C’è un altro grosso problema che potrebbe fermare la produzione in Giappone. Siamo in contatto con amici (giapponesi) che vivono e lavorano a Tokyo; lui alla Toyota. Oltre al discorso radiazioni, per cui chi può è invitato a stare in casa con le finestre chiuse… c’è da aggiungere che per recarsi al lavoro non sono disponibili treni, che il trasporto delle merci ora è possibile solo su gomma ma questo è molto più lento e costoso e che il black out nell’aera esterna di Tokyo colpisce anche le aziende. L’Ikea di Tokyo è chiusa, ma alcuni (molti, credetemi) dipendenti volontari si recano comunque al lavoro per confezionare coperte e beni di prima necessità da inviare nelle zone colpite. In Giappone ora la priorità è aiutare il proprio Paese. Conoscendo, abbastanza credo, i giapponesi i casi di speculazione saranno minimi. Le mele marce poi ci sono ovunque. Purtroppo non posso dire lo stesso del nostro MERAVIGLIOSO (non è ironico) popolo che tra pochi minuti celebrerà l’anniversario della sua unità ! scusate l’OT finale Carlo
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