Grazie a entrambi.
Questa foto è nata un po’ per caso e anche quando mi è parso chiaro quale risultato volessi ottenere non sono stato affatto sicuro di averlo raggiunto fino a quando non l’ho vista. Credo che vi sia sempre un piccolo margine di non completo controllo del risultato quando si fotografa, una zona cieca che però contiene, per me, tutto il fascino e il mistero di questa pratica.
Mentre ero lì volevo semplicemente rendere omaggio in maniera semplice al cinema, in un contesto che ormai considero come un secondo salotto di casa. Un salotto che ospitava tante persone rapite dal magnetismo di uno schermo. La scena era quasi integralmente buia se non per la luce dello schermo e le meno intense luci delle strade sullo sfondo. Per far emergere sia le persone sia il contesto ho allora usato un tempo lungo, molto lungo, quasi biblico 🙂 Quattro scatti da oltre cinque minuti di posa ciascuno, tempo totale circa 20 minuti. In questo tempo non è possibile tenere tutto sotto controllo e si rimane in balia degli eventi. Per fortuna il ragazzo mi ha dato una grande mano restandosene quasi impalato per tutto quel tempo, doveva essere davvero interessato al film.
Questo solo per dire che a volte è quasi più importante avere fede in quello che potrà essere il risultato piuttosto che cercare una matematica certezza. Scusate la lungaggine 🙂