Anzitutto, grazie ad entrambi per il passaggio. Sono stato in dubbio se presentare questa immagine e, ancor più, sul titolo da darle. Un titolo o un altro poteva indirizzare il giudizio in un verso o in quello opposto. Anche io, quando ho ripreso l’oggetto nel contesto naturale, che poi è lo stesso in cui era ambientato lo scatto ricordato da clanon, ero in dubbio se proporlo come denuncia dell’inquinamento ambientale o, al contrario, trarre spunto da un’immagine in sè fastidiosa, repellente, per trovarne un altro significato, diverso, più astratto. Questa, alla fine, è stata l’interpretazione che mi è parsa più interessante, che giustifica lo stimolo che mi ha spinto a scattare, e che clanon ha bene intuito. Un oggetto, in sè, è innocente, è l’uomo che lo rende contrario all’equilibrio del mondo. La bottiglia, in sè, vuole rappresentare questo essere superiore all’uso, questo scivolare leggero sulle acque basse, sfiorando le spine dei rovi, immergendosi appena nel liquido ambiente. Bene dunque il fastidio avvertito da itzer, grazie a clanon per la corretta intuizione. Buono il suggerimento di riunire in una serie gli scatti attinenti lo stesso tema.
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