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Andrzej Dragan, il fotografo della mente

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  • #1326400
    lidiapoe
    Partecipante

    Andrzej Dragan,giovane ma famosissimo fotografo polacco, nato a Varsavia nel 1978 e laureato in fisica quantistica. La fotografia, per Dragan è il punto di partenza, la materia su cui estrapolare una evoluzione, per arrivare ad esiti di forte impatto emotivo. Come dinnanzi ad una tela, il suo modo di catturare l’anima è raggiunto essenzialmente grazie all’abile utilizzo di un pennello digitale. Dragan non è un fotografo puro, non si esprime in termini particolarmente entusiastici neanche riguardo la fotografia: nelle sue interviste, rivela che scattare una foto sia per lui nient’altro che una necessità tecnica ai fini del suo processo creativo, di cui se potesse farebbe volentieri a meno: gli scatti sono ridotti all’essenziale e solo in funzione del suo processo elaborativo finale. Dice Dragan : “qualcuno dice che un buon ritratto rivelerà sempre una verità sul modello. Sono costretto, purtroppo, a dirvi che chi la pensa in questo modo non troverà alcunché di interessante nella mia fotografia. La mia fotografia non ha affatto questo scopo” Dice ancora : “Io faccio pochissime foto, non sono sempre a caccia di scatti o persone, e le faccio molto in fretta. Il lavoro comincia dopo.” Lo stile di Dragan non stà nell’ aggiungere elementi nuovi, ma di esasperare alcuni aspetti: il volto di uno stesso soggetto è la somma di particolari tratti da diversi scatti : gli occhi, la bocca, la fronte. Da una cicatrice reale questa viene moltiplicata su un corpo che si trasforma in quello martoriato della passione di Cristo; le rugosità si accentuano per esaltare la profondità dello sguardo. Immagini che diventano così intense e sconcertanti, evocative e raccapriccianti. [IMG]public/imgsforum/2008/041.jpg[/IMG] “Un ritratto è un’immagine di qualcuno, nulla di più. Una cosa semplice. La gente si aspetta che un ritratto riveli qualcosa della persona e della sua storia. Non so se questo sia vero, se possa esserlo, in generale, ma se fosse vero sarebbe impossibile fare un ritratto di qualcuno che non si conosce” ” Una sola delle foto che ho fatto, per esempio, è assolutamente vera: è il ritratto di una ragazza anoressica, una modella di diciotto anni, molto bella e alta, ma estremamente magra. Non sono quasi intervenuto, in post produzione. Ho lasciato l’immagine così com’era. E questa è una delle foto cui le persone credono di meno. [IMG]public/imgsforum/2008/Copia_di_dragan_02.jpg[/IMG] Grande ammiratore della produzione cinematografica di David Lynch, vi collabora spesso, e con enorme successo. La sua attività è stata anche oggetto del mondo della pubblicità, dimostrando così di essere figlio mediatico dei nostri tempi. Sono infiniti gli aggettivi che si legano bene a questo genio della fotografia moderna, un suo ritratto può essere metaforico, raccapricciante, macabro e sconvolgente, si può non amarlo, non comprenderlo, ma sicuramente è arte. Un pò di immagini: [IMG]public/imgsforum/2008/091.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2008/152.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2008/dragan2.jpg[/IMG] [IMG]public/imgsforum/2008/dragan1.jpg[/IMG] e qualche link utile se qualcuno vuole approfondire la conoscenza e anche la tecnica. http://www.photo4u.it/viewtopic.php?t=31184

    #1326447
    lidiapoe
    Partecipante

    e a proposito di Dragan, la mia domanda è? Si tratta solo un buon grafico o può davvero intendersi un moderno fotografo? [ist]

    #1326451
    mabriola
    Partecipante

    E’ senza ombra di dubbio tra i migliori artisti di fotografia contemporanea. Un artista pieno ed un fotografo profondo. E’ un grandissimo fotografico emulato dai più, capito dai pochi, ed esaltato dai grandi.

    #1326966
    Franco
    Partecipante

    Originariamente inviato da lidiapoe: e a proposito di Dragan, la mia domanda è? Si tratta solo un buon grafico o può davvero intendersi un moderno fotografo? [ist]

    hai trovato un bel soggetto su cui poter discutere dell’argomento foto/grafia. Ho dato un occhiata al portfolio di questo fotografo, che non conoscevo, i suoi lavori sono di grande impatto, alcune foto mi sono piaciute, anche se il suo genere di fotografia non è fotografia, io la chiamo “arte fotografica” ovvero l’uso della fotografia come mezzo per ottenere un oggetto che esprime l’arte di chi l’ha prodotto. Al contrario la fotografia può essere artistica, anzi dev’esserlo, ma non può esimersi nel mantenere la sua fisionomia di documentazione dell’evento fotografato. Il fotografo che si diletta in Fotografia Artistica utilizza il soggetto per ottenere la sua opera, invece l’Arte Fotografica utilizza la fotografia per ottenere la sua opera d’arte. [lo]

    #1327077
    lidiapoe
    Partecipante

    In effetti Fra, mi piace molto la tua definizione tra fotografia artistica e arte fotografica, quello che mi piace meno è invece la convinzione di qualcuno che la foto sia pura rappresentazione della realtà, anche perchè a mio parere la pura rappresentazione della realtà non può esistere, piuttosto esiste la rappresentazione della realtà di un autore. [bir]

    #1327094
    enrix
    Partecipante

    Lidia scrive: Dragan non è un fotografo puro, non si esprime in termini particolarmente entusiastici neanche riguardo la fotografia: nelle sue interviste, rivela che scattare una foto sia per lui nient’altro che una necessità tecnica ai fini del suo processo creativo, di cui se potesse farebbe volentieri a meno: gli scatti sono ridotti all’essenziale e solo in funzione del suo processo elaborativo finale.

    A mio avviso, già questa presentazione che hai fatto, inquadra bene l’artista Andrzej Dragan nel suo campo di lavoro specifico e cioè di grafico digitale e non di fotografo. A lui la fotografia non interessa se non come punto di partenza per creare i suoi capolavori digitali. Addirittura pensa della fotografia che se potesse ne farebbe volentieri a meno…”. Quale vero fotografo potrebbe mai dire una frase del genere? Per cui non l’annovererei nemmeno tra i grandi fotografi, piuttosto lui è un fenomenale artista digitale le cui opere sicuramente hanno un grande valore nell’arte della pittura digitale e saranno maggiormente apprezzate con il passar del tempo. Un vero cult per tutti gli amanti della grafica digitale.

    Il fotografo che si diletta in Fotografia Artistica utilizza il soggetto per ottenere la sua opera, invece l’Arte Fotografica utilizza la fotografia per ottenere la sua opera d’arte.]

    Questa distinzione, credo, può essere alquanto opinabile. Per me, come in matematica, cambiando l’ordine dei fattori il prodotto non cambia! Ma è solo la mia modesta opinione. [lo]

    #1327348
    Franco
    Partecipante

    Originariamente inviato da lidiapoe: In effetti Fra, mi piace molto la tua definizione tra fotografia artistica e arte fotografica, quello che mi piace meno è invece la convinzione di qualcuno che la foto sia pura rappresentazione della realtà, anche perchè a mio parere la pura rappresentazione della realtà non può esistere, piuttosto esiste la rappresentazione della realtà di un autore. [bir]

    e vero……infatti già soltanto il fatto che solitamente si parla di soggetto fotografico e non di oggetto, rende bene l’idea di quello che è la fotografia…… la rappresentazione della realtà sotto forma d’immagine realistica, ripresa con l’occhio di una fotocamera. Ritornando a Dragan, in generale i suoi lavori non li definirei totalmente astrusi dalla fotografia, a mio parere non è fotografia, ma non mi sento di definirla grafica, piuttosto è in un limbo intermedio 😉

    #1327349
    Franco
    Partecipante

    Originariamente inviato da enrix: [quote] “Il fotografo che si diletta in Fotografia Artistica utilizza il soggetto per ottenere la sua opera, invece l’Arte Fotografica utilizza la fotografia per ottenere la sua opera d’arte.” Questa distinzione, credo, può essere alquanto opinabile. Per me, come in matematica, cambiando l’ordine dei fattori il prodotto non cambia! Ma è solo la mia modesta opinione. [lo]

    …..se la matematica fosse applicabile all’arte e i fattori in gioco fossero gli stessi, la fotografia, l’arte fotografica e la grafica sarebbero la stessa cosa, perchè utilizzano gli stessi componenti, fotografia, tecnica, arte, fantasia. Ma l’aspetto che interessa a noi è un altro, la frase che riporti e che avevo scritto qualche post precedente: “Il fotografo che si diletta in Fotografia Artistica utilizza il soggetto per ottenere la sua opera, invece l’Arte Fotografica utilizza la fotografia per ottenere la sua opera d’arte.” non era un gioco dialettico con i nomi di foto e arte per dare classificazioni a vanvera, quello che volevo dire è che se vogliamo distinguere tra un “prodotto” che all’apparenza e sempre uguale (un pezzetto di carta, oppure dei pixel in un monitor) e definirne la provenienza, classificandolo, dobbiamo distinguere l’appartenenza di alcuni fattori che influiscono sulla differenza del “prodotto”. Ho rigirato la precedente frase, guarda se preferisci questa versione……. “nella Fotografia Artistica il fotografo utilizza il soggetto per ottenere la sua opera, invece nell’Arte Fotografica l’artista utilizza la fotografia per ottenere la sua opera d’arte.” In altre parole…….. nell’arte fotografica la fotografia è sovente un pretesto per creare l’ispirazione artistica, non è il fine, come lo è nella fotografia, sia essa artistica, che descrittiva (la fotografia può essere una o l’altra). Possiamo scriverlo in tanti, tantissimi modi, che come dici tu possono essere opinabili, se qualcuno ha una proposta di classificazione migliore, io sarò qui a discuterla…. ciao [ado] [lo]

    #1328419
    enrix
    Partecipante

    No sò, perdonami, ma tra le due frasi continuo a non vedere grosse differenze. Piuttosto, se si vuole, attribuirei un significato più ampio all’espressione “arte fotografica”, che potrebbe esprimere l’insieme di tutte le conoscenze fotografiche (esperienza, tecniche fotografiche, regole della fotografia, conoscenze degli apparecchi fotografici), che portano il fotografo a fare belle foto, non necessariamente artistiche! Io la vedo così… 😉

    #1329712
    Anonimo
    Ospite

    Non c’é bisogno di complicare le cose con nuove definizioni della fotografia. Già facciamo fatica a far riconoscere la fotografia come un’arte. Molti la considerano un’arte minore, perché più limitata della scultura, pittura, scrittura, ecc. A parere di costoro la fotografia è un’arte minore perché, mentre nelle arti vere, l’artista crea, inventa il soggetto ex novo, la fotografia non può prescindere dal soggerro reale ripreso. Su Wikipedia hanno scritto: “L’arte è un modo per comunicare, per questo motivo essa può essere definita un linguaggio. L’arte, nel suo significato più ampio, comprende ogni attività umana – svolta singolarmente o collettivamente – che, poggiando su accorgimenti tecnici e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall’esperienza, porta a forme creative di espressione estetica”. A mio parere ogni linguaggio ha le sue limitazioni nelle tecniche. E la fotografia soffriva più delle altre la limitazione tecnica, in quanto la sua storia e la sua tecnica sono appena centenarie, mentre le altre tecniche sono millenarie. A mio modesto parere, la fotografia è un linguaggio. E, come tale, riflette la cultura, la creatività di chi la pratica. E’ quindi artistica quando chi la pratica è un artista, cioè un creativo con la necessità di comunicare le sue sensazioni le sue invenzioni estetiche. D’altra parte anche la pittura e la scultura non erano artistiche quando servivano ad illustrare i tratti somatici di un killer su un bando di cattura, o di un imperatore nelle regioni periferiche dell’impero romano. La pittura e la scultura sono divenute arte quando sono finite in mano a Giotto, a Raffaello, a Michelangelo, ai grandi scultori greci, ecc., che erano “artisti”. Le pitture del 200, 300, limitate quasi solo alle chiese hanno analoghe limitazioni tecniche e quindi espressive da cui partirà la fotografia, successivamente, dalla fine dell’800. Se uno prende in mano un pennello non è artista solo perché sta facendo pittura. Esiste una sola fotografia ed infinite. la fotografia d’arte la fa chi ha capacità creative e bisogno di comunicare. Chi non interpreta e non crea, anche perché limitato a scarse conoscenze culturali e tecniche, fa solo fotografia di documentazione; come erano pittura, scultura, scrittura “di documentazione” quando si dipingevano i santi per concretizzare un’idea di santità, si scolpivano i busti degli imperatori romani o si scriveva il numero dei sacchi di grano raccolti in Egitto. A mio parere, la differenza tra arte e non arte quindi è solo nel bisogno di esprimere i propri sentimenti, il proprio pensiero, in modo creativo e non semplicemente descrittivo. Un primo passo verso la fotografia artistica è quindi interessarsi d’arte, di composizione, di tecnica, piuttosto che di obiettivi e apparecchi fotografici sofisticati, quando non si hanno capacità per sfruttarli in modo creativo. [zzz] [zzz] [lo]

    #1329726
    Anonimo
    Ospite

    Continuando nel discorso… uno stesso soggetto può essere fotografato da più persone. Ma qualcuno si limiterà a riprendere l’insieme senza incidere, con la sua cultura, con la sua sensibilità, nell’immagine finale. Altri, invece, saranno attratti da uno sguardo, da una sfumatura di colore, da un contrasto, che richiameranno alla loro memoria un un concetto, un’esperienza. Costoro esprimeranno quel concetto, quel pensiero, reinventandolo, personalizzandolo, riportandolo quasi magicamente sulla pellicola. Ecco la creatività, l’invenzione. Cartier Bresson era un pittore, prima di diventare un grande fotografo. Nelle sue foto esprimeva dei concetti. Un bacio (la pace, l’amore) in una Parigi di guerra (dolore, morte). La poverta, il coraggio, il dolore. Sentimenti, idee, volontà. Sulle sue pellicole venivano riportati i sentimenti, le realtà, rubati ai suoi soggetti. Per far questo occorre cultura, conoscenza, capacità di emozionarsi, di stupirsi, interesse per ciò che si ha intorno. “Le moment decisif”, il momento decisivo, unico, irripetibile. Essere in mezzo al mondo, partecipare agli avvenimenti; per coglierli, per interpretarli, per riassumerli in un solo fotogramma. Egli era un artista perché sapeva comprendere, cogliere, interpretare “l’importanza” di quello che vedeva; sentiva il bisogno di coglierla e riferirla. La sua fotografia era quindi un mezzo, un linguaggio per esprimere concetti. Chiedo: “uno che copia benissimo un ritratto di Raffaello è un artista?” “E’ un artista chi copia un romanzo di Manzoni?” Forse un po’ – se ha acquisito la tecnica del maestro o se ha una calligrafia – certamente no, perché non è sua l’invenzione dell’insieme dell’opera. La fotografia è lo stesso. Se rifai la fotografia di una rivista sei un copista. Se, invece, in mezzo ad una folla enorme riesci a cogliere uno sguardo d’ansia, di paura, d’amore, di noia… forse lo sei un po’. Ma devi anche essere capace di interpretarlo in un contesto. E’ un bambino che soffre la fame tra una folla che passa senza fermarsi? Hai colto un concetto, un contrasto. Ora la tua foto esprime una storia, in un solo fotogramma. E già “più arte”. Ma qualcuno ha già raccontato la stessa storia, ha fotografato un altro bambino che soffre la fame? Non sei un artista innovativo. Devi aggiungere ancora qualcosa di più, per esserlo. Devi dar fondo a tutto il tuo bagaglio culturale per renderlo unico, come se fossi un Michelangelo, e scolpissi una mano, due occhi, in modo che essi parlino, esprimano il loro dolore, la loro forza, la diperazione, l’indifferenza altrui, in un momento irripetibile, unico. Ecco, ora la tua foto è vera arte. [lo]

    #1329747
    Franco
    Partecipante

    Originariamente inviato da Antonino52: Non c’é bisogno di complicare le cose con nuove definizioni della fotografia. Già facciamo fatica a far riconoscere la fotografia come un’arte. Molti la considerano un’arte minore, perché più limitata della scultura, pittura, scrittura, ecc. A parere di costoro la fotografia è un’arte minore perché, mentre nelle arti vere, l’artista crea, inventa il soggetto ex novo, la fotografia non può prescindere dal soggerro reale ripreso.

    Devi sapere che è un discorso che dura da molto tempo e che abbiamo affrontato diverse volte con Enrix, ma prima o poi arriveremo ad un accordo….. [chi] Io penso che la fotografia, a meno che non venga limitata ad un semplice esercizio di riproduzione fedele della realtà (peraltro utopia), può prescindere dal soggetto reale, e sotto gli occhi di tutti, quindi non è assolutamente un’arte minore. In futuro sarà molto piu’ considerata di quanto lo sia oggi, perchè è l’arte d’eccellenza del futuro!

    Originariamente inviato da Antonino52: La pittura e la scultura sono divenute arte quando sono finite in mano a Giotto, a Raffaello, a Michelangelo, ai grandi scultori greci, ecc., che erano “artisti”.

    Sono diventate opere artistiche (anche) quando ci fu’ la necessità di vendere a caro prezzo (anche) la loro capacità di creare, e qui bisognerebbe fare un distinguo tra arte pura e arte commerciale, ma questo è un altro discorso…..

    Originariamente inviato da Antonino52: Se uno prende in mano un pennello non è artista solo perché sta facendo pittura. Esiste una sola fotografia ed infinite. la fotografia d’arte la fa chi ha capacità creative e bisogno di comunicare. Chi non interpreta e non crea, anche perché limitato a scarse conoscenze culturali e tecniche, fa solo fotografia di documentazione; come erano pittura, scultura, scrittura “di documentazione” quando si dipingevano i santi per concretizzare un’idea di santità, si scolpivano i busti degli imperatori romani o si scriveva il numero dei sacchi di grano raccolti in Egitto.

    Questa io la chiamo “fotografia”, invece la “fotografia artistica” è l’immagine realistica interpretata dall’autore. Mi ripeto, ma vorrei però precisare che a mio parere buona parte di noi fà fotografia artistica, anche se non è consapevole di questo e la sua arte è magari grezza e di livello mediocre. Ci sono diversi livelli di arte, ma non si può dire che colui che compie un lavoro mediocre è meno artista di uno che svolge lo stesso lavoro con piu’ maestria, sono tutti due artisti, con un diverso livello di bravura.

    Originariamente inviato da Antonino52: A mio parere, la differenza tra arte e non arte quindi è solo nel bisogno di esprimere i propri sentimenti, il proprio pensiero, in modo creativo e non semplicemente descrittivo. La capacità di esprimere agli altri la nostra arte definisce la capacità di ognuno di noi

    sono parzialmente daccordo, è vero che l’arte può essere esigenza d’espressione, però l’arte può essere anche altro, a volte è piu’ ermetica, a volte piu’ aperta, in ogni caso questo non serve a definire il suo valore, basta vedere le nuove avanguardie artistiche moderne, che hanno radici con correnti vecchie di un secolo, dove “l’oggetto” prende posto al soggetto, e l’espressione della propria arte è ripudiata e cancellata dall’opera, perchè è l’opera stessa ad esprimere le sue potenzialità. Anche il fotografo piu’ scarso, può avere grandi doti artistiche, e non è detto che queste siano evidenti agli occhi della maggior parte degli spettatori. Ogni precursore, ogni iniziatore di una nuova corrente artistica ha dovuto lottare per farla emergere, e noi che attingiamo in determinate correnti per cercare, creare la nostra ispirazione possiamo aver vita facile, in rapporto alla fruibilità che la nostra arte possiede all’interno della nostra società, ma questo non è un mer

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