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Giugno 8, 2010 alle 4:19 pm #1578898AngorPartecipante
Originariamente inviato da picar68: La richiesta di partenza era (voleva essere) semplicemente una ricerca di chiarimenti sull’interpretazione dei test mtf di due ottiche di valore molto diverso con risultati, all’apparenza, capovolti..
si, era chiaro…ma quello che stiamo cercando di dirti è che non c’è da stupirsi se in un test mtf un’ottica che costa meno ha risultati migliori. E’ solo 1 risultato. Purtroppo essendo quello più facile da fare e, soprattutto, non distruttivo, è quello con cui riviste e siti di review stilano facili quanto inutili classifiche. Perchè per fare le cose giuste un test serio dovrebbe confrontare anche: A) cicli di AF B) cicli di uso degli zoom C) cicli di caldo-freddo alternati D) impolverate E) numero di cadute da 20cm a terra F) flare G) nitidezza. A questo punto avresti che i risultati del test sarebbero, ad esempio per 18-135 vs 24-105: A, B, C, D, E , F 24-105 batte 18-135 per un fattore 10-1 G 18-135 batte 24-105 per un fattore 1.1-1 Risultato finale: 24-105 punti 61, 18-135 punti 7.1 E a questo punto ribalti le conclusioni, dove ti trovi un obiettivo che costando semplicemente il doppio è quasi 10 volte meglio.
Giugno 8, 2010 alle 4:22 pm #1578899skylightPartecipanteOriginariamente inviato da picar68: Sandro, se spendo una cifra immonda per comprare qualcosa è senza dubbio per avere un prodotto migliore ed ottenere risultati superiori IN TUTTI I SENSI e chi produce, per rispetto dei soldi “investiti” e della persona in quanto CLIENTE (sia esso dilettante, amatore o professionista), secondo me, li DEVE garantire. Io la penso così.
Scusate se dico una cosa ovvia però io terrei anche in considerazione il fatto che gli obiettivi serie L sono appunto obiettivi professionali, lo dice la parola stessa, calibrati per le esigenze di professionisti, sia per quanto riguarda la robustezza che la qualità. E chiaramente come è gia stato spiegato raggiungono un compromesso tra le varie caratteristiche che offrono (nitidezza, contrasto sfuocato etc..). Cosa che un professionista in quanto tale sa bene. Professionista che tra l’altro investe migliaia di in uno strumento di lavoro, e quindi valuta la spesa in base al tempo in cui il suo lavoro gli permette di ammortizzarla. Il prezzo quindi in quanto tale si forma con leggi di mercato sull’incontro domanda offerta, che quindi in questo settore evidentemente ha questo equilibrio. E’ inutile quindi lamentarsi se un obiettivo di serie L costa dal migliaio in su, è evidente che se l’acquisto lo fa chi della fotografia fa un hobby , non potendo ammortizzare la spesa vede le cifre come spropositate, ma lo sono solo perchè per lui l’acquisto è appunto uno sfizio. E’ forse il caso invece di riflettere se sia necessario acquistare un obiettivo del genere per coltivare una propria passione (cosa per altro di cui si è già abbondantemente parlato). Secondo me se la spesa deve essere considerata immonda forse il problema non è il prezzo dell’obiettivo… Perlomeno..nel mio piccolo la penso così
Giugno 8, 2010 alle 4:51 pm #1578903User ID 449669242PartecipanteOriginariamente inviato da picar68: ciao a tutti, stavo curiosando un pò su photozone… dopo aver guardato i test di nitidezza del 18-135 (che a tutte le focali superano quasi sempre la soglia “2280”) mi sono andato poi a guardare, per capire per linee moooolto grosse la differenza, la recensione del 24-105 L… ho “scoperto” che, quest’ultimo, a tutte le focali, si attesta sempre tra 1850 e 2150 sempre, cioè, molto al di sotto del suo cugino povero.. non lo trovate un tantino paradossale!? qualcuno, direi che è ovvio, mente!!! voi che ne pensate?
Provare a vedere il test giusto sempre su Photozone fatto ambedue con la 50D ti renderà conto che quello che hai scritto non è del tutto vero: 24-105 http://www.photozone.de/canon-eos/462-canon_18135_3556is?start=1
Giugno 8, 2010 alle 5:05 pm #1578906firebladePartecipanteOriginariamente inviato da skylight: Scusate se dico una cosa ovvia però io terrei anche in considerazione il fatto che gli obiettivi serie L sono appunto obiettivi professionali, lo dice la parola stessa, calibrati per le esigenze di professionisti, sia per quanto riguarda la robustezza che la qualità.
Su questo ci sarebbe da ridire. Quando fu introdotta la serie L, nel lontano 1979, fu effettuata un’operazione di marketing, perché si erano già accorti che certi segni distintivi nelle vendite degli oggetti potevano incrementare notevolmente la presa su chi di tali segni distintivi non riesce a fare a meno. Un po’ come le firme sugli abiti. Per la cronaca la L è l’iniziale di “luxury”, cioè “lusso”, e non “professional”. In quegli anni TUTTI, ma proprio TUTTI gli obiettivi erano costruiti con criteri di solidità per durare nel tempo. Erano capolavori di meccanica, a partire dal modesto 50/1.8 fino allo stellare 800/5.6 Lo svilimento della fascia economica fu fatto dopo, con l’avvento del sistema EOS, che di fatto ha relegato gli obiettivi non-L nel purgatorio dei fotoamatori, i quali furono condizionati a sognare la serie L, sia dalla pubblicità, sia dal passaparola ed oggi dai forum. Ricordo a tutti che Canon ha guadagnato enormemente non sui professionisti (ai tempi l’assemblaggio della f-1 era una operazione economicamente sbagliata), ma sui fotoamatori, che sognando le serie superiori compravano le serie economiche. E’ sempre stato così. E’ lo stile della Canon. E non cambierà.
Il prezzo quindi in quanto tale si forma con leggi di mercato sull’incontro domanda offerta, che quindi in questo settore evidentemente ha questo equilibrio.
Bah, a mio avviso non c’è nessuna legge domanda-offerta. C’è solo un listino della canon. Rebus sic stantibus.
Giugno 8, 2010 alle 5:43 pm #1578914anto83PartecipanteOriginariamente inviato da fireblade: E’ la solita vecchia regola della maggioranza. 😉
Non mi piace questa regola…l’estremizzazione della nitidezza comporterà una perdita di altri importantissimi aspetti. A che serve un obiettivo se non sfoca bene e pecca di ariosità ecc.? A che serve estremizzare la nitidezza di un obiettivo se poi chi scatta può vanificarla? Obiettivo canon, sigma, tamron tokina…? E indubbio che se la differenza di prezzo è notevole, parte di questa sarà dovuta al marchio ma cè sicuramente dellaltro…
Giugno 8, 2010 alle 6:42 pm #1578923firebladePartecipanteOriginariamente inviato da anto83: Non mi piace questa regola…l’estremizzazione della nitidezza comporterà una perdita di altri importantissimi aspetti.
Mi sa che devi fartela piacere. E’ una questione di numeri. Se su 100.000 persone 95.000 chiedono la caratteristica “A” e solo 5000 chiedono la caratteristica “B”, la casa produttrice venderà maggiormente il prodotto con la caratteristica “A” quindi la caratteristica “B” rimarrà nei sogni della minoranza. 😉
Giugno 8, 2010 alle 7:29 pm #1578929skylightPartecipanteOriginariamente inviato da fireblade: Mi sa che devi fartela piacere. E’ una questione di numeri. Se su 100.000 persone 95.000 chiedono la caratteristica “A” e solo 5000 chiedono la caratteristica “B”, la casa produttrice venderà maggiormente il prodotto con la caratteristica “A” quindi la caratteristica “B” rimarrà nei sogni della minoranza. 😉
Ah quindi la legge domanda offerta esiste!! 😉 ..il fatto è che tutto questa attenzioni per le performances dell’attrezzatura penso vada a scapito del piacere della fotografia… Comunque questa “nostalgia” delle cose passate è un sentimento comune che si può rivedere in molte cose (non solo nella fotograia), ed è tipico di questi tempi in cui tutto sembra fatto per durare poco e per essere sorpassato un minuto dopo l’acquisto..macchine fotografiche cellulari, pc, vengono sfornati nuovi modelli con cadenza mensile e di qualità costruttiva mediocre…ci si concentra quasi più sull’acquisto che sull’uso, e non ci si sente mai appagati ma frustrati..un p’ò è così per tutti, o perlomeno per molti!
Giugno 8, 2010 alle 7:33 pm #1578931picar68PartecipanteOriginariamente inviato da fireblade: Su questo ci sarebbe da ridire. Quando fu introdotta la serie L, nel lontano 1979, fu effettuata un’operazione di marketing, perché si erano già accorti che certi segni distintivi nelle vendite degli oggetti potevano incrementare notevolmente la presa su chi di tali segni distintivi non riesce a fare a meno. Un po’ come le firme sugli abiti. Per la cronaca la L è l’iniziale di “luxury”, cioè “lusso”, e non “professional”. In quegli anni TUTTI, ma proprio TUTTI gli obiettivi erano costruiti con criteri di solidità per durare nel tempo. Erano capolavori di meccanica, a partire dal modesto 50/1.8 fino allo stellare 800/5.6 Lo svilimento della fascia economica fu fatto dopo, con l’avvento del sistema EOS, che di fatto ha relegato gli obiettivi non-L nel purgatorio dei fotoamatori, i quali furono condizionati a sognare la serie L, sia dalla pubblicità, sia dal passaparola ed oggi dai forum. Ricordo a tutti che Canon ha guadagnato enormemente non sui professionisti (ai tempi l’assemblaggio della f-1 era una operazione economicamente sbagliata), ma sui fotoamatori, che sognando le serie superiori compravano le serie economiche. E’ sempre stato così. E’ lo stile della Canon. E non cambierà. [quote] Il prezzo quindi in quanto tale si forma con leggi di mercato sull’incontro domanda offerta, che quindi in questo settore evidentemente ha questo equilibrio.
Bah, a mio avviso non c’è nessuna legge domanda-offerta. C’è solo un listino della canon. Rebus sic stantibus. [/quote] ecco.. ora si ragiona davvero. in quanto allo sfocato prodotto da un obiettivo vorrei precisare che la sfocatura dello sfondo viene determinata da una convergenza di fattori tra cui l’apertura e le lamelle del diaframma… su tutto comunque è essenziale la capacità di chi scatta di determinare la corretta distanza cui porsi dal soggetto ed individuare contestualmente il migliore angolo di ripresa per staccare nettamente lo stesso soggetto dallo sfondo. il mezzo tecnico va bene, ma il “manico” è sempre indispensabile.
Giugno 8, 2010 alle 7:36 pm #1578933aznablePartecipante@picar68 beh bepoc tha deto forse in maniera più chiara quello che ti volevo dire io, vabbeh comunque l’importante è capirsi non vedo che confronto potrei fare visto che non ho il canon in questione, comunque non sò se la differenza di prezzo tra il
Giugno 8, 2010 alle 7:43 pm #1578937VaderPartecipanteOriginariamente inviato da esaurito: che si venderà tutto il corredo eos per un bel corredo FD per la propria f1N…. mi ricorda qualcuno 🙂
chi??
Giugno 8, 2010 alle 7:51 pm #1578940firebladePartecipanteOriginariamente inviato da picar68: n quanto allo sfocato prodotto da un obiettivo vorrei precisare che la sfocatura dello sfondo viene determinata da una convergenza di fattori tra cui l’apertura e le lamelle del diaframma… su tutto comunque è essenziale la capacità di chi scatta di determinare la corretta distanza cui porsi dal soggetto ed individuare contestualmente il migliore angolo di ripresa per staccare nettamente lo stesso soggetto dallo sfondo.
Vero, ma questo determina la quantità di sfocato, non la sua qualità. Essa dipende oltre dal numero di lamelle nel diaframma, anche dal grado di correzione delle aberrazioni. Solitamente gli obiettivi più corretti sono quelli con sfocato peggiore. Ed è difficile allenare l’occhio per comprendere la qualità dello sfocato. Ma quando ci riesci non torni più indietro, prendi a calci la nitidezza. Stesse considerazioni per l’ariosità e la plasticità, molti non sanno nemmeno di cosa si tratti, ma ti assicuro che le foto degli obiettivi moderni sono quanto di più posticcio si possa immaginare. Basta fare dei confronti. Ma non sul monitor, sulle stampe.
Giugno 8, 2010 alle 8:03 pm #1578944skylightPartecipanteOriginariamente inviato da fireblade: Basta fare dei confronti. Ma non sul monitor, sulle stampe.
Sarebbe bello avere occasione di poterli fare questi confronti, anche per chi come me non è allenato a riconoscere tali differenze. E’ un peccato che questo non possa essere fatto a monitor…questo perchè la scansione deteriora molto le immagini scattate su pellicola?
Giugno 8, 2010 alle 8:16 pm #1578945AngorPartecipanteOriginariamente inviato da skylight: Sarebbe bello avere occasione di poterli fare questi confronti, anche per chi come me non è allenato a riconoscere tali differenze. E’ un peccato che questo non possa essere fatto a monitor…questo perchè la scansione deteriora molto le immagini scattate su pellicola?
premesso che non so se fireblade si riferiva a questa differenza, io vedo una grossa differenza tra guardare una foto stampata ed a monitor ed è data dalle sfumature di colore, molte di più sulla carta, e dal fatto che la foto stampata ha un dettaglio molto maggiore di quanto puoi vedere a monitor….ovvero, riesci a percepire contemporaneamente la foto “piena” e il “crop 100%”, cosa che su monitor non puoi: o vedi il dettaglio 100%, o vedi la foto intera. Almeno fintanto che non faranno monitor con pixel a 300 e passa dpi reali (intesi non come singolo pixel di rgb ma come singolo punto di colore).
Giugno 8, 2010 alle 9:07 pm #1578953porcospino99PartecipanteOriginariamente inviato da skylight: Sarebbe bello avere occasione di poterli fare questi confronti, anche per chi come me non è allenato a riconoscere tali differenze. E’ un peccato che questo non possa essere fatto a monitor…questo perchè la scansione deteriora molto le immagini scattate su pellicola?
la scansione di pellicole anche ad alta definizione con buoni scanner trasforma in pixel digitali una cosa che digitale non è… può essere ugualmente interessante o bella da vedere ma è un’altra cosa! la stama (a mio modesto avviso ovviamente) è sia per l’analogico che per il digitale un’altra cosa rispetto al monitor, molti file digitali prodotti da macchine digitali e lavorati in digitali stampati su carta assumono un altro aspetto, sicuramente per il comune mortale (come me) poi se uno usa monitor da xmila euro con stampanti e scanner calibrati alla perfezione… siamo su un altro pianeta ed altri costi… e poi comunque la stampa da sensazioni differenti in ogni caso rispetto al monitor… tutto questo all’ennesima potenza ha valore per l’analogico. ciao
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