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Il senso d’appartenenza …

  • Questo topic ha 9 risposte, 5 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 8 anni, 9 mesi fa da anna.
Stai visualizzando 10 post - dal 1 a 10 (di 10 totali)
  • Autore
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  • #1837022
    zinco59
    Partecipante

    Vorrei avere le vostre opinioni su come avrei potuto rendere migliore questo scatto. Vi ringrazio per il tempo che vorrete dedicarmi.

    senso-di-appartenenza-can-..jpg

    #1837053
    Itzer
    Partecipante

    Per quanto mi riguarda ed in un certo genere di foto, il pregio della stessa sta anche nel suo titolo. Questo non lo capisco o comunque non riesco ad associarlo a nulla.
    In ogni caso, la mia prima impressione visiva è influenzata da quel tubo di cartone e adiacenti strutture verticali sulla sinistra. L’occhio, insomma, mi cade proprio lì e le sensazioni non sono proprio positive.
    Bada che, come detto, è solo la mia prima impressione dettata dalla mia preferenza per una certa “pulizia” nelle foto da ottenere anche a costo di tagli e/o clonature varie.

    #1837140
    anna
    Partecipante

    Concordo con Itzer.
    Tanti elementi nella composizione ma nessuno che riesca a farmi trovare un nesso con il titolo.
    [scu]

    #1837143
    paolomanzini
    Partecipante

    continuo a sostenere che nella mia personale scala gerarchica dei valori c’è prima l’immagine e poi il contenuto
    e guarda caso spesso le due cose si seguono se non c’è l’immagine poi si perde anche il contenuto

    anche qui l’immagine l’abbiamo dimenticata è come fare la foto ad una targa per ricordarsi il numero ma non stiamo scattando
    ti piaceva il momento e questo è giusto e soggettivo e te lo sei portato a casa come un bel ricordo
    ma la foto ha anche un aspetto un pizzico piu’ cinico
    le grandi foto di reportage quelle che hanno vinto il world press quelle di guerra non sarebbero state memorabili se oltre ad aver raccontato qualcosa di profondo non fossero state in primis grandi foto pensate nella testa del fotografo tanto – in alcuni casi – da far ipotizzare anche che siano state “costruite”.
    qui non ti sei chinato, non hai aspettato che l’uomo entrasse, non hai girato intorno al soggetto per etremizzare la via di fuga, in pratica non hai scattato, hai tagliato (mi pare) perchè la foto non è due terzi
    poi è anche vero che l’ambientazione conserva poco di fotografico ma questo è arbitrario se tu ce la vedevi ….
    guarda io credo di capirlo perchè succede nel mio mestiere
    c’è qualcosa che scatti per te che parla a te, racconta a te ma che allora non puoi pubblicare o mostrare nessuno lo capisce
    c’è qualcosa che fai per essere mostrato, allora deve avere un linguaggio piu’ generale meno introspettivo

    questa sono certo che a te dice molto e ti piace cosi è piu’ una cosa tua che da condividere

    [bir]

    #1837144
    zinco59
    Partecipante

    Vi ringrazio moltissimo Itzer e Anbe per avermi espresso la vostra opinione che, ancora una volta, mi è stata molto utile.
    Lo sfondo andava sfocato il più possibile, ero alla massima apertura consentita dal mio economico obbiettivo, forse qualcosa dovevo tentare con la post.
    Ottima l’osservazione sulla pulizia delle foto, ne terrò maggiormente conto.
    Il senso di appartenenza che volevo descrivere è rappresentato dalla posizione della persona che si trovava nei pressi di una sala di ritrovo/lettura ebraica ma seduto al di fuori, chino su di un testo e incurante del passaggio delle persone davanti a lui.
    La sua appartenenza in quel momento era per la lettura e l’attenzione che stava dedicando alla propria riflessione religiosa.
    Ora mi è evidente che questo non traspare in nessun modo dallo scatto, anche se avevo ritenuto (a torto) che la kippah indossata potesse catalizzare il senso della foto verso il titolo che ho dato.
    Senza un parere esterno, di cui vi ringrazio ancora, non riuscivo ad avere idea della sua efficacia o meno.
    Vi saluto con cordialità…
    Silvio.

    #1837145
    zinco59
    Partecipante

    Ancora una volta grazie anche a te Paolo,
    il tuo messaggio mi è arrivato molto chiaramente e contribuisce ad alzare “l’asticella” delle richieste fotografiche che dovrò fare a me stesso.
    Prima fra tutte una linearità maggiormente diretta tra immagine e significato, in collegamento a ciò inoltre un appeal della foto maggiormente incisivo.
    Purtroppo mi ero ripromesso di essere più selettivo nelle foto da postare e questa aveva superato la mia selezione quando non ne aveva le potenzialità. D’altro canto solo con il confronto e le opinioni che ricevo potrò progredire.
    Non da ultimo voglio ringraziare te e gli altri che hanno preceduto per il tempo che mi avete dedicato, soprattutto nel puntualizzare cose forse un po’ basic e ovvie di cui davvero non mi avvedevo.
    Un saluto cordiale.
    Silvio.

    #1837146
    Itzer
    Partecipante

    [quote=”zinco59″ post=660665]…
    La sua appartenenza in quel momento era per la lettura e l’attenzione che stava dedicando alla propria riflessione religiosa.

    Vi saluto con cordialità…
    Silvio.[/quote]

    Non ci sarei mai arrivato, anche perchè, piuttosto che intento in una lettura religiosa, mi pareva stesse sonnecchiando.
    Ricambiando il saluto con altrettanta cordialità, approfitto qui per esprimere un riconoscimento a Paolo (paolomanzini) la cui professionale competenza è una sicura risorsa per il forum.

    #1837155
    fotograficamente
    Partecipante

    Caro Silvio, lo scatto mi sembra un bello spaccato di vita, confusa si, come è la strada. L’inquadratura con la gamba stesa del soggetto mi piace, quello che entra nella porta dona movimento, l’ideale sarebbe averlo beccato una frazione di secondo prima che entrasse e si vedesse un po’ di più.Quello che proprio non mi piace è il taglio. Sulla coerenza tra titolo e quello che esprime la foto in sé, bisogna però anche mettersi d’accordo. E’ strettamente necessario? A volte ho letto nei commenti che un bel titolo, magari in inglese, non fa certo una bella foto e sono d’accordo. Viceversa se la foto di Silvio fosse impeccabile, ma nonostante questo non evocasse il senso di appartenenza come la giudicheremmo? Le faremmo un salvacondotto?

    #1837210
    zinco59
    Partecipante

    Ciao Fotograficamente,
    La scena aveva delle potenzialità e anche nei particolari che indichi tu potevano esserci motivi di interesse.
    Per come attualmente do seguito alle mie capacità fotografiche sono riuscito a produrre questo scatto, che mi avete aiutato ad analizzare .
    La grande risorsa (per quelli come me) di questo forum sono il tuo parere e quelli che lo hanno preceduto, preziosi perché sicuramente saranno nella mia memoria e nella mia concentrazione durante i prossimi scatti.
    Il taglio è dovuto alla scelta in post produzione di eliminare la parte sinistra della foto che aveva elementi di disturbo.
    Questo perché non ho osato avvicinarmi di più al soggetto, in quanto non sapevo se gradisse essere ripreso e poi … le sue dimensioni erano considerevoli !
    La tua riflessione sul titolo è molto bella e credo meriti una discussione, ma nel mio caso effettivamente la foto non esplicitava il suo titolo ed è quindi stato un mero errore commesso da parte mia …
    Un saluto cordiale per te.
    Silvio.

    #1837221
    anna
    Partecipante

    Grazie Silvio per le spiegazioni. In questo tuo ultimo intervento hai praticamente detto a te stesso ciò che in questa fotografia manca: la vicinanza al soggetto. Dal punto in cui ti trovavi e a quella distanza chi osserva non riesce percepire che il soggetto principale sta leggendo, tanto che sembra che stia sonnecchiando. Hai scattato a distanza per rispetto, meritevole gesto, e questo ha compromesso il risultato finale per l’inevitabile presenza di altri elementi che confondono ancora di più la scena e che sono rimasti nonostante il crop.

    Rispondo a Claudio.
    Il titolo é una traccia, un riferimento per dare, a chi osserva, la possibilitá comprendere il senso di una fotografia. Un titolo sbagliato (lasciamo stare quelli in inglese che fondalmentalmente non comprendo fino in fondo dato che a volte ci sono pure degli errori di traduzione) non aggiunge nulla a una fotografia bella, si rischia anzi di rendere lo scatto ancora più incomprensibile. Il titolo, sempre che se ne voglia dare uno, è importante quanto la fotografia stessa.

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