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Luglio 9, 2007 alle 4:24 pm #1275626alex19Partecipante
Ciao a tutti. Sono nuovo di questo forum e sono in procinto di acquistare una 400D. Ho fotografato per anni con delle canon 35mm (il mio amore è la A1 che ancora adopero con soddisfazione) Vorrei cercare di capire se le cose che so in proposito riguardo la foto “tradizionale” possono avere qualche riscontro in quella digitale e precisamente: 1)Lunghezza focale in funzione del formato 2)Esposizione (coppia tempi/diaframmi) 3)Profondità di campo (regolazione apertura del diaframma) 4)Sensibilità impostata (ISO) 1: La lunghezza focale permette una copertura dell’area “sensibile”. Nella foto tradizionale, un 50mm era considerato “normale” mentre per un formato 6×6 era considerato un grandangolare. Penso pertano che su una macchina con sensore 1.6 si abbia semplicemente una copertura equivalente al “normale” 50mm di una 35mm con un obiettivo da circa 31mm di focale 31mmx1,6=50mm) 2: La fisica ci insegna che la quantità di luce che passa attraverso l’obiettivo dipende dal diaframma e dal tempo di otturazione e che aumentando un diaframma e raddoppiando il tempo di esposizione la quantità di luce non cambia (a parità di sensibilità), la stessa quantità di luce raggiunge la pellicola/sensore. 3: Qui entra in gioco la scelta della coppia diaframmi/tempi che permette di impostare piccoli diaframmi (pdc maggiore) a scapito di tempi di esposizione più lunghi (rischio di “mosso). Come sapete la scelta viene fatta in funzione del tipo di foto. 4: L’impostazione della sensibilità ci viene incontro per avere la possibilità di scattare foto in situazioni di luce differenti e a volte anche estreme. Aumentando di molto la sensibilità, con le pellicole c’era comunque il rischio di aumentare il “rumore” e quindi avere foto sgranate. Scusate la lunghezza del post. Alex
Luglio 9, 2007 alle 4:33 pm #1275628longdreamPartecipanteCaro Alex19 da analogico a digitale la “grammatica di base” è rimasta la stessa. Fai questo piccolo “grande” passo nel mondo del digitale e dopo i primi attimi di smarrimento, e forse anche di delusione, a poco a poco ne trovarai soddisfazione e giovamento fermo restando che il fascino e la qualità della pellicola rimarranno nei cuori e negli “occhi” di tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di provare questa esperienza. Un saluto. (o)
Luglio 9, 2007 alle 6:23 pm #1275666alex19PartecipanteGrazie longdream, ho aspettato mooolto tempo prima di decidre e passare al digitale. Una questione dovuta principalmente alla forma, la paura di rinunciare a tutte quelle alchimie che si mettevano in moto con la foto su pellicola…. Sono OT. :~( Vabbè, ora ho trovato un forum che mi seguirà e che seguirò con interesse. Spero di poter contribuire e sicuramente avrò molto da imparare. Un saluto a tutti Alex
Luglio 9, 2007 alle 6:52 pm #1275673alex19PartecipanteCiao a te Sonic e grazie per la precisazione. So che devo, in quelche modo, imparare nuovamente tutto. E’ vero che una buona macchina non fa, da sola, buone foto ma un buon fotografo deve conoscere la propria macchina per poter esprimere il meglio. Saluti Alex
Agosto 17, 2007 alle 4:42 am #1283178rob1960PartecipanteOriginariamente inviato da GArts: Molto bene raga… Scusate il ritardo (quelche mese? :pp ) ma gli impegni sono sempre troppi! Innanzi tutto voglio porgere le mie scuse a tutti coloro che hanno letto l’infinita discussione sul fattore di moltiplicazione 1,6x, in quanto, mio malgrado, tutte le formule e i dati indicati nei miei post seppure validi si riferiscono a confronti effettuati con la stessa superfice sensibile (per cui un sensore più piccolo di una f.f. ma con una densità di pixel maggiore fa saltare tutto il principio dei circoli). Premesso ciò, allego le foto del rapido test (promesso dall’anno scorso [big] ). Foto eseguite con una A710is con focale equivalente 210mm a f/4.8 e una 5D con montato un 100-400 a 210mm e f/5. Entrambe le fotocamere sono state montate sul cavalletto, hanno la messa a fuoco sul 32 e sono state impostate in manuale a ISO100 e flash (difatti fanno un po’ pena, ma spero siate comprensivi visto l’orario). Come si può notare la pdc della A710 è propria di un 35mm (focale reale dello zoom) nel pieno formato… [lo] [IMG]public/imgsforum/2007/A710is_-_small.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2007/Eos5d_-_small.jpg[/IMG]
Grazie, è proprio vero che una foto vale mille parole, sono un vechcio analogista ma un novizio del digitale, con un semplice esempio mi hai chiarito il problema della PdC in digitale. [big]
Novembre 2, 2007 alle 6:13 am #1302521baffo1Partecipantescusa ma hai sbagliato tutto. tu il confronto lo devi fare con una refle dgt tipo la 30D e una apieno formato come la 5D e con lo stesso obbiettivo. il test che hai fatto non mostra nulla. secondo la profondita di campo non dipende da quanto hai lontano lo sfondo, ma il contrario: dipende da quanto hai vicino il soggetto in primo piano, dalla focale che usi e dal tipo di obbiettivo ( con un 100/400 avrai più sfocato lo sfondo che se usi un 50mm) e dal diaframma; ma quest’ultimo e condizionato da quei fattori sopra indicati.
Novembre 28, 2007 alle 7:28 pm #1307873mariofotoPartecipanteScusatemi ma io ho sempre saputo che la profondità di campo è dovuta: 1)Distanza di messa a fuoco. (distanza fotocamera soggetto) 2)Focale (maggiore e la focale (400mm) minore la profondità di campo) 3)Diaframma (maggiore è lapertura (es f.1.4) minore è la profondità di campo) Modificando una di queste tre fattori, 😉 cambia la profondità di campo. In oltre esistono i cerchi di confusione che crea la luce passando attraverso lottica fino al sensore. Esemp. Due focali 24mm uno canon laltro sigma possono avere cerchi di confusione differenti. Uno può risultare più nitido dellaltro (sempre con stessa focale). La prospettiva cambia solo spostando la fotocamera. La luce è uguale con qualsiasi sensore e ottica . esempio se un buon esposimetro esterno ci segnala di usare 1/125 f8, qualsiasi macchina usiamo, impostando questi valori avremo esposizione esatta se così non dovrebbe essere, mandare la macchina ad un centro di assistenza. Poi abbiamo Iperfocale (usata dai fotografi di reportage) che non è altro che impostando un determinato diaframma su un obiettivo, ad una determinata distanza, si avrà tutto a fuoco. Esempio il 50mm fisso ad f.16 impostando sul barilotto dellottica 5metri sarà a fuoco da 2.5 fino allinfinito. Questo è quello che ho sempre saputo e pensato . Poi può essere che sbaglio.
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