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Settembre 22, 2010 alle 3:22 pm #1601138FrancoPartecipante
Originariamente inviato da chinaski: allora….un pennello di martora arriva a costare a seconda delle dimensioni anche 50 o 60 euro ( e diciamo se trattato bene ti dura dai 2 a 3 mesi) quindi se pensi che in media parlando di pittori, uno ne possiede dai 20 ai 40… una tela: ci sono quelle normali ( già preparate e montate di cotone) metti dimensione 60 x 70, saremo sui 10-13 euro… poi a seconda della tela usata telaio usato ecc si sale drasticamente… un tubetto di colore viola serie oro da 33ml costa sui 60 euro poi cmq la media dei colori è difficile farla a seconda della serie marca e colore…. poi ci sono i pigmentii , poi ci sono i colori acrilici gli acquarelli ecc… ok qua abbiamo parlato di pittura in maniera abbastanza generica, ora parliamo della scultura, qui ti metto solo un piccolo elenco di materiale e di spese… compressore sclapelli e blocchi bastano e avanzano…. poi fonderia , un bronzo alto 30 ti arriva a costare sui 500/600 euro… poi c’è incisione… e anche li in bocca a lupo con le mille cose da comprare a prezzi esorbitanti… ok naturalmente tutto questo va imparaato a fare. pittura a olio : imparare a preparare le tele in quanto comprarle belle e pronte a volte non è l ideale anche se sono le migliori sul mercato.. imparare tutte le tecniche di pittura… affresco tempera acquarello (in bocca al lupo) olio ecc ecc… passando al mondo della ”scultura” ancora peggio, devi imparare e studiare a scolpire ogni materiale ( e non è sempre uguale la tecnica) senza parlare poi delle lucidature ecc… poi esiste la fonderia e anche li siamo da punto a capo… poi la modellazione della creta con annesse cotture… le tecniche dell incisione puntasecca acquaforte ecc ecc ecc… può bastare come esempio?
ognuno può avere le proprie idee, ma scusami, queste sono molto molto forzate, per esprimersi artisticamente è necessario conoscere in modo approfondito pittura, acquerello, scultura, tiffany, carboncino, ceramica, incisione, bronzo, ecc ecc? io ad esempio mi dedico (solo?) alla pittura e al mosaico musivo, con qualche centinaio di euro di attrezzatura, solventi vari, colori (da 3-6 euro) e pennelli, spatole chi compera i pennelli in martora da 50-60 euro? il mio fornitore, il negozio più’ fornito e caro di Torino mi pratica prezzi dai 6-20 euro (ma il pennello di martora è il pennello più’ caro) sono eccellenti, inoltre ti posso consigliare se non li hai provati i Royal, hanno un prezzo ancora più’ basso (dai 3 ai 5 euro, anche se in questo caso li acquisto all’ingrosso, da un fornitore specializzato in materiali per restauro artistico, dove la misura massima è 12), sono d’importazione, li uso da un paio di anni e hanno una buona qualità. poi se vogliamo parlare di arte in ambito professionale (dove non conosco nessuno che usa tubetti da 33ml da 60 euro), ti ricordo che il costo delle attrezzature di uno studio fotografico professionale sono molto alte, ma non mi interessa parlarne ..
Originariamente inviato da chinaski: sisisi esagero volentieri, la fotografia è una conseguenza dell arte che è stata fatta… ricordati che se Caravaggio non aveva fatto a suo tempo lo studio come creare atmosfere con luci artificiali il fotografo era sempre con in mano una lampadina a domandarsi cosa fare con questo oggetto ( naturalmente è una battuta ) ribadisco poi che è una conseguenza perchè basti pensare che Canaletto utilizzava già nel ‘700 un oggetto molto simile alla macchina fotografica di nome camera obscura per realizzare i suoi lavori… e nel momento in cui una persona distingue le forme d’arte in realtà diverse, mi rammarica tantissimo perchè mettere paletti all’arte ( una realtà di libertà umana assoluta) è la cosa più triste che ci possa essere…
forse hai capito male, nessuno mette in dubbio che le conoscenze di oggi ricevono un aiuto dal passato. Nessuno mette paletti, l’arte è una forma di espressione, in questo senso l’arte è una (dire che la fotografia e la pittura sono due realtà diverse, è un’altra cosa). “La fotografia NON si rifà necessariamente alle belle arti”, ad esempio, può seguire le leggi della fisica, ottica, meccanica, matematica, ecc. e ignorare ogni principio artistico, inoltre, non necessariamente riprende stili e metodi presi in prestito dall’arte pittorica, ma ovviamente, mi sembra una banalità dirlo, sfrutta la conoscenza che ha consentito l’uomo, dall’antica grecia ad oggi, di costuire il sapere su cui fondano le sue azioni, quindi anche dalle belle arti (pittura &c) ma NON solo . la fotografia ha creato nuovi modi di espressione, PER QUESTO MOTIVO HA RAGGIUNTO UNA SUA AUTONOMIA ARTISTICA, da oltre un secolo. La pittura utilizza (anche) la fotografia per i suoi usi, la fotografia fà la stessa cosa.
Settembre 22, 2010 alle 3:46 pm #1601154chinaskiPartecipante“La fotografia NON si rifà necessariamente alle belle arti”, ad esempio, può seguire le leggi della fisica, ottica, meccanica, matematica, ecc. e ignorare ogni principio artistico, inoltre, non necessariamente riprende stili e metodi presi in prestito dall’arte pittorica
ricordiamoci sempre che la fotografia la pittura la scultura ecc, non si fanno da sole… alla base c’è l uomo che con la sua esperienza di vita e quindi di conoscenza e di ispirazione realizza ”un qualcosa” è tutto una grande catena… per favore non generalizziamo l’arte…. l’arte è generica senza troppe spiegazioni… è la cosa più inutile e allo stesso tempo più utile sulla faccia della terra, non mettiamoli dei paletti e dei confini di definizione…
Settembre 22, 2010 alle 3:57 pm #1601155Antony999Partecipantemarco66
ma definire arte certe cose mi viene difficile un artista si esprime in vari modi a volte anche bizarri strani inconsueti incomprensibili ma di fondo ci deve essere lo studio l’applicazione il talento che gli permettono di eseguire le sue opere. i graffi su tela li puo’ fare chiunque ma chiunque anche un quadro del caravaggio lo puoi riuscire a fare ma devi studiare applicarti l’arte e anche sapere e conoscenza che viene tramandata cosa tramandi con i graffi su tela.
Il nodo della questione sta nel fatto che, come affermava Man Ray, In qualsiasi forma sia rappresentato, alla fine loggetto deve divertire, disorientare, annoiare, o far riflettere, ma non suscitare ammirazione per la sua perfezione tecnica che abitualmente si cerca nelle opere darte. Le strade sono piene di artigiani bravissimi, ma di così pochi sognatori pratici. Quindi non sono le difficoltà tecniche che fanno grande l’opera d’arte, ma l’aspetto concettuale. Un bravissimo pittore che copia un quadro di Caravaggio resta un abilissimo pittore, ma non è un artista, nel senso moderno del termine. Allo stesso modo, chi copia una partitura musicale o una poesia o un qualunque romanzo, non è per questo solo fatto un musicista, un poeta, uno scrittore. Da quello che ho appreso ultimamente, Caravaggio non è stato il primo ad usare quella luce particolare, che mette in particolare rilievo i soggetti, esaltandone le forme, i gesti, le espressioni, la forza, la sofferenza, ecc. Ma egli è stato frse il primo che ha preso persone della strada facendole posare in un certo modo, per rappresentare principi, santi, assassini, ecc.; Riuscendo, nello stesso tempo ad infondere il loro, proprio grazie a quella luce particolare, la loro forza, la determinazione, l’orrore, ecc. Altri bravissimi “dipintori” dell’epoca, altrettanto bravi nella tecnica, non hanno riassunto nelle loro opere quelle “idee”, quelle invenzioni, quell’insieme di tecnica e pensiero, che hanno fatto di Caravaggio il grandissimo pittore che è stato. In Leonardo non si legge solo la perfezione tecnica, ma tutto lo scibile umano del suo tempo. Ogni pennellata di Leonardo ha un senso, una razionalità ed una trascendenza che fanno di lui “Leonardo”. Allo stesso modo, altri hanno dipinto fanciulle, e scene religiose. Ma Raffaello aveva il gusto più raffinato della bellezza femminile. I suoi angeli sono creature ultraterrene! Michelangelo ha riempito le sue opere di grandissima tecnica, di prospettiva, di anatomia perfetta, ma soprattutto di profondi e misteriosi concetti teorici, teologici, filosofici e storici. Guido Reni è un grandissimo pittore. Ma le sue opere non hanno lo spessore artistico di Michelangelo, di Leonardo e di altri grandissimi. Le sue grandissime opere (soprattutto dal punto di vista fisico delle misure) risentono dell’ortodossia del tempo. Orami contano perchè raffigurano la loro epoca. Quindi, al di là della tecnica, contano i pensieri, le idee. Picasso ha stravolto completamente la pittura del suo secolo e quella del passato, eppure pare strano, a chi non approfondisce le sue opere, la sua concettualità, che le sue figure contorte e spezzate possano contenere idee. L’arte del passato mirava alla rappresentazione dei santi, dei grandi personaggi. Poi qualcuno ha mutato la prospettiva dell’arte; non più figure, ma situazioni comuni, concetti, sensazioni, sentimenti, impressioni, attimalità, evoluzione nel tempo, ecc.. Per questi argomenti non è necessario l’uso delle “velature” leonardesche. Non occorre la prospettiva e neanche la perfezione della figura. Bastano linee, colori, ombre, macchie, tagli, buchi. Ma quei buchi, quelle linee, quelle macchie arrivano perfino a definire buchi neri, curvature spazio-temporali, strazi della personalità, sofferenza e ombre della coscienza. Essi sono misteri dell’anima, della vita, dell’universo. Nesuna forma perfetta, precisa, risoluta dei dettagli, potrebbe definire questi concetti. Allo stesso tempo ti invito ad approfondire il contenuto di una quadro di Leonardo, Michelangelo, alla luce degli ultimi studi critici. Se ti lasci condurre per mano al di là della perfezione tecnica, scoprirai cosa contengono, insospettabilmente, le loro opere. Perché, trattandosi di raffigurazioni del reale immaginato, ci lasciamo abbagliare dalla perfezione delle forme, dalla apparente facilità di lettura della superficie, dalla bellezza accademica, e non cogliamo i significati reconditi. Quando osserviamo le loro opere a stento sappiamo che rappresentano un papa, un cardinale, un angelo. E già fatichiamo a collocarli nella loro epoca. Ma non sospettiamo neanche lontanamente che quelle figure nascondono critiche feroci alla politica e alla religione. In ogni gesto di quelle figure c’é un perché teologico, filosofico, storico. Osserva la figura effeminata (femminile) che è accanto a Cristo, nell’ultma cena di Leonardo. E’ la Maddalena? Era lei l’apostolo preferito di Cristo? Pensa quali concetti sono nasconti in quel quadro! Michelangelo era protestante. Ha dipinto la Cappella Sistina: la sede della cristianita, il luogo dove si eleggono i pontefici. Leggi le ultime scoperte sul Giudizio Universale. Quell’opera pare tanto il manifesto del protestantesimo. Gliel’ha dipinto sotto gli occhi! Se vuoi parliamo anche dei tagli di Fontana. ma credo che qualcosa l’ho già detto in proposito in questo post. Quando si vuole raffigurare con un’immagine la paura, l’angoscia, si ricorre all'”Urlo” di Munch. Quando si vuole identifica la società americana, si ricorre alla Marilyn, alle scatole di fagioli, alle bandiere di Andy Warhol. Capisci ora come si rappresenta un concetto astratto con poche linee e con poco, o scarso, dettaglio e sofisticazione tecnica?
Settembre 22, 2010 alle 4:10 pm #1601160Antony999Partecipantemarco66 Se osservi le fotografie di Giacomelli e di Ghirri, noterai l’essenzialità dei toni, la tecnica che sembra elementare, se confrontata con la perfezione tecnica dei toni e dei dettagli delle immagini di Ansel Adams. Adamns è il massimo tecnico della storia della fotografia. Giacomelli usava una scala di toni ridottissima, un contrasto elevatissimo (guarda l’immagine dei pretini!). Eppure Giacomelli e Ghirri sono gli unici fotografi italiani tenuti in grandissima considerazione all’estero. Eppure Ghirri fotografava con la Polaroid, o comunque con mezzi tecnici essenziali, gli interni dei cortili dei palazzi! Ma Ghirri è l’unico teorico italiano della fotografia che sia riconosciuto all’estero. Forse è l’unico teorico italiano in assoluto! Vedi come, nell’arte, la tecnica conta fino ad un certo punto, o addirittura molto poco. I grandissimi fotografi di National Geographic documentano l’evoluzione della società, pubblicizzano le bellezza del mondo. Luigi Ghirri e Giacomelli erano artisti. Questa è la differenza. Essi sono considerati maestri perché i successori non ha fatto che ripetere il loro modo di fotografare, i loro soggetti, il loro modo di concepire la fotografia. E la fotografia italiana è ancora troppo legata a Giacomelli (figlio del suo tempo), mentre la fotografia internazionale ha subito notevoli propulsioni verso altri orizzonti. Ed invece avrebbe dovuto seguire soprattutto le più aperte idee artistiche di Luigi Ghirri.
Settembre 22, 2010 alle 11:30 pm #1601265edd07PartecipanteOriginariamente inviato da fra65: vivo in una casa d’epoca, la volta del salone di oltre 40 mt2 è a botte e le pareti sono alte 2,4mt mentre il soffitto è alto il doppio ed è presente una sola finestra . però .. ho un arredamento molto moderno che rompe l’insano equilibrio architettonico (lo sò che a questo punto qualche architetto avrà da ridire). [quote]Originariamente inviato da edd07: Beh, la categoria dell’estetica può avere tanti significati. Prova a leggere “Diario di un seduttore” di Kierkegaard e l’ “Aestetica” di Baumgarten.. Sono due mondi completamente diversi. Questo per dire che l’estetica che comunemente indichiamo, è la scienza del bello. In realtà, l’estetica dovrebbe essere considerata una categoria che assume attributi diversi a seconda delle diverse realtà storiche. Il bello rinascimentale era quello misurato, pacato ed equilibrato; il bello contemporaneo secondo alcune correnti è ciò che è funzionale.
quando scrivevo (in modo frettoloso, scusami se mi sono spiegato male) che l’estetica non è morta, ma ha perso l’attualità che aveva ad esempio nell’ottocento, intendevo esattamente quello che scrivi tu, che attualmente ha una fisionomia diversa dal passato. L’estetica ha attributi soggettivi che al giorno d’oggi non si mettono in discussione, anzi solitamente (dall’illuminismo in poi) si mettono in discussione. Ad esempio, tanto per parlare, in passato la vanità, l’elogio, l’intelligenza, la cortesia e la cavalleria erano il bello, oggi (generalmente) l’esatto opposto. Però il significato del termine estetica sotto il profilo filosofico non rientrava nel mio discorso, le citazioni erano solo un pretesto per mettere sull’altro piatto della bilancia anche le arti non moderne . l’arte è anche un gioiello cartaginese, un vaso greco, un’abitazione dell’antica Roma, non solo i tagli di F.Fontana, i ritratti cubisti e i paesaggi futuristi .. Io penso che le belle arti debbano riappropriarsi della manualità artigiana, invece la (giovane) fotografia deve acquisire una maggiore maturità artistica. Comunque, trovo che i vostri discorsi sull’evoluzione dell’arte siano interessanti, ma anche volendo portare un parallelo, molto lontani dalla fotografia, come ho già ripetutamente scritto in altre occasioni, i movimenti artistici nella fotografia seguono tempi (a volte) differenti rispetto il mondo delle belle arti, dov’è presente una tecnica più’ accessibile (costi minori, maggiore indipendenza, tecnica/tecnologia più’ semplice) e libera di interpretare il soggetto con maggiore costrutto (senza i vincoli descrittivi dell’immagine fotografica). sarebbe utile rientrare nel nostro seminato, e applicare l’argomento arte alla fotografia, altrimenti l’OT necessita di essere (ri)postato nella rubrica “off topic” 😉 [/quote] Ce l’hai difronte uno studente d’architettura XD O meglio, dall’altra parte del monitor 😀 Sono d’accordo con te. Cominciamo col dire che per gli edifici di nuova costruzione la distanza minima tra “pavimento” e “soffitto” deve essere di 2.7m auahuahuahau La scarsità di aperture, e la grande quantità di materiale erano obbligatorie una volta, a causa del metodo di costruzione [muratura]. La tua finestra sarà sicuramente più alta che larga, cosa che spesso non avviene al giorno d’oggi, e sarà distante almeno un metro dal primo angolo =) Spesso le composizioni antiche, e quelle della case pre-guerra derivano dalla soluzione di problemi strutturali; quella finestra, lì in quel posto, era “dovuta” più che voluta. L’arredamento è questione di gusti, se a te piace, chissenefrega dell’edificio =) E’ il modo in cui si rapportano quello che conta.. Sono d’accordo anche sull’altro punto. L’arte antica è una grande arte. Uno degli esempi più banali, è la Domus Romana. La domus ha un impianto molto molto funzionale. Un “atrio” al centro attorno al quale si distribuiscono gli ambienti. Al giorno d’oggi è ancora uno dei punti di partenza di alcuni progetti. Le Corbusier ha fatto un lunghissimo viaggio per studiare quest’arte. Se non ci fosse stato il romanticismo, non sarebbe nato di reazione il realismo, e di conseguenza l’impressionismo, e l’espressionistmo e il cubismo e l’astrattismo. E’ tutto un riferirsi al passato, come qualcuno ha detto prima di me. Ognimodo, io non credo che questa discussione non rientri nella fotografia. Anche la storia dell’arte è Educazione all’immagine. Studiare la composizione di un opera architettonica o artistica è solo propedeutico per quello di una composizione fotografica e viceversa.
Settembre 22, 2010 alle 11:48 pm #1601267edd07PartecipanteMies Van der Rohe diceva: “Noi non riconosciamo forma alcuna, bensì soltanto problemi costruttivi. La forma non è il fine del nostro lavoro, bensì il risultato. […]. Ci preme sostanzialmente di liberare la pratica del costruire dalla speculazione estetica [degli ornamenti rinascimentali in pratica], per riportare il costruire a ciò che deve essere esclusivamente.”
Settembre 23, 2010 alle 6:41 am #1601308FrancoPartecipanteOriginariamente inviato da chinaski: ricordiamoci sempre che la fotografia la pittura la scultura ecc, non si fanno da sole… alla base c’è l uomo che con la sua esperienza di vita e quindi di conoscenza e di ispirazione realizza ”un qualcosa” è tutto una grande catena… per favore non generalizziamo l’arte…. l’arte è generica senza troppe spiegazioni… è la cosa più inutile e allo stesso tempo più utile sulla faccia della terra, non mettiamoli dei paletti e dei confini di definizione…
In passato ero io che suggerivo ad altri di non ereggere paletti (f.analogica/digitale, foto/fotomontaggi), ora è il contrario, si vede che i tempi stanno mutando .. ma ti tranquillizzo, non ho preparato alcun paletto, però, se al prossimo raduno di canoniani ne troverai una fila che ci separano, ti autorizzo a toglierli, anche se li ho messi io. Le definizioni sull’arte sono un compito che spetta ai filosofi, gli storici, i critici d’arte e giudici dei concorsi, perché non possiamo farlo anche noi? la sola presa di coscienza che un determinato oggetto è un’opera d’arte, richiede una CLASSIFICAZIONE (arte/non-arte), io posso creare tante classificazioni senza intaccare il significato ultimo di arte. ad esempio, una tela con una macchia è sempre un’opera d’arte? ovvio che no .. a maggior ragione ci sono fotografie che non sono (per volere dell’autore o giudizio del critico) un oggetto d’arte, quindi cosa sono? semplicemente fotografie! mentre una fotografia con connotati artistici cos’è? .. una fotografia artistica, o se vuoi, un’opera d’arte! come vedi questa semplicissima classificazione (e suddivisione) non può essere rifiutata. fotografia – fotografia artistica
Originariamente inviato da edd07: La scarsità di aperture, e la grande quantità di materiale erano obbligatorie una volta, a causa del metodo di costruzione [muratura]. La tua finestra sarà sicuramente più alta che larga, cosa che spesso non avviene al giorno d’oggi, e sarà distante almeno un metro dal primo angolo =) Spesso le composizioni antiche, e quelle della case pre-guerra derivano dalla soluzione di problemi strutturali; quella finestra, lì in quel posto, era “dovuta” più che voluta.
è proprio una finestra alta, sui 280-300cm x 140, termina una ventina di centimetri sotto il centro volta ed ha un arco a tutto sesto. La luce entra quando c’è il sole! per ovviare a questo ho chiesto a chi mi ha sostituito la finestra di mettermi un vetro opalino nel mezzo tondo dell’arco, in questo modo ho potuto evitare l’uso dei tendoni, utilizzando solo una piccola (e trasparente) tendina a pacchetto in lino bianco sulle ante della finestra . poi ho messo molti punti luce ben mimetizzati ad estremi mali .. riguardo il fatto che si parla solo di arte, non avevo capito (ho letto solo adesso “l’altro” topic OT) che l’intenzione era proprio questa, quindi ben venga.
Settembre 23, 2010 alle 6:50 am #1601309FrancoPartecipanteOriginariamente inviato da Antony999: Eppure Giacomelli e Ghirri sono gli unici fotografi italiani tenuti in grandissima considerazione all’estero.
Ghirri ma anche Mario Giacomelli, sono i fotografi Italiani che preferisco (ma anche Fontana, Mulas, Mimmo Jodice ..) possiedono una maturità artistica fuori dal comune, soprattutto Ghirri, poliedrico, profetico e innovatore
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