- Questo topic ha 7 risposte, 6 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 14 anni, 11 mesi fa da EnricoX.
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Gennaio 4, 2010 alle 7:23 pm #1539781lely70Partecipante
Salve a tutti, è la prima volta che scrivo, ovviamente non considerando la presentazione, ma vi leggo spesso. Ora avrei un dubbio che potete aiutarmi a risolvere, o almeno a chiarire. Vengo al punto. Il divieto di fotografare nei musei, nelle mostre e in altri luoghi aperti al pubblico è valido? Mi spiego meglio, ormai è quasi onnipresente il classico divieto di fare fotografie, con o senza flash, con o senza cavalletto. Hanno tutti lo stesso cartello prestampato. Mi trovo a visitare mostre e musei e, regolarmente mando una mail prima di recarmi sul posto per chiedere se è possibile fare foto, specificando anche senza flash, e regolarmente ricevo una risposta negativa. Ormai stò perdendo le speranze. Mi chiedo è solo per poter vendere i LORO cataloghi? Oppure hanno altre scuse? Si perchè di scuse si tratta, altrimenti non vedo il motivo di impedirmi una foto ricordo, che sarebbe impossibile acquistare da loro, perchè vorrei esserci io oppure mia moglie nella foto. visto che di ricordo si tratta. Questa cosa si ripete ormai ad ogni visita che organizzo, mi è venuto in mente di chiedere a Voi in occasione dell’ultimo evento che mi stò apprestando a visitare, cioè una mostra sugli Inca a Brescia (http://www.incabrescia.it/). Anche in questo caso ho inviato la solita mail di richiesta, ma ancora un volta mi è stato negato il permesso di fare foto. Anche se il tono può sembrare polemico, e probabilmente lo sono, non voglio scatenare nessun flame. Grazie per l’attenzione.
Gennaio 4, 2010 alle 7:51 pm #1539785emmeti71PartecipanteProva a dare un occhio anche qui: http://www.fotografi.org/arte_musei_beni_culturali.htm
Gennaio 4, 2010 alle 8:18 pm #1539790tecnico73Partecipanteecco spiegato l’ arcano nei musei o luoghi pubblici :~( :~( :~( :~(
Gennaio 5, 2010 alle 5:47 pm #1540099lely70Partecipanteper “emmeti71”: Avevo già trovato qualcosa di simile, ma non chiarisce il perchè in un museo non posso fare fotografie “ricordo”. Comunque grazie.
Gennaio 5, 2010 alle 7:26 pm #1540118robertoPartecipanteI motivi mi sembrano ben chiariti nel link sopra indicato: “MOTIVI ECONOMICI” [scu] Le foto, insomma, te le devi comprare dall’istituto o dal privato che paga la concessione in esclusiva. Oramai ho notato che anche solo per entrare in una qualsiasi chiesa della Toscana di interesse artistico rilevante della Toscana (ho fatto un giro quest’estate per Pisa-Firenze.Lucca) si deve pagare un ingresso, figurati quindi se ti fanno fare le foto gratis… Capisco poi che la manutenzione delle opere costi cifre enormi e che quindi queste siano forme di finanziamento e di tutela..ma… ..da Sardo, mi chiedo se questo discorso fosse applicato alle spiagge Sarde cosa succederebbe? Il rifacimento (peraltro assai discusso) del Poetto a Cagliari o interventi di ripristino della spiaggia delle Bomberde di Alghero (distrutta completamente dal mare in questi giorni :~( ) costano diversi milioni di euro e pure si possono fotografare….gratis…. 🙂 Non mi si dica che in Sardegna poi i turisti riempono gli alberghi e che quindi va tutto in conto (discorso che potrei anche accettare) perchè a Firenze, per esempio, non è che abbia dormito e mangiato gratis 😉
Gennaio 5, 2010 alle 8:15 pm #1540127emmeti71Partecipanteil discorso è anche legato alla Legge Ronchei sulla tutela al patrimonio artistico. A quanto ho capito, il responsabile7concessionario ha anche l’obbligo di tenere un archivio fotografico di tutte le opere in suo possesso/concessione (comprese tutte le opere in archivio)in duplice forma, redatto secondo uno schema preciso, e approvato dal ministero. Questo meccanismo porta a far sì che vengano incaricati professionisti per la catalogazione, e che questi vengano poi “pagati” con i diritti sui libri, cartoline etc etc. Solo le fotografie conformi a quelle approvate dal ministero possono essere utilizzate per scopi commerciali e/o promozionali. Onde non correre il rischio di vedere in giro foto non autorizzate, si premuniscono con il cartello “vietato fotografare”. Roberto, da toscano ti dico che la situazione nelle chiese toscane è a dir poco scandalosa!! A firenze mi sa che puoi entrare gratis solo nel Duomo… sicuramente si paga a Santa Maria Novella, Santa Croce, San Marco, Battistero (in quest’ultimo si è sempre pagato)
Gennaio 5, 2010 alle 8:35 pm #1540132AnonimoOspiteCito dal sito http://www.soniarosini.it/articolo_9.html: “Mentre, per quanto concerne le riprese per uso strettamente personale o le riproduzioni e le riprese a fini istituzionali della ricerca con rigoroso carattere tecnico scientifico di musei o comunque di beni che ricadano sulla legge sui beni culturali e del paesaggio teoricamente devono essere autorizzate dal responsabile dellistituto, e in ogni caso non comportano nessun pagamento.” In realtà sarebbe possibile effettuare foto gratuite dei monumenti, previa, però, un’autorizzazione. Il problema è, forse, che i responsabili dei monumenti temono che le foto non rimangano personali, ma vengano vendute. Quindi, per tutelarsi, non fanno distinguo fra fotografie personali e fotografie a scopo di lucro.
Gennaio 5, 2010 alle 10:30 pm #1540156EnricoXPartecipanteNon sono un grande esperto ma se non sbaglio per le opere vige anche una problematica relativa al loro deterioramento dovuto alla eccessiva esposizione alla luce. Un monumento famoso come la cappella Sistina (per esempio) che conta milioni di visitatori l’anno, quasi tutti neofiti della fotografia con le loro macchinette e desiderosi di immortalare ogni centimetro quadrato del capolavoro Michelangiolesco invece di dedicare il tempo ad osservarlo, dovrebbe “sopportare” miliardi di colpi di flash ogni anno. Ora il colore di qualsiasi tipo se esposto eccessivamente alla luce tende a deteriorarsi e scolorirsi, e quindi esiste ANCHE questo tipo di tutela delle opere d’arte che io sinceramente apprezzo e ritengo indispensabili. Poi ovvio, questo discorso non vale per le sculture, per esempio, ma probabilmente risulta anche più facile fare di tutta l’erba un fascio e fare un divieto unico, che contemporaneamente oltre all’integrità dell’opera preserva le tasche dei musei italiani. Non dimentichiamoci però di una cosa, noi in italia abbiamo il più grande e importante patrimonio artistico e culturale del mondo e i musei e le strutture ad esso collegati non devono solo preoccuparsi di esporre le opere ma spesso anche di salvaguardare gestire e conservare un patrimonio di opere dieci anche cento volte superiore a quello esposto. Non sarei così feroce e categorico nel condannare un museo che cerca di fare cassa con cartoline e libri, dato che questo a 360* è un notevole contributo alla tutela delle opere esposte. Inoltre, la riproduzione acquistabile in cartolina per pochi euro è un ricordo indelebile e di qualità 100 volte superiore a quanto potremmo realizzare noi con la macchina fotografica in velocità… Ciao Enrico
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