Buongiorno.
Mi presento: mi chiamo Maurizio, nato e cresciuto in Toscana (Grosseto), ho 55 anni, e fotografo da quando ero piccolo (la classica Kodak Instamatic 50 a cartuccia, regalata per la prima comunione), poi una Voigtlander a mirino galileiano e ottica fissa 35mm. Quest’ultima rappresento per me una svolta, avendo la possibilità di impostare tempi di scatto e diaframmi.
Ho avuto ai tempi del liceo, una certa esperienza di sviluppo in b/n con discrete soddisfazioni.
Di macchine analogiche “importanti” ne ho avute, con rammarico, solo due: la prima era una AE1 con cui mi divertivo soprattutto nella macro e in foto d’arte nelle chiese. Spendevo un capitale in diapositive a 400 ASA (eh, si, allora erano ASA).
In seguito e per qualche anno ho avuto modo di possedere una Yashica (di cui non ricordo il modello) equipaggiata con un 35mm, un 50mm ed un 135mm.
Qualche anno fa volli passare al digitale ed acquistai una 1100D con il famigerato plasticone in kit,ed un Tamron 70-300.
Ad inizio anno, indeciso se passare al formato FF oppure no, mi sono orientato sulla 80D dopo essermi accecato sul web a leggere le recensioni.
Mi hanno convinto soprattutto le caratteristiche tecniche che, a mio modesto avviso, non la fanno rientrare nel settore professionale solo per il formato del sensore.
Come potete vedere nella firma, sono spesso vittima di assalti di scimmie.
Il settore fotografico che prediligo sono i ritratti, ambientati e non, anche se trovo divertente fare qualche scatto in occasione di partite di calcetto di amici.
In questo periodo sto lavorando per realizzare una piccola mostra di ritratti con il patrocinio di due entità sociali del luogo.
Per adesso vi saluto.
Maurizio.