Originariamente inviato da lcapasso: Io, come ho detto varie volte, sono fondamentalmente fotografo di fiori spontanei, un apprendista stregone di botanica. Nella mia esperienza di fotografie di piccoli fiori bianchi e, purtroppo, di gialli ho constatato l’irrecuperabilità di molte foto bruciate. Uso sempre Tv o Ta, a seconda dei casi, con o senza cavalletto, un punto solo centrale di messa a fuoco e valutazione centrale (miro al fiore in ogni caso). Studio tutto (se le condizioni meteo e della montagna lo consentono) e poi, zacchette, la ginestra è una macchia confusa di giallo. Anche io, davvero, nemmeno sotto tortura vi farò vedere. Allora prendo sempre un margine di sottoesposizione che posso recuperare con DPP in caso di errore. Anche se il rumore puo’ aumentare, almeno ho una foto di un fiore che non sono sicuro di poter ritrovare. Luciano
Scusa Luciano ma non ti seguo: se curi così bene tutti i dettagli e studi attentamente la foto, perchè bruci le alte luci? Ci sono sicuramente casi in cui bisogna sottoesporre rispetto a quello che dice l’esposimetro (tipo foto di oggetti molto scuri), ma conviene farlo in modo che il limite dx dell’istogramma sia appoggiato al bordo dx, spostarsi di più a sx vuool dire ridurre la dinamica. 😉