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Partecipare ad un workshop…

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  • #1814539
    Wolfriend
    Partecipante

    [quote=”clanon” post=641405]La descrizione è chiara, ma forse sarebbe utile un’introduzione discorsiva per chi non ha mai partecipato a un workshop. Hai voglia Alessandro di raccontarci qualcosa in più? Cosa ti ha portato a partecipare? Conoscevi già Viola Lorenza Savarese? Trovi che ti sia stato utile questo workshop? Quali aspetti ti hanno impressionato (positivamente o negativamente)? Ti ringrazio sin d’ora per la disponibilità.[/quote]

    Due righe buttate giù velocemente, per raccontare la mia prima esperienza ad un workshop di fotografia.
    Viola Lorenza Savarese è una fotografa di nudo, molto brava, che ho avuto modo di conoscere e apprezzare attraverso la frequentazione di un forum dove pubblica abbastanza regolarmente i suoi lavori; ed è stata proprio lei, modenese, a segnalarmi che a pochi km da casa mia si sarebbero tenuti un paio di ws nella cornice della prima edizione del Cambiano Foto Festival.
    Mi sono iscritto, carico di entusiasmo ma anche quasi timoroso di quanto avrei potuto trovare.
    Devo dire invece che l’esperienza è stata estremamente positiva, nessun timore a ripeterla in futuro anzi… mi sono già prenotato per l’edizione del prossimo anno.

    Come si svolge un ws ?
    Questa è stata la mia prima e unica esperienza quindi non saprei dire se si tratta di una regola o meno….
    Il weekend è stato organizzato in due location differenti: il sabato siamo stati ospiti presso il laboratorio/atelier di Giovanni Borgarello, scultore di incredibile disponibilità e calore umano; l’artista ha messo a disposizione dei nostri scatti gli spazi dove vive e lavora, “riccamente” abitati da opere splendide da lui realizzate. La domenica seguente abbiamo potuto muoverci all’interno dello Spazio Hoffmann di Cambiano, una suggestiva ex Fornace, che sembrava essere stata creata apposta a far da contesto alle fotografie.

    All’interno di questi spazi Viola ha cercato di impostare sfondi e modelle, invitando i corsisti a “giocare” con la luce e con le forme, ma lasciando però sempre la libertà di scegliere e creare. Nel confronto con chi aveva già frequentato altri ws, ho potuto constatare che questa non è una regola; in alcuni corsi l’impostazione data è piuttosto vincolante e tutt’altro che libera. Devo dire invece che nel nostro caso, ovviamente nel limite del realizzabile, tutte le idee sono state discusse, ponderate insieme e applicate. Viola è una persona fantastica che ha partecipato concretamente, mettendosi in discussione e confrontandosi essendo, lei per prima, appassionata di fotografia.

    Ma concretamente… come si scattano le fotografie ?
    Il gruppo di una decina di persone, si poneva all’interno della cosiddetta “situazione” pensata e organizzata e a questo punto poteva iniziare il cosiddetto shooting: sgomitando ma sempre attenti a non impallarci uno con l’altro abbiamo iniziato il nostro gioco mentre Viola di volta in volta suggeriva qualche parametro tecnico piuttosto che qualche consiglio sulla luce o sulla composizione. Le modelle quindi erano a disposizione di noi corsisti che a turno potevamo guidarle secondo le nostre ispirazioni.

    Aspetti positivi e negativi.
    Mi sento di dire senza alcun dubbio di aver fatto una straordinaria esperienza che sicuramente cercherò di ripetere; ho avuto la fortuna di incontrare e conoscere persone con cui ho davvero “vissuto” la stessa passione per un weekend intero, pranzi e cene compresi. L’organizzazione (nella persona di Carlo Magenis) e lo Staff si sono adoperati per il meglio offrendo un ottimo servizio.
    Le modelle, in particolare Margherita Cesarano con cui abbiamo lavorato di più, ma anche Elena Fortina, oltre ad essere di una bellezza devastante, sono state sempre sempre cortesi e disponibili, segno di una ottima professionalità. Di Viola ho già detto.
    Ovviamente dover condividere una modella e una location con una decine di persone non consente di gestire e comporre uno scatto con la massima serenità e autonomia; la creatività può essere vincolata o compromessa ma bisogna entrare nell’ottica che di un ws si tratta, il cui scopo principale è quello di riunire un gruppo, di fare esperienza e condividere passione e consigli.

    Per chi fosse interessato ad approfondire, raggruppo qui tutti i link:

    http://www.cambianofotofestival.com
    http://www.violalorenzasavarese.it
    http://www.torinoart.it/sito/Artisti/Borgarello%20Giovanni
    http://www.spaziohoffmann.it
    http://www.margheritacesarano.com
    https://www.google.it/search?q=elena+fortina

    #1814716
    Claudio
    Partecipante

    Ciao Alessandro, ti ringrazio per aver raccolto l’invito. Spero che il tuo post, davvero molto chiaro, serva come stimolo ed esempio per altri utenti che, avendo essi pure frequentato dei workshop, sono tutti invitati ad imitarti raccontando le proprie personali esperienze. Questo nello spirito di condivisione che anima il forum.

    #1814793
    paolomanzini
    Partecipante

    ringrazio del post
    ma non trovo risposte ad alcune curiosità tenuto conto che un WS non è una riunione fotografica ma una lezione didattica pratica
    …percio’ cortesemente ti domando se avrai tempo e voglia di rispondere [ado]

    1) cosa ti ha spinto a scegliere e pagare quello specifico fotografo? curriculum, qualità degli scatti, ecc
    2) premesso che quella specificità di tipologia di foto non ha un obiettivo preciso se non quello di un risultato “aristico” , quale indirizzo didattico ti ha insegnato il fotografo in tal senso ?

    grazie anticipatamente

    #1814973
    Wolfriend
    Partecipante

    Scusa, non avevo visto il tuo intervento.
    1) Avevo avuto modo di conoscere (virtualmente) la fotografa. Adoravo (e adoro) il suo lavoro quindi ho ritenuto fosse un’occasione da prendere al volo.
    2) Difficile rispondere. Non posso dire che il WS sia stato organizzato e costruito come un vero e proprio corso ma d’altra parte questo è stato il mio primo in assoluto quindi non so come sia di norma un WS.
    Credo in primis di aver fatto un’esperienza; ho avuto l’impressione di essere una sorta di assistente vicino al grande professionista. Ho osservato Viola, dove si metteva, dove posizionava la modella, che espressioni le suggeriva ecc. ecc.
    E poi ho provato a gestirla io una modella, prima timidamente, poi sempre più consapevolmente. E poi abbiamo chiacchierato, parlato tanto, citato nomi di autori, libri. Viola racconta a ruota libera.
    Faccio fatica a “razionalizzare” quanto ho appreso da un punto di vista didattico ma sicuramente dopo mi sono sentito più ricco….
    E’ un discorso troppo semplicistico il mio ? :im

    #1815023
    paolomanzini
    Partecipante

    perfetto [lo]

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