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Il miigliore zoom al mondo

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  • #1267674
    alexh
    Partecipante

    Qualcuno disse: Se una foto non è venuta bene, probabilmente non ti sei avvicinato abbastanza. A voi il gusto di sapere chi.

    #1267687
    Edgardo
    Partecipante

    Originariamente inviato da alexh: Qualcuno disse: Se una foto non è venuta bene, probabilmente non ti sei avvicinato abbastanza. A voi il gusto di sapere chi.

    Il mitico Bob Capa, co-fondatore della altrettanto mitica Agenzia Magnum insieme a Henri Cartier-Bresson e Chim Seymour!!! Ricordo a tutti che per tener fede al proprio credo, il prode Bob si è fatto – armato solo di 2 Contax a telemetro (ovviamente) – lo sbarco in Normandia a Omaha Beach….!!! Poi il tecnico di laboratorio di Life ha sbagliato lo sviluppo e ha rovinato quasi tutto. Sono rimasti solo 11 scatti, ma sfido chiunque altro al mondo a rifarli!!! A lode imperitura (quando si ha classe si ha classe!!) di Bob va ricordato che quando gli fu comunicato che i 2 rulli dello sbarco probabilmente erano andati rovinati totalmente, pare si sentì male, però si oppose ferocemente al licenziamento del Tecnico responsabile del disastro, minacciando le proprie dimissioni da Life. XXzzzzz…!!! scusate gente ma che uomo era!!! Il mio mito!! (Tra l’altro faceva impazzire le donne, proprio come piacerebbe fare a me!!! Edgardo

    #1267692
    Edgardo
    Partecipante

    Scusate vi ho tediato con aneddoti storici, ma quando parlo di Bob mi gaso, perchè era davvero un grande!! Anzi secondo me il più grande di tutti i tempi, nel suo genere. Detto questo e rispondendo sul tema degli zoom, c’è del vero in quello che dice il buon frabruni. Un tempo gli zoom non esistevano e i fotografi si arrangiavano e le foto le facevano lo stesso. Da quando nacque con Leica e il suo formato 35mm (detto appunto formato Leica) la fotografia moderna di reportage, schiere di fotografi MAIUSCOLI hanno sfornato immagini da brivido che passeranno o sono già passate alla storia, usando per lo più un 35mm o un 50mm come ottica base. Quasi sempre però si portavano dietro un secondo corpo con un medio tele, tipo un 90mm o un 135mm. Ad esempio il buon Berengo Gardin si portava 2 Leica oppure 2 Rollei (una grandangolare e una tele) e quando aveva per forza bisogno di una focale diversa cambiava macchina. E’ chiaro che anche oggi si può fare la stessa cosa e sono dell’idea che esercitarsi e obbligarsi ad una visione di un tipo predefinito ci obbliga ad estrarre dalla nostra mente tutte le nostre capacità di inquadratura a e composizione. Poi è chiaro che in certi tipi di fotografia l’uso dello zoom cambia la vita, ad esempio nella fotografia naturalistica, quando si riprendono animali che hanno movimenti imprevedibili e che possono anche venire verso di te, rendendo impossibile inquadrare; oppure nella foto di aeronautica, dove lo zoom cambia davvero la vita. Però va da sè che un giro ogni tanto per reportage con un bel 35mm è sicuramente il modo più economico per migliorare il nostro stile. Ciao a tutti. Edgardo

    #1267708
    DoctorFrag
    Partecipante

    Avete mai provato a correre sulla spiaggia, nudi ed indossando solo una testa di tacchino di cartapesta? :pp :pp :pp Mi chiedevo questo [lo]

    #1267721
    alexh
    Partecipante

    Certo che Bob era un grande!! Per la testa di tacchino??? Io dico solo che un 70-300 non lo devi usare solo per stare nello stesso punto e “ingrandire” ma avanzare, cambiare la compressione trai piani, i rapporti spaziali, che le abbiamo a fare le zampe?

    #1267735
    DoctorFrag
    Partecipante

    Zampe di tacchino, è chiaro.

    #1267736
    bepoc
    Partecipante

    Originariamente inviato da frabruni: Occhio che accetto la sfida ! sono peggio di rambo, mi avvicino col 50 al camoscio e zac, mi porto a casa il premio …..

    E` quello che ho sempre sostenuto. Invece di spendere capitali in ottiche per poi fotografare camosci che non stanno mai fermi, si mettono sempre contro uno sfondo con pessimo bokeh, non assumono pose plastiche, etc., etc…. con molti meno soldi si compra un fucile, si abbatte l’animale e lo si mette nella posa e nel posto che riteniamo migliori. Dopo di che lo si fotografa comodamente con il 50ino.

    Originariamente inviato da DoctorFrag: Avete mai provato a correre sulla spiaggia, nudi ed indossando solo una testa di tacchino di cartapesta?

    No!!! Io nudo faccio gia` ridere a sufficienza, la testa di tacchino e` un surplus inutile.

    #1267742
    gloster1974
    Partecipante

    con molti meno soldi si compra un fucile, si abbatte l’animale e lo si mette nella posa e nel posto che riteniamo migliori. Dopo di che lo si fotografa comodamente con il 50ino. ma così il risultato fotografico si riduce solo a foto con colori “s-morti” 😉 frabruni ieri sera ho seguito il tuo consiglio , ero nel cortile di casa e stavo preparandomi a fotografare la luna poi mi e’ venuto in mente questa discussione e ho caricato l’atrezzatura e mi sono recato in soffitta , ho aperto il lucernario e da li’ ho scattato le foto hehehe cavolo ho recuperato almeno 10 metri al soggetto hehehe. [lo] [lo]

    #1267743
    gloster1974
    Partecipante

    [quote]Originariamente inviato da Edgardo: Scusate vi ho tediato con aneddoti storici, ma quando parlo di Bob mi gaso, perchè era davvero un grande!! Anzi secondo me il più grande di tutti i tempi, nel suo genere. io leggo quasi solo esclusivamente libri storici e questi aneddoti mi piacciono , abbiamo ancora tanto da imparare dalla storia. continua così (o) (o) (o)

    #1267751
    rpolonio
    Partecipante

    Spesso vado nella mia area di caccia (fotografica) dove ci sono molti canali, e capita spesso che il soggetto è sulla sponda opposta, cosa dovrei fare mi tuffo? cavolo ma non so nuotare!!!!

    #1267786
    frabruni
    Partecipante

    Wow, mi fa piacere aver suscitato tanto interesse, avete scomodato anche il grande Bob Capa ! Non sapevo che la pensasse come me, ne sono fiero e ancor più convinto del mio paradosso: le gambe sono davvero il miglior zoom al mondo. Ho apprezzato tutte le risposte e anche le battute che sono il sale e il pepe della vita. Per carità non affogate in un canale per colpa mia e continuate ad usare il vostro zoom per raggiungere l’altra sponda, qualcuno ha anche confuso la necessità di riprendere da lontano con lo zoom ( ma sarebbe più corretto dire col tele) con l’opportunità che ci danno le gambe di “entrare nella scena”, come ho già detto. Questo apre nuove e diverse possibilità espressive ed era ciò che volevo invitare tutti a considerare. Prendete ad esempio il grande fotoreporter che avete citato, il buon Capa sarebbe stato felicissimo di poter contare su uno zoom 100-400 o un supertele da 1200 mm per riprendere al riparo delle pallottole quelle immagini straordinarie durante lo sbarco in normandia che lo hanno reso celebre. Probabilmente ci avrebbe regalato ugualmente delle bellissime foto, sarebbero state tecnicamente perfette ma schiacciate su un palco virtuale lontano dall’azione. Con la sua leica e il suo elmar invece ci ha proiettati al fianco dei soldati, si può quasi sentire l’odore della cordite e il ronzio delle mosche su quei corpi insanguinati. Spielberg ha ripreso la lezione nel memorabile film salvate il soldato ryan, dotando molti soldati-attori di piccole videocamere personali durante le riprese dello sbarco. Avvicinarsi al soggetto non è sempre e necessariamente positivo, ci sono situazioni nelle quali è preferibile comunque scattare da maggior distanza, vuoi per motivi pratici che estetici. Non confondiamo infine zoom e tele, il tele resta insostituibile per riprese da lontano quando non è possibile avvicinarsi ulteriormente, ma quando si usa ad esempio lo zoom 28-70 proviamo a considerare le diverse possibilità che offrono le diverse focali alle varie distanze, invece di restar li e limitarsi a smanettare sulla ghiera per comporre l’immagine. E’ una critica che faccio anche e soprattutto a me stesso, quando scattavo solo con l’ottica fissa non c’era scatto che non necessitasse di uno spostamento continuo, questo obbligava a ragionare molto di più, talvolta avvicinandosi al soggetto viene anche voglia di muoversi lateralmente, abbassarsi, cambiare prospettiva. Sono contento se qualcuno troverà qualche spunto, sono certo che chi ha la passione della fotografia nel sangue fotografa già così, almeno qualche volta. Grazie a tutti.

    #1268220
    Pietro Paolo
    Partecipante

    Ciao io credo che la buona foto nasca dal compromesso fra la focale variabile e la giusta prospettiva. Altro fattore è la presenza all’interno dell’azione. Anche con l’utilizzo dello zoom si deve cambiare il punto di ripresa, anzi con lo zoom risulta più difficile fare la corretta ripresa essendo molto maggiori i parametri. Lo zoom nelle reflex ci ha affrancato dalla necessità di cambiare continuamente l’ottica, ma la scelta dell’ottica non dovrebbe essere a scapito della vicinanza dal soggetto. Ci sono poi le varie tipologie di fotografia che a parer mio richiedono tecniche differenziate. Le foto di tipo giornalistico, quando si fanno riprese irripetibili nel tempo, molte volte sono realizzabili solo con attrezzature zoom anche se a volte non si ha neppure il tempo di fare scelte, ma si scatta così come si citrova. E’ anche vero che nel fotografo a volte subentra la pigrizia da cambio obiettivo. Mi sono trovato ad aver il 100-400 l is montato e per pigrizia a cambiare il tipo di inquadratura, facilitato dal fatto che la stabilizzazione mi ha permesso l’uso del teleobiettivo. Debbo dire che ho riscoperto l’inquadratura e la qualità della foto con prospettiva più ristretta con l’eliminazione dei particolari di disturbo sullo sfondo. In questi casi le gambe camminano terribilmente per avere inquadrature buone. La buona fotografia nasce prima dal cervello e poi si perfeziona con il corretto utilizzo delle attrezzature che si hanno a disposizione nel momento dello scatto. E’ chiaro che l’utilizzo degli zoom, se da un lato ha ridotto la qualità degli scatti in termini di nitidezza, ha fornito enormi possibilità di inquadratura. Ciao

    #1268548
    gigio
    Partecipante

    sono pienamente d’accordo con Pietro e frabruni!!! Io sono un principiante…. ho comprato diversi zoom… …poi mi e capitato tra le mani un 50mm F1.8 semidistrutto!!! lo ho riparato…e quando l’ho montato sulla mia eos300d mi si è aperto un mondo!!!! Adesso sbatto e inciampo dappertutto mentre cerco l’inquadratura giusta!!! Ma comunque mi diverto molto di più!!!

    #1269914
    Franco
    Partecipante

    Vi racconto una storia fatta di sogni e di fotografie…….la mia prima macchina fu’ una compattina, una bencini comet, avevo 6-7 anni, anni che non ricordo piu’, però ricordo bene quando presi la prima reflex, una Cosina CS1, allora avevo sui 9 anni e allora c’erano solo ottiche fisse 28mm., 35, 50, 80, 135, leggevo, sfiorando e sfogliando i cataloghi tutto il giorno, letteralmente spasimavo all’idea di poter avere un tele o un bel grandangolo, ma mi dovetti accontentare del 50 f2 fornito in dotazione, non era male, ma continuavo a sognare ottiche che consentivano di fare chissà quale meraviglia, e per il momento mi muovevo, facevo come dite voi avanti/indietro e così facendo consumai diverse paia di scarpe…… Passò qualche anno e poi arrivò un altra reflex, una Fujica ST605N, per me fu’ un passo avanti, dopo giorni di meditazione decisi di prenderla con quello che sarebbe divenuto (insieme all’omonimo 43-86 Nikkor) uno dei primi zoom di grande successo di vendite perchè venduto ad un prezzo popolare, il Fujinon 43-75, mi si aprì davanti un mondo nuovo e come tutti i bambini mi misi a giocare con quello splendido zoom, magico giocattolo, ancora oggi funzionante…… I sogni non si toccano…… :pr Capa? Capa amava un altro gioco, quello d’azzardo e amava il contatto fisico con la gente, e lo cercava anche quando era impegnato come corrispondente di guerra, a lui non sarebbero serviti i teleobbiettivi, al contrario forse avrebbe gradito uno zoom. La fotografia è un gioco e le apparecchiature fotografiche il giocattolo per noi adulti, ma la fotografia è anche un sogno fatto di ricordi e di ricordi fatti sognando, qualunque sia la vostra attrezzatura, sia essa zoom od ottiche fisse, l’importante è che il sogno prosegua nelle vostre foto e non (solo) nelle attrezzature.

    #1269949
    agnellen
    Partecipante

    Quando avevo la mia compattina, tanti anni fa, mi ricordo che mi piaceva osservare dal mirino e scattare con la mente. Vuoi perchè la pellicola così come la carta avevano un costo non indifferente per un SSSS (Studente Sempre Senza Soldi) ma anche e soprattutto per imparare a comporre, così come ci avevano insegnato. Sia i tempi che i diaframmi a disposizione erano ridicoli, ma per noi che ci avvicinavamo a quest’arte (così l’ho sempre considerata) era già tanto. Solitamente si utilizzava una pellicola 100 asa o 21 din che andava bene per la maggior parte dei casi. Poi, se le esigenze erano diverse si comprava un’ HP5 e magari si tirava fino a quando la grana risultava accettabile. A quei tempi la grana era un problema vero e proprio. Poi a qualcuno venne l’idea di definirla “creativa”… (?) Probabilmente perchè le foto erano così contrastate e sgranate, appunto, che si discostavano dalla realtà. Erano “diverse”. Parlando di reportage, ci si tuffava in mezzo alla gente che se ne infischiava della violazione alla privacy (Privacy, chi era costei?) anzi era anche contenta di essere fotografata. Magari ti chiedeva anche la foto che regolarmente veniva data. Si creava un contatto diretto, umano, diverso dal mordi e fuggi di ora. L’avvento del digitale ha avvicinato e riavvicinato molti alla fotografia e questo è positivo. Poi, se diventa una passione invece che un’esperienza, un volere provare, ci renderemo conto che è qualcosa di diverso. Qualcuno pensa, erroneamente, che basta avere la reflex all’ultima moda con gli obiettivi più costosi per diventare fotografi. Sorrido quando sento parlare di “plasticone” da sostituire magari con un’accoppiata 17-40 L con l’aggiunta di un bel 70-200 sempre della serie L, ecc… Potete comprare tutti gli obiettivi di questo mondo, i migliori, gli zoom più potenti, ecc… e se non siete dei professionisti costretti a lavorare con queste ottiche, alla fine vi renderete conto che la fotografia è qualcosa di diverso che la ricerca continua della migliore attrezzatura. Ed ecco, inevitabilmente, che nascono i post come questo. Mi sembra di percepire un ritorno alla… natura. 😉 Per i neo possessori di reflex con sensore ridotto e corredate dal bistrattato “plasticone/plasticotto” che vogliono sostituire. Pensateci prima di farvi prendere dalla frenesia dell’acquisto. Poi, se proprio non ne potete fare a meno, Ho provato il 17-70mm della Sigma (lungi da me dal fare pubblicità manifesta) ma per prezzo<> prestazioni è quanto di meglio c’è in giro. Con 300 euro ca. entrerete in possesso di un’ottica onesta che vi permetterà di fotografare quasi tutto, anche la macro con rapporto 1:2. Non indifferente è l’apertura massima (f.2,8) in posizione grandangolo. Molto utile per la messa a fuoco. Non mi sento di consigliarvi il 50mm f.1,8, ottimo per i ritratti e per prezzo<>prestazioni, ma non può essere considerato un’ottica tuttofare: troppo tele. Sentireste, inevitabilmente, non solo la necessità di un grandangolare, ma anche quella dell’ottica standard. Infine, vorrei dire anche la mia sull’oggetto di questo post e che si sta rivelando interessante anche per l’inserimento di qualche battuta goliardica che rende vivo e simpatico il confronto. Ormai gli zoom sono diventati, nel bene e nel male, le ottiche standard. Sono così comodi e soprattutto quelli con escursione focale ridotta hanno raggiunto un livello qualitativo così elevato che anche i vari Capa, Cartier-Bresson e anche quel poeta del bianco e nero di Mario Giacomelli scomparso qualche anno addietro, li avrebbero utilizzati felicemente, non solo per la resa ottica. 😉

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