Concordo sulla impressione di immaggine scarna, mancante di dinamicità, di ricchezza; insomma, nemmeno una nuvola; il mare senza il biancore di un’onda; la sabbia che pare asettica; le palme in fila, paiono trattenere il respiro. Quando la realtà è questa e non si intende interferire con un tocco d’arte o di cattivo gusto, come ad esempio slacciarsi un sandalo e lasciarlo in mezzo agli alberi, l’unica è vivacizzare con una presa di posizione prospettica più accattivante, allontanandosi, avvicinandosi, ponendo l’apparecchio fotografico al livello della sabbia, dare sfocatura alle palme, oppure sfocare il mare e darvi dettaglio. La vera soluzione, la vera metodologia opportuna, solo il vento e l’emozione dell’istante e del luogo, possono svelarla.