Una lente che appartiene con buon diritto alla Storia della Fotografia.
Ho avuto la fortuna di averne uno tra le mani per poche ore.
Non mi addentro in argomentazioni tecniche (non ne sarei capace), ma in questo post vorrei solo farvi vedere cosa fu capace di progettare per la Carl Zeiss il genio del Dottor Bertele…
Due righe di presentazione le prendo dall’ottimo Nadar Magazine.
“La storia del Sonnar da 18cm f/2,8 inizia nel 1936, quando la Carl Zeiss Jena presenta questo futuristico obiettivo dalla straordinaria luminosità: si pensi che il fratello maggiore, uscito nel 1932, possedeva la luminosità di f/6,3, ovvero ben due diaframmi e mezzo di differenza, un altro pianeta.
Frutto della geniale progettazione ottica di Ludwig Bertele e composto da 5 lenti in tre gruppi, divenne ben presto noto come Olympia-Sonnar, in quanto presentato ufficialmente alla vetrina delle Olimpiadi di Berlino. Inizialmente offerto con innesto diretto per gli apparecchi a telemetro Contax, fu presto riconvertito all’uso con la cassetta reflex Flektoskop, a lati di visione invertiti. Il peso arrivava a 3 kg, cassetta reflex compresa; fu fabbricato, esclusivamente in finitura cromata, sino al 1945 in 1330 esemplari.”
Questo esemplare dovrebbe essere del 1937.