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Cappe.
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Maggio 11, 2007 alle 1:00 pm #1265815
alexh
PartecipanteCiao, a quanto pare per lo Stato Italiano una delle priorità fondamentali è rinnovare la C.I. di un’anziana ottantaquattrenne invalida che soggiorna in una casa di riposo di montagna. Siccome il Comune di residenza non va molto incontro a questo genere di situazioni, ovvero per la firma (non so come la farà) dovrà recarsi la povera invalida all’Ufficio Anagrafe. Essendo l’anziana in questione la sorella di mia nonna, volevo sapere se almeno potevo risparmiargli la seduta dal fotografo, facendo 4 fototessere con la buona 400D. La domanda è: sono valevoli delle foto fatte da me per la C.I.? Se si, devo seguire qualche particolare metodo di lavoro (es. c’è una focale obbligatoria o un diaframma obbligatorio? Il flash va usato per forza?). Un grazie anticipato a chi saprà darmi delle risposte. 🙂
Maggio 11, 2007 alle 1:09 pm #1265817eosmac
PartecipanteTi conviene usare un carta fotografica non sottile, vai su kodak. Ciao
Maggio 11, 2007 alle 1:10 pm #1265820GArts
PartecipanteOriginariamente inviato da alexh: Ciao, a quanto pare per lo Stato Italiano una delle priorità fondamentali è rinnovare la C.I. di un’anziana ottantaquattrenne invalida che soggiorna in una casa di riposo di montagna. Siccome il Comune di residenza non va molto incontro a questo genere di situazioni, ovvero per la firma (non so come la farà) dovrà recarsi la povera invalida all’Ufficio Anagrafe. Essendo l’anziana in questione la sorella di mia nonna, volevo sapere se almeno potevo risparmiargli la seduta dal fotografo, facendo 4 fototessere con la buona 400D. La domanda è: sono valevoli delle foto fatte da me per la C.I.? Se si, devo seguire qualche particolare metodo di lavoro (es. c’è una focale obbligatoria o un diaframma obbligatorio? Il flash va usato per forza?). Un grazie anticipato a chi saprà darmi delle risposte. 🙂
dovresti usare una stampante a sublimazione, altrimenti rischi che non le accettano… [lo]
Maggio 11, 2007 alle 1:19 pm #1265827rpolonio
PartecipanteNon so dalle tue parti gli onorevoli dell’anagrafe quanta voglia di lavorare hanno, dalle mie in questi casi è l’impiegato che si reca sul posto. Altro modo una procura, con un certificato medico attestante l’invalidità. Per quanto riguarda la foto la puoi fare tranquillamente tu, ne bastano due formato 5×4 cm. su sfondo bianco. Io ne faccio parecchie e sono sempre andate bene, un consiglio, la carta per la stampache sia almeno una 300g-mq.. [lo]
Maggio 11, 2007 alle 1:28 pm #1265829dwaim
PartecipanteOriginariamente inviato da alexh: Ciao, a quanto pare per lo Stato Italiano una delle priorità fondamentali è rinnovare la C.I. di un’anziana ottantaquattrenne invalida che soggiorna in una casa di riposo di montagna. Siccome il Comune di residenza non va molto incontro a questo genere di situazioni, ovvero per la firma (non so come la farà) dovrà recarsi la povera invalida all’Ufficio Anagrafe. Essendo l’anziana in questione la sorella di mia nonna, volevo sapere se almeno potevo risparmiargli la seduta dal fotografo, facendo 4 fototessere con la buona 400D. La domanda è: sono valevoli delle foto fatte da me per la C.I.? Se si, devo seguire qualche particolare metodo di lavoro (es. c’è una focale obbligatoria o un diaframma obbligatorio? Il flash va usato per forza?). Un grazie anticipato a chi saprà darmi delle risposte. 🙂
guarda, a me è capitata la stessa cosa… ed ho fatto io le foto, e poi l’ufficiale apposito dell’anagrafe è venuto a casa della mia bis-nonna a rifare il documento…
Maggio 11, 2007 alle 1:57 pm #1265834alexh
PartecipanteOk le foto le faccio io, poi le porterò a stampare in negozio, purtroppo essendo la casa di riposo al di fuori del comune di residenza (ben 6 (sei) km pensate!) l’impiegato dell’anagrafe non può muoversi. :al :al
Maggio 11, 2007 alle 3:03 pm #1265839Cappe
Partecipanteé la burocrazia che ricade nella burocrazia… 🙁
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