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PIU’ SICUREZZA PER TUTTI: quale pellicola b/n per essere sicuri di portare a casa lo scatto?

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  • #1572748
    newdigit
    Partecipante

    Ciao a tutti, volendo ampliare un aspetto del mio post precedente ne apro uno nuovo al fine di mantenere una certa tematicità degli stessi (utile in fase di ricerca del tale post). Volevo chiedere quale fosse la pellicola b/n e metodo piú adatto per portare a casa lo scatto in maniera sicura. Esempio: andiamo a Jiuquan a vedere il museo della seta dove è adibita una stanza nella quale 4 fenomeni maneggiano con incredibile destrezza telai del tipo di 4 secoli fa e producono delle cose stupende. Nella stanza non c’é molta luce, ma le finestre portano dentro in certe zone delle botte di luce che potrebbero compromettere le alte luci nella foto. Inoltre dobbiamo sparare i nostri scatti in quattro e quattr’otto ben sapendo che una volta tornati a casa…non é che ci ritorna la possibilità di riprovarci…magari uscendo un giorno una mezzora prima dal lavoro. Bene. Cosa facciamo? Basta una cromogenica 400? Oppure meglio una vera b/n 400. Oppure é meglio prendere una 1.600? Prendiamo una 400 e scattiamo a 32.000? O proprio scegliamo una PanF50 che si comporta meglio? Quale é la pellicola nel caso, quali sono i compromessi? è meglio una buona sui grigi oppure proprio queste sono estremamente deboli nelle alte luci? le 1600 sono la scelta ottima oppure sono piú delicate? Boh…non ci capisco piú nulla, svengo… [bar]

    #1572776
    fireblade
    Partecipante

    Non puoi “capire”, devi sperimentare e farti esperienza. La PanF in un museo? Un suicidio certo! Io senza una delta 1600 tirata a 3200 non sarei affatto tranquillo (ma poi andrebbe sviluppata per non evidenziare grana a pallettoni). E’ impossibile dare raccomandazioni “universali” cosi’ come è impossibile creare un bignami che riassuma le varie condizioni d’uso. Non c’è mai riuscito nessuno, forse un motivo ci sarà 🙂 Apprendi invece e sperimenta a fondo il concetto dell’esposizione, quello si che ti trae d’impaccio nei momenti difficili. 😉

    #1572799
    emmeti71
    Partecipante

    Non si può dare una regola per tutto.. soprattutto per un giochino come la fotografia che usa la quantità e la qualità della luce per dare un risultato finale. L’unica cosa certa è che la scelta dovrai farla in base agli scatti che vuoi fare (campi larghi che lasciano vedere la luce che entra dalle finestre? close-up sulle mani dei lavoratori al telaio….), alla luminosità degli obiettivi che hai. Leggi l’esposimetro bene prima di iniziare a scattare, prova la luce delle inquadrature che vuoi fare.. decidi se tirare il rullino (fino a un massimo di 2 stop) ma sappi che a quel punto tutto il rullo dovrà essere esposto e sviluppato allo stesso modo…

    #1572890
    anto83
    Partecipante

    Una soluzione ottimale al quesito messo in evidenza, non la fornisce neanche il geniale filtro di Kalman. Scattare in b/w è una cosa molto meravigliosa, appagante, fascinosa… semplicemente l’aspetto più bello della luce. La prevedibilità dei risultati è fattibile con una buona esperienza fotografica e con una buona conoscenza delle specifiche tecniche delle pellicole. In definitiva lo studio è un aiuto immenso ma ogni pellicola bw ha un carattere tutto suo… Scattate canoniani…scattate! Fu vero click? Alle stampe l’ardua sentenza.

    #1572910
    fireblade
    Partecipante

    Originariamente inviato da anto83: In definitiva lo studio è un aiuto immenso ma ogni pellicola bw ha un carattere tutto suo…

    Questa è una dote che al digitale manca. Quando si raggiunge una discreta conoscenza delle pellicole, si può prevedere l’utilizzo in base alla situazione ambientale ed al risultato voluto. Ed il lavoro è finito lì. Dall’altra parte, poco o tanto, c’è sempre da lavorarci sopra, a volte non poco, e non tutti ne hanno voglia (in particolar modo io) Il consiglio è prenditi tempo. Compra un tipo di pellicola e sperimentalo in diverse situazioni. Prendi appunti! Saranno il tuo archivio per il futuro. Non cambiare pellicola sino a quando non hai compreso come si comporta e come rende in varie situazioni. Il più grande nemico da combattere in fotografia è la pigrizia mentale. Rifuggi dalla smania del risultato immediato perché è un moloch al quale sacrificherai invano la tua passione. Poi disintossicarsi sarà difficile. Due indicazioni di base: Bassa sensibilità=Alto dettaglio=Alto contrasto=Grana contenuta. Alta sensibilità=Basso dettaglio=Basso contrasto=Grana elevata Questo in linea di massima. Le operazioni di sviluppo possono influenzare pesantemente queste equazioni empiriche.

    #1580271
    lorenzo1910
    Partecipante

    Occhio però che una pellicola (esempio) da 400 iso (che ha meno contrasto di una da 100) tirata a 800/1600/3200 iso diventa contrastatissima (più aumenta il tiraggio più aumenta il contrasto)…

    Le operazioni di sviluppo possono influenzare pesantemente queste equazioni empiriche

    Appunto… 🙂

    #1580273
    fireblade
    Partecipante

    Originariamente inviato da lorenzo1910: Appunto… 🙂

    Benvenuto anche “di qua” un altro pellicolaro incallito si aggiunge alla combriccola. 🙂

    #1580279
    lorenzo1910
    Partecipante

    Pellicolaro incallito….effettivamente… (o) Qui c’ho bazzicato poco,di là manco da parecchio e ultimamente ho frequentato altri lidi (oltreoceano)… Vedrò di rimediare :im Intanto,giusto per rimanere in tema,vi posto una scansione da negativo di una Ilford HP5 tirata a 1600iso (sviluppata in Microphen Stock da me medesimo [ale] ) Grazie per il secondo benvenuto!

    #1580281
    fireblade
    Partecipante

    Notevole! Ottima la resa tonale e l’acutanza. Mi devi spiegare però cosa ci facevi a 1600 asa sotto quel sole… [fis]

    #1580287
    anto83
    Partecipante

    L’HP5 regge fino a 3200iso e oltre? :lp Viva il black and white insuperabile! [lo]

    #1580292
    emmeti71
    Partecipante

    Originariamente inviato da anto83: L’HP5 regge fino a 3200iso e oltre? :lp

    Oltre no ma a leggere qui, 3200 si… http://www.ilfordphoto.com/products/product.asp?n=7

    #1580302
    lorenzo1910
    Partecipante

    Mi devi spiegare però cosa ci facevi a 1600 asa sotto quel sole…

    Beh…una volta cominciato il rullino (con poca luce) mica potevo cambiare la sensibilità “in corsa”… La HP5 si può tirare fino a 3200 ma è un po’ una “forzatura”…e comunque è necessario usare uno sviluppo che “aumenti” la sensibilità della pellicola (come appunto l’Ilford Microphen) Con il Microphen usato Stock il tempo è di 16 min. a 20°C Qui sotto un link con una tabella (solo per la HP5) di tempi/temperature di varie marche di chimici http://web.tiscalinet.it/visualphoto/films/ilford-hp5_400.html

    #1580312
    lorenzo1910
    Partecipante

    Uhm…stavo pensando…forse anche uno “stand” di 2 ore in Rodinal 1+100 potrebbe andare bene… Ah,un grazie ad “esaurito” per il complimento 😉

    #1580313
    fireblade
    Partecipante

    Lorenzo hai qualche esempio di sviluppo stand da mostrare? Mi interessa provarlo e sono assai curioso….quasi quasi stasera….

    #1580318
    lorenzo1910
    Partecipante

    AH! Mi inviti a nozze! [app] Pellicola Lucky 100 (meravigliosa cinesina) Sviluppo stand di 1 ora con Rodinal 1+100 (1 minuto di agitazione all’inizio e poi basta) Foto scattata con una “misera” Praktica LTL + Helios 44 58mm f/2 (versione PreSet)

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