[alessandromagno]

Ciao a tutti e un grazie in anticipo. Premetto che ho provato con “cerca”a vedere se era stato trattato un’argomento sulla T90,sui 90 risultati datomi io non l’ho visto.Tornando al messaggio o topic,avrei intenzione di comprarne una dato che mi si è rotta la A1 alla quale ero molto affezzionato e siccome ottiche come il 55/1.2 ssc AL(che mi ritengo fortunato di possederlo)24/1.4 SSC Aspherical,il 100/2 che come resa non ha assolutamente nulla da invidiare al 135 ef L anzi…e un 200/2,8 non voglio lasciarli inusati,non ho la più palida idea se vale o no. Intendo dire se qualcuno la conosce può consigliarmi? [lo] Cordiali saluti: Alessandro

[gloster1974]

Capisco che l’A1 possa averti abituato male con il suo automatismo ma io sinceramete cercherei una bella F1 New da abbinare a quelle ottiche favolose , so da fonti molto affidabili che la T90 , macchina destinata ad un uso PRO puo’ facilmente avere problemi all’otturatore ;). P.s. complimenti per il 55 AL , piuttosto raro come il 24mm :O :O

[alessandromagno]

Ok grazie comunque quando l’avevo vista e provata ma non ancora presa,ho provato con sinolo fotogramma e con motore(incorporato)sul massimo dei fotogrammi per secondo e mi sembrava tutto ok.Anzi faceva meno rumore della mia EOS 1n HS. Grazie anche per il 55/1,2 SSC AL mi era costato e non poco come il 24 ed essendo un medioamatore,cercavo tra le ottiche qualcosa di buono e sono stato fortunato.Per la F1 new, ci stò pensando… Ho letto giusto per curiosità che il costo dellultima nominata(F1 new)parte dai 250euro solo corpo(non che mi interessi l’ottica) ma non avendo le mani piccole almeno con motor drive sarebbe meglio.Rimane un “purtroppo” ed è che al momento posso arrivare alla T90 e non oltre. Ciao,Alessandro [app] [gra]

[fireblade]

Il grosso problema della T90 è la magnetizzazione permanente del sistema di sgancio dell’otturatore, dovuto principalmente a lunga inattività. Questo difetto comporta il mancato rilascio dell’otturatore ed il famigerato errore EEEE oppure BC. Quindi attenzione, non è detto che se la macchina ora funzioni, non possa guastarsi in futuro. L’unica macchina “ammiraglia” del sistema FD che ha superato indisturbata gli ultimi 30 anni è la F-1, le altre, sia la A-1 che la T90 sono “invecchiate male” ed oggi non danno nessuna garanzia di affidabilità. Capisco che la T90 con il suo design stile EOS (è nato proprio allora) e con caratteristiche moderne (lettura multispot, motori incorporati, flash TTL) possa fare gola, ma c’è il rischio di ritrovarsi tra le mani un inutile fermaporte. Esistono ditte che smagnetizzano il sistema di rilascio dell’otturatore, ma i costi sono assurdi, superiori a quanto si possa pagare la stessa macchina. Altro potenziale problema sono i display LCD costruiti con tecnologia da orologi degli anni 80, e potenzialmente soggetti a danneggiamenti per infiltrazione di polvere, umidità, o semplice invecchiamento. Pur essendo un fanatico del sistema FD ho sempre lasciato la T90 fuori dai miei desideri, ho già abbastanza seccature 🙂 Ti consiglio la lettura di questa discussione, tuttora in fase di aggiornamento, che parla proprio del sistema FD. forum_forum.asp?forum=6&section=9&post=331072&page=1 Buon divertimento 🙂

[alessandromagno]

Vero quanto scritto ma c’è un però…ed è che anche la F1 o la F1 new se lasciate per un certo periodo ferme,la meccanica ne risente.Infatti,proprio per questo motivo un grande(per me)Paolo1960 di CCI,che ne ha tre,oggni tanto gli fa fare un giro scattando a destra e a sinistra proprio per evitare questo”collasso meccanico”Non discuto la tua risposta e me ne guardo bene ma purtroppo anche l’ammiraglia della canon innesto FD ha i suoi problemi e poi si sta parlando di fotocamere che la più giovane ha 25anni non è certo giovane quanto una eos 10D grazie ciao: Alessandro [lo]

[lorenzo1981]

Sono un felice possessore da più di 4 anni di una T90. A me (finora) non ha dato problemi di sorta. F1 e T90 sono due mondi agli antipodi e secondo me dovresti basare la tua scelta su questo piuttosto che su considerazioni sull’affidabilità (che comunque è da tenere in conto). La F1 è la classica macchina “a sistema”, preparati quindi ad andare in cerca di motor-drive per avere la priorità di tempi, pentaprismi esposimetrici per quella di diaframmi e così via. La T90 è essenzialmente una EOS 1 senza autofocus. Secondo me quello che la pone anni luce avanti anche a molte EOS digitali è il sistema di esposizione. Il multi-spot con compensazione per luci/ombre è una cosa da provare! AELock spot sul soggetto, poi si “esplora” l’immagine e si vede in che “zona” (di Adamsiana memoria) cadrà ogni particolare (+o- 5EV). Se prendi la T90 un must è il suo flash TTL dedicato, il 300TL. Anche qui funzioni avanzatissime come il FEL, l’A-TTL (sorpassato però dall’E-TTL), la possibilità di scegliere indipendentemente l’esposizione di soggetto e sfondo. Aggiungi un motor-drive a 2 velocità (2,5 e 4,5 fps se non ricordo male), caricatore per 4 batterie stilo AA, sincro-flash a 1/250 e un’ottima ergonomia. (sono di parte ? [all] ) come bottom-line direi: – la F1new è una macchina professionale, dedicata ai professionisti, solida come una roccia ma di vecchia concezione – la T90 è una macchina per fotografia creativa, anche lei molto solida (i Jap la chiamavano “the Tank”), con funzioni e accorgimenti molto attuali, con solo 3 pecche: l’errore 99, il display che potrebbe morire, l’essere stata troppo avanti rispetto ai tempi e alla concorrenza

[alessandromagno]

Riporto quello che mi è stato detto su CCI e che in pratica in parte ti da ragione.Io stesso ho una T90,però comprata da poco e voglio prendere anche una F1 new. QUello che segue è quanto mi è stato riferito: Ciao Alesandro, tanto per intenderci le reflex ammiraglie della fotografia dell’epoca, i primissimi anni ’80, erano le seguenti: Pentax LX, Leica R-4, Nikon F-3 e, ovviamente, Canon F-1 n. Andiamo con ordine: – PENTAX LX, la sigla altro non è che il numero 60 in latino, e serviva a ricordare che nel 1980 ricorreva appunto il sessantesimo anniversario della Pentax. Questa era una reflex a funzionamento elettro/meccanico (cioè senza batteria l’otturatore funzionava con tutti i tempi di posa dal sincro X fino a 1/2000 di sec.) era piuttosto piccola e leggera, disponeva di una leggera semi-tropicalizzazione e della lettura TTL flash, ma non era un mostro di resistenza e costava un mezzo sproposito; – LEICA R-4, era una reflex elettronica, senza batterie funzionava solo il sincro flash, ma l’elettronica di cui disponeva era di derivazione Minolta, e onestamente non valeva granchè. Dal punto di vista meccanico poi non è che sia mai stata indicata come la migliore delle fotocamere del marchio tedesco, in definitiva … un vero e proprio fallimento. Che però costava di peccato mortale, con il 50/2 costava all’incirca il doppio della Canon F-1 con il 50/1.4 – 2.200.000 lire dell’epoca! – NIKON F-3, da quasi tutte le riviste dell’epoca era considerata, figuriamoci, l’ammiraglia per antonomasia degli anni ’80, in realtà non valeva granchè. Era una reflex elettronica, al contrario di quelle che l’avevano preceduta, senza batterie funzionava solo il sincro X (1/80 di sec.), non era tropicalizzata, aveva un otturatore tutt’altro che eccelso per durata, ma sufficientemente preciso, aveva i mirini (sei tipi) e i vetrini di messa a fuoco (tredici tipi) intercambiabili, il mirino vantava, come tradizione della casa, l’inquadratura al 100%. L’esposimetro, dotato della classica lettura semi-spot tipicamente Nikon, si estendeva da +1 a +18 EV. In definitiva un prodotto buono, ma troppo costoso e senza doti particolari. – CANON F-1 n, all’inizio guardata con un pò di supponenza da quasi tutte le testate di settore dell’epoca, si guadagnò sul campo l’etichetta di migliore Ammiraglia degli anni ottanta. Aveva un robustissimo corpo in ottone, col solo dorso in acciaio, completamente tropicalizzato, la casa ne garantiva l’uso in un range di temperature comprese fra -30 e +60° centigradi con un tasso di umidità del 95%. In questa caratteristica annichiliva letteralmente tutte le concorrenti. Era dotata di mirini intercambiabili (cinque tipi) e di vetrini intercambiabili smerigliati al laser, due volte più luminosi (i tipi laser smerigliato/luminoso addirittura 2,5 volte) rispetto ai Nikon, peraltro in numero impressionante (trentadue tipi). La sua particolarità era la costruzione modulare: aggiungendo o togliendo degli accessori si aggiungevano o toglievano delle caratteristiche, per esempio, si poteva scegliere fra esposizione Media Integrata, Spot e Semi Spot, semplicemente cambiando il vetrino di messa a fuoco, si poteva aggiungere l’esposizione AV aggiungendo il Mirino AE, così come anche la misurazione TV aggiungendo i motori o i winders. Inoltre era dotata, caso unico per l’epoca di una eccellente ergonomia che aumentava ulteriormente, al contrario delle concorrenti, con l’aggiunta dei motori che erano dotati, al contrario della Nikon F-3 per esempio, del pulsante di scatto dedicato alle foto con inquadrature verticali, adesso una caratteristica comune a tutti … ma trent’anni fà solo a pochissimi modelli. L’esposimetro, eccellente per precisione, funzionava in un range compreso fra -1 e +20 EV, l’otturatore elettro/meccanico aveva una vita operativa pressochè infinita, dubito fortemenete che se ne sia mai rotto uno per il troppo uso, e senza batterie funzionava con tutti i tempi di scatto dal sincro x (1/90di sec.) fino a 1/2000 di secondo. Ultima cosa, il mirino aveva una opertura pari a “solo” il 97% del campo inquadrato, ma l’aveva non perchè Canon non fosse in grado di farlo a copertura totale, ma solo perchè il 97% del campo inquadrato è la visuale che riportavano i migliori telaini per diapositiva dell’epoca come di ora … e dal momento che la Canon F-1 era pensata per i professionisti, e dal momento che gli stessi all’epoca adoperavano solo materiale invertibile … la scelta era quantomeno obbligata! A proposito, quasi dimenticavo, anche l’esposimetro Canon era pensato particolarmente per i professionisti, infatti tendeva a sottoesporre (1/3 di stop) proprio per favorire la letture della luce con le diapositive, al contrario dell’esposimetro Nikon che tendeva, a volte in maniera anche esagerata, a prendere la misurazione privilegiando la lettura delle ombre. Ovviamente ci sarebbe ancora un mare di piccole e grandi notizie da aggiungere … da davvero non mi sbrigherei più! Ciao Paolo segue un’altro: Paolo ha già detto tutta la parte tecnica, io posso solo aggiungere le impressioni di uno che la sta usando da 25 anni con la massima soddisfazione. La macchina, specie col motore da 5 fs e le sue 12 stilo, è parecchio pesante ma la senzazione di stabilità e solidità che ti ti dà impugnandola è veramente unica. L’ergonomia è praticamente perfetta e tutti i comandi, che sono solo quelli indispensabili, si raggiungono facilmente senza bisogno di staccare l’occhio dal pentaprisma. Il fatto poi che lavori anche senza batteria è una cosa che mi salvato il didietro in più di una occasione. Io poi l’ho usata quasi sempre con diapositive e l’esposimentro non mi ha mai tradito. Un ‘difetto’ comunque ce l’ha : è una macchine che DEVE lavorare ! Ora che la uso molto meno mi accorgo che quando la riprendo in mano devo farla lavorare un pò a vuoto per farle ripredere il ‘ritmo’. Vedrai che sarà una macchina che ti potrà dare solo soddisfazioni. Beh ragazzi, io la mia prima F-1 n l’acquistai ai del 1983, allo stato attuale ne ho quattro, tutte perfettamente funzionanti, tre di esse hanno il mirino AE e una il pentaprisma FN, ho anche tre motori e altrettanti winders, quattro vetrini di messa a fuoco, un mirino a pozzetto e una catastrofe di obiettivi. L’unico problema è che da circa tre anni le sto usando pochissimo perchè purtroppo la mia vista non è più precisa come fino a circa tre anni fà, appunto, e dal momento che non esistono più lenti di correzione diottrica, e non sopporto di focheggiare con gli occhiali, le uso ormai molto di rado preferendo affidarmi alle EOS, ma solo perchè almeno esse hanno la regolazione diottrica del mirino. Però come ha testè detto Bertopinal basta anche solo impugnarle per notare subito la magnifica ergonomia assicurata dai motori, e l’eccellente bilanciamento di queste macchine che, anche montando i grossi tele 300/2.8 L e 500/4.5 L (li ho entrambi) ne consente l’uso a mano libera con tempi semplicemente impossibili anche alle pur eccellenti EOS 1 n e V HS e alla EOS 3 HS. Comunque ogni tanto continuo a usarle, sopratutto quando ho bisogno dei tele, e quando stanno a riposo ho sempre cura, generalmente una volta a settimana, di “farle fare un giro”, come dico io, ovverosia mi premuro di effettuare una serie di scatti, due o tre con ogni tempo di posa, ad ognuna di esse proprio per tenere in allenamento l’otturatore, che una volta finito il giro controllo sempre che non ricarichi dopo aver effettuato l’ultimo scatto appunto per non tenere in tensione il magnete di sgancio delle tendine stesse. In questo modo allontano la possibilità che la meccanica delle macchine impigrisca fino al punto di smettere di funzionare. Dovendo usare una lente che per me tutt’ora è rimasta imbattuta in tutto e per tutto alla quale ne segue un’altra strepitosa,nonostante la F1 new,come giustamente da te sostenuto,e la T90 siano agli antipodi,penso che,essendo un fortunato possessore di un 55/1,2 SSC AL FD e di un 100/2 new mont FD per quanto sii ottima la T90,la macchina giusta per queste due lenti non può che essere una F1 new. La sfortuna della T90,è quella di essere nata alle soglie delle EOS ed infatti ha avuto vita breve e comunque quando i proffessionisti che in un primo momento la guardavano di sottocchio,venne poi ricercata dagli stessi appunto per quello da te detto e per la resistenza…ma che dire…La F1 new è ben’altra cosa… ciao grazie, Alessandro

[Bluxx]

Posseggo una T90, acquistata usata negli anni ’90, con cui ho fatto migliaia di scatti, utilizzandola, senza troppa cura, nelle situazioni climatiche e ambientali più diverse. sono rimasto stupito nel leggere, dei problemi riscontrati e dei dubbi di alcuni di voi: probabilmente sono stato fortunato, ma non ho mai avuto il benchè minimo problema o malfunzionamento. Il mio personale parere è che sia tutt’ora una gran macchina. Ciao

[alessandromagno]

Grazie anche della tua conferma e resto del parere che se compri una rolls royce e sei sfortunato,continuerà a darti problemi…lo stesso discorso vale per la T90 e non dico di non credere a quanto mi è stato fin’ora scritto ma tutto,secondo me, va a fortuna.Rivedendo la storia di questa fotocamera,tornando indietro negli anni ed esattamente il (credo)1985,uscì la canon T80,ma risultò un tentativo infelice e tecnicamente sbagliato di macchina autofocus.Assomigliava + a un prototipo che non ad una offerta commerciale con l’ottica che incorporava un grosso motore che movimenta la ghiera di messa a fuoco.La Canon T90 presentata un anno dopo(1986)risultò essere un prodotto rivoluzionario.Vuoi per la sua incredibile linea,vuoi la completezza delle funzioni e flessibilità operativa senza precedenti.Infatti proprio x le caratteristiche tecniche,viene posta in un mondo a parte.Come caratteristiche tecniche,troviamo tre sistemi di lettura esposimetrica(spot,semispot,integrata)al quale si aggiunge anche il sistema multistop,che l’unica a possederlo era la Olympus.L’automatismo di esposizione sui tempi,sui diaframmi,program e program variabile a scelta e anche manuale la rendono la fotocamera ideale per ogni esigenza amatoriale e proffessionale.Inoltre la T90 è la prima reflex Canon dotata di flash TTL che dialoga magnificamente col proprio flash dedicato 300TL specie in fill-in.Il tempo sincro si attesta su 1/250 sec. mentre l’otturatore offre tempi da 1/4000 a 30 sec.Se si vuole guardare,le funzioni sono molte:autoscatto,sincro sulla prima o seconda tendina,compensazione esposimetrica,sei schermi intercambiabili,ecc.Se proprio si vuole essere pignoli,tra i punti negativi,la mancanza di una presa sincro. Il tutto comandato da una rotella zigrinata superiore mentre le sequenze di scatto in orrizzontale e verticale sono agevolate da due bottoni di scatto e l’alimentazione è intelligentemente fornita da quattro semplici pile a stilo reperibii ovunque. Possiamo dire che il “colpo di genio”vero e proprio che identifica la macchina alla prima occhiata proiettandola nel futuro,è il design della sua carrozzeria. Riportando quanto avevo detto a Lorenzo1981,la T90 fu un prodotto prematuro e troppo avanzato e spiazzante anche per l’epoca AF.Infatti venne scoperta dai proffessionisti qualche tempo dopo e divenne ricercatissima per l’altissima concentrazioni di funzioni,affidabilità e ergonomia.Come Lorenzo1981 ha giustamente sottolineato,per la sua robustezza,fu soprannominata “The Thank” ovvero il carro armato.La Canon T90 rappresentò una evoluzione epocale diventando la reale capostipite delle EOS e il prototipo di riferimento per tutte le reflex moderne. Secondo un mio parere,anche se mai provata,accanto alle due F-1,reppresenta una delle migliori fotocamere di sempre.Una fotocamera degna non di stare al museo della Canon ma in un museo di arte contemporanea. Aggiungo solo una ultima cosa…l’errore 99,la magnetizzazione permanente del sistema di sgancio dell’otturatore dovuto principalmente a lunga inattività,il display LCD potenzialmente soggetto a danneggiamento per infiltrazione di polvere, umidità, o semplice invecchiamento ecc.possibile che su una reflex come questa non siano stati previsti?anche la F-1 new o la F-1,se lasciate a lungo inoperative,la meccanica si impigrisce… Conosco solo la storia della T90 ma non l’ho mai provata… Mi fermo qui non vorrei risultare troppo noioso ma ripeto,secondo me va a fortuna. Ciao grazie, Alessandro [lo]

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