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Sovra e sottoesposizione, quando?

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  • #1399764
    ar-parazon
    Partecipante

    Approfittando della presenza di tanti maestri in linea, avrei da fare una domanda a cu pensavo da tempo: in che occasioni , secondo voi, bisogna usare la sotto-o sovraesposizione programmata, cioè agendo sulla rotellina e sotto-o sovraespone di 1 o più stop? Ci sono delle condizioni di luce particolari, o a seconda di ciò che si sta riprendendo? Oppure è preferibile scattare normalmente e poi eventulmemnte aggiustare in PP?? Grazie per le risposte!!

    #1399767
    longdream
    Partecipante

    Secondo me è preferibile scattare normalmente e poi recuperare in PP e su questo aspetto il raw è fondamentale. In linea di massima una sovraesposizione brucia i bianchi che sono così meno recuperabili (se non addirittura impossibile) rispetto ad una sottoesposizione che consente un margine di recupero in PP molto maggiore. 😉

    #1399768
    Doppiadi
    Partecipante

    per esempio scattare leggermente sottoesposti come tempi in luoghi molto bui (es. chiese) dovrebbe evitare un po’ di mosso che è più difficile da recuperare in post produzione rispetto ad una foto scura..

    #1399773
    Anonimo
    Ospite

    Originariamente inviato da ar-parazon: Approfittando della presenza di tanti maestri in linea, …

    Io non sono un maestro ma rispondo lo stesso, 😉 personalmente sottoespongo spesso quando scatto (2/3-1 stop) soprattutto per le foto naturalistiche e recupero poi il tutto in DPP. Meglio uno scatto scuro che mosso… Ciao ciao.

    #1399776
    AndreaOiser
    Partecipante

    Originariamente inviato da Doppiadi: per esempio scattare leggermente sottoesposti come tempi in luoghi molto bui (es. chiese) dovrebbe evitare un po’ di mosso che è più difficile da recuperare in post produzione rispetto ad una foto scura..

    Beh il mosso non lo recuperi proprio in PP, non è che è più difficile! e poi scusa ti trovi in un luogo che già è buio ed in più sottoesponi?? Non capisco questa tecnica sinceramente… [fis] Esistono apposta i cavalletti…Non sempre si può scattare a mano libera…Anche riuscendo a scattare in chiesa a 1600 iso con diaframma ad 1.8 non sarà mai come scattare a 100 iso F11 e macchina sul cavalletto… Cmq Mimmo secondo me dipende molto dalla situazioni a da come la scena è illuminata. ad esempio io tendo sempre a sottoesporre leggermente per poi recuperare in modo da non bruciare le alte luci, ma questo ragionamento può essere valido per una zona uniformemente illuminata. Se sottoesponi in una chiesa, dove la luce è quello che è e ci sono molti chiaro-scuro, le zone in ombra non le recuperi più e se ci provi ti si riempiranno sempre di rumore…Quindi secondo me vale la pena analizzare ogni volta la situazione, trarne le proprie conclusioni e trovare il giusto equilibrio. Ora attendi anche le risposte dei maestri in linea. 😀

    #1399780
    ar-parazon
    Partecipante

    Originariamente inviato da AndreaOiser: Beh il mosso non lo recuperi proprio in PP, non è che è più difficile! e poi scusa ti trovi in un luogo che già è buio ed in più sottoesponi?? Non capisco questa tecnica sinceramente… [fis] Esistono apposta i cavalletti…Non sempre si può scattare a mano libera…Anche riuscendo a scattare in chiesa a 1600 iso con diaframma ad 1.8 non sarà mai come scattare a 100 iso F11 e macchina sul cavalletto… Cmq Mimmo secondo me dipende molto dalla situazioni a da come la scena è illuminata. ad esempio io tendo sempre a sottoesporre leggermente per poi recuperare in modo da non bruciare le alte luci, ma questo ragionamento può essere valido per una zona uniformemente illuminata. Se sottoesponi in una chiesa, dove la luce è quello che è e ci sono molti chiaro-scuro, le zone in ombra non le recuperi più e se ci provi ti si riempiranno sempre di rumore…Quindi secondo me vale la pena analizzare ogni volta la situazione, trarne le proprie conclusioni e trovare il giusto equilibrio. Ora attendi anche le risposte dei maestri in linea. 😀

    Grazie per la risposta, Andrea!! Effettivamente non avevo capito neanch’io la risposta di doppiadi, ma forse mi sfugge qualcosa?! :lp

    #1399788
    reynolds
    Partecipante

    Concordo pienamente con Andrea. Il mosso non lo si può recuperare con niente, e la scelta della sovra o sottoesposizione dipende soprattutto dal soggetto e dalle condizioni di luce. Faccio un paio di esempi: Quando fotografo soggetti con molti particolari bianchi (p. esempio aironi bianchi, cigni, etc:) è sempre consigliabile usare un pò di sottoesposizione, per non bruciare i bianchi, perchè una volta bruciati resta difficile recuperarli bene anche dal RAW. Per uccelli in volo, è sempre meglio sovraesporre, perchè la luminosita del cielo inganna l’esposimetro ed il soggetto tende a diventare nero. Quanto sopra vale in teoria per le foto naturalistiche, ma il principio vale anche per la fotografia in generale.

    #1399831
    Doppiadi
    Partecipante

    Forse mi sono spiegato male,intanto il discorso del recuperare il mosso era volutamente un’ iperbole: che non si possa recuperare il mosso è infatti assodato! Quello che intendo per sottoesposizione in un luogo buio significa questo: se devo scattare una foto in una situazione di luminosità non adeguata a dei soggetti non fermi (quindi il problema non è il cavalletto..) preferisco mantenere la foto più scura di quanto vorrebbe la macchina a parità di apertura del diaframma, dunque mantenendo un tempo di esposizione volutamente più corto di quanto indicato dall’ esposimetro, così facendo come ha già scritto qualcuno olte a me si ottiene appunto uno scatto fermo ma scuro, che è meglio di uno scatto correttamente esposto ma mosso, appunto perchè sulla luminosità si può intervenire facilmente, sul mosso no! mi sono spiegato ora??

    #1399841
    KekkoY
    Partecipante

    Originariamente inviato da ar-parazon: Approfittando della presenza di tanti maestri in linea, avrei da fare una domanda a cu pensavo da tempo: in che occasioni , secondo voi, bisogna usare la sotto-o sovraesposizione programmata, cioè agendo sulla rotellina e sotto-o sovraespone di 1 o più stop? Ci sono delle condizioni di luce particolari, o a seconda di ciò che si sta riprendendo? Oppure è preferibile scattare normalmente e poi eventulmemnte aggiustare in PP?? Grazie per le risposte!!

    Escludiamo per un momento le scelte “artistiche”, frutto solo della tua sensibilità e della tua esperienza. L’esposimetro è tarato sul grigio medio, detto grigio 18% (cioè riflette circa il 18% della luce incidente). Il bianco “puro” riflette circa il doppio rispetto al grigio medio (36%) mentre il nero riflette la metà (9%). Dato che la fotocamera legge tutto “come fosse grigio medio”, interpreterà il bianco come un grigio colpito dal doppio della luce, leggerà una luminosità dippia di quella reale e tenderà a sottoesporre (più o meno di 1 stop); quindi in questo caso (per es. foto sulla neve) bisogna sovraesporre (diciamo di 1 stop). AL contrario con il nero: la fotocamera leggerà un grigio medio colpito da metà della luce reale e tenderà a sovraesporre, quindi noi sottoesponiamo. [lo]

    #1400445
    thewizardofwiz
    Partecipante

    calma calma ehm… l’esposimetro è tarato per il grigio medio riflessione 18% ma il bianco riflette circa il 90% della luce quindi circa 4 volte più del grigio di riferimento, mentre il nero riflette circa il 4della luce quindi 4 volte in meno del grigio di riferimento!!! fotograficamente il bianco ed il nero sono posti a DUE stop di distanza dal grigio di riferimento il limite teorico di 2,5 stop è più teorico che reale (dipende dalla riflettività della superificie ed è raramente verificabile in condizioni normali con materiali comuni) il bianco con riflessione del 96% si pone a +2.5 stop dal grigio medio il nero con riflessione 2% si pone a -2.5 stop dal grigio medio saluti zonali anseladamizzati Fabio

    #1400451
    thewizardofwiz
    Partecipante

    Originariamente inviato da ar-parazon: in che occasioni , secondo voi, bisogna usare la sotto-o sovraesposizione programmata, cioè agendo sulla rotellina e sotto-o sovraespone di 1 o più stop? Ci sono delle condizioni di luce particolari, o a seconda di ciò che si sta riprendendo?

    per la fotografia a prescindere dal media, la sovra/sottoesposizione intenzionale si applica essenzialmente per due motivi tecnici o artistici tecnici quando il fotografo decide di sacrificare una parte della gamma di luminosità a favore del resto, per comensare errate letture dell’esposimetro TTL, per registrare almeno una parte di luminosità presenti sulla scena e che comunque eccederebbero le capacità di registrazione del media utilizzato (pellicola o sensore non ha importanza) esempio: lettura TTL un gatto bianco sulla neve = -2stop stessa luce un gatto nero sul carbone = + 2 stop ritratto in controluce, 80% di copertura = +1 stop ritratto in controluce, 60% di copertura = +2 stop silouette in controluce 80% di copertura = -2 stop artistici quando le motivazioni tecniche sono ininfluenti o asssenti, per enfatizzare le luminosità presenti sulla scena esempio leggera bruciatura delle imperfezioni sulla pelle + 1stop miglioramento leggibilità particolari abito bianco + 1stop miglioramento leggibilità particolari abito nero – 1stop il fine fotografico deve rimanere quello di ricavare una matrice _il più corretta possibile_ a prescindere dall’uso che se ne dovrà fare a posteriori non dimenticare mai che le capacità di riproduzione dinamica sono ferme a 6,5 stop per la stampa fotochimica e circa uno stop in più per la stampa inkjet di livello TOP [lo] Fabio

    #1400454
    tecnico73
    Partecipante

    sotto-esporre o sovra-esporre tutto dipende cosa si vole ottenere le spiegazioni tecniche e i consigli in questo post sono stati gia detti io personalmente preferisco sotto-esporre come dire ho una predilezione per la fotografia leggermente dark

    #1400471
    ar-parazon
    Partecipante

    Originariamente inviato da thewizardofwiz: per la fotografia a prescindere dal media, la sovra/sottoesposizione intenzionale si applica essenzialmente per due motivi tecnici o artistici tecnici quando il fotografo decide di sacrificare una parte della gamma di luminosità a favore del resto, per comensare errate letture dell’esposimetro TTL, per registrare almeno una parte di luminosità presenti sulla scena e che comunque eccederebbero le capacità di registrazione del media utilizzato (pellicola o sensore non ha importanza) esempio: lettura TTL un gatto bianco sulla neve = -2stop stessa luce un gatto nero sul carbone = + 2 stop ritratto in controluce, 80% di copertura = +1 stop ritratto in controluce, 60% di copertura = +2 stop silouette in controluce 80% di copertura = -2 stop artistici quando le motivazioni tecniche sono ininfluenti o asssenti, per enfatizzare le luminosità presenti sulla scena esempio leggera bruciatura delle imperfezioni sulla pelle + 1stop miglioramento leggibilità particolari abito bianco + 1stop miglioramento leggibilità particolari abito nero – 1stop il fine fotografico deve rimanere quello di ricavare una matrice _il più corretta possibile_ a prescindere dall’uso che se ne dovrà fare a posteriori non dimenticare mai che le capacità di riproduzione dinamica sono ferme a 6,5 stop per la stampa fotochimica e circa uno stop in più per la stampa inkjet di livello TOP [lo] Fabio

    Grazie Fabio, una dissertazione molto tecnica e professionale… Credo comunque che per prendere confidenza con questo aspetto bisogna sperimentare molto, scattando in diverse esposizioni e poi riguardando con calma l’immagine a monitor. Certo è vero che scattando in raw si può poi variare di molto i parametri di luminosità nitidezza, contrasto colore ecc ecc dell’immmagine base, ma ovviamente il desiderio è quello di scttare una buona foto dall’inizio, on camera! Saluti a tutti!

    #1400476
    mabriola
    Partecipante

    Ragazzi non dimenticate mai un ausilio importante e FONDAMENTALE che oggi scattando in digitale vi viene in aiuto, l’istogramma. Imparate a visualizzare sempre l’immagine con l’informazione annessa dell’istogramma impostando anche, a seconda della camera, l’attivazione del clipping. Non sottovalutate l’aiuto di questo grande sconosciuto che è il flash il quale in tantissime situazioni ed usato in tanti svariati modi ci viene incontro risolvendo problemi che in PP si traducono spesso solo in deperimento del file a causa di eccessivo rumore per voler “tirare” l’intirabile… Imparate laddove possibile, a scattare senza sottoesporre ma sovraesponendo in modo appropriato, scoprirete presto di ottenere file realizzati a 1600 iso con rumore di pari scatto sottoesposto realizzato a 400 iso… Un saluto

    #1400517
    thewizardofwiz
    Partecipante

    Originariamente inviato da ar-parazon: Grazie Fabio, una dissertazione molto tecnica e professionale…[/b]

    ti ringrazio tantissimo per l’apprezzamento

    Credo comunque che per prendere confidenza con questo aspetto bisogna sperimentare molto, scattando in diverse esposizioni e poi riguardando con calma l’immagine a monitor.

    fatti i primi esperimenti si capisce bene&facilmente il concetto, facendolo subito tesoro (=esperienza)

    Certo è vero che scattando in raw si può poi variare di molto i parametri di luminosità nitidezza, contrasto colore ecc ecc dell’immmagine base, ma ovviamente il desiderio è quello di scttare una buona foto dall’inizio, on camera!

    VERISSIMO inoltre è da tenere ben presente che i parametri tipo neri, luminosità, esposizione, chiarezza, saturazione/luminosità colori primari e secondari eccetera eccetera agiranno sempre “al meglio” su un fotogramma correttamente esposto, perchè sono concepiti come migliorativi di un file (per motivi tecnici e/o artistici e non “risolvi-guai” [fis] non a caso sono stati introdotti come azioni possibili anche sui jpg nelle ultime versioni di ACR, ma non sono presenti su tutti i raw-converter originali [lo] Fabio

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