- Questo topic ha 46 risposte, 13 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 11 anni, 10 mesi fa da gloster1974.
-
AutorePost
-
Gennaio 11, 2013 alle 6:48 pm #1748931marco66Partecipante
Senza voler alimentare inutili discussioni gia’ fatte e rifatte , senza alcun vinto e vincitore Io per la poca esperienza che ho nell’analogico e per tanto che mi abba stregato mi limito a dire che sono due cose DIVERSE . Fare paragoni tecnici non ha senso, a senso mettere le stampe sul muro e scegliere quale sistema ci fanno sognare di piu’. [lo]
Gennaio 11, 2013 alle 6:55 pm #1748933chiccohcp90Partecipanteassolutamente vero che le variabili ci sono, però il livello delle foto si è alzato tantissimo, e questo è un bene! però le foto hanno perso quel qualcosa in più! ad esempio cè una foto fatta da mio padre, tra l’altro scarsissimo fotogrago, di mia madre al mare seduta su un tronco, mio padre ha scattato senza mettere a fuoco bene mia madre e quella foto è stupenda, questa cosa non potrebbe mai succedere con il digitale perche scatti e mette a fuoco in automatico, sarò un giovane nostalgico però mi affascina un sacco! poi insomma anche io ho la mia 5d mkii e dico che le foto sono stupende!
Gennaio 11, 2013 alle 7:02 pm #1748934Luca LupiPartecipanteEh ma le mamme sono sempre stupende 😉 😀 😀
Gennaio 11, 2013 alle 7:05 pm #1748935LuppoloPartecipanteOriginariamente inviato da chiccohcp90: ….. questa cosa non potrebbe mai succedere con il digitale perche scatti e mette a fuoco in automatico….
opinione che non condivido… troppo semplicistica…
Gennaio 11, 2013 alle 7:13 pm #1748937FrancoPartecipanteOriginariamente inviato da gloster1974: Non sono assolutamente d’accordo , se portiamo i risultati dei due sistemi , analogico e digitale , sullo stesso supporto stampato da chi sa stampare trovami tu una stampante moderna che gestisce una gamma dinamica che arriva a ben 20 stop come si puo’ ottenere dall’ortocromatica o anche solo i 15 stop ( si fa per dire ) di una bellissima e moderna Adox CMS20. fino a che i riscontri avverranno su diversi monitor tutti tarati diversamente allora il discorso non ha piu’senso.
Roby, sono daccordo con te, ma stiamo dicendo due cose diverse…. quello che scrivi conferma quello che ho scritto, ottenere buoni risultati con l’analogico è piu’ facile, mentre il digitale richiede un’impegno e delle capacità superiori. Poi considera che non parlavo di stampa, ma di concepimento dell’immagine e di sviluppo, quello che nel digitale è il corrispettivo della PP, lo sviluppo in camera chiara per rendere finito il “negativo digitale B&W”. Riguardo la stampa, come forse ricorderai, in passato ho sempre scritto che le tecnologie digitali non hanno nulla da invidiare alle tecnologie analogiche, eccetto la stampa del B&W, ma col passare del tempo quest’affermazione è sempre meno vera, proprio la settimana scorsa ho visto delle stampe digitali, stampate su H.PhotoRag che mi hanno lasciato il fiato sospeso, poco dopo ho visitato una mostra dov’erano esposti molti lavori (400 foto originali) di André Villers, artista estroverso ed ottimo stampatore, ma nessuna foto è riuscita a darmi le sensazioni provate dalle stampe (digitali) viste precedentemente, dove la qualità era talmente elevata che sarei stato a guardare la stessa foto per mezz’ora …… quello che volevo dire è che troppo spesso si fà paragoni molto azzardati, dando per certo solo ciò che si conosce, purtroppo (ma io dico, per fortuna, ma per poco tempo ancora) la qualità nella stampa e nello sviluppo digitale (dove la PP del B&W è fondamentale) è appannaggio di pochi ed è presente la diffusa idea che siccome con l’analogico è piu’ facile ottenere buoni risultati, questo debba essere in ogni caso superiore……… questo non è del tutto vero. 😉
Gennaio 11, 2013 alle 7:47 pm #1748944gloster1974PartecipanteCapisco ma forse io ho un approccio con il bianco e nero differente ( parlo dell’analogico ) ed e’ solo per questo che non condivido la tua affermazione “ottenere buoni risultati con l’analogico è piu’ facile, mentre il digitale richiede un’impegno e delle capacità superiori”. Spesso si legge di fotografi che affermano di aver visto la foto in bianco e nero prima di scattare ed e’ un’affermazione alquanto errata poiche’ se si vuole ottenere un buon bianco e nero devi per forza osservare i colori e in tal senso agire e intervenire con filtri se necessario , questo nel digitale non esiste poiche’ hai la possibilita’ ( ottima ) di provare i filtri a immagine scattata , ecco perche’ io non vedo tutta questa semplicita’ , forse sono io che mi complico la vita ma se devo seguire una strada non voglio lasciare nulla al caso specie se devo trasformare una mai emozione in un’immagine. per le stampanti moderne sicuramente prima o poi ci arriveranno se non ci sono gia’ arrivati ma sai benissimo che per ottenere risultati eccellenti si spreca tempo e denaro , specialmente alle prime armi 😉
Gennaio 11, 2013 alle 7:53 pm #1748945albo49PartecipanteOgni tanto ritornano. Per quello che mi riguarda, sono due i momenti determinanti per fare una fotografia: il primo quando la generi nella mente, il secondo quando la riproduci fisicamente. Tutto quello che stà in mezzo è solo tecnica, tecnicismo e feticismo ed è alla portata di tutti. Ci si dovrebbe soffermare di più sul momento creativo e sulla sua materializzazione (stampa virtuale e/o reale). La maggioranza dei posts sono richieste di informazione tecnologica e molti altri di inutili prove di prodotti per mettere in risalto aspetti molto marginali della fotografia. Questo atteggiamento spesso maschera una mancanza di idee e di creatività e ci si consola con il nuovo acquisto o riesumando antiche tecnologie. Ritengo che la nostra passione, per quasi tutti i generi fotografici, sia una delle poche che consente di ottenere il massimo anche con modesta e limitata attrezzatura. Quasi tutta l’attrezzatura giace nei cassetti, attenti a non metterci anche le idee e la creatività.
Gennaio 11, 2013 alle 8:03 pm #1748946rossomotoPartecipanteQuesto atteggiamento spesso maschera una mancanza di idee e di creatività e ci si consola con il nuovo acquisto o riesumando antiche tecnologie.
Va anche detto che l’aspetto tecnico è quello più semplice da trattare e per qui è più semplice trovare “soluzioni”.
Gennaio 11, 2013 alle 8:03 pm #1748947gloster1974PartecipanteE’ vero Alvaro il piu’ delle volte ci si perde dietro a delle sciocchezze inutili ma quando parli di antiche tecnologie io storgo il naso perche’ secondo me avere chiaro certi concetti e sapere come una volta si fotografava e con cosa , porta a dei vantaggi se letti dal verso giusto. Impara la storia per capire il presente e migliorare il futuro , questo lo si applica anche alla fotografia. Per il resto sono d’accordo sul fatto che spesso la creativita’ prende polvere assieme alle decine e decine di gingilli fotografici negli armadi.
Gennaio 11, 2013 alle 8:09 pm #1748949LuppoloPartecipanteOriginariamente inviato da gloster1974: … decine e decine di gingilli fotografici negli armadi.
nota autobiografica?… [mat] [mat] [mat] [mat]
Gennaio 11, 2013 alle 8:10 pm #1748950FrancoPartecipanteOriginariamente inviato da chiccohcp90: l’analogico ha una sua anima, è vivo…non sarà mai possibile riprodurre una foto uguale con la pellicola, con il digitale invece si è automaticamente alla standardizzazione e le foto sono riproducibili….
il discorso della riproducibilità è più complesso di quanto si pensi, e solo generalizzando ti posso dire che tutti i supporti fotografici sono riproducibili infinite volte, siano essi analogici (pellicola) che digitali. Il discorso cambia in campo artistico/commerciale, l’opera originale stampata e firmata dall’autore, ad esempio l’unica stampa esistente firmata da H.C.Bresson vale molto di più’ della copia non firmata. Da un’abile stampatore il negativo può essere riprodotto infinite volte in stampa, non solo, la stampa stessa può essere riprodotta a sua volta, del resto forse saprai che agli albori della fotografia, la riproducibilità dell’opera (insieme all’intervento meccanicistico del mezzo fotografico) era fortemente contestata, in quanto si asseriva che proprio la sua riproducibilità era sinonimo di “mezza arte”, arte incompiuta, “arte applicata”. Lo stesso avviene ancora oggi, i mezzi si evolvono e cambiano, non le persone……
Originariamente inviato da chiccohcp90: perchè è la realtà, almeno dal mio punto di vista! nell’analogico ci sono talmente tante variabili che incidono sul risultato che è molto difficile controllarle tutte alla perfezione e un negativo risultera sempre diverso…poi le cose vintage o piacciono o non piacciono! sono due cose differenti, per non parlare del fatto che puoi scattare con macchine che oggi proporzionalmente costano anche 15.000 vedi hasselblad e Rolleiflex biottica e con una canon ae1 da 50 e un 50 mm 1.4f da 40 hai una attrezzatura che adesso costa 2000/3000
infatti le tecnologie analogiche, visto che sono cadute in disuso (grazie al’avvento del digitale), sono diventate alla portata di tutti, in passato per comprare un piccolo corredo hasselblad C usato, era necessario mettere da parte l’intero stipendio di un anno di lavoro, in rapporto, oggi costa meno una H3D usata. Non solo sono più’ “facili” (è più facile ottenere un buon risultato) ma anche più accessibili in rapporto alle potenzialità teoriche (parliamo in ambiti ristretti, quelli dove le tecnologie analogiche sono più’ competitive) ma proprio perchè parliamo di potenzialità teoriche, dobbiamo aver presente che in assoluto non esiste “un vero bianco e nero”, oppure la vera “grana”. [lo]
Gennaio 11, 2013 alle 8:36 pm #1748961albo49PartecipanteOriginariamente inviato da gloster1974: E’ vero Alvaro il piu’ delle volte ci si perde dietro a delle sciocchezze inutili ma quando parli di antiche tecnologie io storgo il naso perche’ secondo me avere chiaro certi concetti e sapere come una volta si fotografava e con cosa , porta a dei vantaggi se letti dal verso giusto. Impara la storia per capire il presente e migliorare il futuro , questo lo si applica anche alla fotografia. Per il resto sono d’accordo sul fatto che spesso la creativita’ prende polvere assieme alle decine e decine di gingilli fotografici negli armadi.
Ciao Roberto, sappiamo bene che la tecnica di ripresa è sempre la stessa, quello che è cambiato è la tecnologia. Le foto di qualche decennio fa valgono per la qualità estetica che esprimono e per la creatività dell’autore e non per la tecnologia utilizzata. Non biasimo chi vuole sperimentare l’analogico, ma dovrebbe farlo come lo fai tu, con meticolosità e dedizione. Occorre leggere, documentarsi, capire e non per arrivare ad affermare che l’uno è meglio dell’altro, ma per il piacere e la curiosità di sperimentare, consapevoli che è solo tecnologia e questa non produce foto migliori.
Gennaio 11, 2013 alle 8:43 pm #1748963chiccohcp90PartecipanteComunque la cosa principale che volevo dire che fotografare in analogico e’ affascinante e da’ un grangusto!!! Come guidare una vecchia mercedes ti appaga molto dippiu di una nuova sl 500 Amg con il cambio automatico e mille accessori. Sicuramente sara piu bella piu comoda piu veloce piu tutto pero il fascino di una vecchia auto sara ineguagliabile
Gennaio 11, 2013 alle 8:44 pm #1748964gloster1974PartecipanteMi trovi completamente d’accordo.
Gennaio 11, 2013 alle 8:45 pm #1748965gloster1974PartecipanteOriginariamente inviato da chiccohcp90: Comunque la cosa principale che volevo dire che fotografare in analogico e’ affascinante e da’ un grangusto!!! Come guidare una vecchia mercedes ti appaga molto dippiu di una nuova sl 500 Amg con il cambio automatico e mille accessori. Sicuramente sara piu bella piu comoda piu veloce piu tutto pero il fascino di una vecchia auto sara ineguagliabile
questo vale solo per un intenditore non per tutti 😉
-
AutorePost
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.