- Questo topic ha 13 risposte, 8 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 15 anni fa da franic75.
-
AutorePost
-
Febbraio 10, 2008 alle 12:54 pm #1324678lidiapoePartecipante
La Sua idea della fotografia intesa come cattura dell’attimo, filosofia che ha fatto di lui uno degli osservatori più attenti della storia dell’immagine. (Chanteloup, 22 agosto 1908 L’Isle-sur-la-Sorgue, 3 agosto 2004) Henry Cartier Bresson, forse il più incisivo fotografo del nostro secolo e per chi non lo sà fonda, con Robert Capa, David Seymour and George Rodger lagenzia fotografica Magnum Photos, il cui nome è un omaggio alla bottiglia di champagne con cui brindarono allevento. E il riconoscimento alla fotografia di essere una forma di giornalismo. Nel 1954 Bresson è il primo fotografo occidentale a essere ammesso entro i confini dellUSSR, allindomani del restauro delle relazioni tra Est e Ovest. Ma dal 1966 ritorna a dedicarsi quasi esclusivamente alla pittura, sua iniziale passione. In qualità di fotogiornalista Henri Cartier-Bresson usa esclusivamente la sua macchina fotografica Leica, fedelissima compagna di ogni viaggio. Bresson è il fotogiornalista che ha fatto della fotografia e del giornalismo una forma darte. le sue foto sono curiose osservazioni della vita quotidiana della strada, a 360 gradi nonchè osservazione dell’uomo nella sua esssenza, famosi infatti sono di lui i ritratti intensi e incisivi. Stampa sempre a formato pieno cioè senza ritagliare il negativo e scatta sempre con un 50 millimetri che riproduce fedelmente, senza distorsioni, quello che luomo osserva dal suo punto di vista. Esempio di immagine priva di ogni forma di elaborazioni, un vero purista per il quale lobiettivo diventa un occhio per far vedere ciò che realmente esisteva al momento dello scatto. frasi celebri: “voglio catturare un minuto della mia realtà” Ed ora un pò di link interessanti http://www.cultframe.com/26/29/856/secondea.asp?
Febbraio 11, 2008 alle 12:12 am #1324820KekkoYPartecipantePer chi volesse avere un quadro un pò più ampio dell’opera di Bresson ho messo a disposizione qui http://www.megaupload.com/?d=GVFK178N
Febbraio 11, 2008 alle 1:19 am #1324839beppe83PartecipanteOriginariamente inviato da lidiapoe: Ma se si trattasse del fotoalbum di uno sconosciuto, cosa ne pensereste della sua opera, della sua visione del mondo, è fotografia pura o no? insomma sbizzarritevi ricordando sempre che nessuno vuole risposte da critico d’arte, ma solo quelle di appassionati di fotografia [lo]
E’ esattamente quello che mi chiedo io…in questo periodo sono particolarmente fissato con il significato delle immagini,piuttosto che con la tecnologia con la quale vengono realizzate o con la tecnica…insomma…50mm e immagini cariche di significato…senza virtuosismi…senza “effetti speciali” o “fuochi d’artificio”…solo quello che vede l’occhio…questa è secondo me l’essenza della fotografia…
Febbraio 11, 2008 alle 7:24 am #1324977FrancoPartecipanteanche se HCB è uno dei fotografi piu’ interessanti e importanti del secolo passato, devo ammettere che la sua produzione a volte mi lascia perplesso, può passare dalla foto capolavoro alla foto molto mediocre, in questi ultimi casi, per rispondere a Lidiapoe, se vedessi una delle sue opere meno riuscite, senza sapere chi l’ha fatta, non penserei molto bene….. E’ necessario però ricordare che il genere fotografico di HCB impone dei risultati che possono essere eccellenti ma discontinui, inoltre i suoi mezzi, per sua scelta, in alcuni casi avevano evidenti limiti. In piccola parte HCB ha influito sul mio modo di fotografare, ma non è uno dei miei maestri…… ciò non toglie che alcune sue fotografie sono per me veri capolavori di reportage, e che lui è stato una delle menti piu’ influenti del secolo passato. PS: grazie a KekkoY per la cartella con la collezione di 500 foto di HCB, anche se, tra le tante c’è anche Doisneau….
Febbraio 11, 2008 alle 9:14 pm #1325143lidiapoePartecipanteHehe, fra, hai dissipato una mia paura: che il link non permettesse l’apertura, ieri non mi permetteva il download :im [ita]
Febbraio 12, 2008 alle 5:06 am #1325298FrancoPartecipanteno, si apre, con l’adsl bisogna aspettare oltre 1 ora, quindi fatelo se avete un pò di tempo a disposizione…… è una collezione notevole, alcune non le conoscevo 8) [lo]
Febbraio 12, 2008 alle 5:23 pm #1325414enrixPartecipanteHo scaricato l’archivio fotografico di Bresson ed è stata una vera goduria apprezzare molte foto che non conoscevo per me che amo questo genere di foto. Grazie per il link Kekkoy.
anche se HCB è uno dei fotografi piu’ interessanti e importanti del secolo passato, devo ammettere che la sua produzione a volte mi lascia perplesso, può passare dalla foto capolavoro alla foto molto mediocre, in questi ultimi casi, per rispondere a Lidiapoe, se vedessi una delle sue opere meno riuscite, senza sapere chi l’ha fatta, non penserei molto bene…
Pensa però che con una produzione così vasta sarebbe impossibile mantenere lo stesso “esorbitante” livello qualitativo per tutte le foto. Ogni grande artista ha i suoi capolavori e poi il resto. Comunque foto “mediocri” penso proprio di non averne viste. Se vuoi segnalarle, credo sarebbe molto costruttivo discuterne su questo forum insieme agli altri, motivando il tuo pensiero. [lo]
Febbraio 12, 2008 alle 7:34 pm #1325442flx2000PartecipanteQualche precisazione. Non è vero che Bresson non ritagliasse le fotografie. In una mostra dedicata ai suoi scatti originali, si è potuto constatare che in alcune foto mancava persino gran parte della scena, tipo parti di mura e cose del genere. Lo scatto dell’uomo che salta la pozzanghera è una di queste. Oltre al 50mm, era solito utilizzare un grandangolo da 35mm. In ogni caso, dunque, era lui a comporre la scena e non lo zoom della sua piccola Leica. Infine, riguardo Doisneau, andrebbe saputo che una delle sue più celebri fotografie, quella del bacio davanti ad un café di Parigi, è uno scatto preparato nei minimi particolari su un set con attori, e non uno scatto rubato come fece credere per anni. Nonostante questo, a mio avviso, resta una fotografia di altissimo livello. Sia per l’equilibro della composizione in fase di scatto, che per il certosino e allestimento della scena.
Febbraio 17, 2008 alle 6:30 am #1326632FrancoPartecipanteOriginariamente inviato da enrix: Pensa però che con una produzione così vasta sarebbe impossibile mantenere lo stesso “esorbitante” livello qualitativo per tutte le foto. Ogni grande artista ha i suoi capolavori e poi il resto. Comunque foto “mediocri” penso proprio di non averne viste. Se vuoi segnalarle, credo sarebbe molto costruttivo discuterne su questo forum insieme agli altri, motivando il tuo pensiero. [lo]
sul discorso dell’impossibilità di mantenere un buon livello qualitativo sarei scettico, considerando che stiamo parlando delle solite 200-300 foto, scattate da HCB in mezzo secolo di storia, avendo la fortuna di girare ogni giorno un angolo diverso di questa pianeta e di conoscere grandi personaggi i quali, da soli facevano la fotografia. Io di foto mediocri targate HCB ne vedo molte, ma non mi và di segnalarle e sezionarle singolarmente, quando diamo giudizi a questi grandi fotografi non dimentichiamoci che parte della loro produzione fà parte della storia e può risultare irrispettoso valutarle tecnicamente, dimenticando l’aspetto artistico dell’immagine. HCB era un artista dell’immagine d’attualità rubata, fù uno dei primi ad adottarla per tutti i suoi scatti, prima di lui il reporter doveva solo portare in redazione la foto dell’avvenimento, non gli veniva richiesto doti artistiche, però come avevo citato nel precedente post, che era una risposta all’idea di Lidia di valutare le foto con occhio critico, come se fossero state scattate da uno di noi e messe in un qualsiasi fotoalbum, sono convinto che alcune foto, se fossero inserite in un anonimo fotoalbum non prenderebbero voti alti. Dopotutto non tutti comprendono che nel genere fotogiornalistico la perfezione tecnica è un criterio di valutazione secondario, ma è piu’ utile che l’immagine riesca a trasmettere un forte impatto, e in questo HCB era abile, l’inquadratura era sempre ricca di materiale umano, spesso traboccava di mani, volti e situazioni umanamente critiche, a tal punto che è difficile non soffermarsi quando si guarda una sua foto, però a parer mio non sempre riescono a trasmettere emozioni, anzi a volte sono sterili, troppo documentaristiche e quindi limitate ad un preciso avvenimento……… senza sapere che quella curiosa foto che ritrae dei bambini che giocano vicino a delle case in cemento armato, era stata scattata nell’immediato dopoguerra, potrebbe sembrare una normale foto di disagio della periferia urbana….. inoltre senza sapere che è stata scattata da HCB, apparirebbero a molti come delle foto di qualità discreta…… [lo]
Marzo 10, 2008 alle 5:21 am #1330483enrixPartecipantePrendendo spunto da un articolo letto su Bresson sul sito “CultFrame” che parlava di alcuni scritti del maestro:”L’idea di Cartier-Bresson è che non si può imparare a fotografare, perché fotografare è un modo di vedere, ed è anche un modo di vivere”. Secondo voi quanto è vera questa affermazione? La bravura tecnica è sicuramente acquisibile con lo studio, l’esercizio e la volontà. Ma il lato artistico, quello emozionale e comunicativo, quello dell’originalità che porta a diventare dei grandi maestri della fotografia è ottenibile? Oppure è innato? O è un connubbio tra l’innato e l’acquisito? Credo che sia un argomento molto importante e delicato d’affrontare e mi piacerebbe sentire le vostre opinioni.
Marzo 12, 2008 alle 3:31 pm #1331132AnonimoOspiteOriginariamente inviato da enrix: Prendendo spunto da un articolo letto su Bresson sul sito “CultFrame” che parlava di alcuni scritti del maestro:”L’idea di Cartier-Bresson è che non si può imparare a fotografare, perché fotografare è un modo di vedere, ed è anche un modo di vivere”. Secondo voi quanto è vera questa affermazione? La bravura tecnica è sicuramente acquisibile con lo studio, l’esercizio e la volontà. Ma il lato artistico, quello emozionale e comunicativo, quello dell’originalità che porta a diventare dei grandi maestri della fotografia è ottenibile? Oppure è innato? O è un connubbio tra l’innato e l’acquisito? Credo che sia un argomento molto importante e delicato d’affrontare e mi piacerebbe sentire le vostre opinioni.
A mio parere, molto si può imparare, ma il genio artistico dei grandi maestri è innato. E’ una forma di intelligenza creativa, speculativa (nel senso filosofico di ricerca), comunicativa. L’artista è quasi sempre fuori dal suo tempo, dai canoni contemporanei. HCB era già pittore, ma ha trovato nella fotografia la sua forma espressiva più congeniale. A mio parere, il fatto che HCB possa aver messo in posa i suoi soggetti per ottenere il “momento decisivo”, irripetibile, nulla toglie all’arte del grande maestro. Spesso si vogliono fissare dei “canoni” “invalicabili” che finiscono con l’essere solo inutili pregiudizi. A mio parere conta il risultato, l’idea, l’interpretazione. Tutto il resto non conta, se egli, componendo la scena, è riuscito a rendere il massimo del concetto che voleva esprimere. In un documentario, sul digitale di Sky, lo stesso HCB presentava una serie incredibile di sue foto. Il suo archivio fotografico è enorme, frutto di una esistenza di viaggi, di ricerca degli eventi, dei personaggi; col fiuto di chi sa quando è il momento giusto di arrivare. A mio parere HCB è stato il più grande fotografo del primo secolo della fotografia.
Marzo 12, 2008 alle 3:58 pm #1331138KekkoYPartecipanteOriginariamente inviato da enrix: Prendendo spunto da un articolo letto su Bresson sul sito “CultFrame” che parlava di alcuni scritti del maestro:”L’idea di Cartier-Bresson è che non si può imparare a fotografare, perché fotografare è un modo di vedere, ed è anche un modo di vivere”. Secondo voi quanto è vera questa affermazione? La bravura tecnica è sicuramente acquisibile con lo studio, l’esercizio e la volontà. Ma il lato artistico, quello emozionale e comunicativo, quello dell’originalità che porta a diventare dei grandi maestri della fotografia è ottenibile? Oppure è innato? O è un connubbio tra l’innato e l’acquisito? Credo che sia un argomento molto importante e delicato d’affrontare e mi piacerebbe sentire le vostre opinioni.
Secondo me è un connubio tra innato ed acquisito, o meglio tra innato e sviluppato. La dote innata è fondamentale, non si crea, è il punto di partenza senza il quale non ci può essere l’artista con la A maiuscola. Questa vena artistica però ha bisogno di tre step successivi: la scoperta, lo sviluppo e l’espressione. La scoperta può sembrare banale, ma spesso le condizioni di vita o congiunturali non permettono ai nostri talenti di venire a galla. Poi c’è un processo di crescita, di maturazione dell’artista, di presa di coscenza da parte sua; e qui inizia l’approfondimento, la ricerca intellettuale ed emotiva. Tutto questo però resta fine a se stesso senza la capacità di esprimere questa vibrazione così che tutti ne possano beneficiare, o almeno possano provarci. Questa capacità passa attraverso le conoscenze tecniche e l’abilità comunicativa dell’artista (dove anche quest’ultima in parte è innata e in parte viene sviluppata ed affinata).
Marzo 14, 2008 alle 4:01 am #1331584FrancoPartecipanteconcordo con quanto scritto in diversi passi dell’ultimo intervento di Kekko, sull’interessante spunto di Enrix su:
L’idea di Cartier-Bresson è che non si può imparare a fotografare, perché fotografare è un modo di vedere, ed è anche un modo di vivere
………..è vero, è un modo di vedere, un modo di vivere! il fotografo guarda con occhio speciale e vive in modo diverso gli avvenimenti. Ed è la fotografia stessa a portarci ad avere quest’occhio speciale nei confronti del soggetto, la fotografia è spesso il pretesto per vivere in modo piu’ intenso ciò che ci circonda…… e non si può pensare che questa predisposizione d’animo possa venire insegnata, dopotutto dai banchi di scuola impariamo la geografia ma il rispetto e l’amore per la natura lo troviamo in noi stessi per questo, l’aspetto piu’ vero, non è la realtà che si riconosce dentro una fotografia, ma l’emozione che questa è in grado di donare, quando il fotografo oppure lo spettatore ne è partecipe. Se l’interpretazione della frase detta da HCB è questa, la trovo corretta, ma se la cambio (ed è possibile) trovo in queste parole l’abilità di auto-promuoversi di HCB. 😉
Aprile 1, 2009 alle 4:22 pm #1452439franic75PartecipanteSono da sempre un ammiratore dello stile di Bresson e concordo con chi dica che lo stile artistico è in qualche modo innato nei grandi della fotografia. A chi ha detto che alcune foto sono talora banali rispondo che andrebbero sempre inserite nel reportage e nel contesto storico di cui fanno parte, dato che non tutte le foto possono essere capolavori che comunicano la totalità del messaggio in un solo scatto. E per rafforzare la qualità della sua opera aggiungo che è stato uno dei primi (forse il primo) a lanciarsi nel foto-giornalismo; come l’uovo di Colombo…potevano farlo in tanti, l’ha fatto lui. Grazie a KekkoY per l’utile link. (o)
-
AutorePost
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.