52° Concorso: Viaggio

Voto dello staff abbinato al 52° concorso di Canoniani.it

Prima classificata

Titolo: una camera d’albergo
Autore: zoomguy

Un’immagine che costruisce un affascinante dialogo tra interno ed esterno, tra fuori e dentro. Si ha nettamente l’impressione di occupare uno spazio intimo ed estraneo allo stesso tempo, lontano ma anche estremamente vicino. Un fuori dominato da un’architettura di un mondo da scoprire che però appare anche completamente impenetrabile, in primis dallo sguardo. Sguardo che allora rimbalza dentro, all’interno di una camera a malapena delineata ma attraversata fortemente da una ambigua inquietudine, da un sottile spaesamento. Questa rigorosa fotografia, che tuttavia non soffoca l’immaginazione con un uso della forma fine a se stesso, evoca tutto il mistero del viaggio. Un mistero, incrocio bizzarro di conoscenza e straniamento, che forse si può riassumere in quel ritorno eccentrico alla coscienza che sperimentiamo quando ci risvegliamo in una camera d’albergo e per un attimo non sappiamo più dove ci troviamo.

Seconda classificata

Titolo: In valigia
Autore: StefyM

L’evaporazione del viaggio inteso come rapporto con lo spazio. In questa fotografia tutti i viaggi possibili collassano, sparendo, in una collezione fredda e asettica, ma al contempo sottilmente umoristica, di oggetti. Un’unica immagine segnaletica, a partire da inquadratura e composizione, che suggerisce una prospettiva materialista del viaggio (l’oggetto come fonte primaria della possibilità di viaggiare, il viaggio che si appiattisce sulla prosecuzione della routine quotidiana). Ma suggerisce anche un alienante e ironico ritratto di un viaggiatore che finisce di coincidere con gli oggetti di cui fa uso.

Terza classificata

Titolo: uomo viaggio..l’infinito
Autore: luxmex

Il viaggio non è solo attraversamento fisico dello spazio. A volte può accadere che sia lo spazio ad attraversare noi. Osservando questa fotografia sembra di essere testimoni, immobili, della storia del mondo, da quando la terra era solo un sasso inospitale a quando l’uomo ha iniziato a plasmarla disegnando il territorio con le più svariate architetture, in un loop temporale suggerito dal continuo ritorno del cerchio come forma portante di tutta l’immagine. Un accartocciamente spaziotemporale, debitore forse della più intrigante letteratura e cinematografia fantascientifica, o uno spioncino per indiscrete presenze aliene?
Buono l’uso del bianco e nero che astrae efficacemente tutti gli elementi della scena.

Complimenti al podio ed a tutti quelli che hanno saputo mettersi in gioco !