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Settembre 9, 2013 alle 5:11 am #1777691indianajones2Partecipante
pochi giorni fa ho postato un quesito riguardante il calo di qualità che ho rilevato nelle fasce estreme degli scatti della mia canon , sulla destra e sinistra delle foto. E’ vero che via software la situazione può migliorare notevolmente, peraltro mi è venuto questo dubbio : la macchina è impostata per scattare in proporzioni 16/9 . Ma se la imposto in 3/2 vengono tagliati via il bordo destro e sinistro che sono lievemente difettosi o il calo di qualità si ripropone sui “nuovi” bordi? (?)
Settembre 9, 2013 alle 6:14 am #1777692FrancoPartecipantese si tratta di un problema di scarsa nitidezza ai bordi, ovvero una difficoltà dell’ottica a risolvere bene le aree periferiche dell’inquadratura. Con il formato 16:9 tagli gli angoli (dove solitamente la qualità è bassa) e i lati lunghi, ma i lati corti rimarranno inalterati……………..
Settembre 9, 2013 alle 4:08 pm #1777721indianajones2PartecipanteOriginariamente inviato da fra65: se si tratta di un problema di scarsa nitidezza ai bordi, ovvero una difficoltà dell’ottica a risolvere bene le aree periferiche dell’inquadratura. Con il formato 16:9 tagli gli angoli (dove solitamente la qualità è bassa) e i lati lunghi, ma i lati corti rimarranno inalterati……………..
ciao, premesso che mi sono sbagliato, la macchina è impostata già in 3/2 pertanto i bordi sballati me li tengo… non capisco bene la tua risposta : se da 16/9 passo a 3/2 perchè dici che i lati corti rimangono inalterati ? nel senso che sono lunghi uguali immagino
Settembre 9, 2013 alle 7:02 pm #1777734FrancoPartecipanteOriginariamente inviato da indianajones2: ciao, premesso che mi sono sbagliato, la macchina è impostata già in 3/2 pertanto i bordi sballati me li tengo… non capisco bene la tua risposta : se da 16/9 passo a 3/2 perchè dici che i lati corti rimangono inalterati ? nel senso che sono lunghi uguali immagino
allora è contagioso, mi sono sbagliato anch’io, ovviamente volevo dire che il taglio avviene nei lati corti, mentre i lati lunghi rimangono sostanzialmente inalterati, il piano focale formato dal sensore può essere utilizzato per intero o in parte, riducendo le dimensioni dell’area utile. Solitamente il calo di definizione è piu’ accentuato negli angoli (l’area piu’ vicina ai confini del cerchio dell’immagine proiettata dall’obbiettivo, che è un cono). I lati corti del fotogramma si trovano piu’ vicini all’area periferica e sono leggermente piu’ soggetti a problematiche rispetto il lato lungo, teoricamente il formato 16:9 dovrebbero avere meno problemi, ma dubito che questo si traduca in un vantaggio reale, visibile in stampa, a meno che tu non stia utilizzando un’obbiettivo veramente molto scarso…….
Settembre 9, 2013 alle 7:25 pm #1777736indianajones2Partecipanteeh eh eh … beh l’obbiettivo che uso ovviamente è quello della mia compatta … grazie per le spiegazioni, ho l’impressione che forse con photoshop o simile ci sia qualche filtro per rimuovere l’aberrazione cromatica, almeno così pare leggendo qua e là su internt. ciao grazie!
Settembre 9, 2013 alle 7:47 pm #1777741FrancoPartecipanteho capito, non conosco la tua fotocamera ma se il problema è l’aberrazione cromatica, è normale, anche le migliori ottiche sono soggette a problemi di CA. Come ti hanno suggerito ci sono diversi modi per correggerla in PP, in fase di ripresa puoi chiudere il diaframma, evitando i forti contrasti, se possibile. 😉
Settembre 10, 2013 alle 2:50 pm #1777830indianajones2PartecipanteOriginariamente inviato da fra65: ho capito, non conosco la tua fotocamera ma se il problema è l’aberrazione cromatica, è normale, anche le migliori ottiche sono soggette a problemi di CA. Come ti hanno suggerito ci sono diversi modi per correggerla in PP, in fase di ripresa puoi chiudere il diaframma, evitando i forti contrasti, se possibile. 😉
grazie per i consigli. tanto per essere -forse- utile ad altri, preciso che attualmente photoshop ha “correzione lente” mentre photoshop elements, da quel che vedo, no. esiste tuttavia un programma a parte, PTLENS , fatto apposta per risolvere l’aberrazione cromatica. è disponibile in versione standalone o plugin. sul discorso di chiudere un po’ il diaframma , sicuramente è un buon metodo. Riallacciandomi a mio precedente post dove ho riportato gli esiti di una mia (dilettantesca ) verifica di calo della nitidezza generale al diminuire dell’apertura del diaframma della mia powershot (cosa che peraltro non combacia con le regole che conoscevo io in ambito fotografico ), tutto sommato è meglio e più veloce ritoccare la nitidezza in PP che andare a cercare di risolvere l’aberrazione cromatica con sofrtware specifici. spero di essermi spiegato ! ciao grazie
Settembre 10, 2013 alle 6:56 pm #1777870FrancoPartecipanteGrazie delle info sui programmi. Per la cronaca, senz’altro ne sarai al corrente, chiudendo troppo il diaframma potrebbero essere visibili gli effetti della diffrazione, un diaframma medio-chiuso, tra f/5,6 e f/8, è un buon compromesso per ridurre leggermente la CA e disporre di una maggiore nitidezza. [lo]
Settembre 12, 2013 alle 5:18 am #1778150indianajones2Partecipanteehi ma mi leggi nel pensiero! proprio oggi leggevo in libreria un manuale di fotografia che diceva proprio che x evitare sia diffrazione che aberrazioni cromatiche conviene cercare di stare a quelle regolazioni di diaframma che dici tu.
Settembre 12, 2013 alle 6:21 am #1778151FrancoPartecipantein fase di ripresa puoi fare solo questo, oltre a prestare molta attenzione al soggetto/scena……. prendila come una sfida…… Non tutti i mali vengono a nuocere, Goethe era solito dire: Non è forte colui che non cade mai, ma colui che cadendo si rialza. Se la tua fotocamera ha dei limiti, dovrai aumentare gli sforzi per cercare la condizione ideale per ridurre al massimo gli effetti collaterali di una luce scadente che contribuisce ad aumentare i problemi di calo di nitidezza e AC…. Potresti utilizzare un paraluce per evitare dei cali di contrasto (la tua fotocamera non prevede il paraluce, ma nei casi piu’ critici puoi sempre costruirlo con una striscia di cartoncino nero e un nastro adesivo), poi conviene posizionarsi con la luce alle spalle per evitare i controluce, non alzare troppo gli iso e per scongiurare l’eventualità del micromosso, evitare tempi bassi senza prima aver assicurato la macchina su un’adeguato sostegno, anche improvvisato, poi conviene tenere un diaframma medio (fai una prova per capire qual’è il diaframma ideale alle varie focali, probabilmente f/5,6, le compatte sono piuttosto soggette alla diffrazione). 😉
Settembre 13, 2013 alle 5:50 pm #1778338indianajones2Partecipanteciao, sei molto gentile, quindi ne approfitto per una piccola confessione.Tanti anni fa usavo, come molti, una reflex analogica. Poi, incuriosito dalla novità , sono passato al digitale, con una compatta samsung che mi ha servito egregiamente per quasi dieci anni. Poi , recentemente, ero lì lì per prendere una reflex canon digitale, ma sono stato frenato da una serie di motivi, fra cui il costo ma soprattutto l’ingombro ( io spesso mi porto in moto la fotocamera ed “esploro ” nuovi posti che poi fotografo,portarsi dietro la borsa è un po’ scomodo ). Così ho comprato la powershot sx 220 , con cui continuo costantemente a fare prove su prove oltre , naturalmente , a foto mirate. Devo però dire che , a mio parere strettamente personale e, chiaramente, più che criticabile, che quando usavo la reflex analogica a pellicola la qualità delle foto, i colori, il contrasto e nitidezza mi sembravano migliori sia della Samsung (ma la giustifico perchè erano altri tempi, sia della Canon ) . E poi non so, mi sembrava più facile. Tutta manuale tranne l’esposimetro, alla fine il manuale non andava mai letto e in ogni caso era molto più ridotto. Oggi riesco ad arrivare agli stessi risultati qualitativi dell’analogico con un lavoro di post produzione che non gradisco fare, non so perchè, specie sotto il profilo colore e nitidezza . Forse sono mentalmente vecchio , ma io vedo ancora la foto come un qualcosa che apprezzo così come è stato scattato , senza modifiche. O meglio, salvo le modifiche che “voglio ” apportare , non che “devo ” apportare per riportare lo scatto alla qualità che pensavo avesse subito. Naturalmente almeno il 70 % della colpa è mia, non ho certo le capacità di un professionista. E poi forse sono un po’ troppo critico ma non dimentico i grandi favori del digitale, ossia liberarci dai tempi di attesa dello sviluppo, dei costi di sviluppo, poter fare l’HDR eccetera. Allora concludo chiedendomi : ma se io comprassi una reflex digitale da, diciamo 500 euro o più sono sicuro che la qualità delle foto aumenti di molto rispetto a quel che oggi scatto con la powershot? purtroppo sento parlare di calo di qualità ai bordi, di AC , di vari tipi di problemi che secondo me, con il costo in ballo , dovrebbero essere mediamente irrilevanti. cambio argomento : la tua idea del paraluce (eventualmente autocostruito) è stata oggetto di un mio quesito recente qui sul forum ma non ha avuto risposta. in effetti invece secondo me potrebbe aiutare non poco a migliorare lo scatto, quindi proverò (tanto per cambiare) a farlo e costruirlo. gli altri consigli che mi hai dato li seguo già , inoltre ho anche commprato il cavalletto, economico ma sufficiente , visto che per scongiurare le vibrazioni evito giornate di vento e lo alzo il meno possibile. Grazie infinite per i tuoi consigli e buone foto ! p.s. per il paraluce non potrebbe andare il cilindro in cartone che c’è al centro dei rotoli di scottex, tagliato alla giusta lunghezza ? ciao 🙂
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