- Questo topic ha 15 risposte, 8 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 11 anni fa da marco66.
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Marzo 17, 2008 alle 7:24 pm #1332323iggamPartecipante
Come promesso in qualche risposta, ho scritto un articolo sul ricorrente problema della risoluzione necessaria per stampare una foto. L’articolo riguarda in particolare il mio servizio di stampa, ma credo – spero – possa comunque essere interessante per tutti. Il link è http://www.stefanomaggi.com/joomla/content/view/114/87/ Attendo i vostri commenti o eventuali suggerimenti per migliorarlo… Ciao! Stefano PS: spero di aver azzeccato la sezione del forum!
Marzo 17, 2008 alle 7:30 pm #1332324firebladePartecipanteTi ringrazio per l’interessante articolo. Provvedo a mettere in evidenza la discussione perché resti facilmente disponibile in futuro. Ti chiedo solo di non usare il nostro sito per propagandare la tua attività in quanto ciò è espressamente vietato dal regolamento. So che sei un galantuomo, per questo non ho rimosso le informazioni relative al tuo sito. [lo]
Marzo 17, 2008 alle 8:22 pm #1332339alexhPartecipanteTi ringrazio per il tuo articolo e mi accodo a fire nel darti del galantuomo, per aver messo a disposizione di noi tutti la tua professionalità gratuitamente!
Marzo 20, 2008 alle 9:47 pm #1333240thewizardofwizPartecipante…non conosco l’amico stampatore, che almeno sulla carta promette alquanto bene (magari avrò anche il piacere di interessarlo costruttivamente in qualche stampa, appunto… ;)) però devo dissentire per quello che è la normale stampafotochimica effettuata in laboratori con varie tipologie di stampa (laser, triled, ibridi 2 led un lase, trilaser convolgiato, lambda eccetera) i migliori risultati si ottengono fornendo al laboratorio il file con il profilo colore richiesto, già nelle dimensioni di stampa e massima densità fornita dalla sezione di stampa, operando come ultimo passaggio la maschera USM, ottimizzata già per i parametri summenzionati. saluti ottimizzati Fabio
Marzo 21, 2008 alle 1:40 pm #1333378iggamPartecipanteCiao Fabio, hai ragione, infatti il consiglio di mandare alla loro risoluzione nativa è valido solo per il mio servizio di stampa. Gli “altri laboratori” (almeno quelli che ho provato) di solito non dedicano attenzione al ricampionamento, il che comporta una notevole perdita di qualità se il file non è mandato alla risoluzione intrinseca (ppi) della stampante. Immagino che il motivo principale sia che ricampionare ad alta qualità porta via tanto tempo, che per laboratori che guadagnano sulla quantità più che sulla qualità è una variabile fondamentale. (Per darti un’idea, su stampe medio-grandi il solo tempo di calcolo che impiego a ricampionare è di alcuni minuti.) Purtroppo l’approccio “ricampionamento a carico del cliente” non aiuta il cliente medesimo, perché ai più è difficile conoscere precisamente le specifiche della stampante che verrà usata. Ciao Stefano PS: grazie Fireblade e alexh… è un piacere!
Marzo 26, 2008 alle 3:26 pm #1334467thewizardofwizPartecipanteOriginariamente inviato da iggam: Ciao Fabio, hai ragione, infatti il consiglio di mandare alla loro risoluzione nativa è valido solo per il mio servizio di stampa. Gli “altri laboratori” (almeno quelli che ho provato) di solito non dedicano attenzione al ricampionamento, il che comporta una notevole perdita di qualità se il file non è mandato alla risoluzione intrinseca (ppi) della stampante.
di solito non si pone NESSUNA attenzione al ricampionamento in quanto ci pensa la stampatrice, in automatico, senza che nemmeno lo stampatore possa “mettere le mani” nel processo. capisci bene che gli algoritmi proprietari di una stampatrice AGFA o FUJI o NORITSU sono coperti da molteplici brevetti industriali, e nessuno verrò mai adirti come operano al loro interno, nemmeno sul manuale di istruzioni si trova alcuna traccia…
Immagino che il motivo principale sia che ricampionare ad alta qualità porta via tanto tempo, che per laboratori che guadagnano sulla quantità più che sulla qualità è una variabile fondamentale. (Per darti un’idea, su stampe medio-grandi il solo tempo di calcolo che impiego a ricampionare è di alcuni minuti.)
;hm …e che ciofeca di computer hai? 😀
Purtroppo l’approccio “ricampionamento a carico del cliente” non aiuta il cliente medesimo, perché ai più è difficile conoscere precisamente le specifiche della stampante che verrà usata.
triste verità come sempre l’anello debole di un sistema è .. l’utente! in gamba! Fabio
Novembre 26, 2011 alle 3:12 am #1679969alyssaPartecipanteCiao, sono nuova del forum ed il tuo articolo mi ha fatto capire un po’ di cose. Grazie mille! Hai anche un tutorial su come settare monitor/stampante affinche’ quello che fotografo sia fedele su entrambi? [app]
Novembre 26, 2011 alle 4:27 am #1679974marco66Partecipantel’argomento che porti in campo con la tua domanda e molto complesso . In breve devi avere un monitor calibrato e per questo ti serve un colorimetro che trovi a partire da 90-100 euro. e poi devi usare carte e inchiostri originali per la stampante. quest’ultima cosa e neccessaria non perche questi prodotti siano meglio di altri ma perche per loro il produttore a creato un profilo colore (che tu scegli automaticamente quando imposti il tipo di carta) che ti permette di avere una corrispondenza di colore. Comunque cercando nel forum trovi vari post in merito a questo . [lo]
Novembre 26, 2011 alle 3:35 pm #1679997FrancoPartecipanteesistono vari attrezzi per calibrare il colore nella catena che inizia dal corretto WB durante lo scatto e termina nella stampa. L’attrezzo piu’ comune
Dicembre 1, 2011 alle 9:54 pm #1680957alyssaPartecipanteGrazie mille per le accurate risposte. Sto annaspando nel forum, per ogni cosa che mi serve scopro che devo conoscerne altre tre. Sta diventando un’impresa titanica! Senza contare che di 5 cose che leggo, il giorno dopo almeno 3 me le sono dimenticate :nw Ormai le foto all’amica le ho fatte e il bilanciamento del biango l’ho bellamente ignorato 😀 Vorrei fare un book o delle stampe/quadri, quindi penso che mi rivolgero’ a qualche laboratorio. Da una prima analisi di alcuni post sembra che lo spyder 3 pro/express sia un buon compromesso tra i colorimetri.
Dicembre 2, 2011 alle 4:25 pm #1681053iggamPartecipanteCiao Alyssa ti ringrazio per i complimenti, sono contento che il mio articolo ti sia tornato utile. Purtroppo al momento sono troppo preso dal lavoro (e dalla famiglia) e non ho tempo di scriverne altri. I consigli che hai ricevuto dagli altri canoniani sono sicuramente validi. Se sei alle prime armi, per
Dicembre 2, 2011 alle 6:57 pm #1681079FrancoPartecipanteStefano scrive una cosa importante, le apparecchiature aiutano ad ottenere un preciso standard produttivo, in alternativa esistono le regolazioni ad occhio, con appositi riferimenti……. Nel caso tu dovessi essere interessato allo spyder, il “pro”
Novembre 7, 2013 alle 3:12 am #1784808gabrielefPartecipanteRingrazio per l’articolo interessante, ma mi rimane un dubbio. Se una stampa 60×40 cm di un file richiede una densità di 150 ppi, se io riesco a fornire al laboratorio un file a 220 ppi, non è meglio? 220 esce ovviamente da 5184×400/25.41, essendo 5184×3456 il numero di pixel di una reflex aps-c da 18Mp. (?)
Novembre 7, 2013 alle 12:42 pm #1784828marco66PartecipanteTu dagli il file poi i dpi si decidono in fase di stampa lo possono stampare a 150-220-300 (interpolando) si possono fare delle prove ,stampi una porzione di foto alle varie densita’ e poi le guardi alla distanza che guarderesti un 60×40 e decidi. [lo]
Novembre 8, 2013 alle 1:24 am #1784902gabrielefPartecipanteOriginariamente inviato da marco66: Tu dagli il file poi i dpi si decidono in fase di stampa lo possono stampare a 150-220-300 (interpolando) si possono fare delle prove ,stampi una porzione di foto alle varie densita’ e poi le guardi alla distanza che guarderesti un 60×40 e decidi. [lo]
Sì ma inviare al laboratorio file 150, 220 o 300 ppi non non sarà l medesima cosa? Intendo che interpolare a partire da 150 o 300 cambierà pure? Vorrei sapere in anticipo cosa è meglio inviare. [pen] [pen]
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