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Dicembre 3, 2016 alle 12:49 am #1855376lovis1Partecipante
In seguito ad un post relativo al “contest” appena concluso, in cui ha vinto una bella fotografia, veniva messa in discussione se l’anima di questo forum avesse troppe tonalità di grigi. Ho preferito deviare la discussione verso una strada diversa e forse più interessante….ossia se uno scatto realizzato da “chiunque” e convertito in bw fosse più comunicativo della stessa versione a colori. Naturalmente le scelte dell’autore non vanno mai messe in discussione….ma è comunque interessante a mio parere vedere le cose da entrambe i lati.
E’ comunque colpa di Filippo!
Comincio io (in quanto il post è aperto a tutti) con uno scatto in cui personalmente ho optato per il colore in quanto lo stesso mi permetteva di creare un’atmosfera più adatta al contesto in cui i soggetti si trovavano. Mi interessava catturare un “frame” di una scena di un film….ho slavato molto i colori e virato gli stessi[sba]…. o era meglio optare per un bw.
Mi scuso per la post realizzata in fretta, un saluto.
Attachments:Dicembre 3, 2016 alle 3:32 am #1855378Mullahomark86PartecipantePraticamente impossibile stabilire se sia più comunicativo il bianco e nero o il colore, e in questo caso uno specifico colore, perchè semplicemente sono due linguaggi differenti. Queste di fatto sono due fotografie distinte che dicono cose distinte. La scelta di uno o dell’altro linguaggio dovrebbe dipendere da ciò che si intende raccontare del soggetto, per cui andrebbe fatta sempre a monte e non a valle, con le doverose eccezioni.
Poi ci sono fotografi che riescono a vedere solo in bianco o nero o solo a colori, ma fanno capitolo a se.Dicembre 3, 2016 alle 3:44 am #1855381annaPartecipanteSono d’accordo con Marco anche se questa iniziativa di Lovis mi piace perciò ho deciso di pubblicare una mia fotografia che fa parte di un processo mentale che dura da più di due anni.. verdure, fiori secchi e oggetti vari.
Metto per prima quella in bianco e nero ovviamente 🙂Attachments:Dicembre 3, 2016 alle 11:41 am #1855384lovis1PartecipanteMolto bello questo scatto di anbe74.Penso che nella versione a colori sia evidente la distrazione che crea il colore verde. In questo scatto il soggetto è molto particolare e si apprezza di più il “groviglio” della vita che vuole seguire la sua strada nella versione in bianco e nero, dove ci si concentra meglio sull’intreccio e sulla delicatezza dei tentacoli della cipolla. Un caso questo dove il colore non aggiunge nulla di rilevante. Lo stesso soggetto contestualizzato e illuminato in maniera diversa avrebbe probabilmente beneficiato delle sue caratteristiche cromatiche.
E’ evidente poi che quanto realizzato deve essere di “soddisfazione” per l’autore in quanto l’osservatore darà, come è giusto che sia, la sua interpretazione….a mia figlia è piaciuta la versione a colori.
Forse le cose dette sono scontate, ma penso che per un neofita anche queste opinioni possano essere utili….a presto.Dicembre 3, 2016 alle 11:47 am #1855385LuppoloPartecipanteCommento non scontato e decisamente interessante, soprattutto il passaggio del “colore che distrae”, argomento tanto caro al buon Gardin e che io condivido senza dubbio.
La riflessione che mi sovviene è che se uno scatto é ben eseguito, di solito funziona sia a colori che in bianco e nero, con le dovute differenze e preferenze personali.Dicembre 3, 2016 alle 12:32 pm #1855389bexioPartecipantem’infilo nella discussione proponendo uno scatto paesaggistico. Si tratta della Val d’Orcia, magnifica per le sue terre e i contrasti con il cielo, luci meravigliose, colori in ogni stagione…o b&n? personalmente non so scegliere, adoro questa terra in entrambe le versioni.
Rik!Attachments:Dicembre 3, 2016 alle 1:00 pm #1855390marco66PartecipanteCon il tempo credo ( ma mi riservo su evulozioni future [pen] ) di aver maturato il pensiero che il colore puo’ distrarre dalla luce.
Il bianco nero ci permette di pensare solo in termini di luce e sue sfumature.
(Naturalmente letture sulla materia hanno contribuito a questa formazione non sono certo concetti miei)Il colore a me piace ma tendo a preferire foto con pochi colori ben assortiti e distribuiti ( alla F.Fontana per intenderci) ,se e’ disposto in modo casuale e variegato crea o puo’ creare caos.[lo]
Dicembre 3, 2016 alle 1:10 pm #1855394elio114Partecipante[quote=”Luppolo” post=675598]Commento non scontato e decisamente interessante, soprattutto il passaggio del “colore che distrae”, argomento tanto caro al buon Gardin e che io condivido senza dubbio.
La riflessione che mi sovviene è che se uno scatto é ben eseguito, di solito funziona sia a colori che in bianco e nero, con le dovute differenze e preferenze personali.[/quote]
sono pienamente d’accordo con Luppolo funziona a colori e b/n con preferenze personali (o) (o) e un bel complimento a Lovis per aver messo in discussione il colore e il B/N e nel modo che la presentato[leg] [lo]
esempio queste mie foto io personalmente qui preferisco il colore
Dicembre 3, 2016 alle 6:38 pm #1855402LuppoloPartecipantepartecipo anche io, con uno scatto nato decisamente a colori
Dicembre 3, 2016 alle 9:00 pm #1855408lovis1PartecipanteNegli scatti di bexio e elio114 penso si possa dire che la scelta (seguendo il ragionamento di Marco) di proporre lo scatto a colori o in bn non ci cambia molto la vita, ossia tutte e due le versioni sono piacevoli, ma nessuna apparentemente prevarica sull’altra. Quindi direi che in questi due casi ce la si possa giocare alla pari.
Il caso di Luppolo è già più controverso. Mi sono chiesto perché il colore?….se la scelta è nata perché lo scatto è stato commissionato allora ci può essere un perché nel colore, altrimenti non trovo sensata la scelta. La conversione al bn realizzata andando a toccare il canale del rosso è molto più interessante, viene messa in risalto la parte interessante dello scatto ossia la struttura dell’edificio.
Il colore dell’insegna “non ci porta più via l’occhio” e le tonalità di grigio dell’immagine ci danno modo di poter leggere meglio la trama della struttura.In questo caso quindi darei più punti al bn.Dicembre 3, 2016 alle 9:31 pm #1855410LuppoloPartecipanteSono contento che ti sia piaciuta la conversione.
Per quanto riguarda il “nato a colori” è proprio perché si tratta di uno scatto commissionato per un catalogo.Dicembre 3, 2016 alle 9:57 pm #1855413lovis1Partecipante[quote=”Luppolo” post=675616]Sono contento che ti sia piaciuta la conversione.
Per quanto riguarda il “nato a colori” è proprio perché si tratta di uno scatto commissionato per un catalogo.[/quote]Uno scatto molto utile alla discussione…considerando l’inquadratura ho immaginato che lo scopo fosse quello, ti ringrazio per averlo postato.
Dicembre 4, 2016 alle 3:46 pm #1855424bexioPartecipanteMi esprimo su quanto visto fin’ora …
E’ interessante vedere come il colore e il B&N nel digitale possano essere così eclettici nell’adattarsi a diverse situazioni. Nelle foto di Giulio ( Lovis1 ) lo scatto a colori è decisamente più “corposo” e meno freddo di quello in bn, è pur vero che si tratta di un’elaborazione tendente al quasi monocromatico ma le tinte danno atmosfera.
Nello still life di Anna, i dettagli sono eccezionali, il bn rispetto al colore esalta la delicatezza delle forme e allo stesso tempo la “drammatica” fine di una cipolla, aspetti che il colore non restituisce a mio modo di vedere.
Negli scatti panoramici da me postati vedo esclusivamente la bellezza sinuosa delle colline qua e la interrotte da un’esile vegetazione e da qualche contrasto: bn o colore trovo si equivalgano.
Nel bel mezzobusto di Elio, il colore esalta la bellezza della modella, il bn la “raffredda”, anch’io come Elio preferisco il colore in questo caso.
La foto di Filippo infine: la struttura architettonica del supermercato è l’elemento più interessante, rigorosa verticalmente, sinuosa nel suo sviluppo orizzontale. Il colore effettivamente distrae, per di più rosso! D’accordo sul bn.Interessante questo topic, induce a riflettere un po’ prima di scattare anche se a volte la sensazione è che ci manca sempre un po’ di tempo per questa bella passione…[app]
Dicembre 4, 2016 alle 4:10 pm #1855425Mullahomark86PartecipanteConcordo con Lovis, lo scatto di Filippo è particolarmente utile per provare a fare un ragionamento di più ampio respiro, in quanto esemplifica molto bene la grande complessità che ruota intorno alla scelta tra bianco e nero e colore.
Il primo livello di complessità riguarda il contesto cui è destinata una certa fotografia. Il contesto nel quale la foto verrà inserita, e quindi l’uso che di quella foto verrà fatto, sceglie al posto del fotografo. Nel caso di riviste d’architettura o cataloghi di settore l’uso del colore è praticamente obbligatorio. Il commercio in genere, da sempre, si è appropriato del colore. Per questo motivo, guardando la fotografia all’ipercoop realizzata da Filippo il primo pensiero naturale è che si tratti di una fotografia destinata a un catalogo, e sicuramente nel 90% dei casi questo pensiero sarebbe corretto.
Tuttavia, qui si inserisce, secondo me, il secondo livello di complessità ossia il fatto che ormai le categorie sono liquide, per non dire saltate, e sconfinano le une nelle altre. Da almeno una quarantina di anni il colore è stato riassorbito da una visione documentaristica del paesaggio, e non solo, che ha prodotto fotografie che sono andate e finire non dentro volantini pubblicitari o riviste specializzate, ma in gallerie, musei, libri. E’ stata cioè affermata con una certa forza la natura autoriale, e non solo pubblicitaria, del colore. Senza fare nomi blasonati ma fotografie affini a quella di Filippo, raffiguranti anonimi paesaggi urbani a colori, si trovano in decine di lavori di autori appunto molto blasonati.Fatta questa premessa cerco di tornare alla domanda iniziale: colore o non colore? Risposta: dipende. Dipende dal contesto che ospiterà la fotografia ma soprattutto dipende dalla scelta del fotografo. Una scelta che non sia un semplice capriccio ma una volontà di raccontare alcuni aspetti di un soggetto piuttosto che altri.
Riprendendo come esempio la foto di Filippo: dovendo fare un lavoro articolato che descriva un certo territorio potrebbe essere indicato il colore per dare il massimo grado di informazione possibile (il colore è soprattutto un motore di informazioni che oggettivamente il bianco e nero non può essere).
Se invece ci si dovesse concentrare sulla struttura di un certo paesaggio urbano o di una architettura il bianco e nero, con la sua forza astrattrice, porterebbe l’immagine a un livello di sintesi particolarmente adatto.La sintesi è quella che vedo, per esempio, nella foto di Anna alla cipolla. Tutta l’informazione contenuta nella versione a colori distoglie l’attenzione dalla forma dell’ortaggio invece molto bene esaltata dal bianco e nero. Certamente se quella foto fosse destinata al volantino dell’Esselunga sarebbe meglio convincere i consumatori dell’ottimo stato di conservazione attraverso un opportuno uso del colore 🙂
Dicembre 4, 2016 alle 10:27 pm #1855448adrianoebarbaraPartecipanteMi imbuco pure io in questo post con uno scatto che avevo pensato e quindi realizzato in BW
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