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Marzo 8, 2010 alle 3:47 am #1556928quicksilver86Partecipante
Ciao a tutti, sapete dirmi fino a che ingrandimento massimo posso arrivare invertendo il 18-55? Raggiungo l’MP-E o mi manca qualcosa? Grazie mille
Marzo 8, 2010 alle 1:28 pm #1556945ninox2PartecipanteL’ingrandimento non lo so, ma come fai a impostare il diaframma? A tutta apertura la profondità di campo è troppo ridotta…
Marzo 8, 2010 alle 3:44 pm #1556979FrancoPartecipantecon 18 mm sul formato APS dovresti ottenere un rapporto d’ingrandimento poco oltre il 3:1….. si tratta del massimo ingrandimento che puoi aumentarlo aggiungendo alcune diottrie di una lente addizionale, oppure un’ottica invertita sull’altra… sorgeranno diverse problematiche, ampliate dall’attrezzatura limitata, ma può risultare utile per farsi un’idea delle difficoltà e delle necessità per fare fotografia micro. prova a smontare l’ottica e tenendola invertita (facendo attenzione) a fare qualche scatto (in piena luce), poi ne discutiamo… ciao [lo]
Marzo 8, 2010 alle 5:08 pm #1556994quicksilver86PartecipanteDi scatti ne ho fatto molti e anche riusciti, sto solo cercando di capire se merita comprare l’mp-e per ottenere un ingrandimento maggiore o se è meglio continuare con il 18-55. Interessante il rapporto di 3:1 ma come hai fatto a calcolarlo?
Marzo 8, 2010 alle 9:35 pm #1557060squinzaPartecipanteMolto a spanne, un 50 invertito dà circa l’1:1, un 28 un 2:1 e così via proporzionalmente (dati provenienti dalla mia personale e discutibile esperienza). In realtà dipende da tante cose, tra cui la distanza tra lente frontale e sensore (che cambia a seconda di come è costruito fisicamente l’obiettivo). IMHO è più comodo usare obiettivi accoppiati proprio per la gestione del diaframma, o se no usare una vecchia lente che abbia la ghiera dei diaframmi.
Marzo 8, 2010 alle 9:43 pm #1557064quicksilver86PartecipanteCiao Squinza! Ogni tanto ti si vede 🙂 Sai stavo vedendo delle foto in giro dell’ MP-E… A occhio il 18-55 invertito con un il mio inverter piuttosto lunghetto arriva anche a 6:1 però è ancora un’ipotesi. Sarebbe bello poterlo sapere con certezza. Forse potrei disegnarmi un rettangolo 6 volte più piccolo del mio sensore su un pezzo di carta e inquadrarlo per vedere cosa succede…
Marzo 8, 2010 alle 10:27 pm #1557081AnonimoOspitesquinza: Molto a spanne, un 50 invertito dà circa l’1:1, un 28 un 2:1 e così via proporzionalmente (dati provenienti dalla mia personale e discutibile esperienza). In realtà dipende da tante cose, tra cui la distanza tra lente frontale e sensore (che cambia a seconda di come è costruito fisicamente l’obiettivo). IMHO è più comodo usare obiettivi accoppiati proprio per la gestione del diaframma, o se no usare una vecchia lente che abbia la ghiera dei diaframmi.———————————————————————————————————————————————– Mi sembra ottima l’idea di una vecchia lente con ghiera dei diaframmi, non ci avevo pensato… dato che ho costruito un tubo di prolunga, proprio la profondità di campo pecca in modo inaccettabile. Uso su quest’autocostruzione il 18-55, ora però dopo questa nuova idea, gli scatti dovrebbero migliorare potendo diaframmare…se decido, che lente “vecchia” simile al plasticotto dovrei trovare? Potrebbe poi essere alloggiata sulla prolunga autocostruita per il 18-55? Consigliatemi per favore…l’idea mi stuzzica, grazie…allego la foto della prolunga per far meglio capire cosa eventualmente devo cercare[/quote] [IMG]public/imgsforum/2010/3/IMG_3544.jpg[/IMG]
Marzo 8, 2010 alle 11:17 pm #1557102quicksilver86PartecipanteMa tu usi la prolunga e poi il 18-55 invertito? Immagino che lo usi a 55 e non a 18mm… già senza prolunga a 18mm il mirino è buio pesto! Se vuoi un consiglio prima di metterti a comprare obiettivi vecchi con la ghiera dei diaframmi (è piuttosto difficile trovare obiettivi sotto i 20mm a prezzi accettabili) prova ad impostare il diaframma ad un valore fisso sul 18-55. Io faccio così, in base alla luce disponibile vado a spanne e decido di usare f/6 f/8 o f/11, premo il pulsante per la profondità di campo e stacco l’obiettivo prima che il diaframma si chiuda
Marzo 9, 2010 alle 3:50 am #1557204squinzaPartecipanteSi può invertire un 50 montando l’anello su un tubo di prolunga, visto che i 50mm anche luminosi usati costano proprio poco. O su un soffietto, ma questo già costa di più. Poi certo, per le macro “ferme” va bene, per fotografare insetti direi proprio di no… Purtroppo gli obiettivi specifici per la microfotografia sono piuttosto costosi (es. cerca zeiss luminar o i vecchi FD per soffietto). E non so perché ma a parte l’MP-E nessuno fa più obiettivi che superino l’1:1. Visto che quest’ultimo è pure automatico ed è veramente ottimo le soluzioni “casalinghe” vanno bene solo se sono MOLTO economiche. Qualche mio esperimento con ottiche invertite e simili lo trovate qua (ma sono almeno 2 o 3 anni che non faccio più niente, da quando ho preso il sigma 150 e poi l’MP-E): http://www.flickr.com/photos/squinza/sets/72157594525933822/. Paradossalmente la migliore accoppiata che sono riuscito a mettere insieme è il 100-300L con invertito il 50/1.8: ingrandimento esagerato (in teoria circa 6:1) e qualità più che accettabile a prezzi economici. Ma anche tanti altri zoom mi fornivano qualità buona, bisogna sperimentare con le lenti che si hanno in casa per trovare la soluzione migliore.
Marzo 9, 2010 alle 7:32 am #1557225FrancoPartecipanteOriginariamente inviato da quicksilver86: Ma tu usi la prolunga e poi il 18-55 invertito? Immagino che lo usi a 55 e non a 18mm… già senza prolunga a 18mm il mirino è buio pesto! Se vuoi un consiglio prima di metterti a comprare obiettivi vecchi con la ghiera dei diaframmi (è piuttosto difficile trovare obiettivi sotto i 20mm a prezzi accettabili) prova ad impostare il diaframma ad un valore fisso sul 18-55. Io faccio così, in base alla luce disponibile vado a spanne e decido di usare f/6 f/8 o f/11, premo il pulsante per la profondità di campo e stacco l’obiettivo prima che il diaframma si chiuda
a 18mm il RR è maggiore….. maggiori ingrandimenti = minore luce come scrive Squinza, la soluzione piu’ valida è invertire un normale su un teleobbiettivo, con questo metodo mantieni tutti gli automatismi, altrimenti nella soluzione da te proposta di lavorare con il diaframma chiuso, nel mirino cala la notte nera e non solo non riuscirai piu’ a mettere a fuoco, ma non vedrai neppure il soggetto. Al contrario se usi una vecchia ottica con levetta meccanica, lavori a tutta apertura e premi la levetta chiudendo tutto il diaframma prima dello scatto (ma avrai grandi problemi di micromosso, perchè dovrai lavorare con tempi lunghi) ci sono diversi metodi per ottenere un microscopio sulla tua fotocamera, anche a RR molto piu’ spinti del 5:1 dell’MPE questi metodi sono economici e qualitativamente validi, ma i problemi sono sempre i soliti, la luce, la PdC e la praticità del mezzo….. Se la tua domanda è: c’è qualcosa di meglio dell’MPE? una risposta sbrigativa può essere solo NO. per questo ti scrivevo di provare a fare qualche foto con l’ottica invertita anche senza invertitore …… è l’unico modo per comprendere le reali difficoltà di questo genere di fotografia
Marzo 9, 2010 alle 2:22 pm #1557263quicksilver86PartecipanteHo smesso di fare foto col 18-55 invertito da quando ho comprato il 100 macro, ma devo essere sincero, mi manca la possibilità di fare macro disteso per terra a distanze molto molto prossime agli insetti che voglio fotografare, non è vero che non si può fare e anche se si vede molto buio, se la profondità di campo è microscopica e se la nitidezza del 18-55 è scarsina non vuol dire che non ci si diverta lo stesso, alcune delle foto che ho fatto sono a 1/15 di secondo e 800ISO ma se avete presente la posizione in cui si è messi potete immaginare anche che si è più stabili rispetto alle normali posizioni in cui si fotografa, cioè si riescono ad allungare i tempi di sicurezza, se poi si sottoespone pure… Il vero problema è la profondità di campo, che sembra sempre sufficiente e invece non lo è mai nemmeno a f/11 e siccome si mette a fuoco spostandosi col proprio corpo più che il mosso si rischia che respirando o tremando si vada fuori fuoco.. Queste le ho fatte tutte a mano libera, le prime sono senza l’inverter, tenendo l’obiettivo appoggiato al contrario le ultime con l’inverter montato in macchina. http://www.flickr.com/photos/cataniamichele/sets/72157605997730965/ Io non invertirei mai un 50mm o un 28mm, l’ingrandimento è troppo poco spinto, tanto vale comprarsi un macro e usarlo come si deve.
Marzo 9, 2010 alle 2:33 pm #1557267Alzo80Partecipantescusate, sento spesso parlare di questa tecnica ma non ho mai capito praticamente come si fa. Cosa è necessario? un convertitore? quanto costa? Come nella pratica inverto il 18-55? Potresti indicarmi un link valido dove potermi informare? Scusate la banalità, grazie . Ah, complimeti a quicksilver per i risultati ottenuti!
Marzo 9, 2010 alle 2:53 pm #1557273firebladePartecipanteIn pratica devi montare l’obiettivo capovolto. Per farlo è necessario un anello che abbia da un lato l’innesto eos, e dall’altro una filettatura maschio del diametro del portafiltro, nel tuo caso 58mm. L’anello è questo: http://cgi.ebay.it/Anello-inversione-ottica-Canon-eos-58-mm-MACRO_W0QQitemZ380203651116QQcmdZViewItemQQptZFiltri_e_Lenti?hash=item5885e7502c Il problema principale è nella gestione del diaframma: essendo l’obiettivo disaccoppiato, esso non potrà essere più manovrato, rimenendo aperto al massimo. Lavorando a priorità di diaframmi la macchina comunque espone correttamente perché legge la luce misurata attraverso l’obiettivo. Esiste anche un trucco per manovrare il diaframma: monti l’obiettivo normalmente, premi il pulsante dell’anteprima della profondità di campo, che chiude il diaframma al valore impostato, e tenendolo premuto smonti l’obiettivo dalla baionetta. Questo comporta il blocco del diaframma al valore desiderato. Però non puoi fare regolazioni, ogni volta che devi provare un diaframma differente dovrai smontarlo, girarlo, regolarlo e girarlo nuovamente. Non è il massimo della comodità. Fermo restando poi che permangono tutti i problemi relativi alla scarsa profondità di campo che deriva da forti ingrandimenti, e dalla focheggiatura a mano, con un diaframma chiuso e buio su un mirino con concepito per la focheggiatura manuale…..buon divertimento 🙂
Marzo 9, 2010 alle 3:00 pm #1557277quicksilver86PartecipanteGrazie Alzo! Prima di comprare l’inverter puoi fare delle prove appoggiando il 18-55 al contrario sul buco della baionetta, tenendolo fermo con le mani ti farai un idea di quanto è luminoso il viewfinder a 55mm e quando sia buio a 18mm, quanto vicino devi tenere l’obiettivo al soggetto e così via.
Marzo 9, 2010 alle 3:08 pm #1557280Alzo80PartecipanteGrazie fireblade molto esauriente! credo di aver capito; a 18mm mi ritrovo un’apertura ‘fissa’ a f3.5 -che in effetti per le macro e quasi ingestibile però si possono fare dei buoni esperimenti – Carino il ‘trucco’ di impostare l’apertura del diaframma prima di invertirlo… può funzionare in uno scatto studiato su un soggetto statico! Grazie anche a quicksilver che ho visto ora che ha risposto. Credo mi informerò direttamente in negozio fisico sull’anello, anche s emagari me lo fa pagare più di 20 euro. Sarebbe un modo di rimandare il mio desiderio Tamron 90mm macro 🙂
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