Credo che la scelta del taglio verticale sia un buon argomento di discussione. Questo è infatti uno di quei casi in cui la teoria deve lasciare il passo alla pratica, o più semplicemente (come dico spesso) “bisogna conoscere la tecnica per poterne fare a meno”. A prima vista può sembrare ovvio che lo scatto sia da fare in verticale, ma nottegiorno c’ha provato e ha visto con la stessa ovvietà quanto fosse meno “interessante”. Il motivo è da cercare nel fatto che la scena è già verticale quindi una cornice omogenea al verso avrebbe appesantito l’immagine ricalcando il verso già rappresentato. Questo si può fare ed è tipico della fotografia minimalista, ma è una tecnica particolare che si basa su teorie differenti da quelle della regola dei terzi ecc. e quindi difficile da azzeccare per caso. Differentemente, ad esempio il viso di una persona è sì verticale, ma gli occhi che sono generalmente la parte più importante sono orizzontali, e sono essi a contrastare ovvero a compensare il consueto taglio verticale dei ritratti.