Su migliaia di gambi interi, la scelta di un gambo intaccato è volutamente una trasposizione di una ferita recente e non ancora sanata, in un contesto umano di due altri gambi forti ed indifferenti; quasi un trovare conforto della situazione scrivendone, raccontandone, creando una foto biografica? Scusa se vado fuori tema fotografico e rischio di indispettirti per un mio non ortodosso tatto nell’affrontare tematiche che non debbono competermi, ma quello che la foto mi ha trasmesso è proprio questa sensazione, questa esperienza. E continuo precisando che, se in inizio i due gambi parevano estranei al terzo, adesso, paiono un tutt’uno; sono la stessa cosa, ma la prevalenza ed il fuoco vero di nitidezza lo hanno loro e, l’intenzione manifesta di imprimere un ricordo prima che vada, svanisca, altro non è che il già presente ritorno alla forma perfetta ed originaria dell’equilibrio e della felicità.