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Agosto 30, 2007 alle 7:15 pm #1286724motociclantePartecipante
Adattatore M42, Yashika Yashinon DS-M 50 1:1,4 e Canon EOS400D In oggetto i tre principali protagonisti della mia avventura. Di seguito il dettaglio. Ho pensato che la mia esperienza (non molto positiva a causa della mia stessa inesperienza), potesse far comodo ad altri. Come molti sapranno fino anche alla noia, ho comprato alcuni adattatori per innestare obiettivi Nikon, C/Y ed M42 sulla mia Canon EOS400D. Finita la doverosa premessa vi metto 3 foto non prima di avervi descritto i vari contatto con gli adattatori. Domenica ho montato uno zoom Nikkor sull’apposito adattatore e sulla mia EOS. A parte qualche problema con la messa a fuoco, la gestione del diaframma manuale è una figata. Non posto la foto perché poco significativa (non vi posso dire a quanto era aperto il diaframma, a quale distanza mi trovavo dal soggetto, …). Per l’M42 ho dovuto attendere l’arrivo dell’obiettivo in oggetto: lo Yashica. Scarto l’obiettivo, lo avvito sull’adattatore, lo innesto nella macchina, accendo la macchina, scatto una foto: “ERRORE DI CONNESSIONE” sul display della EOS, bello rosso! Orrore (e bestem….). Spengo e riaccendo, stacco l’obiettivo dall’adattatore che lascio sulla macchina, scatto a vuoto e stesso comportamento. Altre imprecazioni. Stacco l’adattatore, stendo sulla parte che va a strusciare sui contatto della EOS un nastro che si usa per le mascherature durante la verniciatura, rimonto tutto e funziona alla grande. Altro problema incontrato è che il mio adattatore non è dotato di flangia in grado di “armare” il pirolino di alcune ottiche che serve per comandare l’apertura del diaframma (altre bestemm….). Ho risolto temporaneamente con una zeppa. Ora 3 foto. La prima di Viola, con diaframma tutto aperto (ancora non mi ero accorto del pirolo) da molto vicino con poca luce. A seguire due foto fatte con lo yashica e con il 18-55 di serie. Sempre le stesse impostazioni. Ciao.
Agosto 30, 2007 alle 8:54 pm #1286749squinzaPartecipanteE’ arrivato allora alla fine! Interessante il confronto, se poi si potessero vedere le foto….
Agosto 30, 2007 alle 9:24 pm #1286754motociclantePartecipanteBene, ora le schife foto dovrebbero vedersi. Ne farò di nuove per chiarire il paragone.
Agosto 31, 2007 alle 1:22 pm #1286890squinzaPartecipanteE un paio di foto diurne, giusto per avere un paragone più chiaro (in tutti i sensi :D)? Il ritratto promette bene, ma è troppo scuro per essere valutato come si deve, soprattutto non si riesce a valutare il bokeh.
Agosto 31, 2007 alle 1:40 pm #1286895longdreamPartecipanteRingrazio motociclante per l’esauriente test che ha condotto ma la cosa, sotto il profilo del risultato, mi ha un poco deluso: mi aspettavo delle procedure di connessione più facili senza dover ricorrere a nastri e zeppe; un utente meno esperto rischia di trovarsi tra le mani dei prodotti che non è in grado di far funzionare. Insomma pensavo che la compatibilità di questi adattatori fosse molto più fruibile, inoltre i risultati non sembrano così buoni. Grazie ancora a motociclante per la sua dedizione ed aspettiamo le successive prove. Complimenti per l’impegno profuso. Un saluto.
Agosto 31, 2007 alle 1:54 pm #1286900mastro01PartecipanteIl ritratto non mi sembra affatto male, mi piace, inoltre credo ci fosse veramente poca luce. Riguardo tutte le procedure per adattare gli obiettivi vi saprò dire anche io sono in attesa arrivi l’adattatore per obiettivi Rollei QBM, spero di non dover impazzire troppo eventualmente motociclante ti chiederò qualche dritta 😉
Agosto 31, 2007 alle 6:20 pm #1286973nd1967PartecipanteIo ho gli adattatori per Pentax (PK) e per Yashica-Contax (Y/C) e con entrambi non ho avuto problemi. Forse gli obiettivi difficili da gestire sono quelli con attacco a vite. Ciao Andrea
Settembre 1, 2007 alle 2:54 am #1287094motociclantePartecipanteCiao a tutti. Una risposta al volo sennò mia moglie mi fa la cravatta colombiana, che è tardi. Oggi ho scattato una 80ina di foto e devo dire che la soddisfazione è aumentata. Per i ritratti è una figata e per il resto…mancava un contesto da valorizzare ed io non ho ancora, purtroppo, l’occhio per leggere una bella fotografia anche guardando in un cassonetto. Dalla mia esperienza non volevo far capire che gli adattatori sono una cosa complicata da usare. Se avessi comprato l’adattatore flangiato non avrei affatto penato, anzi. Il problema è, se l’avessi saputo. Ora, chi lo sa, dovendo comprare un adattatore, cacchio, compra quello con la flangia e siamo a posto. Il nikon è andato in canna tranquillo senza nemmeno un pensiero. Il fatto del falso contatto con la macchina…non so. Magari un domani comprerò l’adattatore M42 con contatti per l’autofocus, tanto per averne uno migliore. Ripeto, il problema l’ho risolto con 5 secondi pratici (e 120 di “pensareacomefare”). Domani parto per la Toscana e approfitterò per fare quante più foto possibili. Voi non perdete la speranza e continuate a seguire il post. Non tanto per dare soddisfazione a me ma per evitare di fare acquisti poco opportuni. Vabbé, il film va avanti e io ho tirato giù 3 foto non comparative. Io le ho gradite e in almeno una situazione la tempestività era necessaria. Acchiappare il pallone in volo, tenendo tutto a fuoco e in luce non è stato impossibile. A presto.
Settembre 1, 2007 alle 6:16 pm #1287244squinzaPartecipanteNon mi dispiace affatto la resa del 50/1.4 (hai usato quello per le prime due, giusto?), ma vedo delle dominanti di colore che andrebbero corrette. Proverei anche a chiudere un po’ in diaframma, per poter valutare la nitidezza della lente. Attento alla messa a fuoco!
Settembre 4, 2007 alle 3:06 pm #1287912motociclantePartecipanteChiedo scusa ma ho rimosso due foto d’esempio fatte a un bimbo “non mio” ma di amici. Per scrupolo riposto solo foto di mia figlia. Potrebbero annoiare ma per documentare andranno benone. A prestissimo.
Settembre 4, 2007 alle 9:55 pm #1288015motociclantePartecipanteRieccomi con qualche altro scatto, spero più significativo. Primo piano di mia figlia. in penombra sotto un pergolato, fatto con lo Yashinon DS-M 50 Il concetto è che, in tante situazioni con il Canon non posso forzare l’apertura del diaframma al massimo, anche se fosse illogico. Con l’ottica manuale, posso. Preciso che l’esposimetro della macchina lavora perfettamente e aiuta a tarare meglio l’esposizione. Limiti con la messa a fuoco, difficoltosa se con poca luce. La messa a fuoco a infinito, secondo me, fallisce anche col 18-55 di serie. Ciao.
Settembre 4, 2007 alle 10:27 pm #1288016squinzaPartecipanteOriginariamente inviato da motociclante: Il concetto è che, in tante situazioni con il Canon non posso forzare l’apertura del diaframma al massimo, anche se fosse illogico. Con l’ottica manuale, posso.
Non capisco. Puoi impostare l’apertura che vuoi compatibilmente con quelle possibili. Se sei in M puoi sovrasporre o sottoesporre a piacimento, in AV e Tv pure lavorando con la compensazione dell’esposizione.
Preciso che l’esposimetro della macchina lavora perfettamente e aiuta a tarare meglio l’esposizione.
Questo è importante, anche se ovvio: l’esposizione la calcola comunque la macchina. Tu imposti a mano il diaframma sulla ghiera dell’obiettivo e lei calcola il tempo (ad esempio). Come ai vecchi tempi….
La messa a fuoco a infinito, secondo me, fallisce anche col 18-55 di serie.
Sicuro? Probabilmente la scarsa nitidezza ti inganna. Prova a fare qualche foto in condizioni di luce favorevoli e diaframma chiuso, non dovrebbero essere troppo male (non sto difendendo il 18-55 ma devo dire che il suo sporco lavoro lo fa)
Settembre 5, 2007 alle 2:26 am #1288071motociclantePartecipanteCiao Squinza, per prima cosa grazie per l’interessamento al post che, tendenzialmente mi sta dando diversi spunti. In seconda battuta, quello che dici sulla apertura possibile, compatibilmente a quelle utilizzabili quello che dico è che con l’obiettivo di serie non posso forzare la massima apertura di diaframma se scelgo un tempo piuttosto che una sensibilità di pellicola di un certo valore. So che potrei creare mix senza senso ma penso anche che potrei usufruire di “combinazioni” tra aperture e tempi che potrebbero dare origine a effetti interessanti. Che l’esposimetro funzionasse, per quanto letto in giro, non era ovvio per me. Forse è effettivamente logico ma…ho comunque gioito nel vederlo lavorare e pilotare i tempi usando la modalità AV. In modalità M non riesco a sottoesporre/sovraesporre a piacimento come invece riesco in modalità AV/TV. Leggerò meglio il libretto della EOS. Per la messa a fuoco a infinito cercherò di fare un crop al 100% della stessa foto fatta a un gargoyle del duomo di Siena con entrambe gli obiettivi. Forse non ho usato il diaframma tutto chiuso con lo Yashi. Con il Canon, ha fatto tutto lui anche se pure li, potrei non avere chiuso tutto il diaframma. Puff, puff, quante cose da imparare e tenere presente. Fai benissimo a fare “l’avvocato” del diavolo. E’ il modo migliore per dare il giusto peso/valore alle cose che si hanno. Potrò apprezzare meglio tutto conoscendone il vero valore…e poi mi fai pensare a una frase di una delle più belle canzoni, per me. Mio fratello è figlio unico perché non ha mai giudicato un film senza prima vederlo. Rino Gaetano. R.I.P.
Settembre 6, 2007 alle 5:04 pm #1288430squinzaPartecipanteOriginariamente inviato da motociclante: Ciao Squinza, per prima cosa grazie per l’interessamento al post che, tendenzialmente mi sta dando diversi spunti.
Figurati, il post medio è “meglio il 70-200/4 o /2.8” piuttosto che “meglio il 17-70 o il 17-50”. Anche se il “meglio il sigma 70-300 o il Tamron” hanno la loro diffusione. Questo post è potenzialmente molto interessante!
In seconda battuta, quello che dici sulla apertura possibile, compatibilmente a quelle utilizzabili quello che dico è che con l’obiettivo di serie non posso forzare la massima apertura di diaframma se scelgo un tempo piuttosto che una sensibilità di pellicola di un certo valore. So che potrei creare mix senza senso ma penso anche che potrei usufruire di “combinazioni” tra aperture e tempi che potrebbero dare origine a effetti interessanti.
Dipende da come lavori. Mi spiego: se metti in modalità manuale (M) puoi impostare separatamente apertura e tempi secondo l’accoppiata che gradisci di più. La macchina ti segnala la corretta o meno esposizione, ma ti lascia scattare comunque. Se sei in Av o Tv il discorso cambia: in tal caso puoi impostare o il diaframma o il tempo di esposizione, l’altro parametro lo calcola la macchina. Puoi comunque dirgli di sovraesporre o sottoesporre fino a 2 stop con l’apposita funzione. Gli ISO li imposti prima (Canon non ha una funzione di ISO dinamico ora come ora, ci sarà sulla 40D). Sicuro di non riuscire?
Che l’esposimetro funzionasse, per quanto letto in giro, non era ovvio per me. Forse è effettivamente logico ma…ho comunque gioito nel vederlo lavorare e pilotare i tempi usando la modalità AV.
Ci sono in giro un sacco di voci sull’esposimetro della 400d, fai bene a voler toccare con mano. Però il mio è corretto, anche se spesso in condizioni difficili qualche problema lo da. Ho provato anch’io a montare obiettivi manuali e funziona tutto come dici tu: metti in AV, imposti il diaframma a mano sulla ghiera dell’obiettivo e il tempo lo calcola correttamente. E’ giusto così!
In modalità M non riesco a sottoesporre/sovraesporre a piacimento come invece riesco in modalità AV/TV. Leggerò meglio il libretto della EOS.
Perché la procedura è diversa: in Av/Tv gli dici di quanto sovra/sottoesporre. In M imposti direttamente apertura E tempo e la macchina ti dice quanto stai sovra/sottoesponendo. E’ concettualmente diverso ma i risultati possono essere gli stessi. Anzi, in M puoi esporre come ti pare a te (che so, puoi sovraesporre di 10 stop se lo ritieni necessario).
Per la messa a fuoco a infinito cercherò di fare un crop al 100% della stessa foto fatta a un gargoyle del duomo di Siena con entrambe gli obiettivi. Forse non ho usato il diaframma tutto chiuso con lo Yashi. Con il Canon, ha fatto tutto lui anche se pure li, potrei non avere chiuso tutto il diaframma. Puff, puff, quante cose da imparare e tenere presente.
Solo una cosa: attento al mosso. E impara a far fare alla macchina quello che vuoi tu. Ci vuole tempo, ma è il bello della fotografia. Altrimenti che te la compri a fare una reflex?
Fai benissimo a fare “l’avvocato” del diavolo. E’ il modo migliore per dare il giusto peso/valore alle cose che si hanno. Potrò apprezzare meglio tutto conoscendone il vero valore…e poi mi fai pensare a una frase di una delle più belle canzoni, per me. Mio fratello è figlio unico perché non ha mai giudicato un film senza prima vederlo. Rino Gaetano. R.I.P.
Eh eh eh eh. E’ anche perché sono un po’ un rompiscatole… Prova e riprova, e migliora (hai margine, ma hai anche voglia di farlo, vedo!). Ah, il 50/1.4 che hai in mano può fare di meglio. Attento a non usarlo troppo a 1.4 che la profondità di campo è veramente poca. Io chiuderei verso 2.2 per i ritratti da vicino (lo faccio con il mio 50/1.8 che certo è peggiore) Saluti!
Maggio 29, 2008 alle 5:27 am #1354335anto83PartecipanteHo letto questo post ed essendo interessante mi intrufolo. Ho esperienza con gli anelli adattatori e posso dire che il problema più grosso da affrontare per avere una buona foto è la messa a fuoco. Difficile con poca luce o con diaframmi chiusi. I risultati ottenuti sono ottimi a discapito della velocità operativa. Ci vorrebbe il mirino con immagine spezzata
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