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Gennaio 22, 2015 alle 1:05 am #1823277GianMauroPartecipante
Titolo: Brrr… Che freddo!!
Autore: elloello
link: http://www.canoniani.it/fotoalbum/indice-categorie/bn-e-monocromatiche/brrr-che-freddo-175817.htmlInformazioni sull’iniziativa “commentiamo le foto della settimana (POLW)”: http://www.canoniani.it/forum-canoniani/educazione-all-immagine/582753-commentiamo-le-polw.html
Storico dei commenti alle POLW: http://www.canoniani.it/forum-canoniani/educazione-all-immagine/612751-commentiamo-le-polw-elenco.html#612751 [b]Commento:[/b]
E’ con molto piacere che pubblico la foto di elloello, Brrr… Che freddo!! Mi congratulo con l’autore perché con buona semplicità compositiva e con buon gusto è riuscito ad ottenere una bella foto.
Di recente sul forum si è discusso se alcuni stili o rappresentazioni fotografiche fossero più o meno “impegnati” rispetto ad altri. É mia opinione che la fotografia può effettivamente essere “impegnata” ma questo non vuol dire che non possano esistere immagini o altre forme fotografiche che non lo siano. Secondo me uno degli aspetti più interessanti della fotografia è che le immagini quasi mai sono univoche o perlomeno…… quando lo sono, è perché sono delle immagini “notevoli” dal punto di vista comunicazionale. Ma se in generale non sono univoche, allora vuol dire che ogni immagine si presta ad un’interpretazione. Sono cioè soggettive. Solo che, quando si parla di soggettività ed interpretazione, si deve necessariamente tener conto di qualche altro aspetto: il primo che mi viene in mente è quello legato all’interpretazione del fotografo, il secondo invece, è quello legato all’interpretazione dell’osservatore.
Sull’interpretazione del fotografo non c’è molto da discutere…. è il quid, il talento artistico e la capacità di creare un’immagine a partire dalla scena osservata a fare la differenza anche quando si fotografa quello che spesso è già stato fotografato da altri… e poi abbiamo l’interpretazione dell’osservatore, che alla fine è quella che conta veramente nell’analisi della foto. L’osservatore però raramente guarda da solo. Anche Noi, dietro le nostre tastiere, non osserviamo da soli, non ci spogliamo mai dei nostri pregiudizi culturali, dai gusti e dalle opinioni diffuse. E quindi ritorniamo purtroppo…. al concetto di soggettività espresso sopra.
La foto di elloello per esempio mi fa veramente pensare al freddo, c’è una convergenza tra quello che penso sul freddo e la proposta fotografica. É una buona immagine, non è abbastanza univoca ma comunque l’idea del freddo supera di gran lunga la visione onirica dell’immagine e questo si verifica perché la mia idea del freddo è chiaramente legata alla neve e alla nebbia, ma è anche legata alla dominante bluastra della scena. Ed ecco il mio pregiudizio, la mia soggettività.
Poiché a me piace fare (farmi) domande, Vi chiedo: perchè non riusciamo a liberarci di questi limiti quando osserviamo una foto?
Gennaio 22, 2015 alle 11:52 am #1823342elloelloPartecipanteGianMauro, ti ringrazio per avere scelto questa foto. Nel vedere la notifica nella casella di posta mi sono stupito. Temevo di non essere riuscito nell’intento di trasmettere le mie sensazioni, invece hai colto l’essenza dello scatto. Non era mia intenzione rappresentare la nebbia, le piante cosparse di brina ecc…, ma esprimere il freddo, il gelo di cui ero circondato. Spero che anche altri, come te, si facciano avvolgere dall’umidità e dal freddo.
Ancora grazie e buona giornata.Gennaio 22, 2015 alle 6:52 pm #1823387Alessandro IngogliaPartecipanteLa foto nella sua semplicità esprime bene il concetto di freddo, anche se per mio gusto personale la trovo troppo celeste, che per quanto rientri tra i colori del freddo no aumenta nell’osservatore questa sensazione.
Complimenti all’autore!Gennaio 23, 2015 alle 11:55 am #1823473elloelloPartecipanteGrazie Find my self. Terrò presente la tua osservazione.
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