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Carte per fine art, esperienze

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  • #1808455
    lidiapoe
    Partecipante

    Mi stò dilettando nella stampa su formato A3, con la mia fedele Epson r2400, ma i costi della carta sono esorbitanti se si intende sperimentare un pò.
    Ottimi risultati so ottengono con le blasonatissime Canson, Hanemule, Moab o Ilford, ma è anche vero che ci sono carte e nuovi supporti a prezzi più accessibili, perchè parlare di economici è un eufemismo, che si conoscono poco.
    Girando e cercando sulla baya mi sono imbattuta in questi prodotti e mi farebbe piacere sapere se qualcuno li abbia mai provati:

    Black Diamond A3 100% Pure Cotton Inkjet Canvas A3 heavyweight 350 gsm

    Bonjet Bonjet Atelier pearl A 3 300
    In realtà la Bonjet sò essere considerata molto bene ma non ho mai avuto modo di provarla

    ICE GLOSSY COATED A3 INKJET PRINTER PHOTO PAPER 210GSM

    PermaJet Smooth Pearl 280gsm
    Anche la Permajet non è sconosciuta, ma niente esperienze dirette.
    [lo]

    #1808470
    Nessuno
    Partecipante

    Mi collego alla discussione perché sto cercando una carta opaca per la mia Canon, in Italia non si riesce a reperire la SG201 formato 13X18 e quindi cerco qualcosa di equivalente…

    #1808483
    marco66
    Partecipante

    Io ho solo qualche esperienza con le ilford
    la silk la smooth pearl e la smooth glossy.

    credo che l’unico metodo sia verificare se forniscono i profili icc per la stampante e procurarsi qualche testpack [lo]

    #1808486
    fotograficamente
    Partecipante

    Pino,anch’io ho una Canon, la pixma pro 1.
    Le scelte di carta Canon non ti soddisfano? Adesso con l’aggiornamento del drive sono a disposizione anche carte di pregio non Canon.
    Io non sono mai uscito dalle carte Canon,non per poca iniziativa.IL motivo è che sperimentare costa e molto.
    Comunque in genere sui siti dei produttori ci sono i relativi profili.
    Spiacente di non poter aiutare lidiapoe per i motivi suddetti.

    #1808488
    lidiapoe
    Partecipante

    Fare stampe fine art significa curare ogni aspetto e particolare:
    La scelta della stampante, il suo inchiostro e poi… il colore della carta, la grammatura, la sua opacità o brillantezza sono di non poco ruolo nella resa finale e, nella soddisfazione dello stampatore.
    E’ un mondo a parte, che per spiegarti in poche righe lo si comprende solo se lo paragoni alla scelta di un obiettivo specifico per la tua macchina specifica, poichè così e solo così avrai realizzato la tua idea di immagine. Comprenderai ora che non si può limitare ad una sola marca di carta.
    Per altro la carta Canon non è sempre la migliore scelta per questo settore, malgrado il tifo pseudocalcistico personale per un marchio che mi ha fatto spesso felice.
    Le carte costano, quelle per fine art ancora di più, per questo mi pare interessante provare a scavare l’argomento e le impressioni d’uso mettendo assieme le forze 😉

    #1808489
    Nessuno
    Partecipante

    [quote=”fotograficamente” post=636475]Pino,anch’io ho una Canon, la pixma pro 1.
    Le scelte di carta Canon non ti soddisfano? Adesso con l’aggiornamento del drive sono a disposizione anche carte di pregio non Canon.
    Io non sono mai uscito dalle carte Canon,non per poca iniziativa.IL motivo è che sperimentare costa e molto.
    Comunque in genere sui siti dei produttori ci sono i relativi profili.
    Spiacente di non poter aiutare lidiapoe per i motivi suddetti.[/quote]
    Con la carta Canon mi trovo benissimo, solo che quella opaca in versione 13X18 non si reperisce da nessuna parte.
    Mi serve proprio quel formato 🙁

    #1808508
    lovis1
    Partecipante

    La cosa su cui possiamo essere tutti d’accordo è che le stampe con questi tipi di carte sono assai costose…..ma trovo sia improbabile poter parlare in modo oggettivo della resa di una carta senza poter vedere una stampa….non resta che provarle purtroppo.
    Sarebbe opportuno organizzare uno “stamparaduno” :O

    #1808557
    Franco
    Partecipante

    Bella l’ipotesi di un raduno dove ognuno porta delle stampe da condividere…

    Pino, prendi le 20×30 e ti munisci di una valida taglierina, le più belle cotonate opache sono a mio parere le hahnemule, come scrive Marco potresti provare i pacchetti test, di opache ne troverai due: textured e smooth.

    Lidia, gira e rigira cadi sempre sulle solite carte, francamente trovo che il maggior costo sia negli inchiostri, ma se stampi molto, le harman potrebbero essere una valida soluzione, hanno un’ottimo rapporto Q/P e io mi trovo bene, le 100% cotone (harman Matt cotton) A3 costano circa 2 euro a foglio.

    #1808560
    fotograficamente
    Partecipante

    Vedo cha lidia conosce molto bene il “mondo” delle carte per stampa ink.
    Mi piacerebbe molto saperne di più anche a me.Avresti sicuramente buoni consigli da dare a tutti.
    Per quello che riguarda la carta Canon non è certo la fede al marchio il motivo della mia scelta,ma la pigrizia, con quella carta e relativa stampante Canon è tutto più facile.Hai già tutti i profili nel drive e sbagliare è difficile.
    Per quello che riguarda la scelta dell’inchiostro,forse mi sfugge qualcosa.
    Te dicevi:La scelta della stampante, il suo inchiostro e poi..
    Come potrei usarne di diversi da quelli(gocce di sangue e non pigmenti di carbone) specifici per la mia?
    Potrei far caricare le cartucce con altri inchiostri dici?
    Riguardo al tema stampa ink, trovo carina l’idea stamparaduno.
    Apprezzerei molto se persone che mi sembrano esperte,come te e tutti gli altri che ne sanno,
    facessero un po’ di luce su questo mondo delle carte, a quelli come me che hanno iniziato da non molto(circa un annetto).
    Un minimo di catalogazione, quali scegliere anche e sopratutto rispetto alle cromaticità da riprodurre ecc.
    Io sento parlare di tantissimi tipi di carte e faccio anche un po’ confusione.
    Per adesso ho usato matte(generico),lucide,semilucide. Quelle che mi sono piaciute di più però sono al momento quelle pro platinum.
    Ciao stampatrci e stampatori.

    #1808569
    lidiapoe
    Partecipante

    La proplatinum è una buonissima carta con finitura extralucida se non sbaglio, adatta in particolare a scatti in cui è importante far risaltare i colori, tipico il paesaggio.
    Ma ogni carta si adatta alla scena ed all’effetto. Mi spiego meglio: vuoi dei colori davvero vivi ?
    ti va di sperimentare? andrebbe provata una bella velvet.
    Ti piacerebbe che il tuo paesaggio avesse un aspetto onirico, vuoi esaltare le caratteristiche di un mattino brumoso? in tal caso mi orienterei verso una smoot pearl, si tratta di un b/n? beh allora una baritata cotone, dove i neri assorbono con una profondità diversa nella trama e le donano una tridimensionalità diversa.
    Insomma la carta determina il risultato finale.
    L’assioma marca della stampante-carta non sempre ha un senso, se non si tratta di stampanti più economiche in cui è incorporato un certo icc.
    Comunque premettendo che le aziende produttrici di strumenti elettronici NON sono cartiere, la Epson commercializza ottimi prodotti ormai consolidati nel tempo e capaci di rendere botta ai più blasonati, anche nei prezzi.
    Questo perchè è antedesignana del settore, rispetto ad altri marchi che ancora sono agli esordi.
    Alcuni tipi di carta addirittura sono associati ai loro inchiostri come le Lyson, che però mi sembrano di difficile reperibilità.
    Altre consigliano tipi di inchiostri specifici.
    Comunque non di qualità scadente, neanche nei costi.
    Questo è un argomento ancora diverso, poichè in genere ho capito che è sempre bene usare gli inchiostri nativi della stampante che si utilizza. Il rischio è l’intasamento degli augelli, ma anche risultati qualitativamente inferiori.
    Ma anche in questo caso occorre dire che non tutti gli inchiostri sono adatti al fine art.
    Quelli indicati sono gli Ultracrome, che garantiscono colori stabili e profondi per almeno 75 anni.
    La scelta della stampante poi è molto importante: in genere si preferiscono prodotti in cui è possibile montare diverse cartucce con diverse tonalità di nero.
    Una buona stampante fine art ha almeno 8 cartucce montate ed una decina di colori da adattare alla stampa.
    Fino a poco tempo fa indiscusso leader del settore era Epson, adesso Canon stà dignitosamente recuperando posizioni.
    Poco si fa se non di inserisce il profilo colore o icc, perchè tipo, spessore e colore della carta cambiano i risultati, ma la stampante ed il monitor devono essere profilati a dovere, altrimenti i risultati sono inesorabilmente diversi.
    E anche quà ci risiamo con prodotti diversi dove il leader è lo spettrofotometro x rite o il più economico spyder.
    Ultima cosa è l’opportunità-costo.
    A mio parere c’è un piacere unico nello stampare le proprie foto ad un certo livello, sicuramente non un vantaggio economico.
    Ma, una buona stampa fine art di un formato almeno A3 ogni tanto, può essere il giusto compromesso costo-risultato finale.
    Un lab serio chiede almeno (e si tratta di prezzi buoni) 50 euro a stampa, qualcosa di più se certificata.
    Va da sè che con una attrezzatura del genere non ci stamperei le foto delle vacanze.
    Detto questo E ritornando alle carte, attualmente stò sperimentando la Harman photo lustre da 260gr, una carta politenata che appunto non è costosissima, anche se 2 euro a foglio non significa poco.
    Devo dire che mi piace, è semiopaca, rende bene sul colore, dove l’immagine assume una certa tridimensionalità ed i neri sono profondi, ma niente per ora batte la resa della Hanemule photo rag barita che mi è piaciuta molto soprattutto per i primi piani in b/n
    In realtà le carte famose sono famose per un motivo…. Ma mi domando se non ci sono cartiere meno conosciute che producono buoni prodotti.
    Disastrosi i risultati con carte Matte, semimatte e gloss della ditta ink. Fornisce profilo icc, ma i colori assorbono poco la carta, manca di tridimensionalità. scadente il punto di bianco, poco materica.
    Deludenti quelli con Kraun. nin fornisce profilo e rapporto qualità prezzo scadente, punto di bianco non eccellente.
    Sorprendenti e piacevoli alcuni risultati su carte cotone non propriamente inkjet della Arc !

    #1808634
    fotograficamente
    Partecipante

    Grazie Lidia di aver raccolto il mio invito a parlare di carte.
    Questa tua prima scrematura mi risulta utilissima e mi schiarisce abbastanza le idee.
    Io amo il colore quindi sperimenterò volentieri la velvet che suggerisci, è una marca vero? o un tipo di carta?
    Anche l’aspetto brumoso,impastato,onirico, mi attrae e quindi smoot pearl(stessa domanda di sopra,è una marca od un tipo di carta?)
    Fortunatamente la mia è una bella stampante a 12 inchiostri a pigmenti di carbone.
    Me la sono fatta regalare dopo che ho fatto un bel po’ di studi sulla gestione del colore da photoshop, anche se prima o poi voglio provare a fare una stampa gestita dal soft della stampante.Ho scelto Canon rispetto a Epson,perché non sò se è leggenda ma molti
    mi hanno detto che gli ugelli epson si intasano facilmente ed io non faccio più di una stampa a settimana,senza contare le tre settimane di inattività dovute ai viaggi che faccio.Riguardo ai fotometri e spettofotometri per calibrare monitor-stampante,avevo già sondato il forum,ma per il momento ho soprasseduto.Il motivo è che anche senza profilazione monitor.stampante con le dovute conversioni dei files nei profili carta già inseriti nel drive,stò ottenendo risultati stampa-monitor davvero sovrapponibili.Forse bontà Mac e del suo programmino interno di profilazione monitor.
    Tutto bene sul lucido e semilucido.I guai arrivano con le matt.Il problema è serio, perché mia moglie rompe che gli piacciono le stampe opache. Se ho ben capito non è facile abbinare i miei scatti di viaggio ricchissimi di colore, molti fuori gamma con questo tipo di carta.
    Ho fatto stampe in matt con gli scatti dai colori elaborati più tenui e..un po’ meglio,anche il W/B non mi ha esaltato.
    Riguardo ai costi so benissimo che sono forse più alti rispetto ai laboratori,ma vuoi mettere la soddisfazione di avere tutto il flusso sotto controllo? Un sistema secondo me per risparmiare è fare il contrario di quello che faccio io, bisogna cioè stampare più foto insieme.
    Così facendo, eviteremmo ” l’avvinamento” degli ugelli di inchiostro,che la stampante in ogni caso fà una volta all’accensione,per una o cento stampe.
    Riguardo al mio modo di stampare,visto che ti sei dimostrata così preparata e gentile nel mettere a disposizione la tua esperienza,
    ti chiederei un ulteriore sforzo.
    Tempo fa scherzando,in questa sezione ho postato le mie ricette per la stampa.Ti pregherei di dargli un’occhiata e dirmi cosa ne pensi.
    Se ti sembra giusto il processo da me descritto in modo scherzoso ma spero con gli ingredienti giusti per la gestione del colore.
    Sul sito le informazioni sulle tecniche di stampa e relativi accessori sono abbastanza frammentari mi è sembrato,forse perché interessa a pochi.Botta morale deriva per esempio da un passaggio su Nikon School dove ho attinto alcune belle conoscenze.Non sarebbe male riordinare le idee anche qua su [can] e buttare giù un vero e proprio tutorial,prima o poi da parte di chi ne ha capacità e grazie al contributo di persone come te.

    #1808638
    lidiapoe
    Partecipante

    Grazie per le tue parole, io posso però solo condividere le mie attuali conoscenze poichè devo ancora imparare molto, le mie informazioni come te ,sono il riassunto di ricerche sulla rete e dallo sfruttamento di alcuni bravi stampatori della zona, e ti assicuro sono davvero pochi, che sono stati però gentilissimi nel condividere la loro esperienza.
    Per quello che posso sapere la tua è sicuramente un’ottima macchina, ma in verità posso spezzare una lancia in favore di Epson, poichè malgrado lunghi periodi di inattività alternati a brevi ma intensissimi momenti di stress della mia stampante, non si sono… per ora e toccando ferro, mai intasati gli ugelli. e parlo anche di mesi di non uso.
    Forse il segreto stà nel fatto che utilizzo inchiostri originali, cari ma più performanti per me.
    Gli inchiostri di qualità esistono, ma a quello che ho capito costano poco meno degli originali, venduti all’estero, e associati a specifici tipi di carta.
    Altri usano i ciss, ma questo è un altro mondo ancora.
    Le carte che ti ho elencato sono tipi e non marchi, e probabilmente quell’effetto non lucido e non matte che cerchi, potrebbe essere soddisfatto con una bella carta baritata come ad esempio la hanemule photo rag brigth white, cara, ma… cavolo devi provarla.
    Ciò che posso dirti però è anche che non sempre le carte blasonate hanno un prezzo giustificato.
    Addirittura alcune cartiere vendono i loro prodotti a marchi ben più noti per poi commercializzare con nomi simili i loro prodotti a prezzi di molto inferiori.
    Questa probabilmente è la storia dei prodotti Felix Shoeller, davvero buoni, spesso indistinguibili da carte famose ed a prezzi onesti, per questo motivo ritengo utile la prova di fogli sconosciuti o semisconosciuti. E dato che non è così economica l’impresa, l’unione fa la forza 🙂
    Ho letto la tua ricetta 🙂
    penso che sei un buon cuoco, ma sempre ritornando agli stampatori torturati, posso dirti che osservando il loro modo di lavorare, importantissimi sonoi passaggi del profilo icc, che se fornito dal produttore è sempre approssimativo perchè va adattato ai propri strumenti di lavoro. Per questo andrebbe sempre fatto da soli, ma questa parte mi è ostica.
    Importante poi la profilazione monitor-stampante e di un altro passaggio particolare: il glichè.
    Si tratta della preparazione della fotografia successivo alla elaborazione finale, mi spiego meglio:
    Una volta che ci siamo presi il nostro raw, ce lo siamo curato, luci ombre, livelli e quant’altro, prima di premere il bottoncino stampa arriva il glichè.
    Si tratta di una correzione adattiva dell’immagine, che poi è standardizzata per rendere identico il risultato dell’immagine a quella vista in monitor, una correzione che apparentemente è quasi invisibile, ma che poi, confronto alla mano fà la differenza.
    Questi stampatori, usano delle azioni di photoshop, che in entrambi i casi è stata fatta da un guru americano della stampa, ma che non ricordo in tutti i passaggi.
    Quì occorrerebbe fre una ricerca in rete, scoprire se qualcuno ha questa azione di photoshop e provare.
    Si tratta di una serie di passaggi in cui si aumenta la luminosità di 15 punti dalla paletta livelli, si aggiunge nitidezza non ricordo di quanti punti ma poco, e poco altro. Qualche santo magari leggendo ci aiuterà.
    PS. per il b/n prova la baritata satinata, a me piace.

    #1808640
    valeriobry
    Partecipante

    Interessantissima questa discussione, anche per me che praticamente non ho mai stampato, se non ai tempi assai lontani della scuola di fotografia. In tempi in cui si spacca il pixel in quattro e si discute solo dell’ultimo modello di reflex, l’unico ovviamente in grado di farti fare foto eccezionali, è bello vedere che c’è ancora chi si dedica all’unico modo di godere fino in fondo i nostri scatti!

    #1808642
    Nessuno
    Partecipante

    [quote=”valeriobry” post=636582]Interessantissima questa discussione, anche per me che praticamente non ho mai stampato, se non ai tempi assai lontani della scuola di fotografia. In tempi in cui si spacca il pixel in quattro e si discute solo dell’ultimo modello di reflex, l’unico ovviamente in grado di farti fare foto eccezionali, è bello vedere che c’è ancora chi si dedica all’unico modo di godere fino in fondo i nostri scatti![/quote]
    Ciao, io infatti stampo solo le foto che reputo migliori, chiaramente non sono stampe ad altissima qualità ma ad essere sincero neanche mi interessa che siano il massimo della perfezione.
    Le stampo solo perché mi piace poter sfogliare l’album di tanto in tanto, quindi mi faccio piacere quelle che sforna la mia Canon con la sua carta.
    Alcune stampate con la vecchia HP, non sono un granché e si vede benissimo, ma siccome ho solo la carta lucida, non posso stampare quelle in BN che adoro farle su carta opaca.
    Appena trovo una carta opaca ottima formato 13X18, ristampo pure le vecchie così da migliorare la resa…. cmq sia, poterle toccare è sempre mille volte meglio che sfogliarle sul sito o flickr (o)

    #1808664
    fotograficamente
    Partecipante

    Ciao lidia.Non sò cosa siano i ciss e non conosco neanche il glichè di affinamento.
    Farò proprio una bella ricerchina,speriamo fruttifera.
    Io gestisco quasi tutto il processo da ACR,compresa la riduzione del file.
    Passo in photoshop solo per la conversione nel profilo Carta,inviare a 16 bit poco altro.
    Certo che profilare esattamente monitor e stampante sarebbe sicuramente meglio.
    Non l’ho ancora fatto perchè come ti dicevo,ottengo già ottimi risultati almeno sul lucido e semi.
    Sopratutto però non vorrei spendere una cifra notevole senza la sicurezza di saper profilare le mie stampe di prova,meccanismo che devo focalizzare meglio.Se ho ben capito si stampano quelle striscioline di colore che non mi ricordo il nome,si leggono con la sonda e poi dovrebbe fare tutto il soft.Piano piano farò anche questo.Ti ringrazio di tutte le informazioni che hai fornito e sopratutto del consiglio sulla non lucida non matta(hanemule photo rag brigth white) e vediamo se accontento mia moglie.
    Buone stampe a Pino che non posso aiutare per il formato che cerca ed a Valerio per l’interesse.
    Ancora invito a chi sà di vuotare il sacco.
    Ciao

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