista, che poi vengano fatte foto migliori con l’IS usando tempi molto veloci ed escursioni focali lunghe è una questione di casi. [lo]
Qua oltre ad andare OT stiamo facendo una grande confusione. Allora la spiego in modo semplice semplice. La situazione e’ questa: Ennio si trova dentro al capanno bunker a Torrile con trepiede e obiettivo 500mm duplicato!!!!! = 1000mm!!!!!! Scorge finalmente dopo tanto tempo l’aquila anataria maggiore lontanissimo su dei rami , stiamo parlando di 300mt almeno. Appoggia la mano sulla macchina emozionato per l’avvistamento , punta il soggetto dopo aver osservato con la sua esperienza la scena e si accinge a scattare. La posizione scomoda , l’emozione , il peso dell’obiettivo che nonostante sia perfettamente bilanciato , osserva nel mirino e vede si’ il soggetto ma non e’ stabile. Allora preme il pulsante di scatto nel primo step. e in questo istante si attiva lo stabilizzatore che come una mano salda stabilizza l’immagine sino a che Ennio quando ritiene opportuno termina la corsa del pulsante di scatto fermando quella fantastica immagine sul sensore della sua 1d mark III. Se avete letto bene tutti i passaggi vi sarete resi conto che non c’entra assolutamente nulla il tempo che impiega lo stabilizzatore a fermare l’immagine con il tempo di scatto . . . . . avvengono in due momenti ben distinti. [bir]
Febbraio 15, 2008 alle 5:29 pm #1326185reynoldsPartecipanteRingrazio ancora tutti per l’apprezzamento. Ne approfitto per rispondere a Enrix, Renzo e Fireblade. Enrix, due persone molto esperte da me consultate, scatto alla mano, hanno confermato Aquila Anatraia Maggiore, confermandomi che le differenze tra la maggiore e la minore sono pochissime, ma le dimensioni confermano appunto la Maggiore. Per chiudere il discorso sullo stabilizzartore, sono daccordo con Fireblade, difatti ho scattato (per prova) le prime quattro foto senza IS, su cavalletto, con tempi da 1/1000 e 1/1250 di secondo, e … sono andate direttamente nel cestino, perchè inguardabili. Ho attivato lo stabilizzatore, e ne ho scattate un’altra serie di 19 foto, tra cui la prima postata, che ritengo la migliore.
Febbraio 15, 2008 alle 6:01 pm #132619510stePartecipanteeccomi qua.. Mancavo solo io (l’ho vista solo adesso ) a fare i miei complimenti a ennio per la sua bellissima “cattura”!ciao
Febbraio 15, 2008 alle 6:03 pm #1326197delfino_oceanoPartecipantenon finisci mai di stupirmi, questo esemplare oltre a non averlo mai visto neanche ne sapevo l’esistenza. Devo informarmi meglio sui rapaci…beh, un poco alla volta 😉 300 metri sono veramente molti, hai saputo sicuramente mettere all’opera la tua strumentazione, con o senza stabilizzatore.[feu] Complimenti veri e corro a documentarmi [ist]
Febbraio 15, 2008 alle 6:51 pm #1326213firebladePartecipanteOriginariamente inviato da gloster1974: Allora preme il pulsante di scatto nel primo step. e in questo istante si attiva lo stabilizzatore che come una mano salda stabilizza l’immagine sino a che Ennio quando ritiene opportuno termina la corsa del pulsante di scatto fermando quella fantastica immagine sul sensore della sua 1d mark III. Se avete letto bene tutti i passaggi vi sarete resi conto che non c’entra assolutamente nulla il tempo che impiega lo stabilizzatore a fermare l’immagine con il tempo di scatto . . . . . avvengono in due momenti ben distinti. [bir]
Aggiungo solo per completezza di informazione, che nel momento in cui si preme a metà il pulsante di scatto, lo stabilizzatore entra in funzione, e da quel momento, in tempo reale è sempre attivo, correggendo istantaneamente le deviazioni ottiche dovute alle vibrazioni. In qualsiasi momento si prema a fondo il pulsante di scatto, lo stabilizzatore sarà pronto ed attivo. Aggiungo infine, per chi non lo sa, che i superteleobiettivi (dal 300/2.8 in poi) dispongono di pulsanti supplementari programmabili, a cui associare importanti funzioni, tra cui per esempio l’arresto della messa a fuoco o l’arresto dello stabilizzatore, per citarne solo due. [lo]
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