[paolomanzini]

Sono circa 10 mesi che frequento questo forum e mi accorgo di un femomeno piuttosto ricorrente
vengono criticate di piu’ le buone foto che cattive foto, perchè?

diciamo che su una scala di valori da 1a 10 , ad una foto da 8 / 9 viene fatto notare sempre quel pelino , quella mollichella che manca per arrivare a 10 … io l’avrei fatta cosi …..
mentre delle foto francamente inguardabili , si giustificano o addirittura si arriva a commentarle positivamente… come mai?

non voglio alzare polemiche, ma il commento dovrebbe essere anche un aiuto a migliorare e ne ha piu’ bisogno chi sta a 3/4
non chi fa foto da 8/9

talvolta ci leggo quasi un “rosicamento” lo dico alla romana …. nei confronti di chi inevitabilmente ha uno standard di livello.

lo dico con simpatia [bir]

[bexio]

Ciao Paolo, alla tua domanda si potrebbe rispondere dicendo che:
-l’esser troppo sinceri nei confronti delle brutte foto potrebbe far apparire il commentatore altezzoso e antipatico a tal punto da rischiare di essere richiamato dai moderatori a critiche più morbide e conseguentemente pochi saranno i commenti ricevuti in futuro alle proprie istantanee siano esse buone o cattive.
-l’esser piacioni nei confronti delle “brutte foto” può portare commenti positivi alle proprie ” brutte foto ” tanto da apparire poi come un guru della fotografia le cui foto sono sempre bellissime e commentatissime.
-son d’accordo quando affermi che commentare criticando le buone foto cercando la mollichina può anche essere una forma d’invidia.
– però noto anche che per le belle foto non è raro trovare commenti ermetici come bella, buona, bravo…e anche questa trovo sia un po’ una forma d’invidia a denti stretti.
-l’invito da fare a tutti i partecipanti è quello di non limitarsi alla faccina e a scrivere bella o bravo/a….argomentando maggiormente i commenti si potrebbero avere ottimi spunti e consigli…anche se pochi ma che siano buoni consigli!

Ciao,
Rik.

[anna]

Provo a esporre il mio pensiero in merito.
La critica su una buona fotografia si basa spesso su questioni tecniche e/o su punti di vista diversi (non credo che ci siano forme di invidia o altro), sono suggerimenti utili a portare quella fotografia a un valore, dell’ipotetica scala, più alto.
Difficilmente e parlo anche per me, si riesce a raggiungere il massimo livello (chi ci arriva ha tutta la mia stima) e, questi consigli possono aiutare a valutare successivamente e in meglio, anche in occasioni diverse, la scena in fase di scatto, al possibile “taglio”, verticale o orizzontale, a un punto di ripresa più efficace con annessa profondità di campo, esposizioni ecc ecc..
Non si considera però, in generale, che quella buona fotografia criticata possa essere irripetibile, forse è l’unico parametro troppo trascurato e che, a quel punto, il dire “io l’avrei fatta così” diventa del tutto inutile.

Per quanto riguarda le cattive fotografie , entra in gioco un fattore emotivo, a volte, nella loro imperfezione, hanno quel qualcosa che colpisce direttamente chi osserva e che non tutti riescono a percepire come un valore aggiunto che porta, quella cattiva fotografia, allo scalino più alto.

Non ci vedo nulla di così paradossale e sono convinta che le critiche e le osservazioni siano utili a tutti, indipendentemente dal livello raggiunto.

Nessuna polemica, lo trovo un ottimo spunto per una discussione interessante.

[lo]

[Luppolo]

Etichettare un commento sintetico di ammirazione (a me capita di farlo spesso) come un commento dettato dall’invidia mi pare eccessivo.

[fotoit]

Ci sono foto che lasciano a bocca aperta e che c’è poco da dire oltre a bella! ottimo scatto! ecc.. e questo non credo sia dettato dall’invidia ma dall’ammirazione.
Le foto brutte vengono spesso sopravvalutate è vero e pure io ritengo molte volte che dei commenti di ammirazione siano fuori luogo ma a volte succede anche all’incontro, cioè l’autore viene massacrato ed anche questo è sbagliato perchè è giusto far notare gli errori ma anche suggerire come non rifarli senza accanirsi.

[Luppolo]

L’accanimento non è una attitudine tipica di questo forum, per averne una riprova basta guardarsi intorno in rete.

[fotoit]

[quote=”Luppolo” post=660841]L’accanimento non è una attitudine tipica di questo forum, per averne una riprova basta guardarsi intorno in rete.[/quote]

E forse io ho forse scritto che è tipica di questo forum?
Anche questo forum non ne è esente.

[Luppolo]

Come al solito, Vando, sembri voler fraintendere quello che scrivo.
Volevo solo dire che altre realtà online sono ben di più affette da accanimenti e invidie.

[fotoit]

Forse avrò frainteso ma anche questo forum ne è stato affetto e molto sino a poco tempo fa, secondo me il motivo principale per cui sta morendo.

[Luppolo]

Morendo?
Davvero?
Chiamo il dottore, forse siamo ancora in tempo…

[Luppolo]

È inutile parlare del passato, di cosa c’era, di cosa non c’è più, di cosa vorremmo, di cosa dovrebbe esserci.
Questo forum è fatto da noi stessi e noi siamo responsabili del suo andamento.
Torniamo all’argomento sollevato da Paolo, che mi pare molto interessante

[Mullahomark86]

L’argomento sollevato da Paolo è interessante ma temo che da una discussione così sia difficile trarre delle conclusioni non ambigue.
Il punto, secondo me, è capire chi o cosa definisce la scala rispetto alla quale “valutiamo” le foto proposte. Detto in altri termini, come si fa a stabilire se una foto è da 8 o 9 o se è da 3? Quali sono i parametri, o termini di paragone, metri, calibri, che formano la scala di giudizio?
E poi: se una foto “cattiva” o imperfetta rispetto a questa misteriosa scala è molto più efficace sul piano del linguaggio rispetto a una foto che la scala elegge come “bella” o “buona”, non diventa la prima foto quella “buona”?

[Itzer]

Già, Mullah ha ragione, anche perchè i parametri che regolano il gradimento di una foto sono il più delle volte soggettivi e comunque, in linea generale, mi sembra logico ed inevitabile che una foto bella, o comunque in qualche modo interessante, stimoli il dibattito più di una anonima o scadente.
Personalmente, a volte non intervengo per pigrizia, altre perchè non ho nulla da dire, altre ancora per quella inadeguatezza a farlo della quale io per primo sono consapevole; di sicuro, quando lo faccio, non è mai per seguire simpatie o per partito preso. Anzi, ho espresso volentieri apprezzamenti anche per Autori con i quali sono tutt’altro che in sintonia.
Tra l’altro, non frequentando i Raduni, non sono neppure condizionato da vincoli di amicizia, ancor meno faccio parte di qualche “corrente” di pensiero. E neppure sono mosso da alcuna mira volta a scalare la gerarchia fra gli utenti.
Insomma… ma si, mi vien da dire che il mio intervenire sia in buona parte frutto del caso e comunque sempre in tutta libertà ed onestà intellettuale.
Quanto all’invidia, è un sentimento che fortunatamente non mi percorre, né nel mio vivere quotidiano, figuriamoci in fotografia.
Anzi, a pensarci bene, da vecchio astrofotografo analogico, un po’ di (sanissima) invidia la coltivo per le foto di Ennio (reynolds). Se a suo tempo non avessi mollato, come mi divertirei adesso con il digitale!!!

[anna]

Marco ho messo in corsivo buona fotografia e cattiva fotografia per suggerire il fatto che la questione é puramente soggettiva (forse dovevo mettere anche le virgolette), lo dimostra proprio il fatto che spesso incappiamo nell’errore di dire appunto, in modo soggettivo, “io l’avrei fatta così” e a volte riproponendo con la nostra “visione” una fotografia che non ci appartiene. Non esiste un parametro che definisce di preciso ciò che é bello o ciò che é brutto, piuttosto siamo noi che decidiamo, in base ai nostri gusti, al nostro stesso modo di fotografare e alla nostra “cultura”, ciò che é buono e ciò che é cattivo.

Escludo a priori i voti di scambio o sciocchezze del genere perché non mi appartengono, bambinate che a livello amatoriale non servono a dimostrare nulla.

[diecidecimi]

Trovo assurdo poter commentare una foto covando invidia. Al massimo ammirazione.
Penso sia più demoralizzante un “topic senza risposta” con 200 visualizzazioni che non un commento negativo ma costruttivo.
Regola numerino: non prendersi troppo sul serio.

[Autore]

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