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Gennaio 29, 2008 alle 3:46 am #1321504beppe83Partecipante
Scrivo questo post perchè è da un po’ che sono iscritto a questo forum (quasi un anno,da poco prima di acquistare la mia prima-ed unica fino ad ora-reflex) e fino ad ora ho visto tante splendide immagini…in bianconero,a colore…tramonti,insetti enormi,fiori giganteschi,paesaggi mozzafiato,elaborazioni virtuosissime e così via… …quello che non ho ancora visto (e mi piacerebbe che esistesse una sezione apposita) è un lavoro,un progetto,una serie di immagini con un significato…qualcosa che esprima un pensiero,un idea,il desiderio di stimolare il cervello di chi guarda… Le foto presenti su questo sito sono senza dubbio bellissime (quasi tutte 😉 )però manca il significato,poche di esse sono davvero interessanti… Recentemente la tendenza in molti concorsi, è quella di valutare progetti e non più singole foto…perchè allora fermarsi ad ammirare i colori di un tramonto che qualcuno si è trovato ad immortalare? dove sta la bravura quando puoi esegure un braketing e selezionare la foto riuscita meglio? Io credo che la fotografia sia certo un mezzo per fermare istanti,colori ed immagini splendide…ma debba essere anche un mezzo per stimolare i cervelli…allora ben venga una foto imperfetta con un significato alle spalle piuttosto che una foto perfetta e vuota!
Gennaio 29, 2008 alle 11:22 am #1321523gloster1974PartecipanteRispetto il tuo pensiero anche se non lo condivido , lo scopo di un fotografo e’ quello di condividere tramite un’immagine un’emozione , solo allora si puo’ parlare di foto perfetta anche se e’ sempre un valore soggettivo , quello che emoziona te non e’ detto che emozioni anche me . . . magari quella giornata sono storto e non riesco a cogliere il significato. comunque ben venga , ogni parere e’ prezioso [lo]. p.s. ho spostato il 3d nell’area piu’ appropriata 😉
Gennaio 29, 2008 alle 2:26 pm #1321560rpolonioPartecipanteCi sono categorie di foto che vengono apprezzate solo per la loro visione, per i bei colori, ecc. a queste non serve avere un significato, fanno parte di quelle foto che sono apprezzate per la loro belezza, o eseguite per avere un ricordo. Personalmente vedo che oggi la fotografia è diventata più “giovane”, dove prevale la tecnica, e dove c’è la tecnica c’è poco spazio per un significato. [lo]
Gennaio 29, 2008 alle 3:02 pm #1321572BrainedPartecipanteconcordo in parte con questo post, mi spiego meglio. E’ vero che è bello portarsi a casa una “cartolina” di un paesaggio splendido o della meta delle nostre vacanze estive. Fino a questo punto il ragionamento di rpolonio non fà una grinza. Non condivido invece quanto espresso circa la tecnica, in quanto io la vedo come un mezzo per esprimere ciò che si vuol dire attraverso la propria immagine. Anche un musicista può avere un estro fenomenale, ma come farebbe a trasportare in note il suo pensiero senza sapere leggere un pentagramma? Conoscere la tecnica è un conto, farne il proprio fulcro è una cosa completamente diversa! un chitarrista prima di suonare i primi accordi passa ore ed ore a studiare la tecnica, le scale, ma stareste a sentire un concerto nel quale vengono suonate solo le scale degli accordi? Se invece questa scala viene variata per essere introdotta in una canzone il discorso cambia completamente, e la canzone è l’esplicito riferimento al “progetto” di cui si parlava. Ciao ANdrea
Gennaio 29, 2008 alle 3:17 pm #1321575rpolonioPartecipanteIl termine tecnica da me espresso è da intendersi come “tecnologia”. 😉
Gennaio 29, 2008 alle 4:16 pm #1321591KekkoYPartecipanteOriginariamente inviato da rpolonio: …e dove c’è la tecnica c’è poco spazio per un significato. [lo]
Secondo me confondi il mezzo con il fine. La tecnica è il mezzo con cui raggiungere il fine, ovvero esprimere un’emozione, dare un messaggio, rappresentare un significato. Le due cose vanno di pari passo visto che la prima è propedeutica al raggiungimento della seconda. Noto invece che sempre più spesso la parola “tecnica” ha assunto un significato negativo, e non capisco perchè. La tecnica è la base, il suo sapiente utilizzo, la combinazione o la contrapposizione di differenti tecniche rendono personale e unica l’espressione artistica. E se guardando una foto non apprezzo, per esempio, una ristretta profondità di campo, il commento del tipo <
> non è tecnico, tutt’altro, riguarda il messaggio che l’immagine non è riuscita a trasmettere. Anche perchè, eccetto pochi casi, non si può parlare di “errori”, ma di scelte che non piacciono, e qui è questione di gusto e di sensibilità personale. Rifacendomi all’esempio musicale: una melodia armonica ben eseguita può non piacere, ma non è detto che un insiene di accordi dissonanti (leggi fuori dagli schemi classici) sia gradevole. [lo] Gennaio 29, 2008 alle 4:31 pm #1321594KekkoYPartecipanteOriginariamente inviato da beppe83: Scrivo questo post perchè è da un po’ che sono iscritto a questo forum (quasi un anno,da poco prima di acquistare la mia prima-ed unica fino ad ora-reflex) e fino ad ora ho visto tante splendide immagini…in bianconero,a colore…tramonti,insetti enormi,fiori giganteschi,paesaggi mozzafiato,elaborazioni virtuosissime e così via… …quello che non ho ancora visto (e mi piacerebbe che esistesse una sezione apposita) è un lavoro,un progetto,una serie di immagini con un significato…qualcosa che esprima un pensiero,un idea,il desiderio di stimolare il cervello di chi guarda… Le foto presenti su questo sito sono senza dubbio bellissime (quasi tutte 😉 )però manca il significato,poche di esse sono davvero interessanti… Recentemente la tendenza in molti concorsi, è quella di valutare progetti e non più singole foto…perchè allora fermarsi ad ammirare i colori di un tramonto che qualcuno si è trovato ad immortalare? dove sta la bravura quando puoi esegure un braketing e selezionare la foto riuscita meglio? Io credo che la fotografia sia certo un mezzo per fermare istanti,colori ed immagini splendide…ma debba essere anche un mezzo per stimolare i cervelli…allora ben venga una foto imperfetta con un significato alle spalle piuttosto che una foto perfetta e vuota!
In linea di massima ogni foto ha un significato: il vero obiettivo di chi le guarda è coglierlo, il vero obiettivo di chi le scatta è trasmetterlo. Giustamente parli di <
>: spesso mi sono chiesto, quando questo non avviene, quanto sia “colpa” del fotografo e quanto dell’osservatore; e spesso mi sono risposto che non è di nessuno dei due :pp: con una battuta < >, può succedere che sensibilità e storia personale di chi scatta e di guarda non si incontrino. Gennaio 29, 2008 alle 4:56 pm #1321606emmeti71PartecipanteCaro Beppe, nel tuo bel post poni l’attenzione su un punto che merita sicuramente considerazione. Moltissime foto sono scattate per immortalare un momento che colpisce l’attenzione del fotografo. E la sensazione che vuole trasmettere è sicuramente conosciuta in pieno solo da chi ha scattato l’immagine. Personalmente, ho visto tante bellissime foto sul questo sito che mi hanno comunicato moltissimo, senza guardare alla tecnica e ai virtuosismi. Mi sono sempre chiesto “chissà se io nelle stesse circostanze avrei saputo cogliere lo stesso istante, e se si, se fossi stato in grado di trasmettere la stessa sensazione nello stesso modo, o magari, anche meglio”. D’altro canto, è anche vero che se intendiamo la fotografia come arte figurativa, dobbiamo mututare dalle altre arti regole e parametri compositivi studiati nel corso dei secoli per ottenere risultati più efficaci possibili anche nel nostro settore. Parlo, ad esempio, della regola dei terzi nei paesaggi (senza di essa, tutti i sublimi paesaggi impressionisti non sarebbero gli stessi) o sulle regole compositive dei ritratti. Nella fotografia, proprio perchè il mezzo è un altro, ci sono tecniche che esaltano delle sensazioni (il movimento, la nitidezza..), ma non è detto che per dare emozioni debbano per forza essere seguite pedissequamente tutte le regole. [lo] [lo]
Gennaio 29, 2008 alle 8:03 pm #1321651beppe83PartecipanteMi fa piacere constatare che il mio post ha smosso un po’ gli animi, ha “stimolato i cervelli” per usare una figura che in qualche modo mi appartiene 😉 era esattamente il mio scopo… 😀 Innanzitutto mi scuso per aver “postato” nel posto sbagliato… :im trattandosi di un argomento un po’ “atipico” ma riguardante le fotografie e le varie categorie, credevo di aver azzeccato… :nw sorry… La fotografia è una forma d’arte un po’ particolare perchè il significato che il fotografo attribuisce alle proprie immagini, viene sempre filtrato dall’esperienza di chi quelle immagini le guarda e pertanto ogni fruitore attribuisce (o può quantomeno attribuire) ad esse un significato diverso. La disposizione d’animo,la sensibilità e l’esperienza personale di ciascuno (su questo concordo con gloster) influiscono sempre sul significato che raggiunge chi osserva l’immagine…tuttavia (e qui invece con gloster non sono daccordo) credo che,proprio perchè si tratta di un valore soggettivo,l’immagine perfetta non esista…al più si può parlare di immagini interessanti,nel caso in cui un’immagine trasmetta qualcosa (che sia quello che voleva trasmettere il fotografo o sia qualcos’altro che deriva solo dall’osservatore poco importa)…la perfezione (che non appartiene a questo mondo,tra le altre cose, [feu] ) credo che sia un valore che poco si addica ad un contesto nel quale ogni immagine trasmette sensazioni diverse per cisascun osservatore… Per quanto riguarda le immagini che non avrebbero significato, mi permetto di dissentire,anche solo in parte, da quello che ha scritto rpolonio poichè se è vero che molte immagini sono apprezzate per la “bellezza”, è anche vero che le immagini che contengono un “ricordo” sono le immagini che per noi hanno più significato…una foto che mi ricorda un periodo felice della mia vita può essere (e spesso lo è) un immagine realizzata senza badare tanto alla tecnica (intesa come mezzo) e pertanto la sua “imperfezione” stilistica lascia sempre il posto al suo significato….(per farvi un esempio ci sono molte immagini interessanti su questo sito che trasmettono sensazioni, e che però vengono criticate perchè,per dirne una, non sono perfettamente “in bolla” ma leggermente storte…allora mi chiedo,se l’immagine funziona,trasmette qualcosa,quel grado in più o in meno verso destra o sinistra è davvero così importante? o piuttosto è proprio la sua imperfezione a trasmettere un qualcosa in più?)… in fine,per concludere, volevo capire cosa intendesse rpolonio per “fotografia giovane” e “tecnica=tecnologia=poco significato (ho ristretto il tutto per non prendere troppo spazio 😉 )… …vorrei far notare che il processo attraverso il quale si impressiona una superficie sensibile (pellicola/sensore) è lo stesso da quando è stata inventata la fotografia…la diatriba “digitale contro analogico” è sterile,per quanto mi riguarda. La tecnica, la padronanza del mezzo espressivo è al contrario importantissima per esprimersi con onestà…mi spiego: Solo se padroneggio la tecnica posso decidere di non usarla,se al contrario non la padroneggio, i miei risultati saranno sempre attribuibili al caso e non alla mia opera di fotografo…si tratta di onestà,tutto quì…se la foto è mossa e l’effetto è dovuto alla mia “ignoranza” si tratta ovviamente di un errore…se la foto è mossa perchè ho cercato e trovato quell’effetto attraverso un uso consapevole del mezzo fotografico,allora l’immagine che ne verrà fuori sarà davvero opera mia…(in questo sono d’accordo con emmeti)…a questo punto anche le critiche per l’immagine un po’ storta o un po’ sottoesposta risultano sterili poichè se l’inclinazione o la sottoesposizione erano valori che il fotografo aveva ricercato (e questo lo sa solo il fotografo onesto) chi andasse a criticare o a preferire un immagine diversa avrebbe, in pratica, attaccato addosso a chi aveva scattato quella foto,il proprio modo di verede quella scena, “imponendo” per certi versi, un modo univoco<
Gennaio 30, 2008 alle 12:48 am #1321731rpolonioPartecipanteRiprendendo il titolo del 3d, una foto ha già un significato per chi la esegue, se poi questo non è compreso da altri è normale, ognuno di noi prova delle sensazioni diverse. “Fotografia giovane”, ho constatato che sta nascendo una nuova generazione di appassionati, fra i quali molti giovani, oggi le nuove tecnologie aiuta molto a migliorare le proprie abilità però andando a coltivare più la parte tecnica che quella dell’espressione. Oggi si diventa fotografi in poco tempo, dimenticandoci che la fotografia è un insieme di conoscenze tecniche, acquisite nel tempo, arte, teoria e pratica, perfezione e creatività, un mondo che può dare grandi soddisfazioni a ogni fotografo. E’ sempre difficile commentare una fotografia degli altri, perchè si presupone di capire il suo pensiero, non esiste un significato universale, potremo rivelare dettagli che ad altri potrebbero passare inosservati, potremo esprimere le nostre emozioni e dare un’interpretazione personalissima. Ciao e fotografate, le schifezze non esistono. [lo]
Gennaio 30, 2008 alle 4:26 am #1321798enrixPartecipanteScrivo questo post perchè è da un po’ che sono iscritto a questo forum (quasi un anno,da poco prima di acquistare la mia prima-ed unica fino ad ora-reflex) e fino ad ora ho visto tante splendide immagini…in bianconero,a colore…tramonti,insetti enormi,fiori giganteschi,paesaggi mozzafiato,elaborazioni virtuosissime e così via… …quello che non ho ancora visto (e mi piacerebbe che esistesse una sezione apposita) è un lavoro,un progetto,una serie di immagini con un significato…qualcosa che esprima un pensiero,un idea,il desiderio di stimolare il cervello di chi guarda… Le foto presenti su questo sito sono senza dubbio bellissime (quasi tutte )però manca il significato,poche di esse sono davvero interessanti… Recentemente la tendenza in molti concorsi, è quella di valutare progetti e non più singole foto…perchè allora fermarsi ad ammirare i colori di un tramonto che qualcuno si è trovato ad immortalare? dove sta la bravura quando puoi esegure un braketing e selezionare la foto riuscita meglio? Io credo che la fotografia sia certo un mezzo per fermare istanti,colori ed immagini splendide…ma debba essere anche un mezzo per stimolare i cervelli…allora ben venga una foto imperfetta con un significato alle spalle piuttosto che una foto perfetta e vuota!
Quando studiavo a Napoli ho sentito un’espressione dialettale bellissima: “Ogni capa è nu tribunale!”. Traduzione: Ogni testa è un tribunale, cioè ognuno pensa e ragiona a modo suo! E’ impensabile un livellamento culturale-cognitivo-organolettico, che porterebbe ad una omogeneizzazione dei gusti e conseguentemente ad una massificazione artistica spersonalizzata. Anche se il mio pensiero, coincide con il sunto del tuo post, penso che ognuno, in base alla propria personalità, al proprio acquisito intellettuale e dunque alla propria forma mentis esprima liberamente le proprie attitudini fotografiche. E lo stesso si può dire per lo spettattore, ognuno cerca ed apprezza le foto che lo soddisfano secondo i propri gusti (meglio forma mentis). Vedi un pò i programmi televisivi che vengono trasmessi, ognuno di essi (di qualunque livello siano) raggiunge un suo indice di ascolto…insomma, come si suol dire, “c’è per tutti i gusti!” Dunque beppe83 non c’è da meravigliarsi! Il discorso “tecnica”, a mio avviso, è molto complicato per sintetizzarlo in poche parole. Mi viene in mente un paragone nel mondo sportivo. I russi e molti altri paesi cercano di costruire i loro atleti con la tecnica e con l’esercizio e qualche volta ci riescono, ma un Maradona o un Pelè chi riuscirà mai ad eguagliarli soltanto con un puro esercizio di tecnica? Bresson sosteneva che non si può imparare a fotografare in quanto la fotografia è un modo di vedere, cioè un fatto innato. Ma questo pensiero, credo sia molto radicale e alquanto discutibile. Però la storia ci insegna che dai grandi artisti sono nate le varie scuole di tecnica e non viceversa. C’è gente nel sito che parla solo di “regole” fotografiche commentando le foto senza curarsi se l’immagine nel suo insieme esprime un significato, un’emozione, un pensiero che assurge e s’impone sulla “benedetta” regola dei terzi. Le regole, la tecnica, se da un lato usate con elasticità, aiutano il raggiungimento del fine, dall’altro potrebbero soffocare l’estro artistico se applicate pedissaquamente. Comunque, viva la libertà e ognuno fotografi ciò che vuole e soprattutto ognuno apprezzi la fotografia che si merita, ops scusate, la fotografia che gli piace… 😉 🙂 [lo]
Gennaio 30, 2008 alle 5:46 am #1321806beppe83PartecipanteSicuramente le nuove tecnologie aiutano ad apprendere più facilmente…su questo sono d’accordo con rpolinio…che dice un’altra cosa interessante e che condivido, e cioè che la fotografia è un insieme di conoscenze tecniche acquisite nel tempo,arte,teoria e pratica,perfezione e creatività (anche se sulla perfezione mi viene qualche prurito 😉 )… Io ho acquistato la mia reflex meno di un anno fa…prima ancora mi ero iscritto su questo forum per cominciare a capire di cosa si trattasse,cosa volesse dire “fotografare”,sempre on line ho trovato tutta una serie di nozioni che mi mancavano (ed essendo all’inizio potete immaginare quante fossero le nozioni che mi mancavano) in seguito ho acquistato una serie di libri: manuali di teoria e tecnica, ma anche saggi che approfondissero l’aspetto “filosofico” della fotografia…in seguito ho deciso di fare un corso…dove mi ha portato tutto questo? A desiderare di avere più tempo a disposizione per scattare e continuare a scattare ed imparare con la pratica…non mi sento un fotografo…sono più che altro uno che percorre la via per diventarlo…e mi sta bene così…diventare fotografi in poco tempo non credo sia possibile…è senz’altro possibile fare “belle” foto da subito,appena presa la macchina fotografica in mano (basta mettere su auto,basta capire cosa dice un esposimetro,basta avere un minimo di criterio nel comporre il taglio,basta trovarsi di fronte alla scena giusta)…ma questo significa davvero essere dei fotografi? Io credo di no…io credo che come in tutte le cose, ci vuole il tempo che ci vuole…ecco il motivo del mio post,ecco il motivo di quel titolo…fare “belle foto” è facile,ma solo chi è davvero un fotografo,chi possiede davvero quel bagaglio che lo rende tale, sa come dare loro un significato, come trasmettere emozioni attraverso le immagini… …se dunque è vero che ognuno è libero di fare ciò che vuole (e sono fermamente convinto che sia davvero così) credo anche che l’onestà di ciascuno di noi ci debba guidare quando proponiamo le nostre immagini…come in ogni altra cosa della vita.
Gennaio 31, 2008 alle 5:16 am #1322050bepocPartecipanteInviato da rpolonio: Il termine tecnica da me espresso è da intendersi come “tecnologia”.
La “tecnica” necessaria per fare una fotografia e` la somma delle due: “Tecnica del Fotografo” + “Tecnologia della Fotocamera”. Facciamo un esempio banale. Sul Forum appaiono spesso, mediamente ogni due mesi, dei thread di qualcuno che deve fare foto sportive per un giornale locale e non sa` che pesci pigliare. Molti anni fa` il fotografo doveva conoscere benissimo lo sport in questione e possedere una tecnica eccellente perche` avendo solo una foto e facendo tutto a mano doveva: 1) Conoscere quale era l’istante in cui il soggetto era nella posizione migliore. 2) Conoscere l’istante in cui il soggetto si muoveva piu` lentamente od era praticamente fermo perche` gli otturatori erano meno veloci. 3) Sapere il anticipo la posizione perche’ la messa a fuoco era manuale. 4) Idem per l’esposizione. 5) Scattare con il dovuto anticipo 6) Diverse altre cose. Questo richiedeva alcuni anni di esperienza. Attualmente grazie al miglioramento della tecnologia anche gli autori di quei thread probabilmente sono in grado di cavarsela decentemente. Considera poi che se la tecnologia migliora fino a permettere una raffica di 100 immagini al secondo con un tempo di 1/8000 ed elevata PDC tutti sono in grado di fare immediatamente buone foto sportive. Non Ti devi quindi stupire se i giovani sono attratti dalla tecnologia. Questa permette loro di essere operativi da subito e non dopo anni di tirocinio.
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