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Gionny – Il sistema video: cenni storici e sua evoluzione

Gionny – Il sistema video: cenni storici e sua evoluzione

EOS 550D / Rebel T2i / Kiss X4 [Febbraio 2010 – Settembre 2012]

Con questo modello le cose diventano serie.
Sensore APS-C. La registrazione può avvenire in modalità 640×480, 640×480 “Crop” (genera un effetto di ingrandimento 7x rispetto alla focale impiegata) e 1280×720 a 50 o 60 fps progressivi e a 1920×1080 a 24, 25 o 30 fps progressivi (il supporto ai formati HD è completo e pienamente utilizzabile). L’esposizione può avvenire in modalità del tutto automatica (come per 1100D e 500D) o in modalità del tutto manuale con l’opzione della sensibilità ISO automatica. La messa a fuoco avviene in modalità manuale o automatica (modalità live-view, live con riconoscimento dei visi o rapida) e si attiva premendo il pulsante di scatto a metà. E’ consigliabile eseguirla prima di iniziare la registrazione.
L’audio è solo MONO , ma è possibile collegare un microfono esterno, in questo caso la registrazione si commuta in STEREO. Non è possibile effettuare regolazioni manuali eccetto la completa esclusione. Se non impiegate un microfono esterno, fate attenzione ai rumori e fruscii.
Un minuto di registrazione occupa 165 mb in modalità 480p e 480p “Crop” (durata massima 24 minuti), 330 mb in 720p e 1080p (max 12 minuti). Il limite massimo consentito resta a 29′ e 59″. La registrazione avviene su schede di memoria SDHC (almeno “Class 6”).
Come ausilio alla ripresa sono presenti delle griglie visualizzabili sul display.
In caso di surriscaldamento compare un indicatore sul display e, se si raggiunge la temperatura massima sopportabile, la reflex si disattiva automaticamente.
E’ possibile utilizzare il telecomando ad infrarossi per far partire la registrazione a distanza, ed è possibile scattare fotografie a risoluzione piena durante la registrazione, a prezzo di provocare un breve fermo immagine. I due file sono salvati separatamente.
Il corpo macchina è costituito da una struttura interna in acciaio inox ed è protetto da un guscio di resina in policarbonato con fibra di vetro.
Secondo Canon la batteria (LP-E8) assicura 1 ora e 40 minuti di autonomia a 23° C (1 ora e 20 minuti a 0° C).

Manuale in italiano: http://www.canon.it/Support/Consumer_Products/products/cameras/Digital_SLR/EOS_550D.aspx?DLtcmuri=tcm:80-726085&page=1&type=download

EOS 600D / Rebel T3i / Kiss X5 [Febbraio 2011 – Oggi]

Questa reflex è sostanzialmente una versione aggiornata della 550D con poche differenze tangibili in modalità “still”, ma nel comparto video aggiunge alcune funzioni piuttosto interessanti.
Sensore APS-C. La registrazione può avvenire in modalità 640×480 a 25 o 30 fps, 1280×720 a 50 o 60 fps progressivi e a 1920×1080 a 24, 25 o 30 fps progressivi. L’esposizione può avvenire in modalità del tutto automatica o in modalità del tutto manuale con l’opzione della sensibilità ISO automatica (in maniera del tutto analoga alla 550D). La messa a fuoco avviene in modalità manuale o automatica (modalità live-view, live con riconoscimento dei visi o rapida) e si attiva premendo il pulsante di scatto a metà. E’ consigliabile eseguirla prima di iniziare la registrazione.
L’audio è solo MONO , ma è possibile collegare un microfono esterno, in questo caso la registrazione si commuta in STEREO. E’ possibile effettuare regolazioni manuali del livello audio, oppure mantenere la gestione automatica o escludere totalmente la registrazione audio. E’ presente anche un filtro digitale anti-vento. Se non impiegate un microfono esterno, fate attenzione ai rumori e fruscii.
[Nota: Purtroppo il team di sviluppo di MagicLantern ha scoperto che il pre-amplificatore di questa EOS non è disinseribile, questo significa che anche passando alle regolazioni manuali nella traccia audio sarà sempre presente un fruscio di fondo.]
Un minuto di registrazione occupa 82,5 mb in modalità 480p (durata massima 29 minuti e 59 secondi), 330 mb in 720p e 1080p (max 12 minuti). Il limite massimo consentito resta a 29′ e 59″. La registrazione avviene su schede di memoria SDHC/SDXC (almeno “Class 6”).
Come ausilio alla ripresa sono presenti delle griglie visualizzabili sul display.
In caso di surriscaldamento compare un indicatore sul display e, se si raggiunge la temperatura massima sopportabile, la reflex si disattiva automaticamente.
E’ possibile utilizzare il telecomando ad infrarossi per far partire la registrazione a distanza, ed è possibile scattare fotografie a risoluzione piena durante la registrazione, a prezzo di provocare un breve fermo immagine. I due file sono salvati separatamente.
Sul piano “fisico”, la 600D, possiede un display girevole che permette di effettuare riprese in posizioni scomode senza l’ausilio di monitor esterni.
Sono inoltre state aggiunte altre funzioni. La prima è solo “divertente”: si possono girare degli “snapshot” di 2, 4 o 8 secondi da comporre in brevi montaggi. La seconda è utile: è la funzione “zoom digitale” che permette, “tagliando” porzioni del sensore, di ottenere ingrandimenti di 3x o 10x senza perdere la risoluzione desiderata o subire degrado delle immagini (è simile alla funzione “DX mode” delle FF di Nikon), inoltre considerando che la distanza fra i pixel utilizzati deve diminuire per forza, anche gli effetti negativi del “line skipping” dovrebbero diminuire.
Il corpo macchina è costituito da una struttura interna in acciaio inox ed è protetto da un guscio di resina in policarbonato con fibra conduttiva.
Secondo Canon la batteria (LP-E8) assicura 1 ora e 40 minuti di autonomia a 23° C (1 ora e 20 minuti a 0° C).

Manuale in italiano: http://www.canon.it/Support/Consumer_Products/products/cameras/Digital_SLR/EOS_600D.aspx?DLtcmuri=tcm:80-823762&page=1&type=download

EOS 650D / Rebel T4i / Kiss X6i [Marzo 2012 – Marzo 2013]

In questo modello aumenta l’integrazione fra foto e video. Per la prima volta è possibile avere una vera e propria messa a fuoco continua come sulle videocamere
Sensore APS-C Hybrid AF. La registrazione può avvenire in modalità 640×480 a 25 o 30 fps, 1280×720 a 50 o 60 fps progressivi e a 1920×1080 a 24, 25 o 30 fps progressivi. L’esposizione può avvenire in modalità del tutto automatica (in base alla modalità scena scelta) o in modalità del tutto manuale con l’opzione della sensibilità ISO automatica. La messa a fuoco avviene in modalità manuale o automatica (modalità live-view, live con riconoscimento dei visi o rapida) e si attiva premendo il pulsante di scatto a metà. Con questa nuova reflex è possibile avvalersi pienamente delle caratteristiche delle nuovo ottiche STM utilizzando la modalità “AF Servo filmato”.
L’audio è STEREO ed è possibile collegare un microfono esterno. E’ possibile effettuare regolazioni manuali del livello audio, oppure mantenere la gestione automatica o escludere totalmente la registrazione audio. E’ presente anche un filtro digitale anti-vento. Se non impiegate un microfono esterno, fate attenzione ai rumori e fruscii.
Un minuto di registrazione occupa 82,5 mb in modalità 480p (durata massima 29 minuti e 59 secondi), 330 mb in 720p e 1080p. Il limite massimo consentito resta a 29′ e 59″, raggiungibile dividendo il video su più file. La registrazione avviene su schede di memoria SDHC/SDXC (almeno “Class 6”), comprese le nuove UHS-I ad alta velocità.
Come ausilio alla ripresa sono presenti delle griglie visualizzabili sul display.
In caso di surriscaldamento compare un indicatore sul display e, se si raggiunge la temperatura massima sopportabile, la reflex si disattiva automaticamente.
E’ possibile utilizzare il telecomando ad infrarossi per far partire la registrazione a distanza, ed è possibile scattare fotografie a risoluzione piena durante la registrazione, a prezzo di provocare un breve fermo immagine. I due file sono salvati separatamente.
Sul piano “fisico”, la 650D, possiede un display touchscreen girevole che permette di effettuare riprese in posizioni scomode senza l’ausilio di monitor esterni, ed eventualmente modificare le impostazioni senza dover per forza raggiungere i comandi fisici che in alcune di queste situazioni possono trovarsi “fuori portata”.
Come sulla 600D è presente la funzione “snapshot” (2, 4 o 8 secondi per comporre brevi montaggi).
Il corpo macchina è costituito da una struttura interna in acciaio inox ed è protetto da un guscio di resina in policarbonato con fibra conduttiva.
Secondo Canon la batteria (LP-E8) assicura 1 ora e 40 minuti di autonomia a 23° C (1 ora e 20 minuti a 0° C).

Manuale in italiano: http://www.canon.it/Support/Consumer_Products/products/cameras/Digital_SLR/EOS_650D.aspx?DLtcmuri=tcm:80-955833&page=1&type=download

EOS 700D / Rebel T5i / Kiss X7i [Aprile 2013 – Oggi]

Reflex sostanzialmente identica alla 650D. Le uniche differenze sono alcuni alcune nuove modalità scena, il display più veloce (60 fps contro i 30 della 650D) e la compatibilità con il modulo GPS GP E-2. Nessuna di queste caratteristiche incide sulle prestazioni video.

Manuale in italiano: http://www.canon.it/Support/Consumer_Products/products/cameras/Digital_SLR/EOS_700D.aspx?DLtcmuri=tcm:80-1046625&page=1&type=download

EOS 60D [Settembre 2010 – Oggi]

Con questa reflex saliamo di livello. Il corpo è più grosso ed ergonomico, la gamma delle sensibilità ISO procede a stop intermedi anziché interi e la velocità di scatto può arrivare a 1/8000 di secondo, inoltre su questo modello (e su quelli superiori) la batteria è orientata in modo da facilitarne la sostituzione senza dover togliere eventuali piastre per il montaggio su supporti o treppiedi.
Sensore APS-C. La registrazione può avvenire in modalità 640×480, 640×480 “Crop” (genera un effetto di ingrandimento 7x rispetto alla focale impiegata) e 1280×720 a 50 o 60 fps progressivi e a 1920×1080 a 24, 25 o 30 fps progressivi (il supporto ai formati HD è completo e pienamente utilizzabile). L’esposizione può avvenire in modalità del tutto automatica (come per 1100D e 500D) o in modalità del tutto manuale con l’opzione della sensibilità ISO automatica. La messa a fuoco avviene in modalità manuale o automatica (modalità live-view, live con riconoscimento dei visi o rapida) e si attiva premendo il pulsante di scatto a metà. E’ consigliabile eseguirla prima di iniziare la registrazione.
L’audio è solo MONO , ma è possibile collegare un microfono esterno, in questo caso la registrazione si commuta in STEREO. E’ possibile effettuare regolazioni manuali del livello audio, oppure mantenere la gestione automatica o escludere totalmente la registrazione audio. E’ presente anche un filtro digitale anti-vento. Se non impiegate un microfono esterno, fate attenzione ai rumori e fruscii.
Un minuto di registrazione occupa 165 mb in modalità 480p e 480p “Crop” (durata massima 24 minuti), 330 mb in 720p e 1080p (max 12 minuti). Il limite massimo consentito resta a 29′ e 59″. La registrazione avviene su schede di memoria SDHC/SDXC (almeno “Class 6”).
Come ausilio alla ripresa sono presenti delle griglie visualizzabili sul display.
In caso di surriscaldamento compare un indicatore sul display e, se si raggiunge la temperatura massima sopportabile, la reflex si disattiva automaticamente.
E’ possibile utilizzare il telecomando ad infrarossi per far partire la registrazione a distanza, ed è possibile scattare fotografie a risoluzione piena durante la registrazione, a prezzo di provocare un breve fermo immagine. I due file sono salvati separatamente.
Sul piano “fisico”, la 60D, possiede un display girevole che permette di effettuare riprese in posizioni scomode senza l’ausilio di monitor esterni.
Il corpo macchina è costituito da una struttura interna in alluminio ed è protetto da un guscio di resina in policarbonato con fibra di vetro, inoltre è presente una guarnizione nel vano batteria per ridurre il rischio di infiltrazioni d’acqua.
Secondo Canon la batteria (LP-E6) assicura 2 ore a 23° C (1 ora e 40 minuti a 0° C).

Manuale in italiano: http://www.canon.it/Support/Consumer_Products/products/cameras/Digital_SLR/EOS_60D.aspx?DLtcmuri=tcm:80-1024313&page=1&type=download

EOS 60Da [Aprile 2012 – Oggi]

Fotocamera identica per caratteristiche e funzionamento alla EOS 60D, ma con sensibilità estesa nelle lunghezze d’onda H-alpha (per meglio catturare le emissioni infrarosse delle nebulose). In mano ad un video-maker creativo può rivelarsi uno strumento molto versatile.

Manuale in inglese: http://www.canon.it/Support/Consumer_Products/products/cameras/Digital_SLR/EOS_60Da.aspx?DLtcmuri=tcm:80-922833&page=1&type=download

EOS 7D [Ottobre 2009 – Oggi]

Reflex professionale, si caratterizza per le altissime prestazioni ed è la macchina con corpo tropicalizzato e con funzioni video meno costosa offerta da Canon.
Sensore APS-C. La registrazione può avvenire in modalità 640×480 e 1280×720 a 50 o 60 fps progressivi e a 1920×1080 a 24, 25 o 30 fps progressivi. L’esposizione può avvenire secondo tutte le modalità M, Av, Tv e P, blocco esposizione compreso. Quindi in maniera semi-automatica, automatica o manuale (in questi ultimi casi è simile in tutto e per tutto ai modelli inferiori). La messa a fuoco avviene in modalità manuale o automatica (modalità live-view, live con riconoscimento dei visi o rapida) e si attiva premendo il pulsante di scatto a metà. E’ consigliabile eseguirla prima di iniziare la registrazione.
L’audio è solo MONO , ma è possibile collegare un microfono esterno, in questo caso la registrazione si commuta in STEREO. Se la fotocamera è stata aggiornata al firmware 2.x.x, è possibile effettuare le regolazioni audio come sugli altri modelli professionali. Se non impiegate un microfono esterno, fate attenzione ai rumori e fruscii.
Un minuto di registrazione occupa 165 mb in modalità 480p (durata massima 24 minuti), 330 mb in 720p e 1080p (max 12 minuti). Il limite massimo consentito resta a 29′ e 59″. La registrazione avviene su schede di memoria Compact Flash (almeno 8 mb al secondo in lettura/scrittura).
Come ausilio alla ripresa sono presenti delle griglie visualizzabili sul display.
In caso di surriscaldamento compare un indicatore sul display e, se si raggiunge la temperatura massima sopportabile, la reflex si disattiva automaticamente.
E’ possibile utilizzare il telecomando ad infrarossi per far partire la registrazione a distanza, ed è possibile scattare fotografie a risoluzione piena durante la registrazione, a prezzo di provocare un breve fermo immagine. I due file sono salvati separatamente.
Il corpo macchina è costruito in lega di magnesio ed è tropicalizzato per renderlo resistente a polvere e spruzzi d’acqua.
Secondo Canon la batteria (LP-E6) assicura 1 ora e 20 minuti a 23° C (1 ora e 10 minuti a 0° C).

Manuale in italiano: http://www.canon.it/Support/Consumer_Products/products/cameras/Digital_SLR/EOS_7D.aspx?DLtcmuri=tcm:80-972446&page=1&type=download

EOS 6D [Dicembre 2012 – Oggi]

Reflex FF “economica”, ottima resa agli alti ISO, ma troppo sensibile all’aliasing (quasi peggio della 5D Mark II del 2008). Nonostante questo integra le ultime tecnologie rese disponibili da Canon.
Sensore Full Frame. La registrazione può avvenire in modalità 640×480 a 25 o 30 fps progressivi, 1280×720 a 50 o 60 fps progressivi e a 1920×1080 a 24, 25 o 30 fps progressivi. L’esposizione può avvenire in maniera semi-automatica, automatica o manuale (in questi ultimi casi è simile in tutto e per tutto ai modelli inferiori). La messa a fuoco avviene in modalità manuale o automatica (modalità live-view, live con riconoscimento dei visi o rapida) e si attiva premendo il pulsante di scatto a metà. E’ consigliabile eseguirla prima di iniziare la registrazione.
L’audio è solo MONO , ma è possibile collegare un microfono esterno, in questo caso la registrazione si commuta in STEREO. E’ possibile effettuare regolazioni manuali del livello audio, oppure mantenere la gestione automatica o escludere totalmente la registrazione audio. Se non impiegate un microfono esterno, fate attenzione ai rumori e fruscii. E’ presente un connettore per cuffie grazie al quale è possibile monitorare l’audio in tempo reale.
La compressione video adottata le stesse e identiche modalità della 5D Mark III, ma si fa uso delle sole schede SD. Anche il timecode è presente.
Il limite massimo consentito resta 29′ e 59″ raggiungibili grazie alla possibilità di spezzare la ripresa su più file che non superino i 4 gb l’uno.
Come ausilio alla ripresa sono presenti delle griglie visualizzabili sul display.
In caso di surriscaldamento compare un indicatore sul display e, se si raggiunge la temperatura massima sopportabile, la reflex si disattiva automaticamente.
E’ possibile utilizzare il telecomando ad infrarossi per far partire la registrazione a distanza, ed è possibile scattare fotografie a risoluzione piena durante la registrazione, a prezzo di provocare un breve fermo immagine. I due file sono salvati separatamente.
Il corpo macchina è costruito in lega di magnesio e policarbonato, ma non si può considerarlo tropicalizzato.
Secondo Canon la batteria (LP-E6) assicura 1 ora e 35 minuti a 23° C (1 ora e 25 minuti a 0° C).

Manuale in italiano: http://www.canon.it/Support/Consumer_Products/products/cameras/Digital_SLR/EOS_6DWG.aspx?DLtcmuri=tcm:80-998204&page=1&type=download

EOS 5D Mark II [Novembre 2008 – Dicembre 2012]

Non c’è bisogno di presentazioni, è stata la prima (ed unica per molto tempo) reflex FF sul mercato in grado di registrare in FullHD e permette numerose impostazioni di scatto, ma essendo la più “vecchia” risente anche di difetti, in particolare molti professionisti sentono la mancanza delle modalità a 50/60 fps.
Sensore Full Frame. La registrazione può avvenire in modalità 640×480 a 25 o 30 fps progressivi e a 1920×1080 a 24, 25 o 30 fps progressivi. L’esposizione può avvenire secondo tutte le modalità M, Av, Tv, P, Creativa Automatica, Automatica (rettangolo verde) e B, blocco esposizione compreso. Quindi in maniera semi-automatica, automatica o manuale (in questi ultimi casi è simile in tutto e per tutto ai modelli inferiori). La messa a fuoco avviene in modalità manuale o automatica (modalità live-view, live con riconoscimento dei visi o rapida) e si attiva premendo il pulsante di scatto a metà. E’ consigliabile eseguirla prima di iniziare la registrazione.
L’audio è solo MONO , ma è possibile collegare un microfono esterno, in questo caso la registrazione si commuta in STEREO. E’ possibile effettuare regolazioni manuali del livello audio, oppure mantenere la gestione automatica o escludere totalmente la registrazione audio. Se non impiegate un microfono esterno, fate attenzione ai rumori e fruscii.
Un minuto di registrazione occupa 165 mb in modalità 480p (durata massima 24 minuti), 330 mb in 1080p (max 12 minuti). Il limite massimo consentito è 29′ e 59″. La registrazione avviene su schede di memoria Compact Flash (almeno 8 mb al secondo in lettura/scrittura).
Come ausilio alla ripresa sono presenti delle griglie visualizzabili sul display.
In caso di surriscaldamento compare un indicatore sul display e, se si raggiunge la temperatura massima sopportabile, la reflex si disattiva automaticamente.
E’ possibile utilizzare il telecomando ad infrarossi per far partire la registrazione a distanza, ed è possibile scattare fotografie a risoluzione piena durante la registrazione, a prezzo di provocare un breve fermo immagine. I due file sono salvati separatamente.
Il corpo macchina è costruito in lega di magnesio ed è tropicalizzato in modo leggero per renderlo resistente a polvere e spruzzi d’acqua.
Secondo Canon la batteria (LP-E6) assicura 1 ora e 30 minuti a 23° C (1 ora e 20 minuti a 0° C).

Manuale in italiano: http://www.canon.it/Support/Consumer_Products/products/cameras/Digital_SLR/EOS_5D_Mark_II.aspx?DLtcmuri=tcm:80-765979&page=1&type=download

EOS 5D Mark III [Marzo 2012 – Oggi]

Eredita il posto della Mark II come reflex FF professionale. Dalla EOS-1D X riceve le nuove compressioni video e per la prima volta l’aliasing non è più un problema. Ad Aprile 2013 si attende un aggiornamento firmware che permetterà l’impiego di registratori esterni per ottenere file video non compressi.
Sensore Full Frame. La registrazione può avvenire in modalità 640×480 a 25 o 30 fps progressivi, 1280×720 a 50 o 60 fps progressivi e a 1920×1080 a 24, 25 o 30 fps progressivi. L’esposizione può avvenire in maniera semi-automatica, automatica o manuale (in questi ultimi casi è simile in tutto e per tutto ai modelli inferiori). La messa a fuoco avviene in modalità manuale o automatica (modalità live-view, live con riconoscimento dei visi o rapida) e si attiva premendo il pulsante di scatto a metà. E’ consigliabile eseguirla prima di iniziare la registrazione.
L’audio è solo MONO , ma è possibile collegare un microfono esterno, in questo caso la registrazione si commuta in STEREO. E’ possibile effettuare regolazioni manuali del livello audio, oppure mantenere la gestione automatica o escludere totalmente la registrazione audio. Se non impiegate un microfono esterno, fate attenzione ai rumori e fruscii. E’ presente un connettore per cuffie grazie al quale è possibile monitorare l’audio in tempo reale.
La compressione video adottata è la stessa della EOS-1D X e comprende le modalità IPB e ALL-I.
Un minuto di registrazione IPB occupa 78 mb in modalità 480p, 205 mb in 720p e 235 mb in 1080p. Questa compressione richiede schede CF da almeno 10 mb/s in scrittura o SD da almeno 6 mb/s in scrittura.
Un minuto di registrazione ALL-I occupa 610 mb in modalità 720 e 685 mb in 1080p. Questa compressione richiede schede CF da almeno 30 mb/s in scrittura o SD da almeno 20 mb/s in scrittura.
Il limite massimo consentito resta 29′ e 59″ raggiungibili grazie alla possibilità di spezzare la ripresa su più file che non superino i 4 gb l’uno.
Come ausilio alla ripresa sono presenti delle griglie visualizzabili sul display.
Un’altra funzionalità mutuata dalla EOS-1D X è il timecode, utile per chi con il video lavora per portare a casa la pagnotta.
In caso di surriscaldamento compare un indicatore sul display e, se si raggiunge la temperatura massima sopportabile, la reflex si disattiva automaticamente.
E’ possibile utilizzare il telecomando ad infrarossi per far partire la registrazione a distanza, ed è possibile scattare fotografie a risoluzione piena durante la registrazione, a prezzo di provocare un breve fermo immagine. I due file sono salvati separatamente.
Il corpo macchina è costruito in lega di magnesio ed è tropicalizzato (migliorato rispetto alla Mark II) per renderlo resistente a polvere e spruzzi d’acqua.
Secondo Canon la batteria (LP-E6) assicura 1 ora e 30 minuti a 23° C (1 ora e 20 minuti a 0° C).

Manuale in italiano: http://www.canon.it/Support/Consumer_Products/products/cameras/Digital_SLR/EOS_5D_Mark_III.aspx?DLtcmuri=tcm:80-974209&page=1&type=download

EOS-1D Mark IV [Dicembre 2009 – Giugno 1012]

Meno pubblicizzata (forse per via dei costi), ma comunque in grado di prestazioni di prima categoria.
Sensore APS-H. La registrazione può avvenire in modalità 640×480 e 1280×720 a 50 o 60 fps progressivi e a 1920×1080 a 24, 25 o 30 fps progressivi. L’esposizione può avvenire secondo tutte le modalità M, Av, Tv, P e B, blocco esposizione compreso. Quindi in maniera semi-automatica, automatica o manuale (in questi ultimi casi è simile in tutto e per tutto ai modelli inferiori). La messa a fuoco avviene in modalità manuale o automatica (modalità live-view, live con riconoscimento dei visi o rapida) e si attiva premendo il pulsante di scatto a metà oppure premendo il pulsante AF-ON. E’ consigliabile eseguirla prima di iniziare la registrazione.
L’audio è solo MONO , ma è possibile collegare un microfono esterno, in questo caso la registrazione si commuta in STEREO. Non è possibile effettuare regolazioni manuali eccetto la completa esclusione. Se non impiegate un microfono esterno, fate attenzione ai rumori e fruscii.
Un minuto di registrazione occupa 165 mb in modalità 480p (durata massima 24 minuti), 330 mb in 720p e 1080p (max 12 minuti). Il limite massimo consentito è sempre a 29′ e 59″. La registrazione avviene su schede di memoria Compact Flash (almeno 8 mb al secondo in lettura/scrittura) oppure su schede di memoria SDHC (almeno “Class 6”).
Come ausilio alla ripresa sono presenti delle griglie visualizzabili sul display.
In caso di surriscaldamento compare un indicatore sul display e, se si raggiunge la temperatura massima sopportabile, la reflex si disattiva automaticamente.
E’ possibile scattare fotografie a risoluzione piena durante la registrazione, a prezzo di provocare un breve fermo immagine. I due file sono salvati separatamente.
Il corpo macchina è costruito in lega di magnesio ed è tropicalizzato in modo tale da potersi definire del tutto impermeabile (eccezion fatta per il bocchettone dell’obiettivo, attraverso il quale è possibile l’infiltrazione di acqua se l’obiettivo montato non è dotato di apposite guarnizioni).
Secondo Canon la batteria (LP-E4) assicura 2 ore e 40 minuti a 23° C (2 ore e 20 minuti a 0° C).

Manuale in italiano: http://www.canon.it/Support/Consumer_Products/products/cameras/Digital_SLR/EOS-1D_Mark_IV.aspx?DLtcmuri=tcm:80-727965&page=1&type=download

 

EOS-1D X [Giugno 2012 – Oggi]

La nuova ed attesa ammiraglia a formato pieno. Con questa reflex è dotata del doppio processore Digic 5+ che promette migliori prestazioni in condizioni di scarsa illuminazione e l’abbandono del line skipping.
Sensore Full Frame. La registrazione può avvenire in modalità 640×480 a 25 o 30 fps progressivi, 1280×720 a 50 o 60 fps progressivi e a 1920×1080 a 24, 25 o 30 fps progressivi. L’esposizione può avvenire in maniera semi-automatica, automatica o manuale (in questi ultimi casi è simile in tutto e per tutto ai modelli inferiori). La messa a fuoco avviene in modalità manuale o automatica (modalità live-view, live con riconoscimento dei visi o rapida) e si attiva premendo il pulsante di scatto a metà. E’ consigliabile eseguirla prima di iniziare la registrazione.
L’audio è solo MONO , ma è possibile collegare un microfono esterno, in questo caso la registrazione si commuta in STEREO. E’ possibile effettuare regolazioni manuali del livello audio, oppure mantenere la gestione automatica o escludere totalmente la registrazione audio. Se non impiegate un microfono esterno, fate attenzione ai rumori e fruscii.
La compressione video è stata modificata rispetto ai modelli precedenti. Sono presenti due modalità: IPB e ALL-I.
La IPB è un miglioramento della tecnologia precedentemente utilizzata, quindi rimane un sistema a compressione interframe. Un minuto di registrazione occupa 78 mb in modalità 480p, 205 mb in 720p e 235 mb in 1080p. Questa compressione richiede schede CF da almeno 10 mb/s in scrittura.
La ALL-I, pur restando codificata secondo standard h.264, invece comprime i fotogrammi uno ad uno diventando una compressione intraframe. Il bitrate in queste condizioni si attesta in circa 91 megabit per secondo! Un minuto di registrazione occupa 610 mb in modalità 720 e 685 mb in 1080p. Questa compressione richiede schede CF da almeno 30 mb/s in scrittura.
Il limite massimo consentito resta 29′ e 59″ raggiungibili grazie alla possibilità di spezzare la ripresa su più file che non superino i 4 gb l’uno.
Come ausilio alla ripresa sono presenti delle griglie visualizzabili sul display.
Altra novità di questa reflex è il timecode con funzionalità “drop frame” per la correzione dello scarto dei fotogrammi.
In caso di surriscaldamento compare un indicatore sul display e, se si raggiunge la temperatura massima sopportabile, la reflex si disattiva automaticamente.
E’ possibile utilizzare il telecomando ad infrarossi per far partire la registrazione a distanza, ed è possibile scattare fotografie a risoluzione piena durante la registrazione, a prezzo di provocare un breve fermo immagine. I due file sono salvati separatamente.
Il corpo macchina è costruito in lega di magnesio ed è tropicalizzato in modo tale da potersi definire del tutto impermeabile (eccezion fatta per il bocchettone dell’obiettivo, attraverso il quale è possibile l’infiltrazione di acqua se l’obiettivo montato non è dotato di apposite guarnizioni).
Secondo Canon la batteria (LP-E4N) assicura 2 ore e 10 minuti a 23° C (2 ore a 0° C).

Manuale in italiano: http://www.canon.it/Support/Consumer_Products/products/cameras/Digital_SLR/EOS-1D_X.aspx?DLtcmuri=tcm:80-962335&page=1&type=download

EOS-1D C [Novembre 2012 – Oggi]

Variante della EOS-1D X riprogettata ed espressamente votata al video, anche cinematografico. A titolo di curiosità, va notato il connettore cuffie al posto del contatto flash PC e il manuale di istruzioni che si apre con il capitolo sulla ripresa video.
La ripresa video avviene nelle stesse modalità della EOS-1D X, ma si aggiunge la modalità 4k a 24 fps (4:2:2 a 8 bit), che però avviene utilizzando solo la parte centrale (“crop”) del sensore corrispondente circa al formato APS-H (1,3x). E’ presente anche una modalità “1080 S-35” nella quale il crop è in formato Super35 e moltiplica 1,6x.
Anche l’audio riprende le caratteristiche presenti sulla 1D X, ma in questo caso è presente un mini-jack per il collegamento delle cuffie.
Le compressioni ALL-I e IPB sono presenti, ma solo per i formati SD e HD (sia in FF che in S-35) con l’aggiunta della variante 1080p a 50/60 fps ALL-I che occupa 1,36 gb al minuto. La modalità 4k invece utilizza il formato Motion JPG che occupa le bellezza di 3,76 gb al minuto, rendendo necessarie schede CF da almeno 100 mb/s in scrittura.
Il limite massimo consentito, questa volta, è di 12 ore, raggiungibili grazie alla possibilità di spezzare la ripresa su più file che non superino i 4 gb l’uno. Il software EOS MOVIE Utility consente la ricostruzione del video in un solo file.
Anche su questo modello si possono scattare fotografie durante la ripresa video, ma è necessaria una scheda di memoria ancora più veloce di quella necessaria per il solo video.
Il corpo macchina è naturalmente costruito in lega di magnesio ed è tropicalizzato in modo tale da potersi definire del tutto impermeabile (eccezion fatta per il bocchettone dell’obiettivo, attraverso il quale è possibile l’infiltrazione di acqua se l’obiettivo montato non è dotato di apposite guarnizioni).
Secondo Canon la batteria (LP-E4N) assicura 1 ora e 25 minuti a 23° C (1 ora e 15 minuti a 0° C) lavorando in 4k.

Manuale in italiano: http://www.canon.it/Support/Consumer_Products/products/cameras/Digital_SLR/EOS-1D_C.aspx?DLtcmuri=tcm:80-1008649&page=1&type=download

Considerazioni finali

Il settore delle video-reflex è ormai un fenomeno consolidato. Dopo il terremoto iniziale e la grande diffusione, ormai siamo al punto in cui la funzione video è indispensabile per vendere la fotocamera e anche Leica ha dovuto piegarsi a questa tendenza del mercato.
Le aziende che producono accessori specifici continuano a saltare fuori come funghi ed anche Canon, nonostante l’introduzione delle EOS Cinema, continua a sfornare nuovi modelli di reflex dotati di funzione video sempre più complete.

Tornando al presente e dovendo scegliere il corpo-macchina pensando ad applicazioni video serie, la EOS 1100D è scartare in virtù del fatto che non è possibile effettuare la minima regolazione manuale, ovvero non è possibile pianificare il lavoro secondo la propria discrezione. Per intenderci si preme il pulsante e quello che viene viene. L’altra che scarterei è la 6D per via della forte tendenza all’aliasing.
Situazione già ottima se ci si orienta verso la 600D o se si trova una 550D su cui installare MagicLantern, mentre un pubblico professionale può trovare il compromesso migliore nella 7D o nella 5D Mark 2 che è ancora facilmente reperibile.
Detto tutto questo, agli utilizzatori “generalisti” che desiderano avvicinarsi al settore video e vogliono acquistare il prodotto con rapporto prezzo/prestazioni migliore, mi sento di consigliare la EOS 700D (o la 650D che è sostanzialmente uguale) che offre praticamente tutto quello che serve e consente un uso tutto sommato semplice della funzione video.
Chi desidera avere il nuovo “standard di riferimento”, invece deve rivolgersi alla EOS 5D Mark 3 con tutti i suoi vantaggi, cioè moiré praticamente zero, ottime prestazioni alle basse luci, compressioni ad alta qualità e (presto) l’uscita non compressa. La EOS-1D C, considerando il costo e le dimensioni enormi dei file, invece penso sia riservata ai professionisti per i quali il video è parte fondamentale del lavoro.

Consiglio poi a tutti gli aspiranti video-maker di dotarsi di un microfono esterno (ce ne sono svariati sul mercato, ma non capisco perché Canon non ne abbia ancora fatto uno, Nikon lo fa!) perché il “microfonino” integrato è del tutto inadeguato ad un uso serio, oppure (soprattutto per chi manca di controlli manuali e non vuole cambiare corpo-macchina) consiglio di utilizzare dei registratori/mixer da campo (andate a vedere lo Zoom H1 oppure H4n per farvi un’idea di cosa intendo) per sopperire alla mancanza, in questo caso l’audio interno può tornare utile per facilitare la sincronizzazione in post-produzione.
Un’altra cosa da valutare per chi intende lavorare in situazioni non ottimali è la tropicalizzazione delle 7D, 5D3 e 1DX. Chi volesse lavorare spesso in esterno (anche con lieve pioggia) tenga presente questa caratteristica. Se invece il problema principale fosse l’ingombro, c’è la 100D oppure la EOS M che è ancora più piccola, anche se in quest ultimo caso si deve rinunciare ad un po’ di praticità nell’uso.

Aggiungo inoltre che sia Canon che technicolor (come anticipato) hanno prodotto degli strumenti software. La prima ha messo a disposizione un plug-in (chiamato “E1”) per gli utenti “Final Cut Pro” (versioni 6.0.6 e 7.0.3 o successive) che permette una più facile ri-codifica dei file video. La seconda invece ha sviluppato uno “stile immagine” chiamato “CineStyle” per aumentare la gamma dinamica delle immagini riprese ed è corredato di una curva ci conversione (LUT) per riportare le immagini ad un aspetto consono alla riproduzione.
Attualmente entrambi gli strumenti sono distribuiti gratuitamente.

Canon Plugin-E1 v1.2: http://www.canon.it/Support/Consumer_Products/products/cameras/Digital_SLR/EOS_6DWG.aspx?DLtcmuri=tcm:80-1010457&page=1&type=download
Manuale Canon Plugin-E1 v1.2 (in inglese): http://www.canon.it/Support/Consumer_Products/products/cameras/Digital_SLR/EOS_6DWG.aspx?DLtcmuri=tcm:80-835718&page=1&type=download
technicolor CineStyle: http://www.technicolorcinestyle.com/forms/cinestyle-profile-download/

Ringraziamenti

Si ringrazia reynolds che ha trovato e segnalato il primo errore e lorenzo70 che mi ha aiutato a risolvere un problema con l’inserimento delle immagini.

Parte 5: tabella aggiornamenti.

Marzo 2013:
– aggiornamento lista fotocamere e articolo in generale.

Aprile 2012:
– ampliata la sezione riguardante i formati di registrazione.

Gennaio 2012:
– aggiunta EOS-1D X nella sezione reflex.

Agosto 2011:
– pubblicazione articolo.

 

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