[GianMauro]

Nessuna storia, solo immagini.

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10

attendo critiche

[Luppolo]

Manca la numero 8? Io non la vedo…

[GianMauro]

Grazie della segnalazione era un problema di ridimensionamento.

[albo49]

Gran bel lavoro, il filo conduttore mi porta a rilevare i personaggi di contorno ancor più dell’evento. Quegli sguardi e quelle pose curiose seppur diffidenti, seriosi quasi distaccati come se l’evento disturbasse la loro quotidianità in attesa della fine per ritornare alle loro faccende di lavoro e di gioco. Bellissime tutte con una leggera preferenza per la 9. Mi disturba un poco l’alternaza di formati mentre mi piace molto la conversione. [lo]

[corsa46]

Sguardi! Mi piacciono, complimenti ottimo colpo d’occhio. .. l’unica che trovo fuori “luogo” è la n.2 !

[Stefania]

Ben fatto! Le trovo quasi tutte molto intense, danno la sensazione di entrare nella manifestazione.
Bello il b&w …. Tra tutte mi ha colpito di più la 3!

[gito53]

Ciao GianMauro, non c’è bisogno di raccontare nessuna storia, ogni foto racconta la sua. Mi piacciono molto in particolare la 10. Complimenti! (o) [app]
Ciao Gilda [lo]

[valeriobry]

Complimenti rinnovati! La mia preferenza, ancora, alla 10.

[Massimo]

Secondo me c’è una foto che è nettamente sopra le altre e non di poco…… Ed è la n. 3

[Lorenzo Canoniani]

Immagini intense che riescono a trasmettere all’osservatore una forte carica emotiva.
La mia preferita è la n.2

[anna]

Sguardi e attimi fuggenti.
Nel complesso è una bella raccolta descrittiva di un evento, piacevole da guardare ma, osservandole una a una, non mancano di “difetti” compositivi, causati forse dalla fretta di scattare e dal fatto che probabilmente non c’era la possibilità di muoversi in uno spazio necessario per trovare la giusta inquadratura; in particolare nella 1, nella 3, nella 6 e nella numero 8 c’è un potenziale non sfruttato del tutto secondo me.
Condivido il parere di Luca per la numero 2, un “fuori luogo”, nel senso che non segue il “fil rouge” dello sguardo.
Da notare che sono tutti sguardi non diretti verso il fotografo; ed è questa la particolare bellezza di questi scatti.

Sono piccolezze è vero, ma non riesco a evitare di guardare/osservare anche i minimi dettagli di una singola fotografia. 🙂

[Luppolo]

L’intuizione degli sguardi è molto interessante, non banale.
La serie si lascia guardare, anche merito di un bianco e nero ben realizzato.
A mio avviso occorre però capire se è più giusto valorizzare la serie, piuttosto che la qualità delle singole foto.
Mi spiego meglio.

Se valorizzo principalmente la sequenza devo fare qualche considerazione.
Condivido il pensiero di Alvaro sull’alternanza dei formati orizzontale/verticale, fonte di (seppur minimo) disturbo per me.
La fotografia numero 2 non ce la vedo proprio.
Noto una elevata differenza qualitativa tra le foto, ad esempio tra la 1 e la 3, che mi impedisce di apprezzare appieno la sequenza degli scatti.

Se decido di valorizzare i singoli scatti tutto quanto sopra viene meno.
La seconda è la foto migliore secondo me, ben composta, ben realizzata, ottima sotto tutti i punti di vista.
Notevole anche la terza, che mi piace molto nonostante la composizione meno curata.
La numero 9 è molto bella.
La 1 e la 10 sono molto morbide, sembrano mosse, non riesco proprio a farmele piacere.

[marco66]

Faccio prima a togliere quelle che non mi piacciono la 4 e 5

Peccato che la 1 e la 6 siano state rovinate da elementi estranei
quella che preferiscoe’ la 10 e ci sarebbe anche la 1 senza l’intruso. [lo]

[GianMauro]

Vi ringrazio tutti per gli interventi.

@Albo: hai centrato il punto. L’evento è solo il pretesto per fotografare i personaggi di contorno ed è altrettanto vero che alcuni erano “disturbati” dalla processione, dal suono delle tipiche bande e da tutta quella gente che le seguiva. Del resto in questi vecchi quartieri popolari vi è una mescolanza di culture, di religioni e di razze…. c’è poco da fare se non che convivere civilmente nella tolleranza e nel rispetto reciproco. L’alternanza dei formati… è un errore formale è vero.
Ti ringrazio molto per le belle parole.

@Corsa: grazie, e la 2 effettivamente sembra stonare con la serie di ritratti non ti do torto…forse andava contestualizzata con altre foto che ancora non Vi ho mostrato.

@Stefy&Max: la 3 è sicuramente la più “iconica”, quella che caratterizza sicuramente l’aspetto istituzionale dell’evento religioso tipico di queste parti. Il taglio è voluto, non c’è crop

@Gilda: grazie molte

@Valerio: grazie anche a te

@Lorenzo: ci provo e ci riprovo… grazie

@Anna: è vero ci sono difetti e non solo in quelle che hai evidenziato, ma in tutte. C’è del mosso, dello sfocato ed i punti ripresa non sono quasi mai corretti…. e si, si può sempre fare meglio.
Ma questo è anche il bello(caratteristica) della fotografia estemporanea… fondamentalmente perchè è fugace, irripetibile ed effimera, dove non c’è premeditazione dove tutto è casuale e soprattutto dove tutto è documentato in maniera veritiera… dove le persone sono riprese nella loro assoluta naturalezza e nella loro autenticità. Queste foto non sono esperimenti estetici ed io non cerco ne la perfezione ne la riproducibilità, tento solo (e quasi mai ci riesco) di far in modo che ci sia più “sostanza” che estetica

@Filippo: in pratica il discorso fatto ad Anna. Per quanto riguarda le foto morbide, la 10 è un po’ croppata ma è fatta 3200 ISO 1/30 sec f/6,3 a 122 mm con il EF 28-135 mm f/3,5-5,6 IS… direi che un po’ di mosso ci sta. La 1 invece 1/50 sec f/5,6 1600 ISO a 135 mm.. stesso obbiettivo. Il bambino si muoveva continuamente.. metti i passanti quindi direi, che l’errore ci sta tutto.

@Marco: grazie… ed io che pensavo che le foto fossero belle soprattutto per la presenza degli intrusi.

Mi scuso infine per la foto n. 5. In pp avevo tentato di correggere la distorsione dovuto all’angolo di ripresa introducendo una correzione verticale del 7%… purtroppo non ho rifilato la foto e si vede una piccola cornice bianca. Chiedo scusa di nuovo e ringrazio Filippo per avermelo fatto notare

[albo49]

E pensare che manco ci siamo parlati.
In un racconto presentato in sequenza, non riesco a soffermarmi sulla singola immagine, anche se inevitabilmente alcune giungono prima di altre e, come in un libro, sono spesso attratto più dalla metrica che dalla trama.

[Autore]

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