- Questo topic ha 9 risposte, 6 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 9 anni, 3 mesi fa da anna.
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Dicembre 13, 2014 alle 11:07 am #1819964annaPartecipante
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Dicembre 17, 2014 alle 12:07 pm #1820262annaPartecipanteDicembre 17, 2014 alle 5:45 pm #1820307albo49PartecipanteCome vengono, così le propongo. Immagini che rispecchiano lo stato d’animo del momento? Perchè no, nessuno lo vieta, anzi oserei dire belle immagini che raccontano il silenzio, la desolazione, ma poi ti metto una rosa grigia, non appassita quasi rigogliosa, che si fa largo tra un rustico di sterpaglie. Se così tanto di cappello.
Dicembre 18, 2014 alle 2:02 pm #1820386annaPartecipantePremessa.
Il Parco Dora è un sito che nasce dal recupero di un’area dove c’erano stabilimenti produttivi della Fiat; la struttura rimasta è stata recuperata come archeologia industriale. E’ un vero e proprio parco dove i giovani torinesi si trovano per giocare e amoreggiare. Il complesso è veramente grande e nonostante la vita che c’è (volutamente nascosta da me) è ricca di un fascino malinconico.In quel momento, è vero, inconsciamente sapevo che era in atto un cambiamento che solo dopo pochi giorni mi avrebbe lasciata senza forze, con la sensazione di essere stata abbandonata su una piazzola di sosta in autostrada; c’erano delle evidenze a cui non ho dato peso e solo dopo aver visto quello che avevo fatto ho realizzato.
Ho scelto queste tre foto proprio perché è un ricordo di un qualcosa che non ci sarà più, o almeno non sarà più come prima.
La rosa che esce dalle macerie rappresenza la mia forza e la mia volontà di andare avanti nonostante un cambiamento che ha distrutto il mio castello di carte fino alle fondamentta e che mi ha lasciato un vuoto che sto colmando con il sorriso e una riapertura verso l’esterno, con rapporti ritrovati e con persone che stanno dando un senso anche alla sofferenza. Sofferenza che mi ha fatto capire glii errori commessi che sto cercando di recuperare velocemente.Ringrazio pubblicamente le persone che ogni giorno mi fanno sentire ancora viva e che mi stanno regalando momenti che non dimenticherò più.
Dicembre 18, 2014 alle 4:27 pm #1820417valeriobryPartecipanteSi dice che le foto non si dovrebbero spiegare. Grazie per averlo fatto.
Dicembre 18, 2014 alle 4:51 pm #1820422marco66Partecipantemi piace la prima
forse con una ripresa piu’ da vicino i 2 ragazzi avrebbero reso ancora piu’ interessante lo scatto.Non stava male un filtro rosso o arancio sulla rosa. [lo]
Dicembre 18, 2014 alle 8:56 pm #1820453AnonimoOspitea me piace tantissimo l’ultima(perchè non provi a farla quadra, tenendo tutto in basso e tagliando il cielo?), anche senza filtri, pure meglio. Le altre no 🙂 (ma io non amo molto i tagli verticali, e secondo me hai cannato inquadratura pur di non avere le linee cadenti 😀 erano entrambe meglio in orizzontale 😀 ovviamente scherzo)
un saluto [lo]Dicembre 23, 2014 alle 6:14 pm #1820798annaPartecipanteGrazie a tutti.
E’ vero, la fotografia non andrebbe “mai” spiegata dato che si tratta di una forma di scrittura. Ma a volte la sola fotografia non basta e l’aggiunta di parole aiuta a comprendere meglio il senso di una certa fotografia, o perlomeno per legarla a un certo significato che può cambiare eventualmente con l’aggiunta di altre parole o con la rimozione totale di esse.
Marco, nella seconda fotografia si percepisce, almeno per me che l’ho vissuto, il movimento di ragazzi che giocano, ma nel momento dello scatto ho voluto evitare di renderli soggetto mantenendomi a una certa distanza per farli diventare una parte integrante dell’enorme scheletro di questa ex fabbrica.
Simone ti voglio bene.
🙂Dicembre 24, 2014 alle 12:54 am #1820813ItzerPartecipante[quote=”anbe40″ post=646618]…
La rosa che esce dalle macerie rappresenza la mia forza e la mia volontà di andare avanti nonostante un cambiamento che ha distrutto il mio castello di carte fino alle fondamentta e che mi ha lasciato un vuoto che sto colmando con il sorriso e una riapertura verso l’esterno, con rapporti ritrovati e con persone che stanno dando un senso anche alla sofferenza. Sofferenza che mi ha fatto capire glii errori commessi che sto cercando di recuperare velocemente.[/quote]Beh, qui non si parla più di fotografia, ma di “vita”.
In bocca la lupo, Anna, il più velocemente possibile.Dicembre 26, 2014 alle 12:55 pm #1820894annaPartecipanteItzer, per me la fotografia è vita, la mia vita.
Non sono ancora in grado di esprimermi al meglio e ci sto mettendo tutta me stessa per riuscirci ed è anche per questo che sono ritornata in questo forum, per migliorare e per superare alcuni miei limiti, con il vostro aiuto. -
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