- Questo topic ha 4 risposte, 3 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 10 anni, 9 mesi fa da reddo.
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Marzo 30, 2014 alle 8:51 pm #1799741reddoPartecipante
Forse sono un po’ pochi scatti x definirlo un reportage… [pen] attendo comunque commenti e critiche
[lo]Marzo 30, 2014 alle 9:02 pm #1799742gianlu_69PartecipanteCiao,
Per come la vedo io, essendo come dici un reportage, se non fosse grazie al titolo non avrei capito dove si svolgeva la manifestazione e il perchè di ciò. Avrei anche evitato di “mescolare” una foto colori con altre in BN….Per il resto….le foto sono OK… 😉
[lo]
Marzo 30, 2014 alle 9:11 pm #1799744reddoPartecipante[quote=”gianlu_69″ post=629527]Ciao,
Per come la vedo io, essendo come dici un reportage, se non fosse grazie al titolo non avrei capito dove si svolgeva la manifestazione e il perchè di ciò. Avrei anche evitato di “mescolare” una foto colori con altre in BN….Per il resto….le foto sono OK… 😉
[lo][/quote]
Forse hai ragione, mi sa che avrei dovuto postarle in un’altra sezione.Mi fa comunque piacere che le foto ti siano piaciute
[lo]Marzo 31, 2014 alle 10:52 am #1799791ClaudioPartecipanteLa sezione del sito (e di conseguenza il macrogenere fotografico) che vai a scegliere è un’indicazione del modo in cui tu hai pensato di collocare la/le foto. Sul reportage, se ci saranno altri interventi, sentirai coloro i quali ti daranno una definizione piuttosto forte e vincolante che tiene conto anche della tradizione del genere, ma sentirai anche quelli che invece non lo inquadrano in modo granché diverso da una serie di foto fatte alla stessa cosa o allo stesso evento. Chi ha ragione? Tutti. Caratteristiche e peculiarità di un genere non vanno viste come elementi normativi, ma descrittivi. Detto in breve: tutti i modi di intendere il reportage, ognuno col suo proprio peso ma nessuno escluso, vanno a costituire quell’idea complessa (non priva di idiosincrasie e contraddizioni) in cui consiste l’idea di quel determinato genere. Questo vale per il reportage, ma vale anche per ogni genere, non solo fotografico.
A partire da questa premessa, si può parlare dei caratteri peculiari del reportage. Prendiamo in considerazione quelli già emersi. L’intervento di gianlu_69 ad esempio ne sottolinea due: l’uniformità stilistica, criticandoti la presenza eccezionale rispetto alla serie del colore; la contestualizzazione (non si può non notare che sono tutte inquadrature molto strette, quasi ritratti; un po’ come se l’evento della sfilata connotasse le persone che hai voluto fotografare piuttosto che il contrario). Tu invece ti sei soffermato sul numero degli scatti. Quattro scatti, anche se magari arriverà qualcuno a “dare i numeri”, non sono a priori né pochi né troppi: sta a te riuscire col numero di scatti che proponi a trasmettere l’essenza dell’evento, i suoi fatti salienti, ecc.
Non conoscevo la manifestazione, ma basta leggersi un articolo sull’evento e subito si capisce quello che dai tuoi scatti non poteva essere colto. Perciò la mini serie che ci hai proposto pecca innanzitutto di completezza… sempre se poi il tuo intento, al momento degli scatti, era quello di fare davvero un reportage! Perché, come accade su ogni sito web analogo a questo su cui ci troviamo a scrivere e a postare foto, ciò che più spesso succede è che uno prima faccia le foto e poi si chieda semplicemente quale sia il contenitore più adatto in cui pubblicarle. A riprova di questo c’è il tuo titolo (“Alla sfilata…”) che circoscrive un evento senza la pretesa di esaurirlo. Viste così, sono quattro buone foto. A me piacciono la simmetria della prima, che allude al ritmico rimbombo dei tamburi durante le sfilate e, compositivamente, le montagne di barba occhi e capelli della terza (avrei però preferito più nitidezza su tutti i soggetti).Aprile 19, 2014 alle 3:29 pm #1801708reddoPartecipante[quote=”clanon” post=629551]La sezione del sito (e di conseguenza il macrogenere fotografico) che vai a scegliere è un’indicazione del modo in cui tu hai pensato di collocare la/le foto. Sul reportage, se ci saranno altri interventi, sentirai coloro i quali ti daranno una definizione piuttosto forte e vincolante che tiene conto anche della tradizione del genere, ma sentirai anche quelli che invece non lo inquadrano in modo granché diverso da una serie di foto fatte alla stessa cosa o allo stesso evento. Chi ha ragione? Tutti. Caratteristiche e peculiarità di un genere non vanno viste come elementi normativi, ma descrittivi. Detto in breve: tutti i modi di intendere il reportage, ognuno col suo proprio peso ma nessuno escluso, vanno a costituire quell’idea complessa (non priva di idiosincrasie e contraddizioni) in cui consiste l’idea di quel determinato genere. Questo vale per il reportage, ma vale anche per ogni genere, non solo fotografico.
A partire da questa premessa, si può parlare dei caratteri peculiari del reportage. Prendiamo in considerazione quelli già emersi. L’intervento di gianlu_69 ad esempio ne sottolinea due: l’uniformità stilistica, criticandoti la presenza eccezionale rispetto alla serie del colore; la contestualizzazione (non si può non notare che sono tutte inquadrature molto strette, quasi ritratti; un po’ come se l’evento della sfilata connotasse le persone che hai voluto fotografare piuttosto che il contrario). Tu invece ti sei soffermato sul numero degli scatti. Quattro scatti, anche se magari arriverà qualcuno a “dare i numeri”, non sono a priori né pochi né troppi: sta a te riuscire col numero di scatti che proponi a trasmettere l’essenza dell’evento, i suoi fatti salienti, ecc.
Non conoscevo la manifestazione, ma basta leggersi un articolo sull’evento e subito si capisce quello che dai tuoi scatti non poteva essere colto. Perciò la mini serie che ci hai proposto pecca innanzitutto di completezza… sempre se poi il tuo intento, al momento degli scatti, era quello di fare davvero un reportage! Perché, come accade su ogni sito web analogo a questo su cui ci troviamo a scrivere e a postare foto, ciò che più spesso succede è che uno prima faccia le foto e poi si chieda semplicemente quale sia il contenitore più adatto in cui pubblicarle. A riprova di questo c’è il tuo titolo (“Alla sfilata…”) che circoscrive un evento senza la pretesa di esaurirlo. Viste così, sono quattro buone foto. A me piacciono la simmetria della prima, che allude al ritmico rimbombo dei tamburi durante le sfilate e, compositivamente, le montagne di barba occhi e capelli della terza (avrei però preferito più nitidezza su tutti i soggetti).[/quote]Innanzitutto mi scuso per il ritardo con cui ti ho risposto, dovuto anche a problemi con la connessione internet.
Ti ringrazio x le tue osservazioni come sempre competenti e ben articolate, di cui cercherò di tenere conto e colgo l’occasione x augurarti Buona Pasqua! [lo] -
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