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Dicembre 23, 2013 alle 4:26 am #1789300MessapicoPartecipante
Sono nuovo del forum, provenendo dall’analogico, non ho mai avuto problemi con la mia reflex, usandola con dimestichezza in qualsiasi luogo e con qualsiasi tempo. Con la mia nuova digitale, ho voluto iscrivermi in qualche sito dedicato e ho visto che molti nei forum, parlano della propria reflex in maniera quasi maniacale, come se fosse una macchina ultrasensibile e molto delicata. Quindi mi é venuta quasi l’ansia ad usarla in piena libertà, avendo timore di sporcarla persino con la mia ombra. Ma é proprio vero cosě? L’obiettivo é meglio levarlo quando si finisce un servizio fotografico o é meglio tenerlo fino alla eventuale sostituzione di esso con altra focale? Io toglievo il mio 50ino dalla mia Canon AT1 solo quando montavo altri obiettivi. Il sensore va pulito ogni volta che si finisce di fotografare? La macchina va riposta sempre senza obiettivo al fine di non inficiarne con il peso l’anello di chiusura? La batteria va tolta o lasciata fino a quando non si riusa la reflex? Quando si innesta l’obiettivo la digitale deve essere a testa in giů? La mia AT1 ha fatto migliaia di foto senza problemi, posso con questa fare lo stesso, considerato che costa il triplo? Non vorrei rimpiangere la vecchia pellicola… Resto in attesa di qualche suggerimento da “vecchi” digitalisti. Un abbraccio e Buon Natale a tutti. Messapico. Un abbraccio a tutti
Dicembre 23, 2013 alle 4:33 am #1789301rossomotoPartecipanteTi posso portare la mia esperienza personale: Nikon D5100 con tre anni e oltre 30000 scatti fatti, sempre riposta in borsa con l’obiettivo montato, solitamente cambio l’obbiettivo a casa e poi tengo quello per tutta la giornata. Fotografato a qualsiasi ora e con qualsiasi tempo. Di rogne non ne ho mai avute, il sensore non l’ho mai pulito e non ne ho mai sentito l’esigenza. Quindi dal mio punto di vista di totale dilettante la reflex non é poi cosě delicata.
Dicembre 23, 2013 alle 9:29 pm #1789397FalconfabPartecipantelascia perdere quelli che curano gli oggetti ma dimenticano le persone. Goditi la tua reflex digitale perché é molto piů resistente dell’analogica. Se poi é tropicalizzata allora é fatta per continuare a scattare pure sotto la doccia! [app]
Dicembre 25, 2013 alle 1:05 am #1789521FabrizioPartecipante[lo] Ciao! Capisco i tuoi dubbi e le tue ansie, sono state le mie al tempo della mia prima reflex digitale, la gloriosa 350d, poi con il tempo mi sono passate tutte ed oggi uso la macchina per come mi occorre, sul momento: cambio obbiettivo quando serve, cerco di non prendere troppa acqua ma, se occorre non mi formalizzo piů di tanto (al limite un sacchetto della spesa é piů che sufficiente per salvare la macchina… io, fortunatamente non sono idrosolubile!) 😀 Il rischio piů grande é quello di sporcare il sensore, un pit-stop in camera service e tutto si risolve comunque. Buone foto! [can] [lo] [lo] Fabrizio
Dicembre 25, 2013 alle 4:54 am #1789532GionnyPartecipanteLe moderne digitali non sono molto diverse dalla analogiche elettroniche, anzi, ne sono la diretta discendenza e come tali si usano. L’obiettivo può restare attaccato senza problemi, io personalmente uso l’unica accortezza di riporre la macchina nella borse con l’obiettivo girato verso il basso (piů per rispetto verso l’obiettivo che per la macchina). Per le batterie, non mi pongo particolari problemi perché le attuali Li-Ion sono fantastiche, le ho lasciate ferme dentro la macchina (o fuori) anche per 2 mesi sperimentando uno scaricamento quasi impercettibile. Se la tua macchina ha una batteria tampone classica e non quella integrata ricaricabile come le piccole xxxD (e ti sentiresti piů sicuro) puoi anche levarla tranquillamente senza rischiare di perdere le impostazioni. L’unica differenza funzionale a cui badare con un’attenzione differente é la polvere. A differenza delle macchine a pellicola, la polvere che si deposita sul sensore ci resta, e scattando foto con il diaframma particolarmente chiuso essa si nota. C’é chi non se fa un problema e si passa le foto su Photoshop per togliere i puntini e chi preferisce fare attenzione e (al bisogno) pulire il sensore. Io bado che entri meno polvere possibile lasciando il bocchettone aperto il meno possibile e quando é aperto lo giro leggermente verso il basso in modo che entri meno polvere possibile. Per quanto riguarda la manutenzione, circa ogni 2 mesi “spolvero” il sensore con una pompetta (la mia ha una valvola per fa passare l’aria in una sola direzione e un piccolo filtro anti-polvere): otturatore aperto, bocchettone verso il basso e qualche “soffiata” energica e la polvere secca viene via senza problemi. In caso ci siano macchie di unto si passa alla pulizia con detergente in assistenza o in casa (se sai cosa stai facendo).
Dicembre 25, 2013 alle 1:56 pm #1789534fotoitPartecipanteOriginariamente inviato da Gionny: Le moderne digitali non sono molto diverse dalla analogiche elettroniche, anzi, ne sono la diretta discendenza e come tali si usano. L’obiettivo può restare attaccato senza problemi, io personalmente uso l’unica accortezza di riporre la macchina nella borse con l’obiettivo girato verso il basso (piů per rispetto verso l’obiettivo che per la macchina). Per le batterie, non mi pongo particolari problemi perché le attuali Li-Ion sono fantastiche, le ho lasciate ferme dentro la macchina (o fuori) anche per 2 mesi sperimentando uno scaricamento quasi impercettibile. Se la tua macchina ha una batteria tampone classica e non quella integrata ricaricabile come le piccole xxxD (e ti sentiresti piů sicuro) puoi anche levarla tranquillamente senza rischiare di perdere le impostazioni. L’unica differenza funzionale a cui badare con un’attenzione differente é la polvere. A differenza delle macchine a pellicola, la polvere che si deposita sul sensore ci resta, e scattando foto con il diaframma particolarmente chiuso essa si nota. C’é chi non se fa un problema e si passa le foto su Photoshop per togliere i puntini e chi preferisce fare attenzione e (al bisogno) pulire il sensore. Io bado che entri meno polvere possibile lasciando il bocchettone aperto il meno possibile e quando é aperto lo giro leggermente verso il basso in modo che entri meno polvere possibile. Per quanto riguarda la manutenzione, circa ogni 2 mesi “spolvero” il sensore con una pompetta (la mia ha una valvola per fa passare l’aria in una sola direzione e un piccolo filtro anti-polvere): otturatore aperto, bocchettone verso il basso e qualche “soffiata” energica e la polvere secca viene via senza problemi. In caso ci siano macchie di unto si passa alla pulizia con detergente in assistenza o in casa (se sai cosa stai facendo).
Confermo quanto detto da Gionny, la fotocamera deve essere al mio servizio e non io al servizio della fotocamera, giusto avere qualche piccola accortezza come fare attenzione quando si cambia obiettivo ne senso di fare il piů velocemente possibile e con il sensore rivolto verso il basso, proteggerla dall’acqua se possibile specie se non é tropicalizzata, ma qualche gocciolina non fa danno a nessuna, in ogni caso questi sono accorgimenti logici. Per il resto la fotocamera deve essere la mia schiava non io lo schiavo della fotocamera!
Dicembre 27, 2013 alle 2:21 am #1789608MessapicoPartecipanteMi sono quasi tranquillizzato, io ho una 7D nuova da circa un mese con un 18-135 da kit. Ma considerata la qualità, ho appena ordinato un 24-70 L f4 non “bianchino” ed un 70-200 L f2.8 non IS (me la cavo ancora bene a mano libera). Da quello che SABATINI mi ha detto, sono gli obbiettivi piů indicati per la mia reflex, sicuramente molto adatti all’uso fotografico che faccio, ho anche pensato di prendere un grandangolo ma ancora non ho valutato quale. La pulizia, ovviamente, sarà affidata al classico pannetto in microfibra che usavo anche per l’analogica. Un abbraccio, Messapico.
Dicembre 27, 2013 alle 2:59 pm #1789625fotoitPartecipantePer quanto riguarda i bianchini per quello che so io sono solo i tele zoom non i grandangolari zoom, la serie L si contraddistingue dalla riga rossa. Il tuo errore é stato di prendere la 7D in kit con il 18/135 anche se a quello che dicono ha una buona resa, ma dovevi prendere un kit con 15/85 che é superiore. Gli obiettivi da te citati sono dei buoni obiettivi ma se non tieni pure il 18/135 su aps-c non hai grandangolo, inoltre il 70/200 f 2.8 non IS per quanto tu possa avere una mano ferma non credo che riuscirai a scattare molte foto senza mosso o micromosso a mano libera, é un obiettivo che pesa kg 1,310 non credo che sia molto gestibile a mano libera senza IS, fosse la versione F4 allora sě perché é molto piů piccolo e piů leggero.
Dicembre 27, 2013 alle 6:01 pm #1789655MessapicoPartecipanteRestando in tema di obiettivi, SABATINI, intende per “bianchini” tutti gli obiettivi da “kit” che vengono estrapolati dalla macchina e venduti separatamente ed in “scatola bianca”. Essendo apopassionato di natura e primi piani, per quanto riguarda il tele non IS, essendo di poca gittata (70-200) ed avendolo già usato sull’analogico (io avevo un 4-5.6), posso garantirti che fino ad 1/125 le foto venivano nitidissime. Certo, in presenza di pose troppo lunghe é ovvio che bisogna usare un cavaletto. Quě parliamo di un obiettivo 70-200 piů moderno e di un f2.8, quindi, lavorerei ancora meglio e comunque proprio in virtů dei soggetti che riprendo, spesso in movimento, l’IS non servirebbe a nulla e quei mille euro in piů li investirei in un piccolo grandangolo. A proposito della mia nuova 7D, l’ho dovuta prendere con quel kit per via dell’occasione (errato prezzo) che mi si rappresentava e non per scelta…capisci a me 😉 Un abbraccio, Messapico.
Dicembre 27, 2013 alle 6:19 pm #1789657marco66PartecipanteNon so ma per bianchini si e’ sempre inteso tutti i 70-200mm della serie L della canon. In realta’ il vero bianchino e’ il 70-200mm f4 non IS Su questi zoom l’is e’ molto utile (niente e’ indispensabile) a 1/250 (se non prima) si e’ gia’ in zona mosso perche bisogna considerare il fattore di moltiplicazione dell’apsc e l’alta densita di pixel di macchine come la 7d. [lo]
Dicembre 27, 2013 alle 8:06 pm #1789667fotoitPartecipanteOriginariamente inviato da Messapico: Restando in tema di obiettivi, SABATINI, intende per “bianchini” tutti gli obiettivi da “kit” che vengono estrapolati dalla macchina e venduti separatamente ed in “scatola bianca”. Essendo apopassionato di natura e primi piani, per quanto riguarda il tele non IS, essendo di poca gittata (70-200) ed avendolo già usato sull’analogico (io avevo un 4-5.6), posso garantirti che fino ad 1/125 le foto venivano nitidissime. Certo, in presenza di pose troppo lunghe é ovvio che bisogna usare un cavaletto. Quě parliamo di un obiettivo 70-200 piů moderno e di un f2.8, quindi, lavorerei ancora meglio e comunque proprio in virtů dei soggetti che riprendo, spesso in movimento, l’IS non servirebbe a nulla e quei mille euro in piů li investirei in un piccolo grandangolo. A proposito della mia nuova 7D, l’ho dovuta prendere con quel kit per via dell’occasione (errato prezzo) che mi si rappresentava e non per scelta…capisci a me 😉 Un abbraccio, Messapico.
Un 70/200 f4/5,6 é una cosa molto diversa da un 70/200 f2.8!
Dicembre 27, 2013 alle 9:33 pm #1789672MessapicoPartecipanteInfatti, con il mio ultra usato analogico FD 200 – 400 – 800 con diverse focali, sono riuscito a fare foto bellissime per il mio genere (natura-soggetti in movimento-primi piani)giocando con tempi alti e ottima luce o se poca, con l’inseparabile cavalletto. Sarò ignorante in materia, comunque sia, ritornando all’IS su APS-C o FF penso che sia tutto un progredire di marketing tecnologico che ci accomoda sempre piů, rendendoci incapaci di realizzare qualcosa con le nostre mani e la nostra testa. Infatti uso sempre in manuale la mia 7D come manuale era la mia AT1, é vero, la 7d é un altro mondo ma almeno sono io a decidere come fare il mio scatto e senza ritocchi con quegli infiniti programmi. Non voglio essere polemico ma non posso concepire che per fare una bella foto bisogna spendere migliaia di euro in attrezzatura che ti annulla il Parkinson. Fino ad ora, ho fatto bene le foto oppure sono stato fortunato, fortuna però, che hanno avuto assieme a me i tanti fotografi che fino a 10 anni fa non sapevano neanche cosa significasse IS. Un abbraccio, Messapico
Dicembre 27, 2013 alle 9:51 pm #1789676fotoitPartecipanteAnch’io provengo dall’analogico, Contax quindi l’unico marchio che non ha mai fatto obiettivi AF per non parlare dello stabilizzatore, ma il digitale e soprattutto aps-c é piuttosto diverso, i tempi di sicurezza non sono proprio i soliti per esempio con il 200mm il tempo di sicurezza per uno che ha la mano veramente ferma é 1/320° se non hai l’IS ed ancor piů con un 70/200 f2.8 che non é proprio uguale ad un 70/200 (70/210 piů normale anni fa) f 4/5.6 che si richiedono piů luce per avere tempi di sicurezza ma con mano ferma scattavi anche ad 1/125 in analogico FF, il EF 70/200 f 2.8 pesa 3-4 volte di piů.
Dicembre 28, 2013 alle 12:33 am #1789701marco66PartecipanteIo come tanti amatori potremmo anche fare a meno di tanta innovazione ma c’e’ da considerare che qualcuno ci lavora con questi mezzi e avere piu’ probabilita’ di riuscita fa stare piu tranquilli. [lo]
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