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Settembre 24, 2010 alle 8:43 pm #1601656climberigorPartecipante
Ma si, ho rubato un’oretta per andare a fare qualche scatto (definirlo reportage sarebbe un po’ azzardato :s) ai ruderi delle acciaierie Mandelli, 56000 mq dismessi a Collegno (TO) nel 2000. Chissà se, senza pretese, sono riuscito almeno un po’ a restituire il senso di angoscia, abbandono e, lo ammetto, quel filo di tensione che avevo girovagando tra macerie, erbacce, murales e….i segni di un’abitazione di qualche disperato che ci ha messo su casa. Preciso che non ho assolutamente toccato nulla, solo inquadrato e scattato. Commenti e feroci critiche ben graditi, se ne avete voglia…., ne ho bisogno… :lp 🙂 [IMG]public/imgsforum/2010/9/la_fabbrica_ago_2010_049w.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/9/la_fabbrica_ago_2010_003w.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/9/la_fabbrica_ago_2010_004w.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/9/la_fabbrica_ago_2010_031w.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/9/la_fabbrica_ago_2010_032w.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/9/la_fabbrica_ago_2010_034w.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/9/la_fabbrica_ago_2010_044w.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/9/la_fabbrica_ago_2010_050w.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2010/9/la_fabbrica_ago_2010_027w.jpg[/IMG]
Settembre 25, 2010 alle 2:47 am #1601756hispanikoPartecipantemi piace in modo particolare la sesta, dà proprio l’idea di abbandono! ciao.
Settembre 25, 2010 alle 3:15 am #1601767FrancoPartecipantetrovo anch’io che si salva la sesta, che trovo particolarmente bella, le altre documentano ma non coinvolgono sufficientemente lo spettatore, le inquadrature sono molto convenzionali….. chiodo scaccia chiodo, uscendo fuori dalla normalità è necessario uscire fuori dagli schemi…….. uso dello sfocato, mosso, prospettive inclinate, angoli di ripresa anomali, tecniche volutamente sporche ciao [lo] [lo]
Settembre 25, 2010 alle 11:40 pm #1601893climberigorPartecipanteFra65, mi sa che hai perfettamente ragione: c’era un qualcosa che non mi convinceva del tutto, forse proprio la convenzionalità. E’ dietro casa mia, tornerò (tanto c’è un decreto di abbattimento da anni, ma credo che restera in piedi ancora per molto…..) Grazie! 🙂
Settembre 26, 2010 alle 3:12 am #1601924gere72PartecipanteConfermo il giudizio di chi mi ha preceduto: la 6a mi ha fermato, l’ho guardata bene e mi ha dato alcune sensazioni (a me personalmente è venuto in mente un qualche film horror tipo “la bambola assassina” o qualche rito wodoo), in ogni modo diversa. Le altre le ho trovate più documentative che altro. Aspetto le nuove che scatterai. PS: Anche a me piacciono molto i luoghi abbandonati, sono sempre alla ricerca di nuovi.
Settembre 26, 2010 alle 7:55 am #1601945FrancoPartecipanteOriginariamente inviato da climberigor: E’ dietro casa mia, tornerò (tanto c’è un decreto di abbattimento da anni, ma credo che restera in piedi ancora per molto…..)
Ritengo questo genere, il reportage impegnato, uno dei più’ elevati e completi che un fotografo possa ambire. Una foto che vuole documentare si rifà ad un uso corretto delle regole di tecnica e composizione (che pochi fotografi padroneggiano con disinvoltura, soprattutto nella fotografia architettonica), raramente lo spettatore si aspetta che queste possano trasmettergli un’emozione, non si lascia coinvolgere, e la foto non arriva all’animo di chi la guarda….. lo spettatore è portato a guardare l’aspetto tecnico, l’inquadratura, l’orizzonte storto, l’esposizione, i particolari della foto……… alla fine non vede piu’ il soggetto, osserva i difetti della foto e spesso si annoia. Quando ritornerai saprai già cosa ti aspetta, e sarà piu’ facile ottenere un buon risultato se avrai le idee chiare su quello che vuoi trasmettere al potenziale spettatore. dovrai cercare quello che non è evidente e per farlo dovrai usare un terzo occhio, inoltre sarà necessario utilizzare la tecnica di ripresa adatta a valorizzare al massimo quello che il terzo occhio ha visto. in questi reportage è utile trovare l’idea giusta, andare a colpo sicuro con le idee chiare su quello che si vuole ottenere……. ricercare le tracce dell’attuale presenza umana, il disagio dei senzatetto che hanno colonizzato questo luogo oramai abbandonato, per cercare i contrasti come nella sesta foto dove la bambola che rappresenta la nascita, giace in un luogo abbandonato senza vita quasi a testimoniare il passaggio dell’uomo in un luogo che non gli appartiene più’, esprime un’atroce stato d’abbandono. Oppure cercare cos’ha rappresentato questo posto per gli abitanti del luogo, una visione storica del passaggio del tempo sull’industrializzazione anni 50-60, la decadenza nell’epoca della globalizzazione, e infine la rapida rivincita della natura sull’insediamento umano, questa ricerca si può espandere anche all’esterno, gli ex lavoratori, l’accostamento di foto dell’epoca con le foto di oggi, i manufatti prodotti nell’acciaieria, ecc . insomma, non le solite 4 foto del “colosseo”, non la foto bella ma priva di un contesto proprio, snaturata della sua identità. Ma un reportage, qualcosa di più’ grande in cui ogni foto arricchisce quella che segue, dove le lettere dell’alfabeto diventano parole…. . [lo] [lo]
Settembre 26, 2010 alle 4:32 pm #1601992Filippo483PartecipanteCiao, io avrei giocato di più con i riflessi delle pozzanghere come hai fatto in un paio di foto cercando qualche composizione partocolare, un appunto sulla colarazione sepia, non riferito solo al tuo scatto, io non riesco più a guardare le foto con questo effetto mi sembrano troppo finte e costruite forse pechè ne ho abusato finchè avevo la compattina nikon [fru] 🙂
Ottobre 8, 2010 alle 11:27 pm #1604923giovipPartecipantevedo il tuo rep.con un pò di ritardo e accodandomi confermo quanto scritto dagli amici canoniani rinnovando i complimenti.Dunque se capisco bene tu sei di Colègn città riconosciuta tale dal grande Pertini, per lo smemorato di Collegno, anche medaglia al valore civile, ricca d’arte, di storia ,periferia di Torino. Domanda innocente: per caso la zona che ben hai fotograto è nei pressi della metropolitana? (?)
Ottobre 9, 2010 alle 4:53 am #1604981climberigorPartecipantePiù o meno….abito a grugliasco, li vicino, prima cintura ovest di torino, e, si, il complesso della mandelli è nella strada del capolinea Fermi della metro, 300 metri dopo. Starà ancora un bel po’ mi sa…..torneremo io e la mia 40d! 🙂
Ottobre 11, 2010 alle 8:51 pm #1605565giovipPartecipante[app]buone foto [can]
Novembre 27, 2013 alle 1:28 am #1786624tremendaluluPartecipantebuonasera a tutti, appena iscritta e incuriosita dalle foto sulla Mandelli; anch’io abito a Collegno e l’ho vista parecchie volte dalla strada. Mi sarebbe piaciuto entrare a fare le foto ma pensavo non ci fosse un passaggio. La curiosità è tanta ma non so se avventurarmi lì dentro. Climberigor, puoi darmi qualche indicazione? Mi piacerebbe fare una serie di foto sui siti industriali dismessi … nella zona ce ne sono alcuni, senza andare a finire al Parco della Dora (Spina 2 e Spina3) che mi sembrano già abbastanza sfruttati. [scr]
Novembre 27, 2013 alle 1:44 am #1786627tremendaluluPartecipantemi sono documentata un attimo e ho trovato un articolo dell’anno scorso http://www.collegnocitta.com/2012/10/paura-nellarea-mandelli-blitz-di.html … forse è meglio non entrare 🙁
Novembre 27, 2013 alle 2:45 am #1786630aladino_400dPartecipanteCiao, queste foto sono belle ma, ti rendi conto del degrado del nostro paesaggio. Per fortuna non è tutto così però fa pensare. Non solo la città ma, anche nella campagna fattorie che chiudono o sono al limite. E’ la vita, comunque bravo. Franco (aladino_400d)
Novembre 27, 2013 alle 8:13 am #1786633FrancoPartecipanteOriginariamente inviato da tremendalulu: mi sono documentata un attimo e ho trovato un articolo dell’anno scorso http://www.collegnocitta.com/2012/10/paura-nellarea-mandelli-blitz-di.html … forse è meglio non entrare 🙁
Saggia idea, ti sconsiglio di andarci, anche in compagnia può presentare pericoli non indifferenti, soprattutto di recente…. comunque, benvenuta! [lo]
Novembre 27, 2013 alle 1:55 pm #1786647tremendaluluPartecipanteGrazie 🙂 L’architettura industriale è molto bella, ma mi rendo conto che ha qualche problema “fisico” di accesso ai luoghi … forse è meglio se cerco un altro obbiettivo 🙂
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