- Questo topic ha 138 risposte, 22 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 15 anni, 10 mesi fa da emanuela71roma.
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Gennaio 15, 2009 alle 1:25 am #1426244Luca LupiPartecipante
Ah Ah! 😀 😀 😀
Gennaio 15, 2009 alle 3:56 am #1426324nixrayPartecipanteNo, lo stop sta su quel palo vicino all’incrocio prima di arrivare sotto casa tua. [ist] [ist] [ist]
Gennaio 15, 2009 alle 7:40 am #1426339milenia500Partecipantehahahahaha
Gennaio 15, 2009 alle 12:49 pm #1426364flx2000PartecipanteSottoscrivo in pieno il commento di fireblade. Bisogna studiare prima di chiedere. Sempre.
Gennaio 15, 2009 alle 3:10 pm #1426405Antony999PartecipanteOriginariamente inviato da alex72: …purtroppo con la reflex bisogna modificare quasi tutte le foto scattate.abbi pazienza.
Io fotografo sia in digitale che con le diapositive. In passato usavo prevalentemente le dia, e sono arrivato “perfino” a 30 pose “perfettamente esposte e concepite” su 36. E spesso quelle sei erano diverse solo per qualche particolare: le avevo scattate in più per sicurezza, con una leggera differenza di inquadratura o esposizione. Da quando ho ripreso e sviluppato molto il digitale, la media è calata di molto, anche se cerco di fare attenzione. Il pensiero di scattare in RAW, di non avere costi di pellicola, e il poter contare sulla post, mi spinge a replicare ulteriormente le pose e qualche volta anche a tentare cose impossibili. (E qualche volta la cosa impossibile, con sorpresa, mi è riuscita.) Ora, se si fotografa qualcosa di statico e ripetibile nel tempo, questo eccesso di scatti può anche starci. Se, invece, si tratta di reportage o altro campo in cui il momento è unico ed irripetibile, fotografare con superficialita, e di questo si tratta, può essere molto limitativo. Quel “che è perso, è perso”! Ho affermato in altri post che la post incide al 50% sull’esito finale. E questo fin dall’epoca della pellicola. Quindi non ho il pregiudizio di chi afferma che la foto “è quella che si scatta”. Tuttavia penso che si deve scattare partendo sempre dal presupposto di avere il meglio all’atto della ripresa; cioè mirando ad ottenere quello che un tempo si chiamava “il negativo perfetto”! La post deve servire, non a recuperare quello che non si è fatto, ma ad esaltare quello che si è già ottenuto in modo più che decente. Con maschere e ritocchi vari è possibile attenuare o esaltare, le parti varie dell’immagine che all’atto della ripresa non erano ideali, per condizioni ambientali. Perfezionando al meglio, ad esempio, le luminosità, le densità dei colori “delle singole componenti” della nostra immagine. Quindi si tratta di un’elaborazione senza dubbio creativa e perfezionista. Non di recupero. Il recupero sa sempre di errore. Vuol dire che chi ha fotografato non sa fotografare o è stato superficiale. In ogni caso con la superficialità, si corre sempre il rischio di perdere qualcosa di irripetibile. Per cui, attenzione e cura nella fase di ripresa, e perfezione ed incisività nella fase di post.
Gennaio 15, 2009 alle 3:23 pm #1426411thewizardofwizPartecipante_ Q _ U _ O _ T _ O _ [bir] Fabio
Gennaio 15, 2009 alle 3:28 pm #1426414Antony999PartecipanteOriginariamente inviato da emanuela71roma: Questa 30 secondi a f/16…cosa comporta? A me non piace questa foto. Sembra più un disegno che una foto.
Emanuela non è che “il medico” ti ha obbligato a scattare per forza con 30 secondi quel notturno! Potevi usarne solo 15, o 7 ! Il cielo è grigiastro. Invece deve essere più scuro. Inoltre elimina parte dell’inaquadratura del cielo. Esso non è interessante, è monotono. Invece interessano le case, i palazzi, i monumenti. Cerca di inserire un albero, un arco, lateralmente; meglio se non illuminato, per dare profondità all’immagine (si chiama cornice di quinta) Riduci ancora gli ISA a 100. Non servono 400 ISO. Hai il cavalletto! I notturni si fanno per esposizioni successive, con tempi diversi e diaframma fisso.
Gennaio 15, 2009 alle 3:33 pm #1426417Antony999PartecipanteOriginariamente inviato da emanuela71roma: Da 1 a 10 quanto è nitida e realistica?
L’immagine del piccione è più che buona. Non è la nitidezza che fa una bella immagine. E’ più importante la composizione, la posa del piccione, la composizione con la colonna di lato a destra. Con quella foto hai fatto capire qual’era il soggetto, dove si trovava, ecc. Con la tua foto hai fatto un discorso completo, senza balbettare in nulla. Quindi complimenti. Vedi che le cose iniziano ad andare meglio?
Gennaio 15, 2009 alle 3:42 pm #1426424Antony999PartecipanteOriginariamente inviato da emanuela71roma: Questa è a 5.6. Per questo dietro il colonnato è sfocato? A che diaframma avrebbe dovuto essere? Vedete le statue in cime? ecco. Odio vedere una cosa del genere. Nè carne nè pesce, quindi please sotto con le correzioni.
Sei un tipo molto pratico e frettoloso! 😀 😀 😀 Scherzo, eh! Ma tu il colonnato come lo volevi: a fuoco o sfocato? E’ una bella immagine, così com’é! Lo sfocato del colonnato va molto bene. Le colonne non sono il soggetto pricnipale, fanno da sfondo. Se volevi il colonnato a fuoco dovevi usare minimo F 16, o più. Se lo volevi più sfocato anche meno di F 5,6. Hai messo a fuoco sui piccioni. Lo sfocato dipende non solo dal diaframma ma anche dalla distanza a cui metti a fuoco. PIù lontano metti a fuoco, maggiore è la zona nitida (PDF). Più vicino metti a fuoco, minore è la PDF.
Gennaio 15, 2009 alle 4:03 pm #1426438Antony999PartecipanteOriginariamente inviato da Doppiadi: Ma sovraesposta significa avere poco leggibili le parti illuminate che in effetti sono un po’ bruciate attorno ai lampioni, però tutto sommato secondo me l’ esposizione non è male, anzi!
Sovraesposizione non è solo una questione di avere leggibili le parti illuminate. Ma anche di rendere l’atmosfera del notturno con le ombre. Quella sembra una foto in HDR, o in pieno giorno! Quello che cambia è solo il cielo (finalmente nero). Mi sembra che molti considerino valida una foto solo se ha nitidezza e molti particolari visibili. Invece non è così. E’ come fotografare una donna. E’ più interessante un gioco di luci (il detto), di penombre (il suggerito) e di ombre pure (il non detto). Una foto deve suscitare un’emozione. Si deve giocare anche con le penombre ed i neri puri delle ombre. Un notturno è fatto di notte. Se rendiamo tutto leggibile, sembrerà per forza poco realistico! Emanuela continua ad usare sensibilità ISO altissima, nonostante siamo in tanti a ripeterle di abbassare gli ISO, e a fotografare col 50% del cielo nell’inquadratura. Altri riflessi nell’acqua del fiume sarebbero stati più interessanti di quel cielo nero. Io quella foto l’avrei realizzata con ISO 100, ed un’esposizione “anche” di 10 minuti, se le condizioni di illuminazione erano effettivamente molto basse.
Gennaio 15, 2009 alle 4:20 pm #1426446Antony999PartecipanteOriginariamente inviato da emanuela71roma: Allora faccio una domanda. F16 è troppo sono d’accordo. Iso 100 mi va bene, ma con iso 100 devo aprire il diaframma (e vengono le palle luminose al posto delle stelline) o devo aumentare i tempi. La domanda è: faccio meno danni con un’esposizione f16 o con un tempo lungo? Con i tempi lunghi mi raccatto tutto quello che gira in aria con relative scie e macchie?
Scusate ma non sono d’accordo su F 16. Non vedo nessuna diffrazione. E non ho avuto mai diffrazione (almeno apprezzabile non strumentalmente) sulle mie foto notturne neanche con f 22. I diaframmi si usano tutti, secondo necessità. Nel notturno si sceglie il diaframma in base alla prondondità di campo che si vuole ottenere. Se poi viene fuori la stellina, invece dell’alone del diaframma più aperto, non importa. La stellina nelle alte luci ci sta. Potete osservarle nei notturni dei grandi maestri, senza problemi. In alcuni casi esse danno anche un effetto suggestivo. Coi tempi lunghi, Emanuela, hai le scie. Ed anch’esse non danno problemi. Spesso si usano tempi molto lunghi proprio per averle nella foto. Basta guardare le cartoline dei notturni delle metropoli. ma in ogni caso potrai sempre scegliere cosa ti interessa o meno. Ora cerca di avere un’esposizione giusta. Con le luci e le ombre al posto giusto. Poi sarai tu a scegliere quale posa, quella a 15 secondi, o quella a 7 secondi ti pare più suggestiva. Non cercare la nitidezza nel notturno, cerca l’aspetto suggestivo. Anche se vengono le scie non distinte delle persone che passano nella scena mentre fai l’esposizione, non importa. Ci stanno bene. Qualcuno ce le fa venire apposta. Invito gli altri amici a non confonderle la testa con la post produzione. Ha già detto che al momento non le interessa. Vuole imparare ad esporre bene. Un domani proverà il resto.
Gennaio 15, 2009 alle 4:26 pm #1426450Luca LupiPartecipanteScusami,ma non è che le si confonde la testa con la post produzione. Si confonderà le idee come diceva fireblade perché manca di una solida basa tecnica. Certo che se pretende dei risultati perfetti da ogni immagine che scatta cinque secondi di aggiustamento del RAW su DPP li deve mettere in conto. Non mi sembra che questo crei chissà quale confusione. Personalmente inoltre, utilizzando gli stessi obiettivi che utilizza lei a F16 in certe condizionidi luce (come i notturni) inizio a vedere gli effetti della diffrazione. A F11 no. Tu utilizzerai altri obiettivi e come è già stato ampiamente spiegato non si può generalizzare il discorsocosì come fai tu. A seconda di troppi fattori i modi per esporre correttamente variano in modo consistente.
Gennaio 15, 2009 alle 4:36 pm #1426455Antony999PartecipanteOriginariamente inviato da KekkoY: Con esposizioni lunghe è chiaro che raccogli anche piccole quantità di luce, così il cielo non risulta bello scuro, compatto.
Permettimi di osservare che l’esposizione giusta è sempre la somma del tempo e del diaframma. Qualunque sia la “coppietta”, giusta per l’esposizione, di F e T , l’effetto finale sarà identico. Non è che tempi più lunghi variano l’incidenza delle piccole quantità di luce. Il diaframma serve per la PDF (al più per l’effetto a stella con F chiusi), il tempo per la giusta esposizione e per le evantuali scie. Questo ovviamente se l’apparecchio è posto sul cavalletto ed il soggetto è fermo! Con tempi lunghi aumenta il riflesso “mosso” sull’acqua e la superficie indistinta delle eventuali piccole increspature su di essa. Ma se l’effetto del ruscello “filato a cotone idrofilo” lo accettiamo e lo cerchiamo di giorno, non vedo perché non dovremmo rifiutarlo di notte…
Una soluzione è unire due scatti, identici, fatti dal cavalletto con due esposizioni diverse: una lunga esposizione per la parte bassa, una più corta per il cielo (se accorci troppo però per es. puoi perdere, qualora fossero visibili, le stelle).
“Abbiamo” già problemi con una “sola” posa! Figuriamoci con DUE ! 😀 😀
Gennaio 15, 2009 alle 4:41 pm #1426459emanuela71romaPartecipanteCiao anthony….uao che recensioni approfondite! Ci sono dei punti che vorrei ulteriormente chiarire visto che ci siamo. Nel primo notturno ricordo di aver messo a f16 e la macchina mi diede 30 secondi. E’ una foto scattata dal Gianicolo, e, ad essere proprio fiscale e pignola, il cielo non è che fosse proprio tanto nero. Rivedendo la foto pensai che , come dire, i 30 secondi avessero rapito i “fumi” delle luci rendendola molto (troppo) chiara in alto anche se, ripeto, già il cielo di suo era cmq molto chiaro(sicuramente non nero come si vede nelle cartoline). Poi però dando un’occhiata ai dettagli dei tetti, delle case, delle finestre, e dei monumenti ho pensato che tutto sommato erano molto leggibili, deliziosi nel complesso. Anche nella foto del Ponte, il cielo era più o meno come nella foto, non nero. Ho immaginato che per renderlo più nero avrei dovuto sacrificare la parte in ombra della foto. Non mi rimane che fare tentativi per cercare di salvare capra e cavoli. Poi c’è sempre il fotoritocco ecc.ecc. ma per il momento vorrei avvicinarmi all’ideale solo con la fotocamera. Per il colonnato e i piccioni in volo, diciamo che non trovo di mio gusto che il fondo non sia nè carne nè pesce. Si vede ma non si vede. Le statue sono nè a fuoco nè sfocate. Una mezza cosa che secondo me crea disturbo. Per l’ultimo tuo intervento non credo di aver capito a quale foto ti riferisci (quando parli dell’HDR). Per il discorso degli ISO, che dovrei alzarli, ti riferisci al fatto che avrei avuto tempi più rapidi per congelare il movimento dell’acqua del fiume invece di vederla così “pettinata”? Ma poi il rumore? E infine, per questo tipo di foto, l’esposizione. La facciamo spot e non se ne parla più? Ciao. Emy
Gennaio 15, 2009 alle 4:49 pm #1426463Luca LupiPartecipanteAnthony perdonami, ma sei tu che confonderesti le idee anche a me. Io credo che prima di fare tutti questi discorsi, dato che dopo tutto questo emanuela è ancora convinta di dover alzare gli ISO :~( , sarebbe meglio che ci fermassimo un attimo al consiglio più importante: Emanuela, frena un secondo, prenditi del tempo per prendere conoscenza della tecnica fotografica, e poi cerchiamo insieme di affinare un aspetto per volta. Non sarebbe meglio?
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