[GianMauro]

Avevo promesso a Filippo di commentare le foto parecchio tempo fa, ma per impegni vari mi trovo solo ora a farlo. L’idea di fotografare il cimitero, non è sicuramente originale, Il numero di foto è alto e le immagini sono ridondanti. Il B&W non è bellissimo, il contrasto è alto ma non drammatizza gli scatti come meritavano. Ho parlato molto con Filippo di questi scatti e mi spiegava che il numero di foto e il tipo di immagini erano volutamente alti e simili perchè voleva solo innescare un meccanismo di riflessione nell’osservatore. L’orrore della guerra, lapidi uguali di uomini uguali, diversi solo per nome e caduti in nome della follia. Triste ammettere che non avevo immediatamente capito.

[Luppolo]

GM, mi farebbe piacere approfondire il concetto di BN non bellissimo e poco drammatico. Sull’originalità (o meglio sulla mancanza della stessa) non posso che condividere… l’originalità non era il mio fine ultimo in questi scatti. “L’orrore della guerra, lapidi uguali di uomini uguali, diversi solo per nome e caduti in nome della follia” [[ok] esattamente quello che volevo trasmettere… sono stato 45 minuti all’interno del cimitero e vi assicuro che lo sgomento che ho provato è stato fortissimo

[GianMauro]

Difficile riportare con le parole le sensazioni legate al B&W. É chiaro che l’orario in cui le foto sono state scattate penalizza fortemente il numero di toni di grigio rendendo forse anche troppo contrastate le immagini ottenute. Alcune zone d’ombra sono completamente chiuse e avvolte i bianchi sono anche troppo bianchi. Mi pare di aver capito, che l’aumento del contrasto sia stata anche una scelta di pp nel tentativo di “drammatizzare” ma il risultato non mi convince perchè è troppo estremo. Predi la prima foto ad es. la vegetazione dietro il manufatto marmoreo è praticamente nero e sembra quasi dipinto con un pennarello. Probabilmente, il raw che hai ottenuto in macchina contiene ancora molte informazioni, pertanto credo che sia anche un problema legato alle possibilità di sviluppo del file da parte di DPP. Un programma come Lightroom o Aperture, ti darebbero un’infinità di possibilità di recupero di quelle zone che nella tua pp sono andate drasticamente perse. E bada il file ottenuto non viene trasfigurato dalla post produzione, agisci come se fossi in camera oscura o per non tediare i più radicali sostenitori della pellicola, si ripropongono gli stessi effetti che si creavano in camera oscura. Infine anche la nitidezza in alcune mi sembra troppo enfatizzata

[Luppolo]

nella prima foto tu parli di vegetazione e invece è semplicemente una zona completamente in ombra, che non ha valore alcuno nella foto, non porterebbe nessun vantaggio recuperare quell’ombra sterile di informazioni. tranne qualche bianco (tipo nella 10) e qualche ombra bruciata (ad es. nella 7) io non vedo una significativa carenza di toni grigi, anzi alcuni scatti a mio avviso sono anche troppo equilibrati (se si considera la luce durissima che c’era a quell’ora). la nitidezza non l’ho enfatizzata, nè ridotta ovviamente… è quella naturale della lente, il Sonnar 100 f3,5 lo schema Sonnar è famoso per l’eccellente progetto e regala immagini ben contrastate e nitide per quanto riguarda DPP o altri software ho scelto di usare praticamente solo DPP non per vezzo ma perchè a me basta quello ho visto Corsa lavorare con Photosciop e devo dire che sono rimasto colpito da quello che si può fare, ma al momento non mi interessa inoltre… l’effetto finale è quello che volevo, avrei post-prodotto le foto nello stesso modo, anche se avessi avuto Lightroom non mi piace recuperare le ombre, espongo sempre perchè al massimo sia necessario scurirle e non tocco mai le alte luci non ci sono particolari motivi, solo mi piace scattare così

[Autore]

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