[Wolfriend]

Involontariamente mossa in ripresa. Grana aggiunta in Post.

[Claudio]

La grana quasi ovunque rimedia al mosso involontario, che qua e là persino impreziosisce il ritratto, ammorbidendolo. Ma gli occhi almeno meriterebbero una maggior definizione, che d’altra parte, non per scelta, è assente. Ciao!

[Wolfriend]

[quote=”clanon” post=629311]La grana quasi ovunque rimedia al mosso involontario, che qua e là persino impreziosisce il ritratto, ammorbidendolo. Ma gli occhi almeno meriterebbero una maggior definizione, che d’altra parte, non per scelta, è assente. Ciao![/quote]

Vero, verissimo.
Ma riguardandola, anche senza grana, l’espressione aveva un qualcosa che meritava e ho voluto postarla lo stesso.
In fondo, una delle più famose immagini di Richard Avedon, quella che immortala Charlie Chaplin, è pesantemente mossa.
E per sua stessa ammissione non volutamente… il grande regista l’aveva colto di sorpresa…. [fis]

[GianMauro]

….è comunque una bella foto.

Ma Wolf… è tua figlia giusto? ho come l’impressione di vedere crescere i figli di tutti i canoniani

[albo49]

Gli artefatti non sempre migliorano un’immagine e, a mio avviso, questo è uno di quei casi. Se l’immagine è mossa e intendi comunque postarla perchè ne intravedi qualità tali da ridurre l’ipotetico difetto, allora perchè non proporla senza artefatti ?
L’immagine ha un’ottima composizione, un soggetto fotogenico ed espressivo, non riesco a valutare la conversione in virtù degli artefatti, ma sono certo che senza (artefatti) non peggiorerebbe.
Ciao

[Claudio]

La grana copre e uniforma (a proposito mi piace anche per come rompe l’uniformità delle parti in nero) e mi pare che in casi come questo abbia un po’ la stessa funzione del bianco e nero quando, alle volte, ci permette di salvare delle foto catturate con colori troppo sbiaditi. In ogni caso ti riferisci all’immagine di Chaplin con le corna?! Lì è l’azione inconsueta e bizzarra di un artista famoso che credo abbia reso celebre la foto; come e ancora di più accadde con la linguaccia di Einstein di fronte all’obiettivo di Arthur Sasse. Casi in cui, secondo me, l’azione o il gesto contano più della qualità dello scatto. E siccome il gesto è di fatto irripetibile la foto non avrà bisogno di qualità tecniche eccelse per farsi largo e diventare memorabile. Poi, come capita a tutto ciò che resiste allo scorrere del tempo, in molti lasciano un parere e nel vasto insieme di tutti gli apprezzamenti si finisce per trovare anche chi abbia giudicato ogni singolo aspetto come adeguato o addirittura funzionale: anche ciò che nasce involontario o (normalmente considerato) come un errore. Nella Divina Commedia qualche errore c’è (vuoi perché Dante non era infallibile, vuoi perché l’originale è andato perso e le trascrizioni hanno magari corrotto il testo, ecc.), ma ugualmente non sono mancati critici che, nei secoli, hanno giustificato tutto e dato senso e significati profondi anche a quelli che forse (probabimente) erano semplici e quasi insignificanti errori metrici o di copiatura o dimenticanze. Ma questo nulla toglie alla sua opera. Spesso poi, quando qualcosa ci piace, finiamo per amarne anche e soprattuto le piccole imperfezioni, e può capitare che accada con la vignettatura di certi obiettivi, con la morbidezza di certi altri, con la grana di alcune pellicole, con quel mosso involontario di Avedon o… con quello di un tale Wolfriend!

[_Franz_]

Prendendo a riferimento il tuo motto:

Una fotografia è come una barzelletta: se devi spiegarla significa che non è venuta bene – Ansel Adams

Scherzi a parte c’è qualcosa nel taglio complessivo dell’inquadratura che non mi convince.
Ma l’effetto grana non mi da fastidio.

[Wolfriend]

[quote=”GianMauro” post=629326]….è comunque una bella foto.

Ma Wolf… è tua figlia giusto? ho come l’impressione di vedere crescere i figli di tutti i canoniani[/quote]

Grazie dell’intervento GianMauro.
No, non è mia figlia ma una sua amica. Comunque l’affermazione regge visto che (purtroppo ?) cresce anche lei….

[Wolfriend]

[quote=”Albo49″ post=629327]Gli artefatti non sempre migliorano un’immagine e, a mio avviso, questo è uno di quei casi. Se l’immagine è mossa e intendi comunque postarla perchè ne intravedi qualità tali da ridurre l’ipotetico difetto, allora perchè non proporla senza artefatti ?
L’immagine ha un’ottima composizione, un soggetto fotogenico ed espressivo, non riesco a valutare la conversione in virtù degli artefatti, ma sono certo che senza (artefatti) non peggiorerebbe.
Ciao[/quote]

Credo che, conscio del difetto, mi sia mancato il coraggio di proporlo così, nudo come uscito dalla macchina.
Questo è l’originale:

[Wolfriend]

[quote=”clanon” post=629330]La grana copre e uniforma (a proposito mi piace anche per come rompe l’uniformità delle parti in nero) e mi pare che in casi come questo abbia un po’ la stessa funzione del bianco e nero quando, alle volte, ci permette di salvare delle foto catturate con colori troppo sbiaditi. In ogni caso ti riferisci all’immagine di Chaplin con le corna?! Lì è l’azione inconsueta e bizzarra di un artista famoso che credo abbia reso celebre la foto; come e ancora di più accadde con la linguaccia di Einstein di fronte all’obiettivo di Arthur Sasse. Casi in cui, secondo me, l’azione o il gesto contano più della qualità dello scatto. E siccome il gesto è di fatto irripetibile la foto non avrà bisogno di qualità tecniche eccelse per farsi largo e diventare memorabile. Poi, come capita a tutto ciò che resiste allo scorrere del tempo, in molti lasciano un parere e nel vasto insieme di tutti gli apprezzamenti si finisce per trovare anche chi abbia giudicato ogni singolo aspetto come adeguato o addirittura funzionale: anche ciò che nasce involontario o (normalmente considerato) come un errore. Nella Divina Commedia qualche errore c’è (vuoi perché Dante non era infallibile, vuoi perché l’originale è andato perso e le trascrizioni hanno magari corrotto il testo, ecc.), ma ugualmente non sono mancati critici che, nei secoli, hanno giustificato tutto e dato senso e significati profondi anche a quelli che forse (probabimente) erano semplici e quasi insignificanti errori metrici o di copiatura o dimenticanze. Ma questo nulla toglie alla sua opera. Spesso poi, quando qualcosa ci piace, finiamo per amarne anche e soprattuto le piccole imperfezioni, e può capitare che accada con la vignettatura di certi obiettivi, con la morbidezza di certi altri, con la grana di alcune pellicole, con quel mosso involontario di Avedon o… con quello di un tale Wolfriend![/quote]

Grazie Claudio. In fondo il tuo intervento rappresenta un poì il motivo per cui ho deciso di postarlo: il mosso è innegabile ma nel complesso l’immagine mi piaceva perchè aveva un non so che….
Probabilmente avessi avuto il coraggio che mi critica Albo, l’avessi postata magari sostenendo che il mosso era studiato e cercato e, soprattutto se anziché Wolfriend fossi Avedon, l’immagine sarebbe potuta sembrare migliore. 😀

[Wolfriend]

[quote=”_Franz_” post=629342]Prendendo a riferimento il tuo motto:

Una fotografia è come una barzelletta: se devi spiegarla significa che non è venuta bene – Ansel Adams

Scherzi a parte c’è qualcosa nel taglio complessivo dell’inquadratura che non mi convince.
Ma l’effetto grana non mi da fastidio.[/quote]

Rispettabilissima la tua opinione che, ovviamente, scàrdina le mie impressioni…. ):(
Intanto grazie dell’intervento, sopra comunque ho postato anche il taglio originale giusto per confronto…..

[Claudio]

L’adagio che consiglia di non presentare una qualsiasi opera o prodotto finiti sottolineandone gli eventuali difetti lo trovo, in ogni campo, condivisibile. D’altra parte però, assai spesso, per chi non stia cercando i consensi ma la discussione e le sincere impressioni e critiche altrui, in questi casi, la ragionevole e consigliabile reticenza viene sostituita da una sorta di autoincriminazione che smaschera e confessa, mettendo le mani avanti, gli eventuali nostri colpi di fortuna o alcuni presunti difetti del nostro lavoro. Io (moralmente) apprezzo chi mi dice “guarda che mica l’ho fatto apposta, non era voluto…”, tuttavia, all’atto pratico, meglio forse non dir nulla presentando lo scatto. Basterà dirlo dopo, alimentando un’ulteriore riflessione che qui, mi pare, abbiamo anticipato.

Personalmente credo – ma chi può saperlo però! – che se avessi visto solo l’originale non postprodotto avrei notato soprattutto il mosso, come un difetto. Ciao!

[Wolfriend]

[quote=”clanon” post=629363]L’adagio che consiglia di non presentare una qualsiasi opera o prodotto finiti sottolineandone gli eventuali difetti lo trovo, in ogni campo, condivisibile. D’altra parte però, assai spesso, per chi non stia cercando i consensi ma la discussione e le sincere impressioni e critiche altrui, in questi casi, la ragionevole e consigliabile reticenza viene sostituita da una sorta di autoincriminazione che smaschera e confessa, mettendo le mani avanti, gli eventuali nostri colpi di fortuna o alcuni presunti difetti del nostro lavoro. Io (moralmente) apprezzo chi mi dice “guarda che mica l’ho fatto apposta, non era voluto…”, tuttavia, all’atto pratico, meglio forse non dir nulla presentando lo scatto. Basterà dirlo dopo, alimentando un’ulteriore riflessione che qui, mi pare, abbiamo anticipato.

Personalmente credo – ma chi può saperlo però! – che se avessi visto solo l’originale non postprodotto avrei notato soprattutto il mosso, come un difetto. Ciao![/quote]

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