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Rispondi : Ritratto…

#1762748
Claudio
Partecipante

Originariamente inviato da fra65: vediamo se riesco a spiegare meglio quello che volevo dire

Ringraziandoti per il tuo chiarimento, provo anch’io a spiegarmi meglio. Innanzitutto nel mio primo intervento c’erano due posizioni che nelle mie intenzioni andavano tenute ben distinte ma che a quanto pare non ho però differenziato sufficientemente. Scusa allora se mi cito, ma lo faccio proprio per essere chiaro. 1) “trovo che un’idea di artisticità così come proposta da te (“Secondo il mio modesto parere può definirsi artistico tutto ciò che non è prettamente descrittivo”) finisca per essere poco utile alla critica delle foto qui sul forum (e sul web) perché troppo agglomerante e dunque inadatta a far nascere quei distinguo […] che sono il fertilizzante per la crescita di un fotografo consapevole”. 2) La mia personale idea di artisticità, argomento che però ora, in questo secondo intervento, sostanzialmente tralascio di approfondire (anche se mi piacerebbe tanto che ci confrotassimo tutti in una discussione dedicata un giorno; ovviamente ponendo dei paletti sennò diventerebbe ingestibile a partire dal secondo intervento di ciascuno di noi) in favore di un semplice chiarimento sulla frase “A mio parere la foto ha notevoli potenzialità artistiche, ma che sia o non sia arte, non spetta a noi dirlo”. 1) Tu hai (consapevolmente e dichiaratamente) scelto di non cogliere tutti quegli “indizi” che ci possono far pensare che il buon Luca sia un fotografo agli inizi cascato in qualche svista tecnica (che tu ovviamente hai riconosciuto) e hai scelto, mettendo tra parentesi quello che non potevi conoscere con certezza (intenzioni dell’autore in primis) di analizzare solo quella foto. E a proposito di questo e proprio alla luce di quelli che ho chiamato “indizi” (e che ho descritto nel precedente intervento) ti ho semplicemente detto che personalmente quando commentiamo un autore presumibilmente principiante è giusto secondo me dargli i consigli preliminari (come quelli di coloro i quali hanno scritto prima del tuo intervento iniziale) e poi semmai fare anche un discorso come il tuo che è, per così dire, di secondo livello ma inizialmente meno “utile” (ho scritto “inizialmente […] ‘utile’ “, mica “inesatto”!), anche solo perché più difficilmente comprensibile per uno (Luca) che dal titolo della discussione e dal modo in cui aveva presentato la foto (e insomma da tutti quelli che ho chiamato “indizi”) si presentava come un principiante. Una posizione, questa, che voleva semplicemente giustificare (dato che io per primo avrei scritto cose analoghe) l’intervento di quelli che hanno parlato di sviste tecniche ecc. Una posisione pragmatica, non una presa di posizione estetica! Ripeto: non c’è l’opposizione giusto vs. sbagliato, ma più utile vs. meno utile, con l’annessa spiegazione del perché. Tutto qua. 2) Quando chiedi se “una foto può essere arte” ti rispondo di sì, con delle riserve, ma diciamo che sì: una foto può essere arte. E se poi mi chiedi se “il fotografo [quindi] è un’artista?” la risposta è ancora meno netta, anzi sono d’accordo con te: non si può sapere. Non si può sapere se non si sa nulla del fotografo, ma se qualcosa di lui so e quel qualcosa mi fa pensare che non sia un artista (ovvero gli “indizi” del punto precedente) allora posso prendere due vie come osservatore: quella intrapresa dai più e quella intrapresa da te. Tutte e due legittime e tutte e due mosse dalla volontà di commentare nel miglior modo possibile lo scatto di Luca. Della prima via ho parlato sopra. Ora veniamo a quella, la tua, che vede nalla foto notevoli potenzialità artistiche (ti ricito per esattezza: “A mio parere la foto ha notevoli potenzialità artistiche”). A questo punto ti faccio notare dove fatico a condividere e in parte a seguire quanto hai detto. Se “potenzialità” riguarda ciò che è ancora in potenza e non in atto, allora, stando a quanto hai scritto, le “notevoli potenzialità artistiche” dovrebbero trovarsi, proprio in quanto “notevoli”, massicciamente nella foto. Perché tu stesso hai detto che è della foto che parli e non delle intenzioni potenzialmente artistiche dell’autore (dato che sull’autore, non conoscendolo, suggerisci sia meglio praticare una sorta di sospensione del giudizio). Secondo me il fraintendimento (credo non solo mio, ma ora parlo ovviamente solo per me) nei tuoi confronti è consistito nell’intendere (e credo giustamente) “potenziale” come un qualcosa che potrebbe essere ma ancora non è. Ma allora come si può parlare di “potenzialità” in ciò che già è un opera/ritratto definitivo ovvero il ritratto eseguito da Luca, convertito in JPG e pubblicato sul forum? Lo si può fare solo a patto di uno slittamento metonimico: o si interpreta “potenzialità artistiche” supponendo che tu intendessi riferirti non alla foto ma al soggetto reale inquadrato (cioè ragazza + foglie + rami + cielo nel qui e ora dello scatto) e/o all’autore che avrebbe visto potenzialità artistiche nel soggetto+contesto (e col senno di poi posso dire che così ti ho male interpretato io); oppure si interpreta “potenzialità artistiche” intendendo (e credo sia quello che, almeno in parte, intendevi dire tu) come una foto che ha in sé degli elementi che se ben sviluppati (quindi risolvendo la “potenzialità” in atto) potrebbero far considerare la foto come un’opera artistica. La foto pubblicata è già un “atto” (non è più l’ambiente reale al momento dello scatto, ma non è nemmeno più il file RAW), è già qualcosa di definitivo e personalmente in quella foto non ci ho visto nulla per cui valesse la pena di parlare di “notevoli potenzialità artistiche”. Poca sensibilità o paraocchi? Già porto gli occhiali, se mi metti anche il paraocchi mi tocca deambulare col cane per i ciechi! Direi piuttosto che la mia è una presa di posizione consapevole e volutamente parziale perché sì, un qualcosina di artistico (come ammesso da subito) non è che non ce lo vedo, ma tutto considerato lo ritengo in questa foto troppo debole; in quanto così facendo davvero troppe foto, magari molte di quelle che il perfetto fotografo considererebbe sbagliate e delle quali molte sono sbagliate davvero, potremmo commentarle come artistiche. In questo caso ho ritenuto più opportuno il commento del perfetto fotografo, ma solo in questo caso. Diverso sarebbe già stato se l’autore avesse, ad esempio, anche solo intitolato la discussione “Inquietudine” anziché “Ritratto…”. E qui potrei tornare a parlare di “indizi”. Tornando alla foto Un’ultima considerazione personale. L’artisticità non è in uno o più elementi artistici contenuti nella foto, perché tutti gli elementi che compongo nei vari livelli una qualsiasi opera d’arte (pigmenti di colore, carta, marmo, vinile, soggetto raffigurato, note musicali, eventuale genere in cui la critica lo potrebbe raffigurare, ecc.) sono extra-artistici. Ciò che conta è il come questi elementi si combinano e il sistema di relazioni che creano. La densità di certi effetti/emozioni/pensieri/idee/significati che una certa opera è in grado di generare nell’osservatore la rende artistica agli occhi di quell’osservatore/fruitore. La quantità di giudizi favorevoli accresce l’autorità dell’opera e, transitivamente, dell’autore. Una delle funzioni che l’autore ricopre è così, detto proprio alla buona, quella di essere una sorta di agglomerante: una singola opera può determinare l’ “autorità” dell’autore, autorità di cui godoranno di conseguenza (e per motivi del tutto ragionevoli) anche le altre sue opere. Una sorta di beneficio del dubbio (dubbio-che-possa-essere-arte) che poi in ogni caso andrà verificato opera per opera. Infine c’è appunto l’opera verso cui si dirigono le attenzioni di entrambi, autore e osservatore. Opera che, anche in senso figurato, non può che stare al centro. E se è vero che non esistono elementi in sé artistici, è altrettanto vero che si può parlare di cosa c’è nell’opera, di come è fatta (non a caso uno dei tre tradizionali filoni della critica è la critica descrittiva; che tra l’altro è complementare a quella valutativa). E noi, anche con la foto di Luca, possiamo passare attraverso una descrizione che ci permette sì di rilevare degli elementi in sé non artistici, ma nel contempo l’insieme di tali elementi extra-artistici è ciò che ci fa esprimere un certo giudizio sullo scatto. E infatti Franco giustamente, per spiegarti, al termine del tuo primo intervento hai parlato di “rami [che] sembrano estendersi verso la figura umana e hanno un aspetto molto sinistro, [che] trasmettono una forte sensazione d’inquietudine”. E se è ovvio che un ramo non sarà mai in sé un elemento artistico, se è pure vero che l’inquietudine non sta genericamente nei rami, è però individuabile e descrivibile quel certo modo in cui tali rami “sembrano estendersi verso la figura umana” generando nell’osservatore-Franco la sensazione che abbiano “un aspetto molto sinistro”. Nell’osservatore-Claudio invece, con la sua diversa (né migliore né peggiore) sensibilità, quegli stessi rami hanno un aspetto solo velatamente sinistro e in particolare quello in basso che assume una direzione opposta agli altri contribuisce ad attenuare ulteriormente l’effetto, ecc. Ciao Franco e un saluto a tutti quelli che stanno seguendo questa discussione, Claudio.

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