- Questo topic ha 47 risposte, 23 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 13 anni, 6 mesi fa da Nimzo66.
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Aprile 25, 2011 alle 6:23 pm #1643220firebladePartecipante
In bianco e nero? Con la grana? Senza dettaglio? Ebbene si, d’ora in poi dovrete sopportarvi anche cose di questo genere. [IMG]public/imgsforum/2011/4/IMG002_800.jpg[/IMG] FD 500/4.5L – F1new – HP5 400 asa in D76 1+1 Fuoco manuale. Oasi faunistica Entella. Questo cavaliere d’Italia si è fermato da diversi giorni e mentre lo stavo osservando una sgarza ciuffetto fulminea si è posata sotto la mia sponda. Il tempo di mettere a fuoco (a mano) e di fare un solo scatto ed è volata via. [IMG]public/imgsforum/2011/4/IMG021_900.jpg[/IMG] La nitidezza sull’occhio della sgarza non è dovuta a maschere di photoshop, ma all’incredibile livello di dettaglio di un obiettivo con lenti in fluorite del 1981; certo, la messa a fuoco è terribilmente difficile, ma quando il fuoco è raggiunto ci sono pochi santi per proteggere l’autofocus che in una situazione del genere (soggetto in mezzo alle frasche) avrebbe sicuramente sbagliato. Naturalmente potete esprimere ogni tipo di commento, non mi offendo affatto. 🙂
Aprile 25, 2011 alle 6:42 pm #1643221Gianni58PartecipanteImbarazzante….. (?) [sci] (o) [ist]
Aprile 25, 2011 alle 6:43 pm #1643222maxdimaPartecipantecomplimenti per la passione e per l’abilita’ nel focheggiare a mano la sgarza ma sinceramente non sono favorevole all’idea di foto di avifauna in B&N senza dettaglio e per giunta con la grana 🙂 credo che questo rimanga proprio una sezione dove contino determinate cose fondamentali quali i colori e i dettagli,chiaro che poi tutto ci sta’..ci mancherebbe :ng
Aprile 25, 2011 alle 8:36 pm #1643231gloster1974PartecipanteE’ verissimo , per chi fa caccia forografica vedere delle immagini in bianco e nero e’ bene o male come prendere un pugno in pancia 🙂 pero’ in questo caso sapendo la natura dello scatto ( lasciando stare l’autore ) possiamo andare oltre e vedere questo scatto come un qualcosa di piu’ , un messaggio chiaro e preciso , addirittura si potrebbe creare un tema su questi scatti. La Natura di ieri e di domani , un viaggio attraverso immagini che evocano il passato e l’inizio della disciplina fotografica naturalistica e quello che ci aspetta nel futuro se non impariamo a rispettare il nostro pianeta. Saro’ forse troppo amante della Natura e del rispetto della Terra ma solo un grigio futuro ci aspetta se non ci scantiamo. Per il resto su questo obiettivo non avevo dubbi pero’ e’ con una velvia che si ottiene il massimo e so’ per certo che presto vedro’ questi risultati [fis]
Aprile 25, 2011 alle 9:14 pm #1643236maxdimaPartecipanteOriginariamente inviato da gloster1974: E’ verissimo , per chi fa caccia forografica vedere delle immagini in bianco e nero e’ bene o male come prendere un pugno in pancia 🙂 pero’ in questo caso sapendo la natura dello scatto ( lasciando stare l’autore ) possiamo andare oltre e vedere questo scatto come un qualcosa di piu’ , un messaggio chiaro e preciso , addirittura si potrebbe creare un tema su questi scatti. La Natura di ieri e di domani , un viaggio attraverso immagini che evocano il passato e l’inizio della disciplina fotografica naturalistica e quello che ci aspetta nel futuro se non impariamo a rispettare il nostro pianeta. Saro’ forse troppo amante della Natura e del rispetto della Terra ma solo un grigio futuro ci aspetta se non ci scantiamo. Per il resto su questo obiettivo non avevo dubbi pero’ e’ con una velvia che si ottiene il massimo e so’ per certo che presto vedro’ questi risultati [fis]
ciao Gloster non discuto la natura dello scatto altrimenti l’analisi andava fatta in un altro modo,come ad esempio la ripresa dall’alto e i rameti sfocati che passano sopra alla sgarza,ma mi riferisco proprio al tipo di fotografia,anche io mi ritengo amante della natura e rispettoso della stessa, ma anche parlare di passato e futuro mi sembra eccessivo,chiaro che se andiamo a prendere in esame la macchina,l’ottica e il buon Sandro …….. 🙂 entriamo in un altro discorso,intendiamoci nn voglio fare della polemica ,non sono il tipo,era solo per dire che l’avifauna è l’avifauna e tale deve restare,poi tutte le variazioni ci stanno ma allora nn si va piu’ ad analizzare certi scatti per quello che sono ma per quello che c’è dietro,sistema FD e pellicola Max
Aprile 25, 2011 alle 9:22 pm #1643240chopin1610PartecipantePer quanto mi riguarda ritengo che ci siano due tipoligie di fotografia naturalistica, quella che definisco “da enciclopedia” e quella “artistica”. Viavadio ogni tanto si prova a fare qualcosa di diverso dai soliti uccellini fermi su rametto in cui gli elementi principali per definire bella una fotografia sono la definizione e lo sfocato. Non sempre i risultati pagano, ma almeno si deve provare Un saluto Stefano
Aprile 26, 2011 alle 1:04 am #1643272FotolukePartecipanteVisto che è stato “lanciato” un sasso voglio anch’io dire la mia sia su gli scatti che sul tema. Con tutta onestà e franchezza ritengo questi scatti “solo” da cestinare e se in futuro ne dovranno arrivare altri…poveri noi ( concordo in tutto con maxdima ). Sul tema posso esprimere la mia esperienza di trascorso fotografico, visto che in gioventù oltre a “cercare” di guadagnare con la fotografia avevo allestito una vera camera oscura e scattavo e stampavo regolarmente in BN, è vero che la differenza frà un fotografo e l’altro si calcola dallo stile, ma è anche vero che ci sono delle regole di base che ad infrangerle si ottiene solo delle grandi battute. Sul pensiero di chopin posso concordare nell’idea di qualcosa di diverso, ma non siamo noi che decidiamo come e quando un animale si presenterà d’avanti al nostro obbiettivo ma possiamo “solo” essere pronti a riprendere un movimento o un comportamento insolito sperando anche nel fattore c.lo che tutti i fattori che fanno eccezionale uno scatto siano presenti. P.S. Ci sono tanti appassionati di fotografia che sono legati alla pellicola o sono tornati al passato per scelta,ma il livello tecnologico raggiunto dal digitale ha fatto in maniera che quello rimanga solo uno sparuto gruppetto di “nostalgici” destinato a sparire [bir]
Aprile 26, 2011 alle 1:22 am #1643276Luca LupiPartecipanteNon sono un esperto di avifauna, quindi la mia opinione riveste carattere squisitamente soggettivo e per nulla tecnico. Trovo che effettivamente per degli scatti naturalistici il bianco e nero sia poco adatto, buona parte del fascino delle meraviglie della natura ritratte è costituito dai loro colori, pertanto il bianco e nero soffre un po’ un questo campo a mio parere. Al contempo, non vedo altre oggettive controindicazioni all’avifauna pellicolara, se non la necessità di una grande padronanza del mezzo, io personalmente finirei per scattare tutti posatoi vuoti perché non sarei capace di focheggiare così rapidamente, ma se c’è chi ci riesce, con un 500 FD fra le mani, tanto di cappello. [lo]
Aprile 26, 2011 alle 11:32 am #1643315gloster1974PartecipanteOriginariamente inviato da maxdima: ma anche parlare di passato e futuro mi sembra eccessivo
Mi sono solo limitato a vedere questi scatto con altri occhi e non sempre e solo basandomi su quelle regole che a lungo andare diventano solo noia e ultimamente se mi permetti vedo tenti scatti in avifauna che sono ripetitivi e senza un minimo di fantasia e composizione. Fino ache vi soffermate a queste regole non farete mai un passo avanti ma questo e’ un discorso molto profondo e se uno non e’ pronto a compierlo potrebbe risultare come una semplice provocazione e questo mio non lo vuole essere 😉
Aprile 26, 2011 alle 11:59 am #1643316firebladePartecipanteBeh, non esageriamo. Il bianco e nero è principalmente dovuto al fatto che dovendo provare attrezzatura che non conosco mi risulta più economico usare pellicola in bobine. Poi il colore eventualmente sarebbe arrivato. La cosa che mi lascia perplesso invece è che se non si seguono le regole dei “guru” dell’avifauna, in primis Juza, grande maestro del fotoritocco, le foto diventano “da cestinare”. E questo, a mio avviso, è tristissimo, siamo arrivati al McDonald dell’avifauna. Le foto di questa sezione, a parte quelle di Stefano Ronchi (il cui commento ho apprezzato tantissimo), sembrano tutte fatte dalla stessa persona, uniformate, costanti. Non si vede un accenno di ricerca compositiva, di fantasia, nulla. I soliti uccelli nelle solite posture. E quegli occhi tirati fuori a colpi di maschera di contrasto… Non mi dite che non è vero, perché so che è così, ogni volta che guardo gli occhi dei vostri aironi, li vedo “torbidi”, segno che erano impastati e ci avete pasticciato sopra. Addirittura poi dobbiamo vedere le “serie”. Cavolo, abbiate almeno il buon gusto di sceglierne una, o due, e non di propinarci tutta la raffica, tanto sono tutte uguali, e tutte tremendamente noiose. Checché se ne dica, ottenere risultati in avifauna è facile, basta l’attrezzatura. Un autofocus veloce, un teleobiettivo potente, poi basta infilarsi in un capanno ed aspettare, non c’è studio estetico, non c’è ricerca ed il gioco è fatto…tutti si affannano a stuccare la bruciatura dei bianchi e nessuno ci ragiona sopra, per utilizzarli in modo creativo, visto che non vi sono alternative. Ma proprio perché è un genere alla portata di chiunque (chiunque possa spendere i soldi necessari), è inflazionatissimo ed affetto da cronica mancanza di gusto. Non basta contare i peli dei piumini di un pullo per dire “ohhhhhhhhhhhh”. Almeno, a me non basta più. E se riguardo le foto che facevo qualche anno fa con la 1D3 ed il 500/4 (le ho fatte anche io, e sono tante), non mi dicono più nulla, sono noia pura cristallizzata. Ecco perché ho cercato una strada nuova. Ma ad andare controcorrente si sa, è difficile e si passa per scemi. Pazienza, continuerò ad osservare annoiato le carrellate di uccellacci&uccellini che affollano questa sezione, e terrò la mia sperimentazione solo per me, tanto del plauso altrui ne posso fare a meno. Quando il grande Ansel Adams scriveva:
Ritengo che non ci sia nulla di più fastidioso di un’immagine nitida di un concetto sfocato
aveva ragione da vendere. Scusate lo sfogo (da appassionato fotografo, non da amministratore). [lo]
Aprile 26, 2011 alle 2:27 pm #1643336alcarinPartecipanteUn post interessante, sicuramente un pò provocatorio. Le foto sono piacevoli visto che escono un pò dagli schemi: l’avifauna viene normalmente considerato un genere molto ‘tecnico’, dove risulta molto importante ottenere un buon dettaglio e sicuramente una prospettiva schiacciata, o dei rami davanti al soggetto, non sono un buon biglietto da visita, checchè ne possa pensare io (o altri…?!?). Diverso è il caso della emozione provocata dallo scatto. A me personalmente piace il colore. Il b/n cmq ammetti tu stesso di averlo usato per semplice economica, quindi al di là dell’aspetto ‘soprannaturale’ facilmente evocabile dall’uso di questa tecnica (b/n), personalmente, allo stato attuale, non vedo ancora una ricerca espressiva tale da giustificarlo in una qualche maniera. Ma continuando su questa strada, sono certo che mi farai ricredere: non abbandonare post di questo genere solo perchè al primo colpo qualcuno ti ha criticato… le critiche sono cmq il sale del forum. Il terzo aspetto sul quale mi soffermo è la gratificazione personale derivante dagli scatti. E su questo, interviene un meccanismo psicologico ben preciso, che ci porta irrazionalmente ed emotivamente ad essere più legati agli scatti tanto questi sono stati ottenuti con fatica e rigore. Nella fattispecie, il focheggiare manualmente con lenti simili è sicuramente complesso, e agendo su pellicola non credo che ti sia messo a fare 10.000 scatti, peraltro ammetti che non c’è n’era il tempo. Quindi eri sicuramente in condizioni di scatto ‘difficili’, che aumentano la gratificazione personale della riuscita dello scatto. Ma questo può non avere a che fare nulla con la qualità della foto, non oggettiva sia chiaro (esiste un oggettivo in qeusto campo?), ma puramente e personalmente soggettiva di come la vede ciascuna di noi, per l’appunto te compreso. Il quarto è la nitidezza… questo è un discorso puramente tecnico, quindi estremamente barboso e, se vogliamo, inutile, però lo cito in qaunto tu stesso per primo ne parli. E’ difficile gridare al miracolo guardando queste foto, perchè sono ridimensionate e (relativamente) molto piccole. Per via della ristrettezza del post, infatti, qualsiasi considerazione sulla nitidezza di questa lente è altamente opinabile. Scusate se sono stato un pò prolisso e pasticcione, spero si sia capito almeno la metà di quello che intendevo 😉
Aprile 26, 2011 alle 2:41 pm #1643338firebladePartecipanteOriginariamente inviato da alcarin: Un post interessante, sicuramente un pò provocatorio. Le foto sono piacevoli visto che escono un pò dagli schemi: l’avifauna viene normalmente considerato un genere molto ‘tecnico’, dove risulta molto importante ottenere un buon dettaglio e sicuramente una prospettiva schiacciata, o dei rami davanti al soggetto, non sono un buon biglietto da visita, checchè ne possa pensare io (o altri…?!?).
In effetti il soggetto del post è il cavaliere. La sgarza l’ho aggiunta per mostrare che non serve un autofocus spaziale per avere (veramente) a fuoco l’occhio del soggetto.
Diverso è il caso della emozione provocata dallo scatto. A me personalmente piace il colore. Il b/n cmq ammetti tu stesso di averlo usato per semplice economica, quindi al di là dell’aspetto ‘soprannaturale’ facilmente evocabile dall’uso di questa tecnica (b/n), personalmente, allo stato attuale, non vedo ancora una ricerca espressiva tale da giustificarlo in una qualche maniera. Ma continuando su questa strada, sono certo che mi farai ricredere: non abbandonare post di questo genere solo perchè al primo colpo qualcuno ti ha criticato… le critiche sono cmq il sale del forum.
In effetti ho iniziato con la pellicola a metraggio per capire come gestire l’esposizione visto che non posso rivedere le foto devo assolutamente capire come esporre in anticipo, in modo da non pensarci più e concentrarmi sulla messa a fuoco e sulla composizione. Successivamente sarei passato alle diapositive. Però lo scatto in bianco e nero mi ha trasmesso comunque un’emozione, proprio perché manca il colore, incentrata sull’animale, sul suo ambiente, sui cerchi d’acqua che ho visto in quell’istante. Ed ho voluto condividere quest’emozione. Ma a quanto pare ci si può emozionare soltando contando i pelucchi colorati del soggetto.
Il terzo aspetto sul quale mi soffermo è la gratificazione personale derivante dagli scatti. E su questo, interviene un meccanismo psicologico ben preciso, che ci porta irrazionalmente ed emotivamente ad essere più legati agli scatti tanto questi sono stati ottenuti con fatica e rigore. Nella fattispecie, il focheggiare manualmente con lenti simili è sicuramente complesso, e agendo su pellicola non credo che ti sia messo a fare 10.000 scatti, peraltro ammetti che non c’è n’era il tempo. Quindi eri sicuramente in condizioni di scatto ‘difficili’, che aumentano la gratificazione personale della riuscita dello scatto. Ma questo può non avere a che fare nulla con la qualità della foto, non oggettiva sia chiaro (esiste un oggettivo in qeusto campo?), ma puramente e personalmente soggettiva di come la vede ciascuna di noi, per l’appunto te compreso.
Beh, la gratificazione è una cosa soggettiva. Non nego che faccia piacere ottenere risultati in condizioni difficili, tuttavia mi preme molto di più stimolare un dibattito sulla fotografia, cercando di non ridurla miseramente al conteggio dei pixel, altrimenti c’è veramente da avvilirsi.
Il quarto è la nitidezza… questo è un discorso puramente tecnico, quindi estremamente barboso e, se vogliamo, inutile, però lo cito in qaunto tu stesso per primo ne parli. E’ difficile gridare al miracolo guardando queste foto, perchè sono ridimensionate e (relativamente) molto piccole. Per via della ristrettezza del post, infatti, qualsiasi considerazione sulla nitidezza di questa lente è altamente opinabile.
Certo, è vero. Le foto vanno stampate, cosa che in questa sezione non fa quasi nessuno, e questo già la dice lunga.
Scusate se sono stato un pò prolisso e pasticcione, spero si sia capito almeno la metà di quello che intendevo 😉
No anzi, il tuo intervento è stato molto, molto gradito.
Aprile 26, 2011 alle 2:48 pm #1643340yuzzo86Partecipanteio provo a dire la mia piccola piccola opinione….voi super mega esperti fotografi(e non e’ assolutamente sarcastico) siete davvero difficili da stupire….io nel mio piccolo rimango a bocca spalancata molto facilmente 🙂 venendo al dunque dico che qui si parla di fotografia analogica…per quanto il buon sandro possa avere uno scanner a reazione nucleare questi scatti daranno il meglio di se in stampa o in proiezione…personalmente sono convinto che se dovessi vedere tali scatti proiettati anche solo su un muro la bavetta non me la toglierebbe nessuno…. e reagirei cosi :nw un saluto a tutti [lo]
Aprile 26, 2011 alle 3:22 pm #1643344diego_75PartecipanteDifficilmente lascio qualche mio commento nella sezione avifauna, quindi non lo farò neanche ora, prendo però spunto dalla discussione per raccontare il mio pensiero. Qualche tempo fà mi era salita la scimmia per l’avifauna, non so esattamente perchè, ancora me lo domando, poi dopo una lunga meditazione zen mi sono detto, perchè andare a spendere “quattromiliardieuro” per raggiungere dettagli e nitidezza su foto che vedrò solo al computer ? Si, perchè l’idea di stamparle e magari appenderle al muro proprio non mi sconfinfera, da questa meditazione poi sono partite varie riflessioni, tra cui “l’evoluzione” verso l’analogico. Il primo scatto ha qualcosa di particolare, se il buon Sandro lo posterà in altra sezione non mancherò di lasciare il mio commento. Ovviamente non giudico l’impegno e la passione di chi si dedica a questo tipo di fotografia, anzi spesso gli ammiro per la pazienza nell’attendere il momento giusto.
Aprile 26, 2011 alle 4:02 pm #1643349EnricoXPartecipanteCaro Sandro, mi intrometto solo per apprezzare il primo scatto, digitalmente riportato sul mio schermo è bello ed emozionante, il soggetto è il camminare nell’acqua, una meditazione sospesa su un movimento che la resa in bianco e nero accentua e valorizza notevolmente. Non entro nella discussione dato che non ne sono all’altezza, però il primo scatto con tutti i suoi limiti mi è piaciuto molto. [lo]
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